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CONDOTTA:SECONDO COMMA – reato omissivo proprio: perché sanziona il PU che omette, il comportamento del PU èun semplice non fare. Quindi è un reato di pericolo.
Questa fattispecie di esprime nell’omissione di un atto di ufficio. Affinchè la norma sia applicabile vi deveessere un meccanismo di messa in mora: è necessario che vi sia una richiesta scritta da parte del privato dacui decorre il termine per l’adozione dell’atto, o, in alternativa, per formulare una risposta negativasull’adozione dell’atto.
Il meccanismo innescato dal privato non si attiva ogni volta che il richiedente prospetti la competenzadell’ufficio: ci deve essere un obbligo di avvio del procedimento a carico del PF (che deve esserecompetente! Se non è competente non è comunque esonerato dal rispondere alla richiesta).
La diffida non deve provenire da un privato qualsiasi ma da colui che ha un interesse qualificato nelcompimento dell’atto.
L'interesse cui si fa riferimento è diretto, concreto e attuale che deve corrispondere a una situazione giuridicamente tutelata. A fronte della diffida del privato la responsabilità penale sorge se ad essa non segue entro 30 gg il COMPIMENTO DELL'ATTO o una RISPOSTA CHE ESPONE LE RAGIONI DEL RITARDO.
Problema del termine - differisce dai termini previsti dal procedimento amministrativo. Da un lato c'è un che occorre distinguere il termine dei 30 gg dal termine amministrativo di orientamento che sostiene conclusione del procedimento amministrativo: il reato di integra solo se spirato il termine amministrativo, il privato abbia messo in mora la PA con un atto di diffida rimasto sfornito di riscontro; un altro orientamento la mancata adozione del ritiene che vi sia una piena sovrapponibilità dei due termini, sostenendo che provvedimento da parte del PF nel termine di 30 gg determini il silenzio.
Diritto penale 2 Alessia Compri A.A. 2020/2021
– inadempimentodell’amministrazione pubblica, integrando il reato del 328 . È chiaro che prevale la prima tesi.Si tratta di un reato a NATURA ISTANTANEA e di un REATO OMISSIVO PROPRIO, rendendo difficile laconfigurabilità del tentativo: una volta spirato il termine dei 30gg il reato è consumato. Se invece prima del30gg non si può parlare di tentativo perché comunque il PU ha ancora tempo per rispondere sulle ragioni delritardo o per adottare l’atto.ELEMENTO SOGGETTIVO è un reato a dolo genericoPRIMO COMMA – si può parlare di un reato di pericolo perché manca anche qui un evento in sensonaturalistico ma rimangono dei dubbi sulla natura del reato, cioè se si tratta di reato omissivo o menoperché, a differenza del secondo comma, il legislatore richiede un rifiuto che sembra far riferimento a unatto che è molto di più rispetto al semplice non fare: potrebbe apparire come una
condotta commissiva e non omissiva. rifiuto Inoltre il si può configurare in qualsiasi forma: in modo orale, mediante atti significativi ecc. quindi non sembra essere sufficiente una mera inerzia, altrimenti rischieremo di dare vita ad una applicazione analogica in malam partem perché qui il legislatore distingue chiaramente l'omissione dal rifiuto. Come deve essere questo rifiuto? Deve essere INDEBITO: contrario ai doveri a cui è soggetto il PF. La sanzione penale non è prevista per un qualsiasi atto dell'ufficio ma riguarda solo specifici atti qualificati atti che il PF deve compiere senza che devono essere adottati per le ragioni esposte dal 328 (sono tutti ritardo). In casi di particolare urgenza la giurisprudenza, nell'applicare questa fattispecie, si è orientata nel considerare sussistente la condotta di omissione, indipendentemente dalla richiesta formulata dal soggetto privato: il semplice non fare del funzionario, a cui non è
Seguita la istanza del soggetto privato, nel caso in cui si tratti di carattere urgente di quell'atto, il fatto che non venga accompagnata la richiesta del privato, va ad integrare quell'ipotesi nel primo comma dell'art. 328.
ESEMPIO: pensiamo al fatto di Tizio che ha forti dolori di stomaco e va in un pronto soccorso e il medico (che è un PU o IPS) visita Tizio e ritiene che non debba essere ricoverato. Allora Tizio sporge denuncia per omissione di atti di ufficio. Non sussiste in questo caso la condotta del primo comma.
Per quali ragioni gli atti del primo comma devono essere compiuti senza ritardo?
Ragioni di giustizia: qualsiasi provvedimento o ordine autorizzato da una norma giuridica per l'attuazione del diritto e quindi orientato a rendere più agevole l'attività del giudice, del PM ecc.
Ragioni di sicurezza pubblica: riguarda tutte le funzioni di polizia dirette a mantenere l'incolumità dei cittadini.
Ragioni di ordine
pubblico: tutela della tranquillità pubblica e pace sociale Ragioni di igiene e sanità: possono riguardare sia la sanità pubblica sia la sanità privata (es: TSO) Diritto penale 2 Alessia Compri A.A. 2020/2021 DELITTI DEI PRIVATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE VIOLENZA O MINACCIA A UN PU chiunque usa violenza o minaccia contro un PU o IPS per(336): punisce costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri o omettere un atto di ufficio o del servizio. La pena è aggravata se il fatto è commesso per costringere il PF per compiere un atto per influire comunque sulla persona. Il bene protetto riguarda la libera formazione della volontà delle pubbliche amministrazioni, controllo violenze attuate dai soggetti privati. La dottrina ritiene che il 336 tuteli il buon andamento della PA + libertà di autodeterminazione del PF. Condotta NB: non è necessario che l'azione del privato abbia esito positivo o negativo, mal'importante è che si realizzi la condotta (usare violenza o minaccia). La locuzione "per costringerlo a" va ad integrare il dolospecifico.
RESISTENZA A UN PU chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un PU o IPS, mentre(337): puniscecompie un atto del suo ufficio o servizi o. Il bene protetto riguarda la libertà di azione del PF, nella fasesoprattutto di esecuzione di decisioni già adottate. La condotta rilevante riguarda violenza o minaccia +resistenza impropria (il soggetto agente pur non aggredendo direttamente il PF impedisce o ostacola larealizzazione della sua attività). NB: non rientra nella condotta la cd resistenza passiva perché affinché il 337sia configurabile è necessario che la condotta del soggetto agente sia idonea al opporsi all'atto del PF con ilproposito di ostacolarne l'azione.
48Diritto penale 2 Alessia Compri A.A. 2020/202117/03/2021TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE ( ART. 346 bis)1. Chiunque,
fuori dei casi di concorso nei reati di cui agli articoli 318, 319, 319-ter e nei reati di corruzione di cui all'articolo 322-bis, sfruttando o vantando relazioni esistenti o asserite con un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all'articolo 322-bis, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità, come prezzo della propria mediazione illecita verso un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all'articolo 322-bis, ovvero per remunerarlo in relazione all'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, è punito con la pena della reclusione da un anno a quattro anni e sei mesi. La stessa pena si applica a chi indebitamente dà o promette denaro o altra utilità. La pena è aumentata se il soggetto che indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità riveste laqualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio.
4. Le pene sono altresì aumentate se i fatti sono commessi in relazione all'esercizio di attività giudiziarie o per remunerare il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all'articolo 322-bis in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri d'ufficio o all'omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio.
5. Se i fatti sono di particolare tenuità, la pena è diminuita.
Profili storici
Si tratta di un delitto introdotto con la legge 190/2012. Si tratta di una fattispecie complessa che si inserisce nel più articolato contesto della discussa riforma della PA avvenuta nel 2019. Le perplessità sono molto alla luce di quanto il legislatore ha deciso di adottare.
L. 3/2019 (legge spazzacorrotti) – le direttrici di questa riforma sono state due:
- Inasprimento sanzionatorio
- Incremento
Dell'efficacia della repressione
La prima versione del delitto del traffico di influenze illecite era basata su una sorta di riconoscimento del diritto vivente: ci si è resi conto della metamorfosi che ha subito il fenomeno corruttivo nel corso dei decenni, ovvero da episodi di natura occasionale, si sono sviluppate realtà molto complesse dove la corruzione ha assunto un ruolo di (si pensi a mani pulite).
A seguito dello sviluppo dei fenomeni corruttivi nasce anche la figura del cd faccendiere (soggetto che risulta essere l'intermediario tra il corrotto e il corruttore). Assume un ruolo primario, anche nell'individuazione dei contraenti.
Si inserisce in questo contesto la riforma del 2012 che aveva come obiettivo quello di arginare il malaffare diffuso soprattutto nei poteri dello stato.
La legge del 2012 attribuiva rilevanza proprio alle condotte del faccendiere che per le relazioni che aveva con il corrotto, otteneva denaro dal privato che
comprendeva sia il prezzo della sua intermediazione e sia un compenso da destinare al PF. Inoltre, la riforma cercava di soddisfare le richieste che la dottrina penalistica aveva avanzato molto tempo prima.
C'erano dei profili incerti con riferimento all'art. 346 ( ), ora abrogato - il nuovo art. 346bis era destinato a punire stadi molto più avanzati di esposizione al pericolo del bene giuridico tutelato dal 49Diritto penale 2 Alessia Compri A.A. 2020/2021346. Quindi era indiscutibile che l'esistenza di un rapporto tra il mediatore e l'intraneo aumenti la probabilità che l'accordo corruttivo venga effettivamente stipulato. L'obiettivo era punire non solo il millantatore ma anche il soggetto che aveva un rapporto reale con il PF.
La precedente formulazione creava quindi dei problemi interpretativi rispetto al millantato credito: qui la condotta era incentrata sul millantando, invece il nuovo traffico di influenze
illecite evidenzia il frutto disfruttare o vantare relazioni esistenti e non solo asserite con il PF.&Egra