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LA NASCITA DEL CODICE
CANONICO E LA SUA EVOLUZIONE
Il corpus iuris canonici rimase in vigore fino al 1917 (durò circa 700 anni) e in questi 700 anni
il mondo si evolse e in campo giuridico ci fu un grandissimo cambiamento che è quello del
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codicismo (il sistema cambia) e si passa dalla realtà che portava alla norma astratta alla
norma astratta riconducibile alla realtà
Già dal 1904 si iniziò a studiare l’opportunità che la Chiesa avesse il suo codice al pari
dell’ordinamento civile e iniziò il lavoratore preparatorio che durò fino al 1917 e cambia il
sistema della Chiesa (situazione di incertezza normativa come nel 1100)
Nel 1917 Papa Benedetto XV promulse il primo codice di diritto canonico che conteneva tutto il
diritto della Chiesa con diverse sezioni composta da norme sistematiche (entrata in vigore nel
1918)
Da qui la dottrina perse il potere e il commento non aveva più valore vincolante e l’unica
interpretazione autentica la può dare solo la Chiesa (centralizzazione interpretazione
normativa)
Questo codice durò solo 70 anni e venne sostituito dal nuovo codice nel 1983 e questo è
avvenuto a causa di un evento importante che è il concilio vaticano II che modificò alcuni
profili dentro la Chiesa e dentro alcuni stati (portò profonde modificazioni alla struttura,
organizzazione e normativa della chiesa)
Questo nuovo codice è la traduzione in linguaggio canonistico della dottrina del concilio
vaticano II e sono nati nuovi istituti previsti da sempre dal concilio, invece il vecchio codice
aveva struttura composta da 3 libri che sono :
1) persona
2) res
3) actiones
Questo codice è diviso in 7 libri che sono :
1) fontes
2) soggettività all’interno della Chiesa partendo dal presupposto che si è persona della Chiesa
solo se si è battezzati
3) funzione di insegnare della Chiesa
4) funzione di santificare della Chiesa
5) patrimonio ecclesiastico
6) diritto penale della Chiesa
7) tratta dei vari tipi di processo
Fontes : produzione della norma canonica e di atti amministrativi canonici (c’è una parte di
diritto pubblico e un’altra di diritto amministrativo)
funzione di insegnare della Chiesa : insegnamento cattolico nelle sua modalità di esercizio
funzione di santificare della Chiesa : in che modalità la Chiesa aiuta il popolo di Dio a
santificarsi e tratta della dottrina dei sacramenti e
sacramentali
patrimonio ecclesiastico : trasmissione dei beni ecclesiastici
diritto penale della Chiesa : esercizio della Chiesa nella parte punitiva 7
tratta dei vari tipi di processo : che possono essere :
1) ordinari
2) speciali es. matrimonio
Ordinari :
Questi 7 libri stravolgono la logica del codice
Il diritto civile e canonico sono comunque complementari e convivevano e in base al caso si
sceglieva quale diritto usare
Questo codice riguarda solo la Chiesa latina (e non la Chiesa orientale cattolica nemmeno le
chiese autocefale dove non riconoscono l’atto di Pietro) es.
Il fatto che si parla di Chiesa orientale cattolica non vuol dire che sono solo in oriente
Chiesa albanese in Sicilia e Ungro in Calabria es. battesimo, cresima e comunione
Tra le 2 chiese vi sono differenze tradizionali
vengono fatte contemporaneamente nella Chiesa cattolica orientale invece per
quella latina vi sono 3 momenti diversi
Se vediamo il canone 1 del c. can indica che riguarda solo la Chiesa latina invece in oriente si
applicano altre norme, sempre nel 1917 si cercò di fare un codice di diritto canonico per la
Chiesa orientale ma non fu emanato, ma nel 18 ottobre 1990 fu promulgato il “codice delle
chiese orientali” e ricomprende tutto il regolamento dei comportamenti orientali e vi sono
in occidente il pontefice nomina i
differenze tra quello occidentale e quello orientale es.
vescovi in oriente il pontefice conferma il vescovo scelto dai concili locali
Il codice orientale vale anche per le chiese del medio – oriente
Questi 2 codici costituiscono la normativa universale della Chiesa cattolica che si applica in
qualunque parte per tutti i fedeli
Accanto ai 2 codici ci sono altre norme di valore universale che non coincidono con le
gli atti del concilio che vincolano tutti i fedeli della Chiesa universale
codificazioni es.
(concilio ecumenico) LE FONTES
Il sistema di fonti di produzione della Chiesa è composto da :
1) legge
2) consuetudine
3) atti amministrativi particolare/singolare
4) decreti generali
Legge : ci sono 2 definizioni che sono quelle di : 8
1) S. Tommaso D’Acquino
2) Francesco Suarez
S. Tommaso D’Acquino : è un comando razionale promulgato da colui che ha il
governo della comunità in vista del bene della comunità
stessa
Francesco Suarez : è il comando dell’autorità per il bene dei sudditi
È diverso da Acquino perché il segno distintivo non è la
razionalità ma il comando e vi è la differenza tra :
1) iustum (giusto) di S . Tommaso
2) iusum (ordine) di Francesco Suarez
Per razionalità della norma si intende se rispecchia (conforma) la norma del diritto
divino (razionalità verticale) con i principi fondamentali del diritto canonico
(razionalità orizzontale)
Quindi la norma deve essere razionale e deve essere conforme con :
1) diritto divino
2) principi fondamentali di diritto canonico
Il canone 135 c. can dice che la norma è razionale non solo se è conforme al diritto
divino ma anche la norma inferiore sia conforme alla norma superiore (principio di
gerarchia)
L’art 158 pastor bonus (legge universale del Papa) dice che vi è il pontificio consiglio
per i testi legislativi e decide (oppure accetta la richiesta di uno) se una legge è
razionale e quindi se rispecchia queste caratteristiche (procedimento specifico per far
valere questo principio di congruità)
Diritto divino : si distingue in :
1) diritto divino naturale
2) diritto divino positivo
Diritto divino naturale : è in ogni uomo in quanto l’uomo essendo
razionale contiene già in se queste norme
che Dio gli ha impresso nella creazione
Vige nella Chiesa e fonda i diritti e doveri
naturali dell’uomo
Come si fa a conoscere ?
Lo si fa tramite noi stessi ma quando
l’uomo pur capace di riconoscere con la
sua ragione può cadere in errore a causa
della sua caduta (peccato) allora per non
farlo sbagliare, il diritto divino naturale
è conoscibile con il diritto positivo 9
Graziano dice che il diritto divino
naturale è contenuto nell’antico e nel
nuovo testamento
Diritto divino positivo : è positivo perché sono norme volute da Dio
e promulgate in modo tale da essere
conosciute dall’uomo
È conoscibile attraverso :
1) la rivelazione divina
2) tradizione apostolica
Perché Dio ha promulgato nel diritto divino positivo le
stesse norme che l’uomo può conoscere tramite la sua
natura ?
Per aiutare l’uomo a non sbagliare e Dio vuole evidenziare alcune
norme per permettere all’uomo di non cadere nell’errore e si parla
di doppia promulgazione ovvero :
1) nel cuore dell’uomo
2) nelle norme
Il diritto divino è il criterio ultimo a cui farà riferimento tutte le
altre norme (criterio ultimo di rigidità) e le norme fatte dal
legislatore canonico non devono contrastare con le norme di diritto
divino
l diritto divino è nel “Dei Verbum” (costituzione) che lega :
1) tradizione
2) sacra scrittura
Esse insieme riproducono il diritto divino naturale
Il fine del diritto canonico è la salvezza delle anime ed è ribadito nel
canone 1752 c. can
Nel “De Verbum” si dice chi può interpretare il diritto divino e lo
può fare solo il magistero della Chiesa e lo deve fare senza
contrastarlo
Oltre il diritto divino vi è quello ecclesiastico ed è il diritto divino
positivo in quanto fatto con l’uomo
Il canone 11 c. can dice che le leggi ecclesiastiche sono tenute solo
per i battezzati nella Chiesa cattolica e devono :
1) godere si sufficiente ragione
2) avere almeno 7 anni 10
Il diritto divino vale per tutti gli uomini e lo si vede da questo
canone in quanto solo le norme ecclesiastiche pongono dei limiti
(vedi sopra)
La potestà si distingue in :
1) potestà legislativa
2) potestà esecutiva
3) potestà giudiziale
Potestà legislativa : comprende le altre 2
È tenuta dal pontefice
Si deve esercitare nel modo stabilito dal diritto
Se è detenuta non dal pontefice non può essere delegata se non
è stabilita dal diritto (il pontefice può delegare la potestà
legislativa ma il singolo vescovo la può delegare ma solo nei
limiti del diritto e non può emanare una legge contraria ad una
norma del legislatore superiore)
In quali casi si può delegarlo ?
È molto raro e si può fare quando ciò è disposto dal diritto
Bisogna fare una piccola premessa ovvero che le leggi del
pontefice possono essere emanate in :
1) bolle
2) brevi
3) motu proprio
4) chirografo
Motu proprio : emanate dal Papa in persona
Chirografo : scritte dal Papa in persona
In base al contenuto invece possono essere :
1) lettere apostoliche
2) lettere encicliche
3) epistole apostoliche
4) costituzioni
Lettere encicliche : valgono per tutti
Costituzioni : contenuto dogmatico giuridico
Il pontefice è il supremo legislatore e può fare qualcosa e può
fare qualcosa di diverso rispetto al diritto e ha il potere
supremo e può cambiare le norme anche senza dirlo 11
Finita questa premessa il canone 30 c. can dice che chi ha la
potestà esecutiva non può emanare il decreto generale( di cui il
canone 29 c. can ne parla) a meno di casi particolari
Bisogna introdurre le rote romane composte da :
1) curia romana
2) segnatura apostolica
3) penitenzieria apostolica
L’art 18 Pastor Bonus dice che i dilasteri (della rota romana)
non possono emanare leggi o decreti generali avente forza di
legge
Le leggi si dividono in :
1) leggi universali
2) leggi particolari
Prima di spiegare meglio questa differenza bisogna parlare della promulgazione
delle leggi dove la Chiesa ha una gazzetta ufficiale degli acta apostolicae sedis
Leggi universali : sono leggi che valgono per tutti e nel caso della promulgazione la
legge è inserita nella gazzetta e inizierà a valere solo dopo 3 mesi
dalla pubblicazione (vacatio legis) per permettere a tutti di sapere
che sono state introdotte
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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