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Nelle società di persone e la disparità di responsabilità
Nelle società di persone quasi tutti i soci sono illimitatamente e solidamente responsabili, quindi rischiano in proprio il fallimento della società. Qui si verifica una certa disparità.
Supponiamo che qualcuno dei soci non paghi i debiti, mettendo a rischio il fallimento della società. Ci può essere qualcuno che non ha nulla da perdere e quindi non gli cambia niente se la società fallisce. Ma ci può essere qualcun altro che ha conferito beni in proprietà e cerca di trovare un qualsiasi modo per pagare i debiti e salvare se stesso dal fallimento.
Quindi, c'è una disparità di patrimoni fra i soci e una disparità di rischi. L'obiettivo principale della liquidazione è pagare i debiti, completare i conferimenti, riscuotere tutto l'attivo e, se non è sufficiente, chiedere ai soci. Ma se c'è ancora un deficit, questo potrebbe comportare il fallimento.
Se abbiamo...
conferito denaro il rimborso del conferimento sarà denaro, se abbiamo conferito in proprietà il rimborso sarà comunque in denaro, se abbiamo un conferito in godimento i soci hanno diritto di riprendere la cosa data in godimento nello stato in cui si trova. Per il socio d'opera vi è una divergenza di opinioni su cosa spetti in caso di liquidazione della quota: nché non sono stati rimborsasti i conferimenti dei soci che hanno apportato dei beni non gli spetta nulla, a meno che il suo conferimento non sia stato trasformato in numero dal capitale sociale. Egli, però, ha diritto ad una quota sul eventuale residuo che resta dopo il pagamento dei soci e il rimborso dei conferimenti, ma se il contratto sociale dice quale sarà espressamente la quota che spetta al socio d'opera non ci sono problemi, se invece non lo dice allora i soci, al termine della liquidazione, dovranno trovare un accordo, altrimenti il socio d'opera dovrà.ricorrereal giudice che stabilirà la quota che gli spettaEstinti i debiti sociali, l'attivo residuo è destinato al rimborso dei conferimenti. L'eventuale eccedenza è ripartita tra i soci in proporzione della parte di ciascuno nei guadagniL'ammontare dei conferimenti non aventi per oggetto somme di danaro è determinato secondo la valutazione che ne è stata fatta nel contratto o, in mancanza, secondo il valore che essi avevano nel momento in cui furono eseguiti 10 di 18fi fi . fi . . . fi . fi fi fi . . . . . fi fi .. Diritto commerciale vol. 2Nelle società di persone basta raggiungere un accordo fra i soci, però nulla vieta che la liquidazione del patrimonio sociale, dopo che sono stati pagati i creditori, si faccia nel modo più semplice possibile anche ripartendo i beni conferiti in natura (si applicano le disposizioni sulla divisione delle cose comuni: operazione difficile e complessa)La strada piùSemplice è liquidare attraverso la vendita e la distribuzione del ricavato L'estinzione della società. Per la società in nome collettivo irregolare la chiusura del procedimento di liquidazione coincide con l'estinzione della società. Per la società in nome collettivo regolare e per la società semplice è necessaria la cancellazione dal registro delle imprese. Nella società in nome collettivo la cancellazione se ne occupano i liquidatori o può avvenire d'ufficio. I creditori rimasti insoddisfatti possono agire nei confronti dei soci che rimangono personalmente ed illimitatamente responsabili per le obbligazioni sociali, e nei confronti dei liquidatori, in caso di dolo o colpa. I creditori della società in nome collettivo, poi, possono chiedere il fallimento della società entro un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese. Le società irregolari, invece, possono essere dichiarate fallite in qualsiasi tempo.
Dato che manca l'iscrizione nel registro delle imprese 11 di 18fi.
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Diritto commerciale vol. 2
Capitolo
Le società in nome collettivo
Le società commerciali sono:
- società in nome collettivo
- società in accomandita semplice
Differenze rispetto alla società semplice: possono avere ad oggetto una o più attività commerciali, quindi assumono la qualità di imprenditore, con tutte le relative conseguenze.
Vi è, però, una netta separazione tra dottrina e giurisprudenza:
- La giurisprudenza afferma che la società acquista la qualità di imprenditore commerciale al momento della costituzione.
- La dottrina sosteneva che, anche se il gruppo di soci stipula un contratto con il quale intende svolgere attività commerciale, finché questa attività non parte la società non può essere qualificata come imprenditore commerciale.
Essere o meno imprenditore rileva sul piano del
fallimento:- se aderiamo all'opinione della giurisprudenza il venditore puo sollevare l'istanza di falliment- se aderiamo all'opinione della dottrina, dobbiamo veri care se il soggetto è imprenditore oppureno- l'art 10 l.fall. fornisce la soluzione
Società in nome collettiv
Tutti i soci sono solidamente e illimitatamente responsabili
Questa è la società più antica, soggetta a notevoli evoluzioni nel corso del tempo. Nasce intorno lane del Medioevo quando i traf ci commerciali cominciano a ri orire: i mercanti cominciano aintravedere la possibilità di fare affari più redditizi mettendosi assieme, quindi nasce come societàfra mercanti( società fra uguali perché uguali poteri uguale responsabilità patrimoniale)
Tutti rischiano tutto e proprio per questo l'elemento più importante è la ducia di ogni socio neiconfronti degli altri
La concezione cambia rispetto al passato
privata autenticata: redatta dalle parti e successivamente autenticata da un notaio La società in nome collettivo è una forma di società di persone in cui tutti i soci rispondono in modo illimitato e solidale delle obbligazioni sociali. La responsabilità dei soci è personale e diretta, il che significa che i creditori possono rivalersi sul patrimonio della società e sul patrimonio personale di tutti i soci. Il nome della società in nome collettivo è chiamato ragione sociale e deve contenere almeno uno dei nomi dei soci. In caso di decesso di un socio, è possibile mantenere il suo nome nella ragione sociale, aggiungendo il nome di un altro socio. Questo perché il nome ha un valore commerciale e può essere un fattore importante per l'immagine e la reputazione della società. Per costituire una società in nome collettivo è necessario redigere un atto costitutivo, che può essere in forma scritta, atto pubblico o scrittura privata autenticata. L'atto pubblico è redatto integralmente dal notaio, che assume la responsabilità della sua correttezza. La scrittura privata autenticata, invece, è redatta dalle parti e successivamente autenticata da un notaio.privata: il notaio interviene solo per accertare le rme, ma non si assume responsabilità
L'atto deve essere iscritto nel registro delle imprese, entro 30 giorni, a cura degli amministratori (se l'atto è pubblico è il notaio che se ne deve occupare), presso l'ufficio del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sede sociale 12 di 18.
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Diritto commerciale vol. 2
Se non se ne occupano volontariamente gli amministratori, sorge il diritto di ciascun socio di fariscrivere l'atto nel registro delle imprese
Effetti dell'iscrizione: pubblicità legale nella forma dell'opponibilità.
La società nasce con il contratto, tanto è vero che se non c'è iscrizione la società è irregolare, ma è comunque società
Il maggiore formalismo si vede nei contenuti dell'atto
costitutivo (2295) e sono requisiti basilari. L'atto costitutivo deve indicare: - Nome e cognome, luogo e data di nascita, domicilio e cittadinanza dei soci - Ragione sociale, quindi il nome della società, dato che non può essere anonima - Oggetto sociale, quindi l'attività che intende svolgere - Sede principale ed eventuali sedi secondarie - Soci che hanno l'amministrazione e la rappresentanza della società: non tutti i soci sono amministratori e solo i soci possono essere amministratori - Conferimenti di ciascun socio, il valore ad essi attribuito e il modo di valutazione - Prestazioni a cui sono obbligati i soci d'opera - Norme secondo le quali gli utili devono essere ripartiti e la quota di ciascun socio negli utili e nelle perdite - Durata della società, che però può essere anche a tempo indeterminato, oppure prevedere un termine di durata o essere legata ad un certo evento futuro Amministrazione erappresentanzL'amministratore che ha la rappresentanza della società può compiere tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salvo le limitazioni che risultano dall'atto costitutivo o dalla procura (tutti gli atti al valore di..., oppure esclusi i beni immobili). Queste limitazioni, se sono iscritte, sono opponibili ai terzi; gli atti che superano tali limiti sono invalidi o perlomeno inefficaci e la società può chiedere il risarcimento. Vi è, quindi, un maggiore controllo dei soci sui poteri degli amministratori: si tratta di una preventiva limitazione dei poteri di disposizione del patrimonio. Per quanto riguarda le modificazioni dell'atto costitutivo, se nulla è disposto in contrario, le modifiche avvengono all'unanimità. Se è prevista la maggioranza, la decisione deve essere assunta secondo la maggioranza prescritta. Gli amministratori devono ricedere, nel termine di 30 giorni, all'ufficio del registro delleimpresel'iscrizione delle modi cazioni dell'atto costitutivo e degli altri fatti relativi alla società; l'iscrizionerileva ai ni dell'opponibilità nei confronti dei terzi
Gli amministrare devono tenere i libri e le scritture contabili obbligatorie nominate e non nominate
Divieto di concorrenzIl socio non può, senza il consenso degli altri soci, esercitare per conto proprio o altrui un'attivitàconcorrente con quella della società, né partecipare come socio illimitatamente responsabile adaltra attività concorrente
Il divieto di concorrenza opera quando siamo in presenza della stessa tipologia merceologica, masi tratta di un principio derogabile dato che il socio può farsi dare il consenso dagli altri (ad es. ilconsenso si presume quando il socio, prima di entrare nella società, esercitava la stessa attività diquest'ultima) 13 di 18fi fi .
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Diritto commerciale vol. 2Il legislatore, ponendo quest