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NO
SI
Quindi ci sono orari molto lunghi infatti posso fare 2 cose :
1) lavoro 8h per 6 giorni alla settimana
2) lavoro 12h per 4 giorni alla settimana
L’art 36 cost dice che si deve assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un’esistenza
libera e dignitosa (rispetto delle ferie e riposo settimanale) (questo articolo è scritto
perché non si volevano aumentare i limiti cosa che però non si fa)
Perché non si fa ?
Perché va contro il contratto collettivo e il lavoratore non si rende conto della modifica
della norma di legge (non vi è più il vincolo del riposo settimanale e quindi alcune
domeniche si lavora altre no)
L’orario è così importante che può intervenire il diritto penale (in caso di supero
dell’orario di lavoro) se un coltivatore di pomodori lavora 12
Sono norme estremamente permissive es.
ore e 50 minuti per 6 giorni alla settimana è tutto legale
irlandesi volevano votare contro
Questa direttiva però creò diverse polemiche es.
la ratifica dell’UE, invece l’Italia si, però l’UE diceva che gli stati con limiti di
ore più bassi potevano tenerli invece l’Italia non lo capì e li aumentò fino al
limite massimo
L’art 9 del decreto 66 parla dei riposi settimanali che deve essere di 24h consecutive
(domenica) più le 11h di pausa al giorno consecutive
Però il suddetto periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non
superiore a 14 giorni (quindi una domenica si e una domenica no e questo reca
problemi)
L’art 10 del decreto 66 parla delle ferie annuali che devono essere minimo 4 settimane
di cui, 2 per forza il lavoratore deve farle entro l’anno e lo devo chiedere al datore (se le
voglio fare consecutivamente), invece le altre 2 le posso fare anche non nello stesso
anno ma fino a 18 mesi da quando è stato chiesto
Nei contratti collettivi si cerca tramite (contrattazione collettiva) di agevolare il
lavoratore
L’art 14 del decreto 66 parla della tutela in caso di lavoro notturno dove c’è una misura
in cui i lavoratori devono avere lo stesso livello di tutela dei lavoratori diurni e nei
documenti di rischio bisogna considerare il fattore della stanchezza del lavoratore e
per questo gli si devono fare delle visite per vedere che il lavoratore stia bene (lavorare
di notte reca danni all’uomo)
Il lavoratore che lavora da 15 anni a turni di lavoro serali, se in una certa
visita medica gli dicono che non è più idoneo e quindi il suo lavoro può
19
diventare pericoloso; che gli succede ?
La risposta è nell’art del decreto 66 dove il lavoratore farà un lavoro diurno simile che
però sia disponibile (se no, viene licenziato in quanto il lavoratore diurno che avrebbe
il posto indicato per lui non può fare cambio)
Su questa norma c’è stato un forte contrasto (perché un tempo i lavoratori diurni
potevano sostituirsi con i lavoratori notturni)
L’art 17 comma 5 del decreto 66 parla di eccezioni di periodi di riposo che riguardano :
1) dirigente personale direttivo o altre persone che hanno potere di decisione
autonoma
2) manodopera familiare
3) collaboratori ecclesiastici
L’art 11 del decreto 66 parla delle limitazioni del lavoro notturno dove dice 2 cose :
1) l’idoneità al lavoratore notturno può essere accertata attraverso le competenti
strutture sanitarie pubbliche
2) i contratti collettivi stabiliscono i requisiti dei lavoratori che possono essere esclusi
dall’obbligo di effettuare lavoro notturno e in ogni caso è vietato adibire le donne al
lavoro, dalle ore 24 alle 6, dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al
compimento di 1 anno di età del bambino
i contratti collettivi stabiliscono i requisiti dei lavoratori che possono essere esclusi
dall’obbligo di effettuare lavoro notturno e in ogni caso è vietato adibire le donne al
lavoro, dalle ore 24 alle 6, dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al
compimento di 1 anno di età del bambino:
I contratti a termine, flessibile e formativi
Il lavoro con orari flessibili possono essere :
1) part time
2) lavoro intermittente
3) lavoro ripartito
4) lavoro accessorio
Part – time : c’è un orario standard ma possono esserci orari a chiamata
Le donne in Italia (laureate) hanno poco lavoro invece negli altri paesi si
(i tassi della Lombardia erano sotto i tassi medi dell’UE, solo a Reggio
Emilia e Parma i tassi erano adeguati)
Questa è la storia, ora in Italia si è fatta da legge dove il lavoratore lavora
part – time però a richiesta del datore può essere chiamato a lavorare es.
turismo e tessile (su chiamata)
Questo ha portato a dibattiti accesi perché vi sono 2 tesi :
1) è buono perché si da lavoro, in più per i lavoratori part – time e se c’è
20
bisogno deve lavorare
siamo sicuri che il lavoratore in part – time
2) non è buono perché
abbia il tempo di incrementare il proprio tempo al proprio
orario ? perché se il datore di lavoro chiama i lavoratori part – time
nelle donne vi è la maternità e
che magari però fanno altro es.
devo badare a figli non autonomi
La corte costituzionale ha dovuto scegliere una delle 2 tesi
La soluzione è arrivata con l’art 5 del decreto 81 (Jobs Act) che parla della
forma e contenuto del contratto di lavoro a tempo parziale dove dice 3 cose
:
1) il contratto di lavoro a tempo parziale è stipulato in forma scritta ai fini
della prova
2) nel contratto di lavoro a tempo parziale è convenuto puntuale
indicazione della durata della prestazione di lavoro e della collocazione
temporale dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese
e all’anno
3) quando l’organizzazione del lavoro è articolato in turni gestione dei
Il lavoro part – time permette di svolgere altre attività es.
figli, anziani e disabili
Vi è quindi la necessità anche di creare scuole ad orario prolungato (per
risolvere la seconda tesi nel caso della maternità delle donne)
Lavoro intermittente : ipotesi dove è caduto il divieto del pensionato di lavorare
Il pensionato può lavorare e accumula :
1) retribuzione
2) pensione
Quali sono le imprese che li assumono ?
Le imprese che vogliono prendere gente con meno pretese e con
costi minori (lavoro non in nero ma non del tutto pulito) (ecco
perché i giovani vengono scelti di meno)
Lavoro accessorio : lavoro a chiamata e viene retribuito con vaucer (dato dall’INPS) e
poi lo riscuote
Il lavoratore può prendere massimo 3000 € di compenso per anno
civile
Se ne parla nell’art 48 decreto 81
La retribuzione nel rapporto di lavoro :
fonti, nozione, struttura
La retribuzione è l’obbligazione principale del datore di lavoro 21
Nel diritto civile si rispetta una congruenza tra i beni scambiati, ma nel rapporto di
lavoro vi sono elementi che impediscono che lo scambio avvantaggi uno e svantaggi un
altro
Nel mondo si usano 2 possibili elementi/strumenti :
Presenza sindacale
1. Salario minimo
2.
Presenza sindacale : vi è la promozione legislativa della presenza sindacale che può
tutelare la posizione del lavoratore (non ha un salario secondario)
un altro elemento è la contrattazione collettiva
In molti paesi la presenza del sindacato riequilibra gli scambi e
l’art 39 cost prevedeva che il contratto collettivo avesse efficacia
erga omnes (questo aiutava il lavoratore per avere un salario degno
e fa riferimento all’art 36 cost)
Questo sistema (contrattazione collettiva) non avveniva a causa
dello sviluppo differente nel territorio italiano
Quindi l’art 39 cost dice che il contratto collettivo è libero (L’Italia è
uno dei paesi più liberi in questo caso) (non c’è un sistema che
impone la contrattazione collettiva ma vi è una libertà assoluta es.
FIAT che abbandonò Confindustria)
Il legislatore non impone la contrattazione collettiva ma agevola il
sindacato nelle aziende (ma non vi sono norme specifiche)
Salario minimo : è di origine francese
Ogni anno si mandava un decreto dove il ministro mandava un
minimo di retribuzione dove meno di esso non si può scendere il
Si è diffuso ovunque e si applica in vari ambiti e misure diverse es.
salario in Francia è di 9,50 €
Siamo sicuri che l’introduzione di un salario minimo permetta
di vivere bene in tutto il territorio italiano ?
Molti pensano di si, ma l’Italia non ha questa norma e quindi vi è una
facile auto attivazione
L’Italia come garantisce la retribuzione dell’art 36 cost se non si usano i 2
modi precedenti ?
Non vi è una risposta perché non sono state abrogate formalmente le norme nel codice
penale che diceva che il contratto collettivo fosse obbligatorio ma non vi è alcun
ispettore che controlla il salariato minimo in quanto non esiste
Noi non abbiamo un sistema istituzionale che garantisce il salario perché il contratto
collettivo è libero
Allora come soluzione molti dicono che il lavoratore deve fare causa al datore di lavoro
dicendo che non ha il giusto salario, e il giudice deve dare una decisione in base all’art
36 cost dove vede se il datore di lavoro rispetta o no il lavoratore (l’art 36 cost è una
norma che deve usare il lavoratore (diretta al lavoratore) in modo tale che se il
lavoratore non ritiene che il suo salario sia sufficiente possa andare dal giudice)
I problemi di questo sistema sono :
Non c’è un valore per capire il vero salario e se esso è idoneo
1. Non vi sono paragoni per poter decidere che fare e vedere se il lavoratore ha
2. 22
ragione o meno
Quindi l’Italia :
Non ha un sistema di retribuzione collettiva
1. Non ha un salario minimo
2. Non ha un sistema di controllo
3.
Poi ci sono dei problemi tecnici della contribuzione in quanto nel sistema italiano la
retribuzione è complessa in quanto uno si aspetterebbe di avere una retribuzione
mensilmente (12 volte) dove vi sono :
11 mesi di lavoro
1. 1 mese di ferie pagato
2.
Quindi ci si aspetta il principio di pagamento periodico (dove la retribuzione viene
data a fine del mese)
la retribuzione è composta da :
Retribuzione mensile
1. Retribuzione ferie annuali
2. Tredicesima
3. TFR
4. Conseguenza a risultati produttivi raggiunti
5. Importo percentuale
6.
Tredicesima : In Italia non è così e a dicembre vi &eg