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Modalità di elezione

Le elezioni del Parlamento Europeo seguono il sistema elettorale nazionale, variando quindi da stato a stato. L'unica condizione posta dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea è che si tratti di un sistema a carattere proporzionale. Altre regole uniformi sono stabilite nei trattati.

Data delle elezioni: da giovedì a domenica. Lo spoglio inizia solo dopo la fine delle votazioni dell'ultimo stato.

La carica di deputato del Parlamento Europeo comporta l'incompatibilità con altre cariche (locali, regionali, nazionali, ecc..). Ciò non impedisce di candidarsi per altre cariche, ma se si viene eletti è necessario fare una scelta.

I Partiti Politici Europei: (art. 10. Par. 4, TUE): per tanti anni si è ritenuto che la mancanza di partiti politici europei fosse il vulnus più evidente del processo di integrazione europea. Rispetto a qualche anno fa, oggi abbiamo delle formazioni politiche.

più strutturate, che talvolta influenzano la vita politica nazionale. Nel 2020 si ha una tendenza alla creazione e al rafforzamento dei partiti politici europei.

Il diritto di voto spetta a tutti cittadini europei (attivo: diritto di votare; e passivo: diritto di essere votato). Tale diritto può essere esercitato in qualsiasi stato membro. Ad esempio un cittadino italiano trasferitosi in Francia in modo permanente (e quindi iscrittosi alle liste elettorali francesi) ha il diritto di votare alle elezioni europee per i candidati per la Francia. Allo stesso modo un italiano che si trova in Francia, non permanentemente, può votare per i candidati italiani. Dal diritto di voto sono esclusi i cittadini di Paesi terzi (formula che sostituisce "extracomunitari").

25 di 92S diventa cittadino europeo quando si diventa cittadini di uno Stato Membro (secondo le modalità decise a livello nazionale dagli Stati Membri).

ORGANIZZAZIONE

Regolamento interno:

  • Adottato

A maggioranza dei membri che lo compongono:

Presidente• - Eletto per due anni e mezzo (carica rinnovabile per una volta)

Ufficio di presidenza• - 14 Vicepresidenti- 5 Questori

Segretariato generale• Conferenza dei presidenti•

I Gruppi politici:

Una volta eletto il Parlamento Europeo, i deputati si spoglia delle propria bandiera e si riuniscono in base al loro orientamento politico. I gruppi politici quindi sono eterogenei dal punto di vista della nazionalità ed omogenei nell'orientamento politico. Per creare un gruppo politico sono necessari un minimo di 25 deputati, appartenenti almeno ad 1/4 degli Stati Membri. Abbiamo poi il gruppo dei non iscritti, che raccoglie i deputati che non hanno trovato nessun gruppo politico che rispecchiasse il proprio orientamento. Ogni gruppo interagisce ed interviene tramite i propri capi-gruppo.

I gruppi politici attualmente presenti sono:

  1. Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani)
  2. Gruppo dell'Alleanza

1. Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratici Cristiani)2. Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo3. Renew Europe Group4. Gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europa5. Gruppo Identità e Democrazia6. Gruppo dei conservatori e riformisti europei7. Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica

I parlamentari si riuniscono anche nelle commissioni, le quali seguono specifiche materie:

Commissioni permanenti

  • Potere consultivo
  • A volte deliberante

Commissioni temporanee

  • Di inchiesta
  • Miste

La maggior parte del lavoro dei deputati si svolge tramite le commissioni permanenti (le quali si riuniscono quasi ogni giorno).

FUNZIONAMENTO

Durata del Parlamento Europeo: 5 anni.

Ogni anno abbiamo una sessione nella quale si individuano le sedute dell'anno.

Nell'arco della sessione annuale abbiamo le tornate di sessione: riunioni plenarie del Parlamento Europeo che avviene una settimana al mese (ogni mese si ha una riunione plenaria della durata di una settimana). Nelle altre

settimane del mese i deputati sono impegnati nelle riunioni delle commissioni permanenti. Si ha anche una differenza di sede. La tornata di sessione si svolge a Strasburgo (sede storica del Parlamento Europeo). A Bruxelles invece si riuniscono quotidianamente le commissioni e i gruppi politici. È qui che si svolge il lavoro quotidiano del Parlamento Europeo. A Bruxelles si possono tenere anche delle plenarie supplementari (che non sostituiscono la tornata di sessione). A Lussemburgo invece si trova la sede del Segretariato generale (struttura amministrativa del Parlamento Europeo che ne garantisce lo svolgimento delle funzioni). Le tre sedi sono frutto di un compromesso politico fra Francia, Belgio e Lussemburgo. Il funzionamento del Parlamento Europeo sarebbe migliore se accorpato a Bruxelles (e meno oneroso). LE COMMISSIONI Le commissioni sono degli organi che seguono l'attività politica dell'Unione Europea, riguardo a materie specifiche. Ad oggi sono attive 20
  1. Potere legislativo
    • Condivisione della funzione legislativa con il Consiglio (la Commissione Europea ha un potere di iniziativa legislativa: gli atti sono proposti dalla Commissione e approvati dal Parlamento Europeo e dal Consiglio)
  2. Condivisione della funzione di bilancio
    • L'Atto di bilancio è approvato ogni anno da Parlamento Europeo e Consiglio (si inserisce in un piano di finanziamento pluriennale)
  3. Iniziativa legislativa indiretta
    • Non ha potere di iniziativa legislativa diretta (che spetta alla Commissione). Può richiedere e sollecitare la Commissione a presentare degli atti legislativi (si parla quindi di iniziativa legislativa indiretta)
  4. Potere di controllo
    • Funzione di controllo dei governi (a livello nazionale) e delle altre istituzioni politiche (a livello europeo)
    • Costituzione/censura: maggioranza membri con 2/3 voti espressi
    • Relazione generale sull'attività

dell'Unione Europea- Può ricorrere alla Corte di Giustizia- Mediatore europeo: organo che riceve le denunce di cattiva amministrazione (è un soggetto politico che funge da mediatore fra cittadini e istituzioni): viene nominato dal Parlamento Europeo all'inizio della legislatura.

CRONOLOGIA

A. Elezioni del Parlamento Europeo: MAGGIO/GIUGNO (Presidente: David Sassoli)

B. Designazione Presidente Commissione: GIUGNO/LUGLIO (Ursula von der Leyen)

C. Elezione Presidente Consiglio Europeo: LUGLIO (Charles Michel)

D. Elezione Alto Rappresentante: LUGLIO (Josep Borrel) 27 di 92

E. Elezione Commissione Europea: OTTOBRE/NOVEMBRE

LA PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIA

A monte del processo legislativo si ha l'individuazione dell'orientamento politico generale da parte del Consiglio Europeo. La procedura legislativa ordinaria non è l'unica ad essere applicata (ma la si applica nel 95% delle proposte di atti legislativi). Tale procedura è diventata ordinaria

Nel Trattato di Lisbona. Nelle procedure legislative speciali il Parlamento Europeo ha una funzione consultiva.

Proposta della Commissione: non nasce nel giro di 2/3 riunioni, ma a seguito di una procedura molto lunga (che può durare mesi). La Commissione infatti fa delle ampie consultazioni dei soggetti interessati (è qua che si dovrebbe partecipare a livello nazionale per influire a livello europeo).

Prima lettura (e seconda lettura): la proposta viene presentata al Parlamento Europeo che la esamina e la passa al Consiglio. Se non si trova un accordo fra Parlamento Europeo e Consiglio, si apre una seconda lettura (identica). Tali letture servono per trovare un accordo sul testo da approvare. Sia nella prima che nella seconda lettura, Parlamento Europeo e Consiglio approvano emendamenti (sui quali si devono trovare d’accordo). Per consentire l’approvazione degli stessi emendamenti si convocano i Triloghi (riunioni con i rappresentanti del Parlamento Europeo,

Del Consiglio e della Commissione). Queste riunioni servono a coordinare l'azione delle tre istituzioni. La procedura potrebbe concludersi in prima lettura se Parlamento Europeo e Consiglio trovano l'accordo sugli stessi emendamenti. Durante le letture ci potrebbe essere anche un rigetto della proposta oppure una mancanza di accordo.

Terza lettura: Comitato di conciliazione. In caso di mancato accordo nella prima e nella seconda lettura viene convocato il comitato di conciliazione.

  • Convocato entro 6 o 8 settimane da quando il Consiglio ha adottato una decisione formale
  • Composto da rappresentanti del Consiglio e del Parlamento Europeo in numero uguale
  • Interviene anche la Commissione con un ruolo quasi di mediatore (Ma non può più impedire al Consiglio di adottare l'atto a Maggioranza Qualificata)
  • Sei settimane di tempo
  • Altre sei settimane di tempo per l'adozione (o la non adozione) dell'atto da parte del Consiglio e del Parlamento

Europeo. Non cambiano gli equilibri politici, ciò che cambia con il comitato di conciliazione è il fattore tempo. La Commissione dopo aver presentato la proposta non scompare dalla procedura, ma durante la procedura difende la propria proposta. Può modificare la proposta incorporandogli emendamenti del Parlamento Europeo che ritiene migliorano la proposta e possono consentire l'adozione da parte del Consiglio. Se il Parlamento Europeo delibera a Maggioranza Qualificata un emendamento e la Commissione lo rigetta, affinché venga approvato, è necessario che il Consiglio deliberi all'unanimità (in questo modo, rendendo più difficile l'approvazione, la Commissione può influire attivamente sulla procedura legislativa). 28 di 92 Perché sia approvato l'atto occorre un accordo tra Parlamento Europeo e Consiglio, ma anche all'interno delle istituzioni stesse. C'è quindi un duplice livello di accordi.

Che devono essere raggiunti. Ad esempio per quanto riguarda le politiche di immigrazione, nel 2016 fu presentato un atto approvato in prima lettura dal Parlamento Europeo e rigettato dal Consiglio, il quale era talmente diviso al proprio interno, da non riuscire a trovare nemmeno l'accordo per avviare un trilogo).

LEZIONE 10

ISTITUZIONI MONETARIE

La Banca Centrale Europea è una delle istituzioni dell'Unione Europea ed è un'istituzione monetaria. È l'unica istituzione con la competenza esclusiva della politica monetaria, per quanto riguarda gli stati che adottano l'euro. Si ha un coinvolgimento anche degli stati che non adottano l'euro tramite il Sistema europeo delle Banche centrali (è necessario il loro coinvolgimento). La Banca Centrale Europea è disciplinata nell'art. 13 TUE e 282-283 TFUE. Inoltre ha

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SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrielebuttiglione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Favilli Chiara.