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Totale debiti: E. Ratei e risconti passivi
I debiti tributari sono i fondi per le imposte che l'azienda deve pagare all'erario (stato), ma possono anche includere debiti tributari il cui ammontare non è ancora certo, come ad esempio quelli legati a contenziosi tributari.
I debiti tributari si formano durante l'esercizio di competenza e l'azienda li deve pagare in seguito all'attività svolta.
L'attivo patrimoniale è uguale al passivo patrimoniale per far quadrare il bilancio.
Il conto economico raccoglie tutti gli elementi reddituali positivi (ricavi) e negativi (costi) per evidenziare il risultato d'esercizio del periodo di riferimento del bilancio.
Il valore della produzione è importante in un conto economico che si chiude, e rappresenta il valore creato dall'azienda, che non è solo il fatturato. Include i ricavi delle vendite e delle prestazioni, così come la variazione delle rimanenze di prodotti finiti in magazzino (RFPF).
- Rimanenze iniziali di prodotto finito in magazzino (RIPF)
- Altri ricavi e proventi valore della produzione (VDP) = ricavi vendite (fatturato aziendale) +- Variazione delle rimanenze di prodotti
Costi della produzione:
Sono tutti i costi che l'azienda deve sostenere per affrontare la produzione:
- Materie prime, sussidiarie, di consumo e merce
- Servizi che servono per svolgere la trasformazione (elettricità, affitto del capannone, logistica esterna)
- Per godimento di beni di terzi: costi che devo affrontare per poter utilizzare i beni non di mia proprietà; es: costi di leasing: costo dell'usufrutto del bene per un periodo di t prefissato
- Costi per il personale: circa il 30% dei costi della produzione
- Salari e stipendi
- Oneri sociali
- TFR (di competenza del singolo esercizio, il fondo TFR è quello accumulato nei diversi esercizi) e trattamenti di quiescenze e simili
- Ammortamenti e svalutazione:
Quota ammortamento: costi per l'utilizzo
degli impianti di produzione, o meglio costi relativi alle immobilizzazioni dell'azienda
Immobilizzazioni materiali e immateriali
Altre svalutazioni o rivalutazioni immobilizzazioni
Svalutazioni crediti iscritti nell'attivo circolante e nelle disponibilità liquide
Ammortamento: procedura di stima utilizzata per calcolare la quota di un impianto o immobilizzazione che compete all'esercizio
Il valore trovato andrà a decurtare il valore riportato fra le immobilizzazioni a fine esercizio:
Es. se al 31/12 ho valore 100.000 euro di immobilizzazioni e quota ammortamenti 20.000 il valore va rettificato a 80.000 euro
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
Accantonamento per rischi: capitale accantonato destinato per eventuali rischi o per oneri non ancora manifestati finanziariamente ma di cui ho la certezza che si manifestino
Oneri diversi di gestione
Totale costi della produzione:
Proventi ed oneri finanziari
- Proventi da partecipazione
- Altri proventi finanziari
- Interessi ed altri oneri finanziari
Rettifiche di valore di attività finanziarie
- Rivalutazioni - unisco a proventi finanziari
- Svalutazioni - unisco a oneri finanziari
Proventi ed oneri straordinari
Risultato prima delle imposte del reddito dell'esercizio: A-B +-C+-D+-E
Calcolo delle imposte sulla base del risultato d'esercizio - utile/ (perdita) dell'esercizio: valore già riportato in stato patrimoniale passivo nell'utile di esercizio
Analisi di bilancio
Analisi di bilancio:
- si occupa di creare degli indicatori, che sono strumenti che aiutano a interpretare il bilancio
- si divide in:
Equilibrio patrimoniale e finanziario
Voci dello stato patrimoniale: valuta se c'è equilibrio tra attivo e passivo per capire se l'azienda è solida o meno. Condizione sine qua non per parlare di azienda - il disequilibrio finanziario significa chiusura dell'azienda.
dopo la chiusura dell'esercizio) o Criterio di esigibilità: indicazione del termine entro il quale un debito deve essere estinto (a breve termine se entro un anno, a lungo termine se oltre un anno) Inoltre, è importante tenere conto delle seguenti considerazioni: - L'equilibrio finanziario è fondamentale per prendere decisioni, assicurando una corretta gestione tra costi e ricavi. - Per considerare un'azienda come tale, è necessario che produca profitto. - L'analisi della redditività permette di comprendere come l'azienda riesce a essere remunerativa. - Tuttavia, l'utile di esercizio è un indicatore sommario che può essere influenzato da elementi che distorcono la redditività. Per organizzare le voci, si possono seguire due principi: - Aggregazione in gruppi omogenei, raggruppando le voci dello stato patrimoniale in base a criteri di omogeneità economica. - Ordinamento per grado di liquidità ed esigibilità, considerando la capacità dell'attivo patrimoniale di trasformarsi in denaro nel periodo amministrativo successivo (di solito 12 mesi) e il termine entro il quale un debito deve essere estinto (breve termine se entro un anno, lungo termine se oltre un anno).successivi) Liquido: sviluppo il diritto ad avere un'entrata positiva (quando si parla di crediti (attivo patrimoniale) -> liquidità) Criterio di esigibilità: capacità del passivo patrimoniale di diventare esigibile da parte di terzi o dei soci stessi (per convenzione è il periodo amministrativo successivo, i 12 successivi) Esigibile: altre aziende sviluppano diritto di essere risarcite dalla mia azienda (quando si parla di debiti (passivo patrimoniale) -> esigibilità) scelta arbitraria tra: Crescente -> ordine di esigibilità/liquidità crescente: dal meno liquido/esigibile (ciò che diventerà liquido nel tempo, ovvero patrimonio netto che si auspica abbia durata infinita) al più liquido/esigibile (denaro in cassa / debiti in cassa) Decrescente Riclassificazione dello stato patrimoniale Attivo riclassificato -> impieghi di capitale In base al criterio di liquidità: capacità dell'attivopatrimoniale di trasformarsi in denaro in un arco temporale (per convenzione è il periodo amministrativo successivo, i 12 mesi successivi)
Attivo immobilizzato (IMM): attività che diventano liquidità nel lungo periodo, ovvero oltre i 12 mesi successivi alla chiusura del bilancio
Immobilizzazioni:
- Immateriali
- Materiali
- Finanziarie + crediti dell'attivo circolante con scadenza a lungo termine
Attivo circolante (AC): attività che diventano liquidità nel breve periodo, entro i 12 mesi successivi alla chiusura del bilancio
Rimanenze (RIM): valore stimato
Liquidità differite (LD):
- Crediti: commerciali e finanziari con scadenza entro l'esercizio successivo
- attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
- ratei e risconti attivi
Liquidità immediate (LI):
- Depositi bancari e postali - Assegni - Denaro in Cassa
Totale impieghi di capitale: IMM + AC = totale attivo patrimoniale (prima
verificacorretta riclassificazione)Passivo riclassificato -> fonti di finanziamento- Patrimonio netto (PN): esigibilità oltre i 12 mesi dell'esercizio successivo
- Capitale sociale
- Riserve
- Utili portati a nuovo
- Utile d'esercizio
- Capitale di terzi (CT)
- Debiti a medio-lungo termine (DMLT): esigibilità oltre i 12 mesi dell'esercizio successivo
- fondi per rischi e oneri (trattamento di quiescenza + per imposte)
- fondo TFR: non tutto il fondo TFR finisce qui, ma parte potrebbe finire anche nei DBT (es: se un dipendente va in pensione o si licenzia); in più parte dei fondi per rischi e oneri potrebbe finire nei DBT
- debiti commerciali e finanziari a medio-lungo termine: oltre 12 mesi
- Debiti a breve termine (DBT): esigibilità entro i 12 mesi dell'esercizio successivo
- debiti commerciali e finanziari a breve termine: entro 12 mesi
- ratei e risconti passivi
il criterio di esigibilità c’è sia per il PN che per
il che indica una bassa indipendenza finanziaria. Valori tra 33% e 66% -> il capitale aziendale è equamente diviso tra i soci e i terzi. Valori >66% -> la maggior parte del capitale aziendale è fornita dai soci, indicando un'alta indipendenza finanziaria. Indice di autonomia finanziaria IAF = PN/Totale passivo di bilancio × 100 misura la percentuale di risorse proprie rispetto al totale delle fonti di finanziamento dell'azienda. Valori <33% -> l'azienda dipende principalmente da finanziamenti esterni. Valori tra 33% e 66% -> l'azienda ha un equilibrio tra risorse proprie e finanziamenti esterni. Valori >66% -> l'azienda si basa principalmente su risorse proprie per finanziarsi. Per il conto economico -> indici di redditività: Margine operativo lordo (MOL) = Utile operativo lordo/Ricavi delle vendite × 100 misura la percentuale di ricavi che rimane dopo aver coperto i costi operativi dell'azienda. Valori positivi -> l'azienda genera un margine operativo lordo. Valori negativi -> l'azienda ha un margine operativo negativo, indicando che i costi operativi superano i ricavi delle vendite. Rendimento del capitale investito (ROI) = Utile netto/CI × 100 misura il rendimento generato dal capitale investito nell'azienda. Valori positivi -> l'azienda genera un rendimento positivo sul capitale investito. Valori negativi -> l'azienda ha un rendimento negativo sul capitale investito, indicando che l'azienda sta perdendo denaro rispetto al capitale investito. Questi sono solo alcuni degli indici che possono essere utilizzati per analizzare il bilancio di un'azienda e valutarne la sua situazione finanziaria e redditività.sono finanziate con capitale di terzi, creando un disequilibrio finanziario. Indice di copertura delle immobilizzazioni materiali ICIM 2 = PN/IMM Anche in questo caso, un valore superiore a 1 indica una buona copertura delle immobilizzazioni materiali con il capitale proprio dell'azienda. Indice di copertura delle immobilizzazioni finanziarie ICIF = PN/IF Un valore superiore a 1 indica una buona copertura delle immobilizzazioni finanziarie con il capitale proprio dell'azienda. Indice di copertura delle immobilizzazioni nette ICIN = PN/IN Un valore superiore a 1 indica una buona copertura delle immobilizzazioni nette con il capitale proprio dell'azienda. Indice di copertura delle immobilizzazioni totali ICIT = PN/IT Un valore superiore a 1 indica una buona copertura delle immobilizzazioni totali con il capitale proprio dell'azienda.a lungo periodo vengono finanziate con delle passività a breve periodo (DBT), e ciò potrebbe causare squilibri tra attivo e passivo
Se ICIM1 è poco inferiore a 1, calcolo:
ICIM 2 = (PN + DMLT) / IM
Qui aggiungo al mio passivo a lungo termine (PN) anche i DMLT
Questo indice deve essere >1 a tutti i costi, altrimenti si andrebbe incontro a squilibri patrimoniali, perché non basterebbero tutte le passività a lungo termine (PN e DMLT) per finanziare tutte le attività a lungo termine (IM)
Indice di disponibilità
ID= AC/DBT = RIM+LD+LI / DBT
valuta l’equilibrio finanziario di breve termine
ID >1 indica un b