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TTIVITÀ BANCARIA O ASSICURATIVA
~ A (es. deposito, pubblicità);
LTRE ATTIVITÀ AUSILIARIE DELLE PRECEDENTI
~ In generale, ogni impresa non qualificata come agricola o piccola.
Tale elenco non è esaustivo, ma è aperto a possibili sviluppi successivi.
In sostanza l’imprenditore commerciale è colui che non rientra nelle definizioni di piccolo
imprenditore e di imprenditore agricolo.
All’imprenditore commerciale è quindi applicabile la disciplina dello statuto
dell’imprenditore commerciale.
⋄ PICCOLO IMPRENDITORE
Secondo l’art.
~ 2083, è considerato piccolo imprenditore:
• C OLTIVATORE DIRETTO DEL FONDO
• A
RTIGIANO
• P ICCOLO COMMERCIANTE
Questi tre sono casi specifici che vanno valutati di volta in volta
• ’
C HI ESERCITA UN ATTIVITÀ PROFESSIONALE ORGANIZZATA PREVALENTEMENTE CON IL
.
LAVORO PROPRIO O DELLA FAMIGLIA
Questa è la definizione generale, alla quale si aggiungono i tre casi specifici prima
elencati. nell’impresa di uno di essi hanno alcuni
*I famigliari che a qualunque titolo collaborano
diritti, quali:
→ Diritto al mantenimento;
→ Diritto a percepire una parte degli utili;
→ Diritto di partecipazione alle decisioni più importanti (prese a maggioranza dai
familiari che partecipano all’impresa);
→ sui beni acquistati con gli utili e sugli incrementi di valore dell’impresa;
Diritto
→ Diritto di prelazione nel caso di divisione ereditaria o trasferimento dell’azienda.
statuto generale dell’imprenditore,
~ È sottoposto allo ma è esonerato da:
• T
ENUTA DELLE SCRITTURE CONTABILI
• D : secondo la legge fallimentare non sono soggetti alle
ISCIPLINA DEL FALLIMENTO
disposizioni del fallimento gli imprenditori commerciali che dimostrino il possesso
congiunto di 3 requisiti:
→ di deposito dell’istanza di fallimento
Aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data
(o dall’inizio dell’attività, se di durata inferiore), un attivo patrimoniale di
۬000€
ammontare complessivo annuo non superiore a 300
→ nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell’istanza di
Aver realizzato,
fallimento (o dall’inizio dell’attività, se di durata inferiore), ricavi lordi per un
۬000€
ammontare complessivo annuo non superiore a 200
14 → ۬000€
Avere un ammontare di debiti, anche non scaduti, non superiore a 500
L’imprenditore che supera questi parametri numerici è considerato assoggettato al
fallimento
Inoltre l’iscrizione
~ nel registro delle imprese per i piccoli imprenditori non ha funzione di
non era tenuto all’iscrizione nel registro delle imprese; ora ha
pubblicità legale. In origine
l’obbligo, ma l’iscrizione ha funzione diversa.
~ Requisiti del piccolo imprenditore:
• L’imprenditore deve prestare il proprio lavoro nell’impresa: il lavoro proprio è
di esso non esisterebbe l’impresa;
imprescindibile, e senza
• Il lavoro dell’imprenditore (ed eventualmente quello della propria famiglia) deve
prevalere rispetto al lavoro e al capitale investito: molto spesso il piccolo imprenditore
lavora da solo, ma talvolta è coadiuvato da altri soggetti che possono essere anche suoi
familiari; il criterio della prevalenza non deve essere considerato in senso in senso
puramente numerico, ma in senso funzionale, e cioè nel senso che il lavoro del piccolo
se in mancanza di essa l’impresa non esisterebbe.
imprenditore è considerato prevalente
Piccola impresa ≠ l’impresa familiare è l’impresa in cui
~ IMPRESA FAMILIARE:
collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado (nipoti) e gli affini entro il secondo
(cognati). Anche se alcune piccole imprese sono anche imprese familiari, ciò non comporta
e all’imprenditore vanno
che abbiano sempre lo stesso significato. Non si tratta di società,
imputati gli atti e la responsabilità nei confronti dei terzi. (Vedi *)
⋄ IMPRESA COLLETTIVA
ad esercitare l’attività di impresa siano più persone (il titolare dell’impresa è
Si ha quando
quindi una società).
Esistono diversi tipi di società:
→ è utilizzabile solo per l’esercizio di
Società semplice: attività non commerciale;
→ Altri tipi di società: possono svolgere sia attività agricola che commerciale, ma vengono
definite “società commerciali” a prescindere da ciò (anche se esercitano attività agricola).
⋄ IMPRESA PUBBLICA
~ Le imprese pubbliche possono essere di tre tipi:
• nelle quali lo Stato o gli enti pubblici esercitano direttamente l’impresa
Imprese-organo,
attraverso proprie articolazioni interne (es. aziende municipalizzate);
• Enti pubblici economici: sono enti di diritto pubblico (persone giuridiche autonome) ai
quali viene affidato l’esercizio dell’impresa (es. enti di gestione delle partecipazioni
statali prima della privatizzazione);
• Società a partecipazione pubblica: società in cui lo stato o gli enti pubblici detengono
una partecipazione azionaria (tipicamente s.p.a., ma non solo) (es. HERA).
statuto dell’imprenditore commerciale
~ Sono assoggettate allo e sono soggette a regole
eccezionali (es. esonero dalla disciplina del fallimento).
ESERCIZIO DELL’IMPRESA DA PARTE DI ASSOCIAZIONI E
FONDAZIONI 15
Associazioni e fondazioni sono persone giuridiche di diritto privato; ma se l’associazione o la
fondazione svolge un’attività di impresa, il problema è quello di stabilire il limite entro il quale tale
associazione o fondazione è ancora considerata tale, e dopo il quale è considerata imprenditore.
Per tale distinzione, entrano in considerazione le regole in materia di impresa, tra cui quelle del
fallimento:
◦ ai fini dell’associazione/fondazione, questa
Se tale attività di impresa è considerata marginale
non può essere considerata come imprenditore;
◦ l’associazione/fondazione
Se tale attività è considerata principale o esclusiva, è considerata
un’impresa, statuto dell’imprenditore commerciale.
e quindi assoggettata allo
In realtà la questione è sfumata, in quanto non si hanno dei contorni definiti della disciplina;
fare distinzioni in astratto è veramente difficile e bisogna esaminare il caso concreto.
IMPRENDITORE OCCULTO
La qualità di imprenditore spetta al soggetto a cui è giuridicamente imputata l’attività di impresa e
che ne compie i relativi atti.
Può talvolta farsi sostituire da un rappresentante (prestanome): in tal caso gli atti compiuti dal
rappresentante sono giuridicamente imputabili all’imprenditore per effetto della spendita del nome.
Quindi a questo punto vi sono due soggetti:
◦ Prestanome (imprenditore palese): è colui che compie in proprio nome i singoli atti di impresa;
◦ Imprenditore occulto (o imprenditore indiretto): è colui che somministra al primo i mezzi
finanziari necessari, dirige l’impresa e fa propri i relativi guadagni.
In passato era stata formulata una teoria per la quale il criterio di imputazione della personalità
giuridica non era unicamente il criterio della spendita del nome, ma ad essa si affiancava anche
quindi se l’imprenditore
quello della effettiva sopportazione del rischio e delle relative decisioni;
occulto è quello che decide e che sopporta i rischi, è a lui che i creditori possono rivolgersi se la
situazione non va come ci si aspetta.
Ma questa tesi fu abbandonata subito, in quanto introduceva un elemento di frattura molto forte
rispetto ai principi generali del diritto privato, presentando inoltre alcuni elementi critici dal
punto di vista argomentativi.
È per questo che si è deciso di intraprendere una nuova strada, e cioè quella della TEORIA
’ : nel caso in cui si riesca a dimostrare che l’imprenditore occulto,
DELL IMPRESA FIANCHEGGIATRICE
mettendo a disposizione del prestanome il capitale e gli altri fattori della produzione, svolga
un’attività di aiuto (impresa fiancheggiatrice) che può essere qualificata a sua volta come impresa a
tutti gli effetti, quest’ultima può essere fatta fallire dai creditori del prestanome.
Vi è poi il problema di stabilire chi debba essere considerato come titolare dell’impresa
commerciale; a tal proposito è stato stabilito che è considerato come tale solo ed esclusivamente il
soggetto in nome del quale l’attività di impresa viene svolta, e quindi non l’imprenditore occulto.
INIZIO E FINE DELL’IMPRESA
’
I :
NIZIO DELL IMPRESA
Una risposta sicura a questo problema si può dare soltanto analizzando il caso concreto.
16 alla costituzione dell’impresa; ma da un certo
Inizialmente vi sono delle attività preliminari
momento in poi non si tratta più soltanto di attività di mera organizzazione, ma di attività di
impresa vera e propria.
In particolare:
– si applica una disciplina più rigorosa riguardo l’individuazione del momento
Per le società
in cui l’attività d’impresa nasce: l’inizio si identifica con l’iscrizione nel registro delle
Tale requisito è sufficiente per considerare l’attività d’impresa
imprese. avviata.
– altre tipologie d’impresa,
Per le invece, è necessario il compimento di appositi atti che
equivoco l’inizio dell’attività d’impresa (es. stipula dell’atto
denotino in modo non
costitutivo).
’
F :
INE DELL IMPRESA
In generale l’impresa si considera quando cessa l’attività.
conclusa
Più in particolare:
– Per le imprese (sia individuali che collettive) persone giuridiche (iscritte): cancellazione
dal registro delle imprese (se hanno obbligo di iscrizione), e conseguente dichiarazione di
fallimento, la quale deve essere effettuata entro un anno dalla cancellazione dal registro
delle imprese;
Ma se la cancellazione dal registro delle imprese viene posta in essere da un’impresa
ancora pienamente funzionante, tale cancellazione è considerata non valida;
– – –
Per le imprese persone fisiche (ossia quelle che non sono state iscritte società irregolari
e le società occulte): possono essere dichiarate fallite senza limiti di tempo. Condizione
necessaria però è l’effettiva c