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Federazione) o indiretto (attraverso la società o l'associazione sportiva). Attraverso l'atto del
tesseramento si ottiene uno status, cui fa capo un insieme di diritti:
Alla partecipazione e al riconoscimento dei risultati;
• Alla tutela sanitaria e assicurativa (per i professionisti anche alla tutela previdenziale).
•
… e dove i:
Rispettare le norme dettate dalle Federazioni nazionali (in linea con i principi dettati dalle
• Federazioni internazionali), dal CONI e dal CIO;
Rispettare il vincolo sportivo: riguarda soltanto i dilettanti e consiste nell'impossibilità di
• tesserarsi contemporaneamente a due società della stessa disciplina sportiva;
Osservare il vincolo di giustizia, che consiste nell'obbligo per i tesserati e gli affiliati di
• devolvere la risoluzione delle controversie sportive ai giudici federali anziché ai giudici
statali. Se il tesserato dovesse rivolgersi direttamente al giudice statale, va incontro a
sanzioni da parte della Federazione (per violazione di un precetto federale).
Gli ufficiali di gara sono disciplinati ciascuno dalla propria Federazione di riferimento: questi
hanno compiti molto diversi a seconda dello sport (nel nuoto ci sono ufficiali di gara anche
molto diversi tra loro come i giudici e i cronometristi). Gli ufficiali di gara hanno normalmente
un tesseramento diretto.
I tecnici (allenatori, istruttori) hanno come riferimento la società, per cui il tesseramento è
indiretto.
La legge 242/1999 ha previsto che una percentuale di atleti e di tecnici sia necessariamente
eletta a far parte del consiglio e della giunta nazionale del CONI: questa è necessaria per
garantire il principio di democraticità. 16
Diritto dello sport
I sodalizi sportivi: società e associazioni sportive.
Nell'accezione comune sono utilizzate come sinonimo, ma nella realtà sono figure
completamente diverse. Parlando di associazioni in genere ci si riferisce agli articoli dal 14 al
42 del Codice Civile. Parlando di associazioni sportive ci si riferisce alla legge speciale che
disciplina l'associazionismo sportivo 289/2002, articolo numero 90, comma 18.
Un'associazione è un insieme di persone o di enti che si organizzano e formano una
organizzazione per perseguire un obiettivo comune .
In Italia esistono due tipologie di attività sportive: lo sport professionistico e lo sport
dilettantistico. Questa distinzione è importante perché lo sport professionistico, per espressa
previsione di legge (legge 91/1981), può essere praticato esclusivamente da società di capitali
(società per azioni e società a responsabilità limitata) con scopo di lucro. In serie A calcio non
trovano spazio le associazioni sportive: sono tutte società per azioni (alcune, come la Lazio,
sono persino quotate in borsa). Queste sono disciplinate dalle stesse norme del codice civile e
presentano una particolarità: devono accantonare una quota di utile per la promozione del
settore giovanile (non inferiore al 10%). Nello sport dilettantistico si possono trovare sia
società di capitali e cooperative sia associazioni senza scopo di lucro con e senza personalità
giuridica.
Il confine dello sport dilettantistico si ricava per difetto: sono attività sportive dilettantistiche
tutte quelle che non sono definite professionistiche dalla legge speciale (91/1981). Gli sport
che prevedono il settore professionistico sono il calcio (serie A, B, Lega pro), pallacanestro
(serie A), il ciclismo, il pugilato, il golf e gli sport equestri. Il motociclismo, pur avendo recepito
la disciplina per il settore professionistico, non l'ha ancora attuata. Pallavolo, rugby,
pallanuoto non prevedono il settore professionistico, pur muovendo ingenti quantità di
denaro. Per differenza, tutti gli sport che non hanno recepito la disciplina sportiva
professionistica sono considerati sport dilettantistici. La discriminante tra le due tipologie di
sport non è l'entità dei guadagni.
Le forme giuridiche ammesse per lo sport dilettantistico sono:
Associazione sportiva priva di personalità giuridica;
• Associazione sportiva con personalità giuridica;
• Società sportiva di capitali (S.P.A. o S.R.L.) o cooperativa.
•
Il personal trainer è un professionista dello sport che offre il proprio servizio "alla persona"
dietro il pagamento di un corrispettivo (quindi con scopo di lucro). Un altro esempio di servizi
alla persona è dato dalle palestre. 17
Diritto dello sport
Che differenza c'è tra società e associazioni sportive?
Sono due realtà giuridicamente diverse e la diversità incide su tutto un insieme di procedure e
responsabilità. La formazione del sodalizio sportivo è semplice per le associazioni e diventa
molto più complessa per le società sportive. E' diversa la responsabilità degli amministratori
delle associazioni sportive rispetto a quelli delle società sportive. Sono diverse le modalità di
accesso ai trattamenti fiscali agevolati.
Le associazioni sono organizzazioni collettive costituite per il perseguimento di scopi comuni di
natura non lucrativa né mutualistica . Un insieme di persone si mettono insieme, si
organizzano, per il raggiungimento di uno scopo che non è quello di guadagnare; non è
nemmeno uno scopo mutualistico (come per le cooperative), ovvero quello di dare un
vantaggio ai soci/associati, nell'ottenimento di un risultato economico diverso dall'utile. Lo
scopo, di natura ideale, non potrebbe essere perseguibile se non ci si associasse. In
un'associazione sportiva lo scopo è lo svolgimento dell'attività sportiva: gli associati non
devono aspettarsi dall'attività sportiva un qualche tipo di ritorno economico.
La differenza essenziale che esiste tra società e associazione è che, nella prima, due o più
persone si organizzano, apportando capitali, con lo scopo di ottenere un utile. Nel secondo
caso, lo scopo che si persegue non è economico, ma di natura ideale, senza la pretesa di un
ritorno di alcun tipo.
Con il contratto di società disciplinato dall'articolo 2247 c.c. due o più persone conferiscono
beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili.
Il contratto plurilaterale è chiuso: non è possibile entrare a far parte della società così
facilmente come accade nelle associazioni. Per fare ciò è necessaria l'approvazione dei soci.
Ottenuto l'accordo dei soci, occorre modificare lo statuto della società attraverso l'atto
notarile. Il nuovo socio, per poter entrare in società, deve comunque acquistare le quote dagli
altri soci (che quindi possono o non possono essere disposti a venderle).
Un'associazione può, teoricamente, aumentare il numero degli associati all'infinito. Il
contratto di associazione è plurilaterale, aperto (possono aderire successivamente altri
associati senza che ciò comporti modifica del contratto originario) e a scopo comune di natura
ideale e non economica.
Essere associato di un circolo privato o associazione non significa limitarsi a ricevere la tessera
per partecipare all'attività sportiva: dal punto di vista giuridico la tessera indica l'adesione
successiva al contratto plurilaterale aperto a scopo ideale. 18
Diritto dello sport
L'associazione è formata da persone (gli associati); questa da prevalenza al valore della
persona, non al valore del capitale come succede nelle società di capitali, in cui l'importanza
della persona si riflette nell'importanza della quota di capitale sottoscritta. In una
associazione, caratterizzata da democraticità e da uniformità del rapporto associativo, tutti i
soci hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri nei confronti dell'associazione: l'ultimo entrato
nell'associazione ha gli stessi diritti dell'associato fondatore. Il patrimonio può esistere come
può non esistere. La liquidità con i quali gli associati sottoscrivono il contratto di associazione
compone il patrimonio dell'associazione. Lo scopo delle associazioni sportive è lo svolgimento
di attività sportiva dilettantistica, quell'attività sportiva riconosciuta dal CONI che la
Federazione sportiva di riferimento non ha qualificato come professionistica.
Le associazioni sportive sono disciplinate da uno statuto che disciplina le regole di
funzionamento, la vita dell'associazione. Questo contratto, una volta firmato dagli associati
fondatori, non è immodificabile. Nel tempo, gli associati possono modificarne il contenuto,
cambiare le regole. Il contratto nel tempo può cambiare: questa decisione deve coinvolgere la
maggioranza degli associati (ogni associato, in assemblea, esprime uno e un solo voto). Ciò
che conta è la volontà degli associati, purché l'oggetto sia lecito.
Elemento fondamentale dell'associazione è costituito dai suoi organi, le emanazioni
dell'associazione ai quali vengono delegate determinate funzioni. L'organo più importante è
l'assemblea degli associati, l'organo sovrano: poiché l'associazione è un contratto plurilaterale,
formato da persone, l'organo principale è l'assemblea di tutti i soci che va convocata almeno
una volta l'anno e può prendere qualsiasi decisione, anche quella di cambiare lo statuto. Gli
associati possono, oltre che decidere come spendere i soldi, decidere di cambiare le regole
associative. L'unico vincolo che richiede la legge è che l'assemblea venga regolarmente
convocata e regolarmente costituita. Le decisioni prese vincolano anche i soci che non
partecipano all'assemblea.
L'associazione è un contratto plurilaterale, aperto a nuove adesioni, democratico, avente
scopo di natura ideale e caratterizzato dall'uniformità dei diritti tra tutti gli associati. La società
è un contratto chiuso in cui due o più persone conferiscono un patrimonio per la realizzazione
dell'attività allo scopo di perseguimento di un utile.
Ci sono due tipologie di associazioni:
Associazioni con personalità giuridica (riconosciute);
• Associazioni senza personalità giuridica (non riconosciute);
•
Il riconoscimento, in questo caso, viene dato dall'ordinamento giuridico. 19
Diritto dello sport
Ave e la pe so alità giu idi a… o o.
Le associazioni riconosciute godono di autonomia patrimoniale perfetta (per le obbligazioni
sociali assunte dall'associazione risponde solo l'associazione stessa con il proprio patrimonio;
non rispondono gli associati). Il creditore d