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all'evento. IL NESSO DI CAUSALITÀ

La responsabilità per fatto proprio, nelle più tradizionali impostazioni, è responsabilità basata sul

nesso di causalità; poi ci vuole anche la colpevolezza, ma la base per la costruzione della

responsabilità nelle ipotesi di evento è la determinazione del nesso di causalità tra la condotta e

l'evento.

Come si accerta il nesso di causalità?

TEORIA DELLA CONDICIO SINE QUA NON → Son state proposte varie teorie e sembrerebbe che il

nostro codice abbia adottato la teoria della condicio sine qua non. Lo si dedurrebbe dagli articoli

40 e 41 del codice penale che danno indicazioni sul nesso di causalità.

ART 40 → l'evento deve essere legato all'azione o omissione dal nesso di causalità.

ART 41 → il concorso di cause non esclude il rapporto di causalità tra azione/omissione e evento.

La causa è ogni condizione dell'evento. Ogni antecedente senza il quale l'evento non si sarebbe

verificato.

Situazione: Giorgio guida un'automobile, investe una persona che riporta delle ferite che

necessitano il trasporto al pronto soccorso. Si verifica un incidente stradale e la persona

trasportata muore.

Qual è la causa della sua morte: sia il fatto che sia stato investito sia l'incidente stradale successivo

dell'ambulanza. Causa è OGNI condizione.

Per mettere in pratica la condicio sine qua non, si usa il procedimento dell'eliminazione mentale.

Si ha un evento e delle possibili cause (A, B, C). L'eliminazione mentale consiste nell'eliminare la

possibile causa A → se l'evento viene meno, vuol dire che A è condotta causale dell'evento. Se non

viene meno, non c'è la causalità. Caso 1: se li elimina l'azione della moglie, il marito non muore.

Vuol dire che quell'azione è causale. Questa è l'applicazione base della condicio sine qua non. Con

questo procedimento si ottiene l'indicazione della causa.

PROBLEMA 1 → Le situazioni della vita però potrebbero essere più complicate. Es nel caso 6, se si

elimina l'azione del soggetto, l'evento di danneggiamento si sarebbe prodotto comunque.

L'evento non è in astratto della norma, ma è l'evento in concreto che si è verificato nelle condizioni

di tempo, luogo e persona precise. È causale il comportamento di Tizio, indipendentemente che

l'evento si sarebbe verificato comunque.

Es: medico pratica ad un malato terminale un'iniezione di morfina a dose elevate per placare le

63

sofferenze. Il malato non regge la dose e muore, ma sarebbe comunque morto due giorni dopo.

Comportamento causale è il comportamento del medio perché quella è la causa nelle condizioni

concrete di tempo e di luogo. Quando si parla di evento, non è quindi quello in astratto previsto

dalla norma, ma è l'evento in concreto che si è verificato. Vuol dire che il procedimento di

eliminazione mentale funziona come applicazione della condicio sine qua non.

PROBLEMA 2 → se si applica l'eliminazione mentale all'infinito utilizzando la teoria del regresso

all'infinito. Allora, caso, i responsabili della morte del marito, sono anche i genitori di lei che

l'hanno partorita e così via. Ci dev'essere una contestualità del fatto con la colpevolezza, si parla

dell'imputato. È un'obiezione che si blocca con facilità.

PROBLEMA 3 → caso 5: se si applica l'eliminazione mentale, entrambi potrebbero dire che l'evento

si sarebbe verificato comunque senza la loro singola condotta. Situazione che mette in crisi la

teoria dela condicio sine qua non. Il rapporto di causalità si deve valutare in concreto tenendo

conto della quantità di veleno che il medico legale ha trovato nel corpo della vittima quando ha

fatto nella vittima. È una quantità x+y che ha provocato la morte. Magari la singola quantità non

avrebbe provocato la morte, non si sa, ma il risultato è che la quantità sommata ha provocato la

morte. È un'ipotesi di causalità addizionale, quindi entrambe le condotte ha causato l'evento.

PROBLEMA 4 → casi 3 e 4: l'evento non si è verificato per tutti. Se si applica l'eliminazione

mentale, non risolve la questione, perché non tutti si sono ammalati. In questo caso, salta il

paradigma, non c'è la certezza. Vuol dire che la condicio sine qua non nei casi più complicati non

funziona (diritto penale complesso). Allora, si è detto di tenere la condicio sine qua non, cercando

però qualcos'altro da abbinare.

Alcuni avevano proposto di affidarsi all'intuito giudiziale: assolutamente no, bisogna avere delle

regole da seguire.

Il problema è stato così considerato: per l'individuazione della causa bisogna trovare un metodo

che non sia un metodo individualizzante, ma generalizzante che serva per tutte delle situazioni con

le stesso caratteristiche. Copertura che spieghi il legame tra azione ed evento come un

accadimento che non è singolo, isolato, ma è qualcosa che si può ripete qualora si ripetano le

medesime condizioni. → la condicio sine qua non dev'essere completata con il ricorso a una

generalizzazione scientifica: METODO DI SUSSUNZIONE.

Cosa vuol dire legge scientifica?

Le leggi scientifiche sono di due tipi: ci sono le leggi universali e le leggi statistiche.

(1) Le prime sono quelle che si basano su una spiegazione nomologico deduttiva, nel senso che si

basano sulla certezza. Da A segue sempre B. Il problema è che la maggior parte delle leggi

scientifiche non sono universali. Non ci si può affidare alla certezza. Per questo si considerano

scientifiche non solo le leggi universali, ma anche le leggi statistiche.

(2) Da A segue B, in un alta percentuale dei casi. Non si ha la certezza, ma una spiegazione

probabilistica, che si basa sull'induzione. La struttura è quindi totalmente diversa perché non c'è il

rigore e la certezza della deduzione. C'è un margine di errore e di sbaglio. Il problema allora è

quanto è tollerabile la percentuale di sbaglio. Non c'è un orientamento preciso in giurisprudenza,

non è un punto ben chiarito. Sono anche scelte politiche di un sistema. 64

CASO 3 e 4 → in quegli anni, per la spiegazione del nesso di causalità si usava una legge scientifica

di sussunzione (caratteristica generalizzante, evento non è un accadimento singolo ma si può

ripetere alle stesse condizioni).

Per queste ipotesi, hanno trovato una legge di copertura di tipo statistico, sia per il talidomide sia

per le macchie blu. Sono stati fatti molti studi e alla fine si è arrivati all'individuazione della legge

scientifica di tipo statistico per cui era probabile che in un elevata percentuali di casi le donne in

gravidanza che assumono quel farmaco possono partorire bambini malformati. Stesso

ragionamento per le macchie blu.

Il problema allora è di individuare una percentuale per eliminare i rischi di dire che è causale una

condotta quando invece ci può essere un errore che si produce a carico dell'autore.

CASO 7 → le cause dell'evento sono entrambe. Articolo 41: il concorso di cause non esclude il

nesso di causalità. Comma 3, la disposizione si applica anche quando la causa consiste nel fatto

illecito altrui.

CASO 2 → quando la moglie dà il veleno parte la sequenza causale, parte il nesso di causalità, ma

poi viene interrotto da un processo causale autonomo. Le cause dell'evento non sono entrambe.

C'è un nuovo rapporto di causalità che si inserisce su quello precedente, facendolo saltare, e

autonomamente produce l'evento. Possiamo dire solo che l'azione della moglie era idonea a

produrre l'evento, ma non che è stata causale.

Come individuare il nesso di causalità? Il nostro codice penale nel codice penale ha adottato la

teoria della condicio sine qua non, per cui “causa” è OGNI condizione senza la quale l'evento non si

sarebbe verificato. È previsto dall'art 40 e confermato dalla formula dell'art 42 sulle concause.

La condicio sine qua non trova la sua cornice ideale nell'applicazione del nesso di causalità secondo

il metodo scientifico. Necessario trovare una legge scientifica che abbia una funzione

generalizzante nel senso che dice che dal un certo comportamento può derivare un certo risultato

in un elevato numero di casi a certe condizioni. Da qui, leggi scientifiche universali o statistiche.

9 Novembre 2015

Analisi della fattispecie

ART 438 CO.1 “Epidemia” → è un delitto. Il bene giuridico tutelato è la pubblica incolumità. Il bene

è individuato mediante modalità di attacco. È un bene collettivo diffuso. È una fattispecie mono

offensiva. È un reato di danno.

Tecniche normative: clausola generale. Elementi normativi extragiuridici scientifici: epidemia,

germi patogeni.

Tipicità: è un reato comune. La vittima c'è, ma non è visibile (collettività). È un reato di evento (la

condotta è la diffusione dei geni patogeni e l'evento è l'epidemia). Il fatto che sia specificata la

modalità di condotta, la rende una condotta a forma vincolata, non si può realizzare in qualunque

modo.

La condotta può essere affiancata da una condotta vincolata o da dei presupposti. Primo caso: la

modalità di condotta indica le modalità in cui deve estrinsecarsi la condotta, mentre il presupposto

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è elemento esterno che prescinde dalla condotta.

Reato istantaneo perché per far consumare il reato, la diffusione dev'essere immediata. Il reato è

istantaneo perché nel momento in cui si verifica l'epidemia la diffusività deriva dalla definizione di

epidemia della scienza medica. Poi gli effetti possono essere permanenti, ma questo non rende il

reato permanente.

ART 494 “Sostituzione di persona” → è un delitto. Il bene giuridico tutelato è la fede pubblica. È

un bene collettivo diffuso. È una fattispecie mono offensiva. Criterio di individuazione del bene

giuridico: espressa menzione. È un reato di danno (CHIEDERE)

Tecnica normativa: clausola generale. Elementi descrittivi: vantaggio.

Tipicità: è un reato comune. La vittima c'è, ma non è visibile. È un reato istantaneo. È un reato di

evento → l'evento è l'errore. (CHIEDERE: paragone con il furto).

ART 614 “Violazione di domicilio” → è un delitto. Il bene giuridico tutelato è l'inviolabilità del

domicilio Criterio di individuazion

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A.A. 2015-2016
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SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

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