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RAPPORTO DI CAUSALITA’ DIRETTA

Bisogna sempre trovare un rapporto di causalità tra inadempimento e

danno, è risarcibile solo il danno che sia conseguenza diretta e immediata

dell’inadempimento.

Cioè significa che non si può chiedere risarcimento per fatti che non siano

strettamente legati all’inadempimento del debitore.

Rapporto di causalità diretta  es. butto per terra ciclista e gli rompo una

gamba. L’evento dannoso è l’investimento e la rottura della gamba.

Andando in ospedale sull’ambulanza, l’investito muore.

La conseguenza immediata e diretta è la gamba rotta e non il fatto che

dopo aver rotto la gamba al ciclista, questo sia morto in ambulanza.

IL CONTRATTO

È l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare, o estinguere tra

loro un rapporto giuridico patrimoniale.

Il contratto è un rapporto giuridico che deve avere carattere patrimoniale.

Il rapporto deve avere in oggetto beni o prestazioni personali (contratto di

lavoro), che sono suscettibili di valutazione economica.

Il contratto è fondato sull’accordo tra le parti e sull’autonomia

contrattuale, quindi sulla possibilità di scegliere contraente, tipo di

contratto, contenuto del contratto.

Art. 1174 “la prestazione che forma l’obbligazione deve essere suscettibile di

valutazione economica”.

Art. 814 “si considerano beni mobili le energie che hanno valore economico”.

Il contratto comporta:

Passaggio di un bene da soggetto a un altro

 Passaggio di prestazione da soggetto a un altro

L’ordinamento vuole dare rilievo alla volontà della persona umana, la sua

volontà si esprime nel dar vita a rapporti giuridici/contrattuali.

Il contratto vincola soltanto i soggetti che lo hanno stipulato.

Se lo stipulano caio e sempronio, tizio non c’entra.

L’autonomia contrattuale significa che nessuno può essere costretto a

eseguire una prestazione/essere spogliato dei propri beni senza il suo

consenso.

Possibilità di scegliere il contraente

• Possibilità di scegliere il tipo di contratto

• Poter determinare i contenuti del contratto (senza andare contro la

• legge). Es. il prezzo.

Possibilità di stipulare contratti non necessariamente previsti

• nell’ordinamento, ma che perseguono interessi meritevoli di tutela. Per

es. il leasing, contratto tipico dei paesi anglosassoni, è stipulato anche

in Italia a forza di usarlo. È una via di mezzo tra compravendita e

locazione.

Es. franchising

Contratto bilaterale  le parti sono solo due.

Contratto plurilaterale  le parti sono più di due. Es. contratto di società

ES.

Il padre ha tre figli, muore e lascia un appartamento a tutti e tre.

I tre figli sono coeredi, sono proprietari indivisi. Si realizza, secondo il codice

civile, “la comunione”. Coloro che sono in comproprietà sono detti

“comunisti”.

Il centro del contratto sono le parti.

GLI ATTI UNILATERALI

Sono dichiarazioni di volontà di una sola delle parti. Un solo soggetto

impegna sé stesso facendo una dichiarazione.

Es. La procura  consentire a un altro soggetto di agire per conto mio, è una

delega. Es. art. 1387

Es. la donazione

Es. il recesso  uscire dal contratto senza avere accordo degli altri contraenti.

Per es. È possibile recedere da una società.

Gli atti unilaterali sono atti a numero chiuso, ovvero solo quelli indicati dalla

legge; non se ne possono creare di nuovi.

Mentre i contratti possono essere tipici ma anche atipici.

REQUISITI ESSENZIALI DEL CONTRATTO

Quando si può dire che c’è un contratto?

i requisiti del contratto sono l’accordo delle parti, la

Art. 1325 “

causa, l’oggetto e la forma quando risulta che è prescritta per

legge ”.

Accordo delle parti è la manifestazione di volontà di soggetti legati da

• rapporto contrattuale.

(contratto è fondato sulla possibilità di scegliere contraente e contenuto

del contratto).

Il contratto è concluso (=perfezionato), quando le dichiarazioni delle

varie parti del contratto coincidono (es. compro a 100, vendo a 100).

L’accordo delle parti si ha quando le dichiarazioni delle parti coincidono.

Bisogna distinguere tra:

Conclusione espressa del contratto: si ha con la coincidenza delle

i) varie dichiarazioni di volontà delle parti. Quando c’è scambio di

dichiarazione di volontà. Es. Asta  dove alzando la mano si fa

l’offerta (è un’alternativa alla dichiarazione).

Es. voglio una cassa di mele/ ti vendo una cassa di mele.

Conclusione tacita del contratto: non c’è una dichiarazione ma c’è

ii) comportamento che sostituisce l’atto dichiarativo. Es. Salire su un

treno/bus  mi comporto come soggetto che vuole concludere

contratto di trasporto.

Es. Dare vita a una società di fatto  fare società senza contratto.

Conclusione simultanea: es. cappuccino al bar

(a) Conclusione non simultanea/differita: in questo caso si hanno

(b) proposte, proposte della controparte, accettazione, ecc…

Comporta che una proposta sia accettata e l’accettazione

debba giungere al proponente prima che questo cambi idea;

altrimenti la proposta è revocata e il contratto non si conclude.

Nella fase delle trattative bisogna essere in “buona fede”,

altrimenti si risponde di responsabilità pre-contrattuale.

Laddove il contratto abbia con obbligazioni solo del proponente, il

contratto è concluso quando il destinatario non rifiuta la proposta.

Es. Offro passaggio, l’obbligazione è solo di chi trasporta. Se il

pedone non rifiuta la proposta e sale in macchina, chiude il

contratto.

Es. Macchinetta delle bevande offre bene a tot soldi, se non si

rifiuta si conclude il contratto. Obbligazione del solo proponente.

È possibile anche revocare la proposta e l’accettazione (art.

1328-29 del codice civile).

Art. 1341 parla delle condizioni efficaci del contratto.

Dove c’è contraente forte e contraente debole ci sono obblighi

imposti dalla legge a tutela dell’equità del regolamento.

Es. Leggi a tutela del consumatore  garanzia estensibile a un

anno a seconda del tipo di bene.

Es. Obbligo del monopolista (colui che detiene il monopolio) 

obblighi imposti dalla legge.

Causa: È la funzione economico-sociale dell’atto di volontà/contratto.

• non va confusa con i motivi delle parti (cosa spinge tizio a comprare

l’appartamento). (=contratto).

Es. causa del contratto di compravendita  scambio di un bene a un

certo prezzo.

-Il contratto di compravendita  causa: scambio di un bene contro a un

prezzo. Lo è sempre a prescindere dalle motivazioni soggettive di tizio

che vende e caio che compra.

-Il contratto di permuta  causa: scambiare un bene con un altro bene.

-Il contratto di mutuo  causa: ottenere denaro in prestito per poi

restituirlo pagando un interesse.

-Il contratto di lavoro  causa: scambiare una prestazione lavorativa con

una somma di denaro.

La compravendita è un contratto tipico  nei contratti tipici, causa e tipo

si sovrappongono. Quando i contratti sono atipici si ragiona di causa,

bisogna vedere quale funzione ha il contratto.

Nei contratti tipici, la causa è già specificata dal legislatore  causa

tipizzata

Però anche un contratto tipico potrebbe essere privo di causa.

Es. acquisto di un bene proprio (es. se pago qualcuno perché compri

un bene mio, il contratto è privo di causa perché il bene è mio).

Nel concreto anche un contratto tipico potrebbe essere privo di causa.

Nei contratti atipici si può indagare la causa, es. leasing è un

contratto atipico ma a causa lecita. Quando c’è un contratto atipico si

indaga che la causa sia lecita.

(Se do vita a una compravendita di droga  contratto a causa illecita

perché l’oggetto è illecito anche se la compravendita non lo è).

I motivi sono le ragioni soggettive che spingono tizio e caio a stipulare il

contratto. Non hanno rilievo nel mondo del diritto.

Hanno rilievo in un unico caso: quando i motivi sono illeciti e comuni a

entrambe le parti.

Il motivo illecito diventa causa di nullità del contratto.

Es. acquisto una nave per fare contrabbando.

Oggetto: da non confondere con il contenuto del contratto (insieme

• delle clausole del contratto).

L’oggetto è il bene compravenduto.

“L’oggetto è la cosa o il diritto che il contratto trasferisce, che viene

scambiato tra le parti oppure la prestazione che un soggetto si obbliga

a fare nei confronti di un altro”.

L’oggetto deve essere:

Possibile (sia materialmente che giuridicamente) es. contratto avente

 oggetto l’acquisto di un ettaro di spiaggia è un contratto che ha

oggetto giuridicamente impossibile; poiché spiaggia è del demanio,

ovvero un bene che non può essere venduto.

Lecito (

non contrario a buon costume e ordine pubblico)  oggetto

 non lecito è oggetto contrario a norme imperative (no buon costume)

prostituzione.

Determinato o determinabile  contratto che ha oggetto

 indeterminato non può validamente essere concluso. Es. compro un

terreno da chi me lo offre. Finché qualcuno non me lo offre l’oggetto

è indeterminato.

Posso decidere di compare qualcosa di futuro, compro l’uva prima

che arrivi la stagione giusta, quando arriva l’oggetto del contratto è

determinato. 18 ottobre

Forma: (è elemento essenziale del contratto quando richiesta dalla

• legge, es. oralmente, stretta di mano, scritto)

Quando la legge ritiene la forma come sostanza? Forma è requisito di

sostanza quando :

Atti unilaterali

 Compravendita immobiliare (è necessario l’atto scritto, art.1350)

Di solito il contratto si può concludere nella forma preferita.

Quali forme esistono ?

Scrittura privata (atto scritto) es. atto immobiliare

 Atto pubblico (art.2649, forma come scrittura privata, ma fatta dal

 notaio)

Scrittura privata autenticata (ho bisogno del notaio ma il notaio

 autentica la firma, ovvero testimonia che sono io che sto firmando)

Una s.p.a. o s.r.l. si può fare solo dal notaio. La forma è un requisito

di sostanza.

Laddove la forma non è richiesta ai fini della validità del contratto, è

però richiesta ai fini della prova del contratto.

Per iscrivere una società al registro delle im

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