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Attività A. Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
Se si trova all'interno dello stato patrimoniale, significa che l'azienda è giovane, di neo-costituzione perché questi crediti si hanno solitamente quando l'azienda è costituita ex-novo e verserà una parte del capitale. I soci meno versano i 3/10 del capitale dell'azienda, il restante sono i crediti verso soci per versamenti ancora dovuti. È attivo perché va ad incrementare la consistenza patrimoniale dell'azienda. Questa è una voce in fase di esaurimento perché i soci andranno a versare tutte le quote piano piano fino a quando questo credito è zero.
Attività B. Immobilizzazioni
Importante dove ci sono macchinari, impianti, capannoni, utili per la produzione. Significa valori dei beni che sono considerati come fissi all'interno dell'azienda, in economia aziendale si fa riferimento ad una fecondità ripetuta nel tempo, tutti i...
beni che non espletano inesercizio il valore, ma generano valore per più di un esercizio amministrativo. Permangono nella loro capacità di creare valore per più esercizi amministrativi.
Per beni immobilizzati (beni a fecondità ripetuta) possiamo parlare di beni: immateriali - materiali - finanziari.
I- immateriali: voci che non hanno natura tangibili
II- materiali: voci di natura tangibile
III- finanziarie: voci di natura finanziaria che generano fecondità in occasione ripetuta nel tempo.
Beni a medio - lungo termine
C. Attivo circolante - contrario delle immobilizzazioni.
Tutte quelle voci che espletano fecondità all'interno di un solo esercizio amministrativo, valore di tutti quegli impieghi di capitale il quale valore si esaurisce entro i 12 mesi successivi alla chiusura del capitale.
Per attivo circolante possiamo parlare di beni:
I - Rimanenze: magazzino dell'azienda - es. valore del magazzino di
materie prime, semilavorati o prodotti finiti. Si tende a dividere i magazzini perché il valore di ciascun magazzino fa riferimento a criteri diversi.
II - Crediti: tutti i diritti che nascono per vendita da parte dell'azienda. L'uscita del prodotto dall'azienda e la vendita, significa attuare un credito in relazione al tempo stipulato dall'azienda. Il periodo tra la vendita e l'incasso equivalente al valore dell'azienda è il credito verso il cliente o credito commerciale, tutti a breve termine quindi esaurirsi all'interno dell'esercizio.
III - Attività finanziarie: possono essere crediti ma nascono da natura non commerciale (es. vendita) ma verso altre attività di natura finanziaria. (es. compravendita di azioni/obbligazioni.. Sul mercato finanziario.)
IV - Disponibilità liquide: quantità di denaro che l'azienda ha in un determinato periodo di tempo.
Beni a breve termine
D. Ratei e risconti.
Esistono per il principio di competenza, servono ad attribuire costi e ricavi nell'esercizio di bilancio.
A. Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti: Conferimenti in denaro che non sono ancora versati. Sono crediti che l'azienda vanta verso i soci. Questo va verso 0, credito che l'azienda vanta verso i soci.
B. Immobilizzazioni: Impieghi di capitale / investimenti che contribuiscono alla fecondità dell'azienda. Sono costi pluriennali.
I. Immateriali: Tutte le voci non tangibili
- Costi di impianto e ampliamento: Costi per implementare l'azienda.
- Costi di ricerca e sviluppo e pubblicità: Costi R&D sono pluriennali perché la ricerca è continua.
- Diritti di brevetto industriale: Solitamente i brevetti durano 20 anni, quindi l'utilizzo è sicuramente pluriennale. Es. ingredienti, ricette etc.. Sono brevettabili, quindi riguardano una novità.
- Concessioni, licenze, marchi: Marchi propri o acquisiti (es. voiello per...)
barilla)5) Avviamento. Costi per acquisizione delle varie aziende. Valore di mercato dell'azienda acquistata.
6) immobilizzazioni in corso. Importi quando non si ha ancora il totale titolarità dell'azienda. Nel momento in cui si sta attuando una acquistizione ma non è ancora completata.
Materiali. Tutto ciò che è tangibile.
- terreni e fabbricati
- impianti e macchinari - f. amm.
- attrezzature industriali e commerciali
- altri beni
- immobilizzazioni in corso. Immobilizzazioni materiali che magari si hanno in azienda ma si deve ancora effettuare un trasferimento di denaro per l'acquisizione totale.
III. Finanziari. Beni immobilizzati che hanno una natura per produrre liquidità.
- partecipazioni in impr. controll., collegate, altre
- crediti verso impr. controllate, collegate, altre
- altri titoli
- azioni proprie
C. Attivo circolante. Tutti i beni che producono un costo di natura annuale, quindi la fecondità si esaurisce entro i 12 mesi.
mesi dalla chiusura del bilancio.
I. Rimanenze. Tutto ciò che è in magazzino. Il valore dei tre magazzini è differenziato a seconda della stima che ogni magazzino ha. È un valore di stima in relazione alla attività in studio.
- m.p., sussidiarie, di consumo
- semilavorati
- prodotti finiti e merci
II. Crediti. I diritti che si formano all'interno dell'azienda che questa ha nel riceve in pagamento rispetto alla vendita di un bene. Diritto che l'azienda concede a terzi.
- verso clienti o crediti commerciali, nelle aziende alimentari sono i più importanti. Sono delle dilazioni di pagamenti concesse al fornitore rispetto all'azienda in riferimento. Es. barilla vende a Coop pasta e concede a Coop il diritto di essere 12 pagata in 30-60-90 giorni. Questo genera un credito che non genera interessi attivi, quindi non si hanno altri ricavi rispetto al costo fatturato.
- verso impr. controllate, collegate, controllanti. Crediti di natura
finanziaria, quindi producono un interesse attivo, dei ricavi che vanno riportati nel conto economico.
III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni. Sono le stesse che troviamo nelle immobilizzazioni ma questi investimenti esauriscono la fecondità entro i 12 mesi dalla chiusura del bilancio.
- partecipazioni in- imprese collegate- imprese controllate
- altre partecipazioni
- azioni proprie
- altri titoli
IV. Disponibilità liquide. Tutto il denaro che l'azienda ha in un determinato tempo.
- depositi bancari e postali
- assegni
- cassa
PASSIVITÀ
A. Patrimonio netto. Capitale proprio dell'azienda, cioè il valore che corrisponde alle quote sociale che versano i soci all'interno dell'azienda.
B. Fondi per rischi e oneri. Fondi che si formano all'interno dell'azienda che l'azienda decide di costituire nel caso in cui si dovesse far fronte a rischi e oneri futuri. (es. onere futuro sono i fondi per
le imposte). Onere = quando il costo si è già verificato e avrà un esborso futuro
Rischio = calcolo di un possibile onere futuro che non si è ancora verificato. Es. quando l'azienda è in causa per qualche motivo, si stima un rischio che alla fine può diventare un possibile onere.
C. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato. Fondo che l'azienda costituisce per andare ad accantonare i soldi che saranno versati a titolo di liquidazione, quando i lavoratori andranno in pensione o ci sarà una fine di lavoro subordinato. (es. pensionamenti / licenziamenti) questi fondi si alimentano di anno in anno, è un accantonamento che andrà ad essere restituito ai lavoratori subordinati, quindi non è di proprietà dell'azienda. Nonostante questo, l'azienda lo utilizza come parte patrimoniale per fare investimenti.
D. Debiti. Titoli che obbligano l'azienda per pagare terzi in ordine
Dell'acquisto di un bene o servizio (es. la materia prima acquistata deve essere saldata al fornitore in 30-60-90 giorni e il periodo che intercorre tra la ricezione del bene in azienda e il pagamento al fornitore, questo sarà un debito).
E. Ratei e risconti. Servono a bilanciare per il principio di competenza.
Capitale proprio o capitale di rischio, non genera un costo -> Patrimonio netto
Capitale di terzi. Equivale alla parte del capitale, la quale consistenza, dipende che ai soci è data una disponibilità di denaro da parte dalle terze parti, come se fosse un prestito che deve essere restituito in tempistiche rispetto ad ogni sottoscrizione). Quando l'azienda entra in possesso di questo denaro, si assumerà il rischio di avere questo capitale ma anche l'obbligo di restituzione e anche il costo per effetto di prestito. Genera un costo per l'azienda. -> Fondi per rischi e oneri + trattamento di fine rapporto + debiti + ratei e risconti passivi.
A.
Patrimonio netto. Capitale proprio. Parte di patrimonio conferita all'azienda da parte dei soci, senza obbligo di restituzione da parte dell'azienda verso i soci. Una volta che i soci hanno versato la quota di partecipazione, l'azienda non è obbligata a restituire queste quote ai soci. Attraverso mezzo monetari tramite sottoscrizione da parte delle persone oppure fornendo dei beni che l'azienda poi va ad utilizzare per i processi di produzione. I soci investono dei soldi nell'azienda in quanto sono in grado di notare delle remunerazioni, non immediate, ma future ed incerte. I soci che vanno ad investire hanno un rischio, perché non si ha certezza di remunerazione da parte dell'azienda. Si può anche dire che è proprio una tra le attività più rischiose.
- Capitale sociale. Valore che corrisponde all'insieme delle quote versate dai soci.
- Riserve. Costituite da parte della società che vengono disposte