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Doveri previsti dalla Costituzione

La Costituzione prevede una serie di doveri che i cittadini devono rispettare:

  • Dovere di fedeltà alla Repubblica (art. 54)
  • Dovere di difendere la Patria (art. 52): questo dovere può essere adempiuto non solo attraverso il servizio militare, ma anche con la resistenza individuale o collettiva contro forze armate straniere che abbiano occupato il territorio
  • Dovere di prestare servizio militare (art. 52 comma II), con l'eccezione dell'obiezione di coscienza. I cittadini obiettori di coscienza hanno l'obbligo di prestare servizio civile, parificato al servizio militare
  • Dovere del lavoro (art. 4 comma II): ogni cittadino ha l'obbligo di contribuire al progresso materiale o spirituale della società
  • Dovere di prestazioni patrimoniali (art. 53): tutti i cittadini devono pagare le tasse in base alla loro capacità contributiva. Le prestazioni patrimoniali possono essere imposte solo dalla legge e secondo criteri di equità

progressività - dovere di voto (art. 48 comma II), definito dovere civico.

Sezione III

Le libertà negative

Le libertà negative sono viste come diritti inviolabili garantiti all'uomo "sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità" (art. 2 Cost.).

Si tratta di un riconoscimento di particolare valore se si pensa che molto spesso gli attentati alle libertà individuali possono essere causati dai gruppi sociali in cui il singolo si trova.

Le limitazioni alle libertà negative possono essere previste solo dalla legge e/o in seguito a un provvedimento motivato dall'autorità giudiziaria. Inoltre, la Costituzione indica espressamente i motivi (di sanità, di sicurezza, di incolumità pubblica) per cui l'esercizio di alcuni diritti di libertà può essere limitato. Limitare una libertà non significa violarla se viene limitata per i fini specificati.

negative riconosciute dalla nostra Costituzione sono: la libertà personale, la libertà di domicilio, la libertà e la segretezza della corrispondenza, la libertà di circolazione e soggiorno, la libertà di riunione, la libertà di associazione, la libertà di religione, la libertà di manifestazione del pensiero, la libertà dell'arte e della scienza e la libertà di insegnamento. Alcune sono riconosciute a cittadini e non cittadini, altre solo ai cittadini. La libertà personale (art. 13) consiste nella libertà della persona fisica da ogni coercizione che ne impedisca o limiti i movimenti e le azioni. Nella libertà personale può rientrare la libertà morale. La libertà personale non può essere limitata se non nei modi e nei casi previsti dalla legge e per un atto motivato dall'autorità giudiziaria. Alcuni modi di limitazione della libertà personale sono la detenzione.

L'ispezione, la perquisizione, la custodia cautelare, l'arresto di polizia, il fermo di indiziati di delitto, ecc... In casi di necessità e di urgenza, indicati dalla legge, gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria possono adottare provvedimenti provvisori restrittivi della libertà personale, comunicandoli entro 48 ore all'autorità giudiziaria e considerati revocati se il giudice non decide sulla convalida nelle 48 ore successive. Inoltre, è punita ogni violenza fisica e morale sulle persone sottoposte a restrizioni di libertà.

La libertà di domicilio e il diritto alla riservatezza (art. 14): con "domicilio" non si intende solamente la sede principale degli affari e degli interessi di un individuo, ma anche qualunque luogo in cui la persona si isoli dal mondo esterno (ad esempio, oltre l'abitazione abituale, anche una camera d'albergo). Le garanzie per la libertà di domicilio sono le stesse.

di quelle per la libertà personale: l'autorità pubblica non può, infatti, entrare nel dominio per eseguire ispezioni, perquisizioni o sequestri se non nei casi e modi stabiliti dalla legge. Ci sono alcune deroghe a questo principio: leggi speciali possono disporre che accertamenti per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali avvengano senza l'autorizzazione giudiziaria.

La libertà e la segretezza della corrispondenza (art. 15) consiste nella libertà della corrispondenza e nella segretezza della stessa. Oltre che la "corrispondenza", sono tutelate anche la libertà e la segretezza di ogni altra forma di comunicazione (ad esempio la posta elettronica e le altre comunicazioni via internet). La libertà della corrispondenza è tutelata sia con riserva di legge che con riserva di giurisdizione: sono infatti concessi il sequestro e l'intercettazione nei casi e modi previsti.

dalla legge con un'autorizzazione giudiziaria. La libertà di circolazione e soggiorno (art. 16) consiste nella libertà di ogni cittadino di fissare la propria residenza, o il proprio domicilio, o soltanto di dimorare o di circolare in qualsiasi parte del territorio nazionale. Limitazioni a questa legge sono disposte solo per motivi di sicurezza e di sanità (quindi in presenza di riserva di legge rafforzata). Per motivi che possono giustificare queste limitazioni, si pensi a una legge che disponga, se in una determinata parte del territorio si verifichi un'epidemia, le autorità possono limitare la libertà di circolazione, impedendo di entrare e uscire da quella zona (creando il cosiddetto "cordone sanitario"). Qualora gli appartenenti a determinate categorie siano pericolosi per la sicurezza pubblica e si trovino fuori dai luoghi di residenza, il questore può rimandarli mediante provvedimento motivato e con foglio di via obbligatorio.

impedendo loro diritornare nel comune da cui sono state allontanate, senza preventiva autorizzazione, per un periodo non superiore ai tre anni. Nessuna restrizione alla libertà di soggiorno e circolazione può essere determinata da ragioni politiche. Una disposizione transitoria stabiliva che fossero vietati alla Casa Savoia l'ingresso e il soggiorno in territorio nazionale, ma la legge ha ormai esaurito i suoi effetti. La Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione di persone o di cose fra le Regioni. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi: questa libertà dipende dalla concessione del passaporto o di un altro documento con lo stesso valore. La libertà di riunione (art. 17) dispone che i cittadini hanno diritto a riunirsi pacificamente e senza armi e, come ogni altra libertà, implica delle limitazioni per evitare che avvengano pericoli e danni. La riunione è

La convergenza di più persone in un luogo per soddisfare un loro interesse. La libertà di riunione è importantissima se la si considera come la base per esercitare altre libertà, ad esempio quella di pensiero o di culto. Le riunioni possono avvenire in luoghi privati, luoghi pubblici o luoghi aperti al pubblico. Se le riunioni si svolgono in luogo pubblico, i promotori devono dare l'avviso, almeno tre giorni prima, al questore: questo preavviso è una "condizione" per svolgere la riunione, con la conseguenza che l'autorità di pubblica sicurezza può impedire che una riunione non segnalata venga svolta. La ragione del preavviso è che, svolgendosi la riunione in luogo pubblico, è necessario tutelare la sicurezza: l'autorità di pubblica sicurezza potrà quindi predisporre un servizio d'ordine e interrompere la riunione se questa non si svolge pacificamente e senza armi; potrà anche

vita democratica. Tuttavia, questa libertà non è assoluta e può essere limitata per motivi di sicurezza pubblica. In caso di rischio per la sicurezza pubblica, è possibile vietare una riunione in luogo pubblico. Questo può accadere se ci sono ragioni valide per ritenere che la riunione possa causare disordini o mettere a rischio la sicurezza delle persone presenti. È importante sottolineare che la libertà di riunione include anche la libertà di svolgere un corteo, poiché un corteo può essere considerato una "riunione in movimento". Tuttavia, anche in questo caso, il divieto può essere applicato se ci sono motivi per ritenere che il corteo possa causare problemi di sicurezza pubblica. La libertà di associazione, sancita dall'articolo 18 della Costituzione, garantisce ai cittadini il diritto di associarsi liberamente, senza bisogno di autorizzazione, per scopi non vietati dalla legge penale. La differenza tra riunione e associazione sta nel fatto che la prima riguarda una convergenza fisica, mentre la seconda riguarda una convergenza mentale. La libertà di associazione si articola in tre diritti fondamentali: la libertà di costituire un'associazione, la libertà di aderire a un'associazione e la libertà di abbandonare un'associazione o di non associarsi affatto. La Costituzione riconosce la libertà di associazione come presupposto e fondamento di una società e di una vita democratica. Tuttavia, come per la libertà di riunione, anche la libertà di associazione può essere limitata per motivi di sicurezza pubblica.nel principio di separazione tra potere politico e potere militare, fondamentale per garantire la stabilità e la libertà di un sistema democratico. Questo divieto mira a prevenire il rischio di un uso improprio della forza armata per fini politici, che potrebbe minare la democrazia stessa. In una democrazia pluralista, la libertà di associazione è un diritto fondamentale che consente ai cittadini di unirsi per perseguire interessi comuni, promuovere cause sociali, culturali o economiche, e partecipare attivamente alla vita pubblica. Tuttavia, questa libertà non può essere assoluta e illimitata, ma deve essere bilanciata con altri diritti e valori, come la sicurezza pubblica e il rispetto delle leggi. Pertanto, è giustificato vietare la costituzione di associazioni che intendono commettere reati o che minacciano la sicurezza dello Stato. Allo stesso modo, è necessario vietare le associazioni segrete che operano nell'ombra, eludendo la trasparenza e l'accountability che sono fondamentali per il buon funzionamento di una democrazia. In conclusione, la democrazia pluralista si basa sulla libertà di associazione, ma questa libertà ha dei limiti. Le associazioni che perseguono fini vietati dalla legge penale o che minacciano la stabilità e la sicurezza dello Stato devono essere vietate, al fine di preservare i valori democratici e garantire il benessere della società nel suo complesso.

Nel fatto che in un regime democratico i fini politici vadano perseguiti senza l'uso di armi, o di violenza, o di gerarchie militari. Sono associazioni aventi carattere militare quelle costituite mediante la divisione dei membri in corpi, reparti o nuclei, con un ordinamento gerarchico uguale a quello militare, con l'eventuale adozione di gradi o uniformi, e con organizzazione atta all'impiego in azioni di violenza o di minaccia. Inoltre, è vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Una rottura della Costituzione, e quindi una deroga al principio della libertà di associazione, è contenuta nella XII disposizione transitoria che vieta la riorganizzazione del partito fascista. La libertà di religione (art. 19) consiste nel diritto, attribuito a tutti, di professare liberamente la propria fede religiosa.

in qualsiasi forma, individuale o associata, di farnepropaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
60 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bradnill di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Falzea Paolo.