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Le sentenze di accoglimento

se la corte costituzionale accoglie la questione il giorno successivo alla pubblicazione della

sentenza sulla Gazzetta Ufficiale la legge annullata non può più essere applicata da nessuno per

questo si chiama sentenza di accoglimento che ha efficacia nei confronti di tutti . Se ci sono giudizi

in corso a cui si dovrebbe applicare la sentenza annullata, i giudici devono valutare se si tratta di

una situazione avvenuta prima dell’intervento della corte e la sentenza avrà effetto retroattivo. Se il

caso è definitivamente chiuso la decisione della corte non avrà nessun effetto.

Le sentenze di rigetto

con tali sentenze la corte non dichiara costituzionalmente illegittima la legge ma dichiarerà

solamente l’infondatezza della questione lasciando in vigore la legge e tutti dovranno continuare

ad applicarla. Tale efficacia non vale per tutti ha solo il compito di precludere la riproposizione di

questa su una stessa questione .

i conflitti costituzionali

il giudizio della corte costituzionale è previsto per garantire la corretta suddivisione dei poteri dello

Stato e tra lo Stato delle regioni. Se la costituzione rigida per porre dei limiti alle decisioni che la

maggioranza politica può liberamente assumere e ciò non solo riguardo i diritti e le libertà

fondamentali ma anche alle regole che sottostanno ai rapporti tra gli organi costituzionali. Le

ipotesi di conflitto sono due: 1. L’invasione della competenza altrui 2. Il cattivo uso del proprio

potere. Due sono i tipi di conflitti costituzionali 1. Conflitti fra poteri e stato 2. Conflitti tra lo Stato e

regioni. I conflitti tra i poteri dello Stato sono proposti da un organo costituzionale contro un altro

organo costituzionale. Tali conflitti non devono essere interni allo stesso potere, ma devono

sorgere tra diversi poteri dello Stato.

Il conflitti tra lo Stato e la regione

sono proposti dall’uno o dall’altro per difendere le proprie attribuzioni contro atti di qualsiasi tipo e

si dovrebbe procedere con un giudizio di costituzionalità in via principale. Il conflitto sorge su atti

dell’amministrazione nonché su atti giudiziali quando questi danneggiano l’autonomia

costituzionale data alle regioni. La sentenza con la quale la corte decide il conflitto determina a

quale potere o a quale soggetto spetta l’attribuzione contestata

Il referendum abrogativo

La legge approvata dei rappresentanti del popolo è lo strumento attraverso il quale si esprime la

democrazia rappresentativa. Nella costituzione quest’ultima convive con la democrazia diretta che

si esercita attraverso il referendum abrogativo. Al referendum partecipano tutti i cittadini che

sono elettori per la camera dei deputati rispondendo con un sì o d’un no alla domanda che viene

loro rivolta.

I limiti del referendum abrogativo

l’articolo 75 della costituzione esclude dal referendum:

. Le leggi di amnistia e indulto

. Le leggi tributarie

. Le leggi di bilancio

. Le legge di autorizzazione alla rete ratifica dei trattati internazionali

La corte costituzionale ha deciso che esistono altri limiti al referendum:

. Se il quesito non è chiaro oppure sia univoco

. Un altro limite riguarda le leggi di attuazione della costituzione la cui abrogazione bloccherebbe i

meccanismi di funzionamento delle leggi costituzionali

. Non sono abrogateli con referendum le leggi che servono a dare attuazione agli obblighi

internazionali

. Sono vietati i referendum detti manipolativi con i quali eliminando singole parole si interverrebbe

allo stravolgimento di una legge

lo svolgimento del referendum

Esso richiede un procedimento lungo disciplinato dall’articolo 75 della costituzione che prevede

possa essere proposto da:

-500 elettori -5 consigli regionali

La richiesta è sottoposta a un controllo di regolare regolarità e di ammissibilità. Il controllo della

corte è preventivo rispetto allo svolgimento del referendum nel caso sia violato un divieto il

referendum non potrà aver luogo. Se questi controlli hanno esito favorevole il referendum viene

indetto dal presidente della Repubblica su

deliberazione del consiglio dei ministri e si svolge in una domenica compresa tra la metà del mese

di aprile e la metà del mese di giugno successivo.

*La legge viene abrogata se, ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al

voto, e se i voti espressi risultano in una maggioranza di sì. Al contrario se la maggioranza degli

elettori non esercita il suo diritto di voto e c’è una prevalenza di no la legge resta in vigore. Le

schede bianche o nulle concorrono a raggiungere il quorum di validità ma non vengono computate

nei pressi né treno. Se il corpo elettorale a espresso il sì il presidente della Repubblica dichiara

l’abrogazione della legge. Gli atti amministrativi

Si intendono gli atti giuridici compiuti dalla P.A. nello svolgimento delle sue funzioni amministrative. Vanno

analizzati 3 elementi quali:

1. . Gli atti amministrativi appartengono alla categoria degli atti giuridici cioè gli atti compiuti

volontariamente da soggetti del diritto ai quali un ordinamento collega determinati effetti giuridici

2. Gli atti amministrativi provengono dalla pubblica amministrazione si escludono gli atti provenienti da

qualsiasi altra autorità

3. Gli atti amministrativi costituiscono svolgimento di funzioni amministrative, e servono per distinguere

gli atti per mezzo dei quali una amministrazione esercita la sua autorità in vista del pubblico

interesse. Quando la pubblica amministrazione compie atti di diritto privato opera sul piano dei

privati con i quali rientra in rapporti paritari esempio il contratto usando gli strumenti del codice civile.

I provvedimenti

i più importanti tra gli atti amministrativi sono I provvedimenti sono atti attraverso i quali l’amministrazione

mette in opera la sua supremazia sugli amministrati . Per mezzo di essi l’amministrazione gestisce la

posizione degli amministratori in relazione agli interessi pubblici. Non tutti gli atti amministrativi sono

provvedimenti. I provvedimenti possono incidere sulle posizioni soggettive degli amministratori in due modi

1.restrittivo quando si parla di una limitazione esempio l’esproprio 2. Estensivo quando la conseguenza è

l’allargamento delle posizioni soggettive per esempio pensiamo alla concessione al privato dell’uso di un

bene che appartiene per esempio lo stato. I provvedimenti hanno queste caratteristiche che li distingue dagli

altri atti amministrativi e sono autorità ,concretezza, esecutorietà, discrezionalità.

1.Autorità

non essendo atti di autorità i provvedimenti esprimono un potere che si impone unilateralmente cioè senza

un contratto sui privati può essere prevista l’accettazione da parte del destinatario se si tratta di un

provvedimento favorevole oppure può essere prevista la possibilità per i privato di far sentire le sue buone

ragioni esempio quando l’amministrazione deve prendere provvedimenti sfavorevoli come per esempio

provvedimenti disciplinari. Nota bene “ mai erano la volontà di un privato può condizionare quello del

soggetto pubblico.

2.La concretezza

i provvedimenti servono a provvedere cioè a far fronte a determinate situazioni già in atto e consistono in

misure concrete che riguardano un determinato soggetto. I

provvedimenti si distinguono dai regolamenti i quali contengono norme non provvedimenti dato il loro

carattere di concretezza i provvedimenti costituiscono l’ultimo anello della catena della quale consiste la vita

del diritto.

3.Esecutorietà

con questo termine si indica il potere dell’amministrazione di eseguire d’autorità i suoi provvedimenti.

4.La discrezionalità è l’ultimo importante carattere dei provvedimenti e si indica con questo una precisa

nozione giuridica poiché discrezionale significa libero. Nel linguaggio giuridico significa che la pubblica

meditazione è vincolata nel fine non è libera di scegliere i mezzi per raggiungerlo, non potendo agire del tutto

liberamente la legge deve stabilire a chi spetta la competenza di un certo atto e quali sono i fini di interesse

pubblico ai quali la pubblica amministrazione deve indirizzarsi. La pubblica amministrazione non può

essere però totalmente vincolata alla legge ci sono casi in cui la legge stabilisce se la pubblica

amministrazione deve porre in essere un atto e ci sono casi comunque eccezionali esempio il

rilascio del certificato o di iscrizione dei cittadini nelle liste elettorali due casi in cui

l’amministrazione non ha alcuna valutazione di fare poiché tutto è previsto per legge e la sua attività

diventa semplice esecuzione vincolata. Le scelte discrezionali dell’amministrazione costituiscono ciò che

si denomina il merito dell’atto amministrativo. Il merito si deve distinguere dalla legittimità cioè dagli

aspetti che sono invece disciplinati dalla legge. Al contrario per quanto riguarda la legittimità di valutazione

dell’amministrazione sono sottoposte ad organi di controllo e giurisdizionali. Tuttavia l’attività amministrativa

è rivolta all’interesse pubblico tutte le volte in cui vi sia discrezionalità l’, amministrazione deve motivare il

provvedimento per cui si pone in essere cioè spiegare in base a quale tipo di valutazione ha ritenuto di

usare un modo piuttosto che un altro. La motivazione è un’importante garanzia di imparzialità e buon

andamento a favore degli amministratori

tipi diversi di provvedimenti

gli atti amministrativi sono tipici perché devono corrispondere a tipi legali. La pubblica amministrazione non

può creare da sé gli strumenti giuridici che le servono ma deve utilizzare quelli che le offre la legge ..I

principali tipi di provvedimenti amministrativi possono essere classificati a seconda che estendano le

situazioni giuridiche degli amministratori a seconda se classificati a seconda che estendano o restringano

provvedimenti.

I provvedimenti espressivi

i più frequenti sono le autorizzazioni tipo abitazioni, licenze patenti ,nullaosta ,omologazioni e la legge

subordina spesso l’esercizio chiude di una determinata attività privata ad un provvedimento col quale viene

valutata l’idoneità delle singole ad esercitarla tale provvedimento si chiama. Autorizzazione. Intervento

dell’amministrazione si giustifica quando esiste un interesse pubblico ad assicurarsi che determinate attività

siano svolte solo da chi ha certi requisiti La discrezionalità può essere più o meno ampie del puro riscontro di

elementi obiettivi tipo età, possesso dei titoli di studio, la corrispondenza ai criteri fissati dalla legge. E all

Dettagli
A.A. 2015-2016
11 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Adalberto.Stocco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Finessi Arianna.