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CEDU
• ibi societas, ibi ius ==> ogni società ha il suo diritto.
Ogni persona può avere a che fare con più diritti: es. residente in italia, domicilio estero ecc..
Quindi possiamo dire che il diritto è un fenomeno plurale: ad. es. determinati comportamenti
possono essere compiuti da un cittadino normale, ma non da un magistrato. Ad. es. magistrato che
indaga sui minori e poi frequenta ambienti pornografici = è bene o no? È passibile di sanzione
disciplinare? Il diritto non è unitario, è un fenomeno plurale e può dipendere dal livello in cui ci
poniamo.
Viviamo all'interno di una pluralità di ordinamenti dove può accadere che alcuni di essi siano in
contrasto.
Es. anna e marco non sposati vanno a convivere e a seconda dell'ordinamento hanno vantaggi o
sfavori ==> IN Comune: vantaggi fiscali. Se anna insegna in una scuola cattolica può essere
licenziata perchè è una scuola privata e anna sta tenendo un comportamento contrario ai fini della
scuola cattolica ( nel caso la convivenza al di fuori del matrimonio). Dunque c'è una pluralità di
ordinamenti.
Es. Responsabilità di carattere disciplinare del medico: il codice deontologico del medito può essere
in contrasto con il diritto ==> si può fare testamento biologico, ma non può contenere disposizioni
relative all'idratazione e alla nutrizione artificiale ( legge). Ciò è sempre dovuto al paziente, anche
se il paziente lo rifiuta o lo scrive nel testamento biologico. Il codice deontologico del medico,
invece, impone al medico di rispettare la volontà del paziente ==> con il giuramento di Ippocrate il
medico giura di rispettare la volontà del paziente e le leggi che non devono essere in contrasto con
la sua professione.
• Carattere del codice deontologico in Italia:
1) extraorganico
2) carattere legislativo e anche extralegislativo: non ha forma legislativa, ma ha carattere
normativo.
In Francia il codice deontologico fa parte dell'ordinamento.
Il legislatore in ogni caso deve tener conto dei risultati scientifici e non contrastarli per non violare
l'art. 32 della Cost. Il diritto alla salute. ( ** vedi lez. biodiritto**)
Anche nello stato costituzionale di diritto è fondamentale la pluralità di istituzioni e organi, non può
esistere un organo che decida tutto ma è necessaria la codecisione, altrimenti siamo fuori dallo stato
costituzionale di diritto.
Il pluralismo è una condizione e una risorsa dello stato costituzionale di diritto.
Bisogna limitare il pluralismo: incertezza e sostenibilità costituzionale ==> dobbiamo perciò capire
cos'è il diritto e a che cosa serve il diritto.
Il diritto deve essere riconosciuto dallo Stato che è l'unico ad avere il monopolio dell'esercizio della
forza, diritto deve essere precettivo.
Cos'è il diritto? La sua natura va vista sotto il profilo funzionale: dare risposte a problemi concreti.
Differenza civil law = prevede le diverse possibili situazioni. Common law: reagisce solo quando
c'è un problema da risolvere: concretezza.
Il diritto dello Stato, monopolio della forza: le trasformazioni ==> - fonte fatto a fonte atto, - da
unità a più sovranità, - diritto internazionale e sovranazionale.
Es. di atto internazionale: CEDU vedi slide.
15/10
CEDU
1) Inizialmente la CEDU era stata recepita come legge ordinaria, 2) poi con la sentenza 10/93 della
Corte Costituzionale si modifica la posizione della CEDU nel sistema delle fonti, sentenza su un
caso di un imputato straniero che riceve in carcere l'atto di citazione in giudizio in italiano e non
nella sua lingua d'origine quindi non sceglie il rito abbreviato entro 7 giorni perchè non aveva
capito l'atto in italiano e propone appello per violazione del diritto alla difesa, all'eguaglianza. Il
c.p.p. prevede la traduzione solo per atti orale all'interno del processo penale, in fase d'appello il
giudice a quo adisce la corte costituzionale ex. art. 6 CEDU ( << i reclusi hanno diritto di
conoscere i motivi della detenzione in una lingua a loro conosciuta>>).
La corte emette sentenza interpretativa di rigetto ( la corte rileva un errore del giudice a quo
riguardo all'interpretazione che il giudice ne ha dato alla corte ==> la norma è legittima, il giudice a
quo ha sbagliato a dare l'interpretazione).
La Corte quindi afferma che già nell'art. 555 c.p.p. seppur non espressamente scritto si doveva
ricavare (reading in) il fatto che gli atti debbano essere tradotti nella lingua conosciuta
dall'imputato. La Corte ha inoltre affermato che la CEDU è una fonte atipica e quindi insuscettibile
di abrogazione, da un punto di vista formale è una legge ordinaria ma da un punto di vista
sostanziale esprime un contenuto di valore costituzionale ( una successiva legge ordinaria non può
abrogare la cedu).
3) Succedono poi le sentenze della Corte Cost 348 e 349/2007 ==> entra in vigore il nuovo art. 117
della Costituzione ==> la Corte esclude la costituzionalizzazione della CEDU, non è parametro
costituzionale. La Corte cambia idea rispetto al 1993 perchè è stato modificato l'art. 117 cost.
La Corte identifica la cedu come diritto internazionale pattizio, dunque non può essere parametro
costituzionale e non si può far riferimento all'art. 10 Cost.
La Corte ora nel 2007 afferma che le norme internazionali pattizie ( anche cedu) hanno rango di
norme ordinaria: c'è una distinzione tra forma e sostanza? In base alla sentenza 10/93 pare di si, ma
la corte con le sentenze 348 e 349/07 cambiano idea.
La soluzione della Corte è che la cedu non si può intendere alla pari del diritto dell'UE e il giudice
ordinario non può disapplicare la legge ordinaria se in contrasto con la cedu, ma eventuali contrasti
tra norma interna e cedu generano questioni di legittimità costituzionale. Il giudice comune nn ha
potere di disapplicare le norme legislative interne ritenute in contrasto con la cedu.
L'art. 117.1. cost. È un parametro interposto perchè se una norma interna fosse in contrasto con la
cedu essa sarebbe incostituzionale non perchè in contrasto con la cedu, ma perchè in contrasto con
l'art 117 cost. ==> il contrasto deve essere risolto caso per caso attraverso il giudizio di legittimità
costituzionale. Dunque la CEDU è una norma interposta perchè subordinata alla Cost ma intermedia
tra questa e le legge ordinaria. La CEDU non è esente dal controllo costituzionale rispetto alla
costituzione, la cedu potrebbe essere anche in contrasto con la Costituzione e quindi essere
incostituzionale.
Vedi diapo x riepilogo.
L'art. 117 cost. Tratta di 3 relazioni tra loro diverse: - costituzione – ordinamento comunitario –
obblighi internazionali.
Regno Unito: Human Rights Act (1998)
E' l'incorporazione della CEDU nel diritto nazionale. L'human rights act pone un obbligo ai giudici
inglesi di agire in maniera non conforme alla CEDU. Esso ha ampliato i margini di interpretazione
dei giudici. Se l'interpretazione non può proprio essere a favore della cedu, egli può optare per la
“declaration of incompatibility” ==> senza nessun effetto per la norma e per il processo.
Si pensi che dal 2000 ci sono state solo 28 declaration of incompatibility, di cui 20 risolte con
cambiamenti di legge ad opera del Parlamento o dei Ministri con procedura d'urgenza (remedial
order).
Giudici inglesi: • discrezionalità molto ampia • lettura della legge in combinato disposto con la
CEDU. Parlamento: • parlamento attento alle esigenze dell'ordinamento e dei contrasti tra legge
interna/CEDU.
Austria
Le norme della CEDU sono entrate a far parte della Costituzione austriaca.
Sono diritti individuali che possono essere portati, in caso di violazione, davanti al giudice.
La legge ordinaria è sottoposta al controllo di costituzionalità anche in riferimento alla CEDU:
anche in Austria la CEDU è parametro interposto di costituzionalità delle leggi.
Francia
Vige il principio di reciprocità: legge contraria ad un trattato non è di per sé contraria alla
costituzione.
21/10
Altre trasformazioni
Il fenomeno giuridico è in continuo mutamento e trasformazione, ma ci sono determinate
definizioni da isolare e tener sempre presente:
DIRITTO: - oggettivo – soggettivo
DIRITTO OGGETTIVO: - disciplina di studio – regole poste dallo Stato dunque fornite di una
sanzione coercitiva.
DIRITTO SOGGETTIVO: - pretesa – potere – Hohfeld
Diritto oggettivo:
Costituzione italiana, art. 3 comma 2 ==> principio di uguaglianza, è una norma provvista di
sanzione? es. governo taglia borse di studio, tipico strumento per rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, quindi contrae l'art. 3 comam 2 cost. Nel regno unito ci sarebbe una sanzione
di tipica di common law, l'opposizione insorgerebbe, i media focalizzerebbero la loro attenzione e il
governo ritirerebbe la proposta. In Italia si potrebbe fare ben poco perchè non si può dichiarare
incostituzionale un inadempimento del Parlamento.
Differenza convenzione/consuetudine: convenzione = accordo politico senza intervento di terzi. ad.
es. se interviene un giudice non parliamo più di convenzione, ma di consuetudine.
Es. salisbury conventions: House of Lords non si oppone ad un disegno di legge della House of
Commons, se questo era nel programma elettorale della maggioranza: ciò perchè rispetta il valore
secondo cui la House of Commons è elettiva dunque rispecchia il popolo mentre la H. of Lords non
è elettiva.
Nel Regno Unito è convenzione che se il popolo vota il partito x poiché promette di approvare la
legge y, e poi non l'approvasse, il partito non potrebbe essere portato davanti ad un tribunale perchè
non sussistono elementi giuridici ma verrebbe sanzionato dal popolo alle successive elezioni.
Il diritto non si esaurisce nelle regole che lo Stato pone, ma viene integrato da giurisprudenza e
dottrina.
Dunque il diritto oggettivo è anche tecnica di controllo sociale e sistema di segni linguistici.
Nel passato anche il comando del sovrano era limitato secondo il principio secolare: “nullum crime
sine lege” = divieto di ampliamento dell'ambito penale da parte della Corte Cost.
Ne sono esempi l'art. 25 della Cost: “Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che
sia entrata in vigore prima del fatto commesso.”Art. 1 cod. pen. “Nessuno può essere punito per un
fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, né con pene che non siano da