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ORMONI E COMPORTAMENTO

Abbiamo parlato del sistema nervoso come del sistema che permette di creare impulsi e informazioni che attivano tutti gli altri sistemi. È l'unico sistema di attivazione di comportamenti (ogni cosa). Quello che non abbiamo detto però è che non è l'unico sistema in grado di trasmettere informazioni. Ce n'è un altro: il SISTEMA ORMONALE. Che cos'è il sistema ormonale? Cosa viene in mente se pensiamo ad esso? - La tiroide: essa è una ghiandola e in quanto ghiandola produce ormoni. - Il ciclo mestruale: è regolato dal sistema ormonale. - Sessualità. - L'ormone della crescita: ormone che è associato proprio alla crescita e ne parleremo relativamente alle modalità di regolamentazione. - L'umore: per esempio la cioccolata è un serotorinergico, un cibo che attiva serotonina ovvero un ormone associato all'umore. In generale gli ORMONI sono SOSTANTE chevengono prodotte/secrete da GHIANDOLE - la tiroide è una di queste - e vanno a finire nel SANGUE e circolano nel nostro corpo. Quindi gli ormoni sono dovunque nel nostro corpo però poi vengono assorbiti da dei tessuti bersaglio. L'effetto fisiologico risulta dalla combinazione tra la molecole - l'ormone - e i tessuti bersaglio che la raccolgono. La maggior parte è prodotta da ghiandole chiamate GHIANDOLE ENDOCRINE (epifisi, ipofisi, tiroide, surrenali ecc). Quale è il principio di funzionamento? Innanzitutto l'azione degli ormoni è un'azione GRADUALE. Non è in grado di attivare comportamenti però il DOSAGGIO ORMONALE che c'è in un certo momento nel corpo è in grado di INFLUENZARE nella MODULAZIONE dei comportamenti. Pensiamo alla sindrome pre-mestruale: molte donne prima del ciclo hanno una iper sensibilità emotiva. Questo non significa che ci si arrabbiaperché in fase pre-mestruale.

Perché il sistema ormonale non produce il comportamento! È solo che abbiamo una predisposizione ormonale di un certo tipo e quindi, per esempio, qualcosa che ci farebbe arrabbiare comunque ci fa arrabbiare un po' di più, per questo si enfatizza un po'. La cosa che fa arrabbiare non è che non ci farebbe arrabbiare se non fossimo in fase pre-mestruale: semplicemente MODULA i comportamenti. La relazione tra COMPORTAMENTO e ORMONI non è UNIDIREZIONALE: non solo gli ormoni influenzano il comportamento ma anche il contrario: il comportamento può modulare il sistema ormonale -> se mi arrabbio produco adrenalina e cortisolo! Più ci si arrabbia, più si producono questi ormoni e si crea un circolo vizioso. Però di fronte alla cosa che ci attiva la rabbia, il dolore ecc, io attivo delle RETI COGNITIVE che mi permettono di vedere la stessa cosa da un altro punto di vista così da ridurre la risposta di rabbia, ansia,

depressione ecc. Quindi è una relazione BIUNIVOCA. Dobbiamo sapere dal punto di vista educativo che quando interveniamo sui comportanti non lo facciamo solo in termini comportamentali ma anche biologici! Aiutiamo a costruire reti migliori possibili. In questo senso! 10 hanno senso anche le tecniche tipo il TIME-OUT (lasciare da sola la persona, isolare...) che "spegne" la persona nel senso che piano piano i livelli che si stanno alimentando (con la mia presenza) con la rabbia si vanno a ridurre. Conoscere i meccanismi biologici dietro alle cose ci aiuta a capire di più ma anche nell'autoregolazione: mi accorgo che mi sto arrabbiando per niente e riesco a capire e ad associare le cose, ad esempio. L'azione degli ormoni è GRADUALE ovvero la MODULAZIONE che fanno sul comportamento dipende dalla loro CONCENTRAZIONE nel sangue. La SECREZIONE è ad INTERMITTENZA ovvero è capace di capire quanta sostanza (ormone) c'è nel sangue.

e quando l'ormone diventa troppo basso ne stimola la produzione e viceversa ne inibisce la produzione. Inoltre come già detto, modificano intensità e probabilità del comportamento ma non lo attivano! Altra cosa importante da tener presente è che in realtà non esiste un UNICO ORMONE che modula un comportamento: lo stesso ormone può modulare comportamenti diversi e un comportamento può modulare ormoni diversi! Altra caratteristica è che gli ormoni hanno una CICLICITÀ e qui arriviamo all'ormone della crescita che viene prodotto di notte, quando i bambini dormono, nel sonno. In sintesi. DIFFERENZA TRA COMUNICAZIONE NEURALE (-) E ORMONALE (∞): - Trasmissione canalizzata: il potenziale d'azione si trasmette tramite la sinapsi quindi passa da neuroni a neuroni fino ai tessuti finali -> canale specifico. ∞ Trasmissione diffusa: gli ormoni non hanno un canale specifico come i neurotramettitori ma vanno

nelsangue e poi vengono raccolti.- Trasmissione nervosa: molto veloce.∞ Trasmissione ormonale: lenta.- Comunicazione neurale: tutto o nulla.∞ Comunicazione ormonale: graduata in intensità.- Attivazione neurale: controllabile volontariamente quasi sempre. Vi è un’attivazione involontaria eautomatica però di fatto nella maggioranza dei casi possiamo controllare volontariamente l’attività nervosa.Anche il battito cardiaco può essere controllato attraverso i feedback.∞ Attivazione ormonale: non controllabile. Se riduco i livelli di cortisolo è perché sono passata per il sistemanervoso.SOMIGLIANZE TRA COMUNICAZIONE NEURALE E ORMONALE:Entrambi servono alla comunicazione. Entrambi usano molecole fatte per comunicare: trasmettitore eormone. Entrambi sono stimolati da altri neuroni. Ci sono sostanze che sono sia neurotrasmettitori cheormoni tipo la dopamina.SISTEMA IPOTALAMO-IPOFISARIOÈ un sistema che

È in parte sistema nervoso e in parte sistema ormonale. L'IPOTALAMO è una struttura, un insieme di NUCLEI (nucleo: insieme di corpi cellulari che partecipano adelle funzioni) ed esso riceve informazioni rispetto al corpo, al mondo interno del corpo, che sono informazioni di tipo NERVOSO che comunicano la necessità o l'eccesso di alcune sostanze ormonali.

L'ipotalamo trasmette tali informazioni all'IPOFISI che è una struttura con una parte nervosa e una ormonale. La parte posteriore, più chiara, è nervoso: ci sono neuroni che hanno ricevuto informazioni e le trasportano nella parte anteriore che è una ghiandola che trasforma le informazioni elettriche ricevute in produzione di ORMONI TROPICI che vanno nel sangue e stimolano tutte le altre ghiandole del nostro corpo e che produrranno poi ormoni specifici.

Appena nasce un bambino di solito si dice che nascono affamati perché vorrebbero subito il capezzolo della madre.

Anche se la mamma non ha latte le isteriche dicono di attaccarlo ogni volta che il bambino voglia. Perché? Perché la suzione (= assunzione di un liquido) che il bambino fa va nelle vie della sensibilità tattile ma va anche a stimolare l'ipotalamo dando sensazione di necessità di cibo. Il latte viene prodotto dalle ghiandole ma è attivato dalla prolattina che va in circolo e viene assorbita dal tessuto del capezzolo. Quando si avvicina l'ora del pasto la produzione del latte diminuisce perché il seno è già pieno. Quando il bambino ciuccia c'è lo svuotamento e il corpo trasmette l'informazione "tra poco c'è ancora bisogni di latte" a tro non è la suzione del bambino che stimola l'ipotalamo che poi stimola l'ipofisi ecc. grande collegamento tra ipotalamo e ipofisi! Su cosa agiscono gli ormoni? Sull'OMEOSTASI: regolano i processi di base del nostro corpo.esempio il diabete è dato da una carenza di insulina. Sulla SENSAZIONE DI FAME E SETE che è regolata dal sistema ormonale: è regolata dall'ossitocina e dall'ormone antidiuretico, prodotto dall'ipofisi posteriore sull'apprendimento. Gli ormoni influiscono anche SULL'APPRENDIMENTO, infatti. Il CRETINISMO è un DEFICIT MENTALE dovuto all'ALIMENTAZIONE: nel passato spesso si mangiava solo polenta, per esempio, che portava ovviamente riduzione della tiroide e di conseguenza dei deficit. Sul COMPORTAMENTO di cui abbiamo già parlato (disturbi ormonali danno sintomi simili a quelli dellapatologia psichiatrica, es: l'ipertiroidismo comporta ansia, l'ipotiroidismo sintomi depressivi). ANATOMIA Cenni di anatomia per capire le funzioni cognitive. Il nostro SISTEMA NERVOSO CENTRALE è PERIFERICO. Cosa mettiamo all'interno del sistema nervoso centrale? Cervello, cervelletto e midollo spinale: quanto del nostro sistema

nervoso è protetto da strutture ossee come sistemidi protezione del sistema nervoso centrale. In sintesi primadi spaccarci il cervello ci spacchiamo il cranio il che è unvantaggio perché non intacca il cervello. Lo SCHELETROquindi è una forma di protezione del sistema nervosocentrale. Un altro sistema di protezione sono le MENINGIper varie ragioni: ci sono i vasi che portano le informazionie raccolgono le tossine, poi decorre il LIQUOR (terzosistema di protezione e protegge il cervello dai colpi ma èanche un ottimo sistema per eliminare le tossine), unospazio liquido che fa si che il cervello galleggi nellascatola cranica.Un altro, l’ultimo, è la BARRIERAEMATOENCEFALICA.Il sistema nervoso periferico invece che cos’è? Nervi che trasmettono informazioni al corpo dal cervello e alcervello dal corpo. In esso vi sono i NERVI SPINALI chiamati così perché escono dalla colonna vertebrale,si diramano verso

l'esterno dal midollo spinale, ma ci sono anche i NERVI CRANICI ovvero 12 paia di nervi (dx e sx) che originano dal TRONCO ENCEFALICO (parte che unisce cervello e midollo), escono da esso e hanno funzioni particolari raggruppabili in 2 categorie: alcuni si occupano degli organi di senso (nervo ottico, nervo acustico ecc) e altri che si occupano degli organi interni (in particolar modo il 10°, l'11° e il 12° nervo). Questi organi, quelli che si occupano degli organi interni, trasportano anche una parte della sensibilità che si chiama INTEROCEZIONE cioè la sensibilità che viene dall'interno del nostro corpo (sarà importante quando si parlerà di emozioni). Il sistema nervoso ci serve per la comunicazione con il mondo esterno. Quando parliamo di ambiente però dobbiamo pensare che ci sono info che arrivano anche dall'ambiente interno: anche da dentro il corpo riceviamo informazioni. Contemporaneamente mandiamo informazioni cheMi permettono di averat
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
55 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fedlou di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicobiologia, neuroscienze e contesti educativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Moro Valentina.