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Gli acquisti dell'erede apparente
L'erede può agire con la perizia di eredità non soltanto contro il possessore, ma anche contro le persone a cui costui abbia alienato le cose possedute. La legge, in questa materia, dà importanza all'apparenza della qualità di erede e alla buonafede del terzo acquirente. Sono perciò salvi i diritti acquistati per effetto di convenzione con l'erede apparente (chi si comporta come tale senza esserlo), purché ricorrano delle condizioni:
- si tratti di convenzioni a titolo oneroso
- il terzo sia in buona fede
Non ha invece importanza che l'erede apparente abbia o non abbia un titolo e che sia o non sia in buona fede.
Effetti della trascrizione
Se poi l'alienazione ha per oggetto beni immobili o beni mobili registrati, si applicano i principi della pubblicità immobiliare. L'acquisto dell'avente causa dell'erede apparente è fatto salvo soltanto se...
L'acquisto a titolo di erede da parte dell'erede apparente, e il successivo trasferimento dell'erede apparente al terzo, sono stati entrambi trascritti anteriormente allatrascrizione dell'acquisto da parte del vero erede o del vero legatario.
COSA AVVIENE QUANDO UN SOGGETTO CHIAMATO A SUCCEDERE DECIDE DI RINUNCIARE
Art. 519 e seguenti
Art 519 La rinunzia all'eredità deve farsi con dichiarazione, ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione, e inserita nel registro delle successioni.
La rinunzia fatta gratuitamente a favore di tutti coloro ai quali si sarebbe devoluta la quota del rinunziante non ha effetto finché, a cura di alcuna delle parti, non siano osservate le forme indicate nel comma precedente
Art 521 Chi rinunzia all'eredità è considerato come se non vi fosse mai stato chiamato
Il rinunziante può tuttavia ritenere la donazione o domandare il legato a lui
Fatto sino allaconcorrenza della porzione disponibile, salve le disposizioni degli articoli 551 e 552 →eventuali azioni di restituzione. Anche chi dovesse aver rinunziato potrebbe essere ritenuto a restituire quanto ha nelfrattempo tenuto o donato→ retroattività della rinunzia ha come effetto di travolgere quanto il rinunziante habeneficiato fino a quel momento
LA RINUNCIA ALL’EREDITÀ
La rinuncia all’eredità rientra nello schema generale della rinuncia ai diritti: essa consiste inuna dichiarazione unilaterale non recettizia, con la quale il chiamato all’eredità manifesta lasua decisione di non acquistare l’eredità.
La rinuncia all’eredità richiede una forma particolare: la dichiarazione deve essere ricevuta daun notaio o dal cancellerie del tribunale del circondario in cui si è aperta la successione.È soggetta anche a pubblicità, mediante inserzione nel registro delle successioni (art.
519 c.c.). L'atto di rinuncia deve essere vestito di forma solenne senza possibilità di equipollenti. La rinuncia è come l'accettazione un atto legittimo: non tollera né termini né condizioni. Chi rinuncia all'eredità, stabilisce l'art. 521 c.c., comma 1, è considerato come se non vi fosse mai stato chiamato → retroattività della rinuncia. Le conseguenze della rinuncia sono diverse secondo che si tratti di successione legittima o testamentaria. Nel primo caso, se non ha luogo la rappresentazione, la parte di colui che rinuncia va a favore di coloro che avrebbero concorso con il rinunciante. (art. 522 c.c.). Se la successione è per testamento, si deve distinguere tra l'ipotesi in cui il testatore abbia previsto il caso della rinuncia ed abbia disposto una sostituzione: la quota del rinunciante va a favore della persona indicata dal testatore (sostituto); se invece torna ad operare la rappresentazione oppure
se mancano i presupposti per la rappresentazione, la parte del rinunciante va a favore dei suoi coeredi (accrescimento), altrimenti va a favore degli eredi ex legge.
REVOCA DELLA RINUNCIA
La rinuncia è revocabile: chi ha rinunciato può tornare sulla decisione presa ed accettare l'eredità, ma non deve essere trascorso il termine di 10 anni per la prescrizione della facoltà di accettazione e l'eredità non deve essere già stata accettata nel frattempo da un altro chiamato a cui la rinuncia profitti (art. 525 c.c.). La rinuncia può essere impugnata solo per violenza o per dolo, ma non per errore.
I creditori del rinunciante possono essere pregiudicati dalla rinuncia: se l'erede non avesse rinunciato il suo patrimonio si sarebbe accresciuto con i beni dell'eredità → TUTELA a loro favore stabilita dalla legge: anche se la rinuncia è stata fatta senza frode i creditori si possono far autorizzare ad accettare.
l'eredità in nome e luogo del rinunciante → il chiamato non acquista qualità di erede
RECAP SUCCESSIONE A TITOLO UNIVERSALE = successore prende la piena titolarità del patrimonio del de cuius
La successione può derivare anche da atti inter vivos che operano giuridicamente come soggetti di diritto:
- A titolo universale
- A titolo particolare → solo ed esclusivamente in quel diritto e in quel determinato rapporto giuridico
- particolare derivativa → atto giuridico es. contratto che consente al trasferimento di un diritto da un soggetto all'altro
- particolare traslativo – costitutivo → costituzione di un nuovo diritto diverso da quello che è oggetto del trasferimento
La chiamata può avvenire per legge (successione legittima o necessaria) ovvero per testamento (stesso autore che stabilisce quali regole si devono seguire per la successione al suo patrimonio)
→ successione necessaria è ineludibile = la legge prevede
necessariamente in quanto prevista a vantaggio di una categoria di eredi (legittimari: discendenti, coniuge, in mancanza dei primi ascendenti => non possono essere mai esclusi dal diritto di succedere) → norme di ordine pubblico → la chiamata a succedere non significa acquistare la qualità di erede → si acquista con l’accettazione dell’eredità → entro 10 anni: una volta esercitato si presume che succeda a titolo universale → responsabilità degli obblighi ultra vires (al di là delle forze che sono presenti all’interno dell’asse ereditario → anche con il proprio patrimonio personale) → l’eredità si può accettare anche con beneficio di inventario: assumere oneri: colui che vuole accettare con beneficio di inventario deve accettare con atto pubblico (forma solenne) → deve redigere l’inventario entro 3 mesi dalla data di accettazione → si può prorogare di altri 3 mesi :
termine di decadenza = se non si rispetta il tempo perde il diritto di essere erede con beneficio ma diventa puro e semplice erede (quindi non riuscirebbe a proteggere il proprio patrimonio personale)
Chi non vuole accettare l'eredità è libero di farlo: operano i meccanismi della RAPPRESENTAZIONE = quando il chiamato a succedere non voglia/possa accettare fa si che succeda nella medesima posizione il suo discendente
E SOSTITUZIONE = quando lo stesso de cuius nomina un soggetto che sostituisca l'erede in caso non possa/voglia succedere
INDEGNITÀ → comportamenti e fatti penalmente rilevanti che bloccano la possibilità di essere erede
RINUNCIA = ammessa come atto di espressione dell'autonomia del chiamato a succedere, ha effetti importanti: potrebbe determinare una rappresentazione o sostituzione
- PRIMA dell'accettazione → direttamente
- DOPO dell'accettazione → deve sempre esservi un atto formale/solenne = implica una
Disposizione importante del diritto → il rinunziante deve essere consapevole della particolare natura giuridica dell'atto
Se vi sono più eredi la rinunzia di uno opererà un accrescimento → QUOTA: quando a succedere in un unico asse ereditario sono più chiamati: succedono pro quota = ciascuno ha in capo a sé una quota nella quale sono presenti tante porzioni di ogni bene o rapporto passivo presente nell'asse ereditario → la quota isolatamente rappresenta essa stessa una porzione dell'eredità
La quota stessa si divide in altre parti tante quante sono le altre parti
REVOCA DELLA RINUNCIA → libertà del soggetto di rinunciare all'eredità e poi di revocarla → facendo rivivere l'accettazione stessa
Ammissibile entro:
- gli effetti della rinuncia non si siano già consolidati in capo agli aventi diritto (accrescimento accettato dagli altri) e questi non ne abbiano già disposti verso terzi
Lo stato
succede sempre con beneficio d'inventario e non può rinunciare all'eredità TIPI DI CHIAMATA A SUCCEDERE: LEGITTIMA= soggetto muore senza aver redatto testamento → insieme di norme che trattano questa situazione: i soggetti chiamati a succedere sono parenti del de cuius fino al sesto grado di parentela → criteri desunti dall'intensità del vincolo che unisce i congiunti al defunto: i più prossimi escludono i più lontani => si parla non solo di garantire la presunta volontà del decuius ma anche di solidarietà familiare L'intestazione dell'asse e delle quote è diversificata a seconda che i superstiti siano legittimi o meno → mutano le proporzioni/quote → dipendente dal fatto che concorre con la successione legittima, la successione dei legittimari Presuppone che il de cuius non abbia provveduto con un testamento → titolare del patrimonio non abbia voluto o non abbia fatto in tempo amadre del figlio nato fuori dal matrimonio spetta una quota di legittima pari a quella spettante alconiugeArt 567 cc → ai figli nati fuori dal matrimonio spetta una quota di legittima pari a quella spettanteai figli nati all'interno del matrimonioArt 568 cc → ai discendenti dei figli nati fuori dal matrimonio spetta una quota di legittima pari aquella spettante ai discendenti dei figli nati all'interno del matrimonioArt 569 cc → ai genitori del figlio nato fuori dal matrimonio spetta una quota di legittima pari aquella spettante ai genitori dei figli nati all'interno del matrimonioArt 570 cc → ai fratelli e sorelle del figlio nato fuori dal matrimonio spetta una quota di legittimapari a quella spettante ai fratelli e sorelle dei figli nati all'interno del matrimonioArt 571 cc → ai parenti entro il sesto grado del figlio nato fuori dal matrimonio spetta una quotadi legittima pari a quella spettante ai parenti entro il sesto grado dei figli nati all'interno delmatrimonioArt 572 cc → in mancanza di eredi legittimi, l'eredità si devolve allo Statomadre