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LIMITI ESPLICITI
limite esplicito alla revisione costituzionale=> la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione
costituzionale (art.139 cost).
a cosa fa riferimento la costituzione quando dice che la forma repubblicana non può essere cambiata?
si fa riferimento anche all'intangibilità delle modalità di scelta dell’organo capo dello Stato (elettiva) ,ma
soprattutto si intende far riferimento a tutti accolti e sistematizzati in costituzione.
valori repubblicani
era un limite imposto dal referendum.
nell'art. c'è una connotazione più specifica, facendo riferimento a una
1 cost., repubblica
DEMOCRATICA.
non è una questione di forma, non è solo il modello istituzionale che è stato scelto con il referundm del '46, ma è
stata scelta l'adesione a una serie di valori democratici che oggi rappresentano il fondamento del nostro
ordinamento, quindi quel limite esplicite alla revisione costituzionale non si limita alla forma di stato intesa in
senso tecnico, ma va oltre, va a delle valutazioni di sostanza, di contenuto.
quindi si tratta di adesione a i valori i una democrazia.
abbiamo un solo limite esplicito che pero va interpretato in senso estensivo, non è solo orma repubblicana, ma è
repubblica democratica con tutti i valori che da questa connotazione ne derivano.
LIMITI IMPLICITI
oltre a questo limite esplicito ampio, la corte costituzionale ci ha spiegato che nel nostro ordinamento, esistono
dei limiti impliciti, che la corte costituzionale chiama principi supremi.
cosa sono i principi fondamentali in costituzione?
sono i poi comincia formalmente la prima parte della
primi dodici articoli della Costituzione,
costituzione dedicata ai diritti e doveri dei cittadini, e la seconda dedicata all'organizzazione dello stato.
bisogna distinguere i principi fondamentali da i principi supremi:
• sono i primi 12 articoli, non necessariamente sono i principi supremi, non c'è
principi fondamentali:
necessaria corrispondenza tra i principi fondamentali dell'ordinamento e i principi supremi dell'ordinamento.
• sono limiti impliciti alla revisione costituzionale, quindi sono parti della costituzione che
principi supremi:
non possono essere soggette a revisione costituzionale, sono parti che possiamo dedurre da una lettura
trasversale dalla costituzione, non sono parti della costituzione identificata in maniera specifica ( non si può
dire che il secondo comma dell'art. 3. cost è un principio supremo ma si può dire che il principio di
uguaglianza è un principio supremo, e lo si trova nell'art 3 ma anche in altri articoli, il principio democratico è
un principio spremo dell'ordinamento costituzionale, e lo si torva nell'1,2,3,4 ... => principio che si riesce a
dedurre da una lettura trasversale della costituzione)
non sono scritti in un articolo della costituzione, ma sono principi, tratti, caratteristiche che definiscono la nostra
costituzione che si deducono leggendo tutto il testo costituzionale, e la corte costituzionale ci dice che esistono
dei principi supremi della costituzione che non possono essere soggetti a revisione costituzionale.
questa cosa, la corte ce l'ha detta in una sentenza (sent. 1146/1988), in qui dice che un'ordinanza non può avere
natura ancipite, non può dare due alternative.
con quella sentenza la corte costituzionale ci ha detto che esistono dei principi supremi che connotano il nostro
ordinamento, nelle parole della corte: questi principi «sono tanto i principi che la stessa costituzione prevede
esplicitamente come limiti assoluti al potere di revisione costituzionale, quale la forma repubblicana (art. 139
Cost.), quanto i principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al
procedimento di revisione costituzionale, appartengono all'essenza dei valori supremi sui quali si fonda la
Costituzione italiana».
quindi quelle che la costituzione norvegese definisce spirits of the constituion , quelle che la corte suprema
indiana definisce come basic features of the constitution, nel nostro ordinamento si chiamo principi supremi (e
sono sia quelli espliciti come la forma repubblica, sia quelli impliciti che si possono dedurre la lettura della
costituzione).
Chi stabilisce quali sono i principi supremi?
il problema è chi stabilisce quali sono questi limiti impliciti? la corte ha risposto con alcune decisioni:
Corte costituzionale, sentenza n. 203/1989 riguarda la facoltatività dell’insegnamento della
=>
religione cattolica:
CORTE COSTITUZIONALE:
«Pertanto la Corte non può esimersi dall'estendere la verifica di costituzionalità alla normativa denunziata, essendo
indubbia di contrasto con uno dei principi supremi dell'ordinamento costituzionale, dati i parametri invocati, artt. 2, 3 e
19.
In particolare, nella materia vessata gli artt. 3 e 19 vengono in evidenza come valori di libertà religiosa nella duplice
specificazione di divieto: a) che i cittadini siano discriminati per motivi di religione; b) che il pluralismo religioso limiti la
libertà negativa di non professare alcuna religione».
«I valori richiamati concorrono, con altri (artt. 7, 8 e 20 della Costituzione), a strutturare il principio supremo della laicità
dello Stato, che è uno dei profili della forma di Stato delineata nella Carta costituzionale della Repubblica.
Il principio di laicità , quale emerge dagli artt. 2, 3, 7, 8, 19 e 20 della Costituzione, implica non indifferenza dello Stato
dinanzi alle religioni ma garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in regime di pluralismo
confessionale e culturale».
questa sentenza riguardava l'insegnamento della religione cattolica, prima regione cattolica obbligatoria, poi si
arriva a dire facoltativa l'ora di religione ma è prevista tutta una serie di alternative obbligatorie. la corte arriva a
dire che l'alternativa deve essere quella di potersene andare da scuola, se esiste la libertà religiosa deve anche
esiste non volere niente come contropartita, perchè questo non è garantire libertà piena dal punto di vista
religioso.
il punto importante è che la corte deduce l'esistenza di un principio supremo che è quello della
la corte legge in combinato disposto una serie di articoli della costituzione, il 2 3
laicità dello stato italiano,
19, 7, 8 e 20, e dall'insieme di questi articoli deduce che tuta la nostra costituzione è orientata da un principio di
base che è la laicità dello stato.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle
• articolo 2 cost.:
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale.
=> qui il principio di laicità sta in quel "diritti rientra implicitamente la libertà
inviolabili dell'uomo",
religiosa, ma anche in "formazioni le aggregazioni sociali possono essere considerate formazioni
sociali",
sociali che trovano tutela sotto l'art. 2 cost.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
• articolo 3 cost.:
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali..
qui il principio di laicità dello stato sta "nell'uguaglianza"=> se siamo tutti uguali evidentemente abbiamo
anche un diritto di professare liberamente qualunque tipo di credo religioso a parità di condizioni
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
• articolo 7 cost.:
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi.
Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale
è un articolo interamente dedicato alla religione cattolica, bisogna leggerlo insieme all'8, perchè in uno stato
laico vanno letti insieme, se avessimo solo il sette avremmo un problema piuttosto grosso.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
• articolo 8 cost.:
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non
contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
è leggere il 7 e 8 insieme che ci consente di dire che siamo in uno stato laico.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma,
• articolo 19 cost.:
individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti
contrari al buon costume .
=> libertà di professare la propria religione
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non
• articolo 20 cost.:
possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità
giuridica e ogni forma di attività.
la corte non legge solo il 19 e l' 8 . e ci dice stato laico, ma legge tutti questi e dice che la costituzione è orientata
al valore della laicità, quindi la laicità è un principio supremo del nostro stato, è una di quelle caratteristiche che
ci consente di riconoscere la costituzione per quello che è , se modificassimo questo non riusciremmo più a
riconoscere la nostra costituzione, questa è un po' l'idea dei limiti impliciti.
non è invece vero che i primi dodici articoli non possono essere oggetto di revisione costituzionale, sicuramente
per la maggior parte i contenuti dei primi dodici articoli corrispondono a principi supremi dell'ordinamento ma
non è necessariamente così.
30/10/23
I limiti impliciti vengono dettati da un potere forte, quello della Corte Costituzionale; prescinde dunque da un
legame politico e dalla maggioranza parlamentare.
LA LEGITTIMAZIONE DELLE CORTI A INDIVIDUARE LIMITI IMPLICITI
Questione che riguarda the status and role of the courts in a given society
giudice Barak
—> articolo del (è stato per anni presidente della corte suprema in Israele) su moodle
(modifiche incostituzionali alla costituzione-unconstitutional consitutional amendments).
la domanda che si fa lui è relativa al ruolo delle corti costituzionali nell’individuazione dei limiti impliciti alla
revisione costituzionale. lui dice la questione della legittimazione dei giudici costituzionali a stabilire quali sono i
limiti impliciti riguarda the status and role of the courts in a given society, cioè lui dice che se vogliamo capire
quale è il ruolo dei giudici cos