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Calcolo della produttività marginale del lavoro

K60 °o 10060I 10060 801802 60 503 23060 404 270

Calcolare produttività marginale del lavoro per vedere se i rendimenti associati a questa funzione sono costanti, crescenti o decrescenti.

Mi ricordo che la produttività marginale del lavoro dal punto di vista matematico è la derivata della funzione di produzione rispetto a L; dal punto di vista economico è il contributo all'output di ogni lavoratore aggiuntivo che l'impresa può decidere di assumere.

Quando l'impresa assume il primo lavoratore, l'apporto di questo lavoratore in termini di output sarà 100 (passo da 0 a 100).

Al secondo lavoratore sarà 80 (passo da 100 a 180) e così via.

Questa funzione di produzione sarà caratterizzata da rendimento decrescenti perché man mano che cambia L avrò sempre un aumento di x ma questo aumento sarà meno che proporzionale.

Vuol dire che i lavoratori saranno sempre meno produttivi del

- Che forma ha la funzione di domanda di lavoro?Per capirlo considero la situazione in cui i rendimenti marginali sono decrescenti ovvero che il contributo di ciascun lavoratore sarà sempre positivo ma decrescente al variare di L.Per costruire la curva di domanda di lavoro ho bisogno di sapere il contributo di un lavoro aggiuntivo in termini di output e in termini di valore.RICAVO =p ×. Ci dice qual è il valore aggiuntoTIMPPRODUTTIVITÀ MARGINALE IN VALORE > che il lavoratore crea per l’impresa.Stiamo facendo l’ipotesi di prezzo costante —> CONCORRENZA PERFETTAp.MX costW = .E LdLe -_W ;I1I1 >LLeESEMPIO MRL XK60 O0 ' 0060I ioo60 801802 60 503 23060 404 270Suppongo che l’impresa possa vendere le quantità x che ha prodotto a un prezzo =10€ esi supponga che l’impresa per assumere i lavoratori debba pagare a ciascun lavoratore unsalario pari a 500€.Calcolare la produttività marginale

precedente>- Che forma ha la funzione di domanda di lavoro?Per capirlo considero la situazione in cui i rendimenti marginali sono decrescenti ovvero che il contributo di ciascun lavoratore sarà sempre positivo ma decrescente al variare di L.Per costruire la curva di domanda di lavoro ho bisogno di sapere il contributo di un lavoro aggiuntivo in termini di output e in termini di valore.RICAVO =p ×. Ci dice qual è il valore aggiuntoTIMPPRODUTTIVITÀ MARGINALE IN VALORE > che il lavoratore crea per l’impresa.Stiamo facendo l’ipotesi di prezzo costante —> CONCORRENZA PERFETTAp.MX costW = .E LdLe -_W ;I1I1 >LLeESEMPIO MRL XK60 O0 ' 0060I ioo60 801802 60 503 23060 404 270Suppongo che l’impresa possa vendere le quantità x che ha prodotto a un prezzo =10€ esi supponga che l’impresa per assumere i lavoratori debba pagare a ciascun lavoratore unsalario pari a 500€.Calcolare la produttività marginale

in valoreMR PMPLf- XKio ,500w = 60 00 iaao' 0060I 100 80060 801802 50060 503 230 40060 404 270

Ora dobbiamo cercare di capire quanti lavoratori all'impresa conviene assumere sapendo che ogni lavoratore costa 500.

Quale sarà la variazione di profitto che l'impresa farà assumendo il primo lavoratore?

MR PMPL XKsuo60 0 500-500iaaoioo60I 100 -500 30080060 801802 -50050060 o503 230 -50040060 -100404 270

Quindi l'impresa domanda tre lavoratori perché va avanti finché non va in perdita anche se non guadagna niente perché comunque espande il proprio prodotto e quindi il proprio ricavo

PURA WN ↳w%f4m.iq -; e; We •-'" -- --" " "" 'i. " : Ldi i{i IALE >'e LE LDOMANDE RISPOSTA MULTIPLA

✗Perché quando parliamo di domanda parliamo di una variazione della quantità domandata di un bene rispetto al suo prezzo✗ ✗✗Bisogna capire cosa succede al vincolo di bilancio quando cambia

Il prezzo dei due beni. Ruoterebbe se cambiasse solo uno dei due prezzi ma in questo caso cambiano entrambi i prezzi quindi passo da:

È >Di fatto ciò che succede è che ovviamente il vincolo di bilancio si sposta ma la sua inclinazione non cambia quindi avrò uno spostamento parallelo. In che direzione? Dal momento che i prezzi aumentano non può che essere uno spostamento verso l’origine degli assi.

Per poter essere sulla stessa curva di indifferenza, due panieri devono essere in una determinata relazione ovvero se aumenta la quantità di un bene deve diminuire la quantità dell’altro.

Nel caso di x e z, z contiene più penne e meno penne di x quindi possono essere sulla stessa curva.

Nel caso di y e z, possono anche loro.

Qual è l’effetto diretto sulla quantità di arance della variazione di un prezzo delle arance.

Se aumenta il prezzo delle arance, la quantità di arance diminuisce quindi si elimina.

B e DSe sono un bene inferiore quella giusta sarà la A✗Guardando la funzione di utilità vedo che i due beni sono due benicomplementi quindi saranno consumati nella stessa proporzione (si esclude C e D)3×-1 -1> ×✗ =3✗Domanda anelastica > E 1✗Ci dice che l'elasticità è negativa il che ci dice che la variazione percentuale di reddito provoca una variazione percentuale della quantità domandata in direzione opposta e quindi se la relazione è inversa le fragole sono un bene inferioreRiprendendo le cose della lezione precedente:INPUT—> lavoro,terra,capitaleFunzione di produzionef )/ Kit✗ L= ,OUTPUT✗ = costantiK T• , f F) PERIODO è BREVE(✗ L= , , ProduttivitàDX1) rendimenti marginali crescenti MR MARGINALE=2) rendimenti marginali costanti LAVOROL DEL3) rendimenti marginali decrescenti^:' A12 i 11 I 3,e 2> I' ,i !i Ii i >Funzione di produzione Curva dei rendimenti

marginaliPRODUTTIVITÀ MEDIAÈ il rapporto tra la quantità dì output che l’impresa ha prodotto in unAP determinato periodo e il numero di lavoratori che l’impresa ha impiegato nel>= processo di produzione. In altre parole ci dice quanto è in media produttivociascun lavoratore che l’impresa ha impiegato nel processo di produzione

ESEMPIO

Consideriamo un’impresa che svolge un’attività di produzione di automobili. Ipotizziamoche in anno l’impresa produce 1 milione di output. Per poter produrre questo output,l’impresa impiega una quantità di lavoratori pari a 5mila

✗ 1 MLN= 5000L PRODUTTIVITÀ MEDIA FISICA

Possiamo definire il rapporto tra il numero di auto prodotte (output totale) fratto ilnumero di lavoratori ✓1min autoAP 200 anno== giaFisica perché ci dice esattamente quante auto in media l’impresa può produrreoccupando 5 Mila lavoratori

Supponiamo che ciascun

lavoratore abbia erogato un numero di ore pari a 2000 in un anno, se l'impresa ha impiegato 500 lavoratori, in totale la produzione di 1MLN di auto è avvenuta in 10MLN di ore.

PRODUTTIVITÀ MEDIA ORARIA

Definisco la produttività come il rapporto tra numero di auto e numero di ore di lavoro ✓ 1 Mln ✗

AP Quante auto l'impresa produce in un'ora 0,10

L 10 MLN

COEFFICIENTE TECNICO DI PRODUZIONE —> è il reciproco del rapporto della produttività media oraria ÷

In questo caso > 10

Significa che occorrono 10 ore per produrre un auto

La produttività media è considerata un indicatore di efficienza del processo produttivo nel senso che tanto più alta è la produttività media di un'impresa, tanto più l'impresa è efficiente nel suo processo produttivo

L'utilizzo di particolari fattori di produzione da parte dell'impresa, comporta un costo quindi dobbiamo cercare di capire quali sono le

componenti dei costi che l'impresa deve sostenere per portare avanti il processo di produzione, è come queste componenti si legano ai fattori di produzione introdotti

  1. salario Cv
  2. materie prime CV
  3. macchinari F
  4. spese per elettricità CV
  5. affitto F

Alcuni di questi costi dipendono dalla quantità di output prodotti mentre altri no.

COSTI VARIABILI

Chiamiamo quella componente dei costi di produzione che varia al variare delle unità di output prodotte (salario, materie prime, spese elettricità). I costi variabili CV sono funzione della quantità prodotta. > Clx )cv =

COSTI FISSI F

Esistono poi i costi che non dipendono dalla quantità di output

COSTI DI PRODUZIONE TOTALI CT > cvtfCT = CH> ) FCT 1-=

Stiamo facendo l'ipotesi di brevi periodi quindi l'unica cosa che può variare è il costo del lavoro quindi l'impresa può variare le quantità prodotte solo facendo variare L. Quindi se varia solo L, noi

possiamo definire due concetti: COSTO MARGINALE (MC): indicato con MC, non è altro che la derivata della funzione di costo totale rispetto all'output. Dal punto di vista economico, è quanto costa all'impresa produrre un'unità aggiuntiva di output. CTMc = DX. COSTO MARGINALE DEL FATTORE LAVORO (MCF): indicato con MCF, è la derivata della funzione di costo rispetto a L (fattori lavoro). Ci dice quanto costa all'impresa in termini di fattori lavoro assumere un lavoratore in più. ACT/MCF = ALE. Esiste una relazione tra il costo marginale e la produttività marginale del lavoro: MP MRDX AL >= -= DL Act MCF AL = ✓ ACTMC MCFL MCFAL > 'ML DX MPMR DL- Questa relazione evidenzia una relazione inversa tra l'andamento della produttività del lavoro e l'andamento dei costi marginali, ovvero che i costi marginali che l'impresa deve sostenere per produrre un'unità aggiuntiva di output diminuiscono se la produttività del lavoro aumenta.

diminuirannoMP MP, , all'aumentare della produttività marginale del lavoro, aumenteranno al diminuire della produttività marginale dellavoro.

Ora leghiamo l'andamento dei costi marginali all'andamento della produttività marginale dellavoro ovvero ai rendimentiMila Mca> >L LRendimenti marginali costanti —> costi marginali costantiRendimenti marginali decrescenti —> costi marginali crescentiRendimenti marginali crescenti —> costi marginali decrescentiMcnMIA ll '' '' l ll I' |I1 y 1i >L LL'andamento dei costi marginali avrà questo andamento a U in c

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Publisher
A.A. 2022-2023
82 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Yasm23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Brenna Elenka.