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Estratto del documento

ISTITUZIONALI DELL’ENTE CHE STA AGENDO.

Le descrizioni dei tre elementi sono dettagliate → A – – C → legami che

B

diventano ancora più pesanti.

L’elemento teleologico condiziona tanto il soggetto quanto l’atto.

Gli atti sono TIPICI, il fine è uno e solo soltanto.

È il mondo della legalità, non della libertà.

TUTTO CIO’ CHE VIOLA QUESTO QUADRO E’ CONTRA LEGEM! E’

ILLEGITTIMO. dell’esercizio del potere.

Il principio di legalità opera soprattutto nel momento

Si crea un sistema in cui se manca una norma di riferimento o se è violata, tutto

quello che a cascata produce effetti verso gli altri è spazzato via.

Il giudice amministrativo stesso può produrre il comportamento, non si limita a dire

chi ha ragione e chi ha torto.

In questi casi c’è sempre qualcuno che vede perdere un diritto.

→ GLI ATTI AMMINISTRATIVI SONO IL VEICOLO DEL POTERE.

Il potere ha un’espressione materiale e quell’espressione è rappresentata dagli atti

amministrativi, che sono atti giuridici particolari, ma pur sempre atti giuridici.

Non esiste il potere amministrativo, esiste il concetto di potere amministrativo, ma i

poteri sono molteplici.

La pluralità dei poteri pubblici:

• è tipica

• ciascun potere serve per colpire un interesse e uno soltanto

Esistono tanti atti amministrativi che sono tipici → tipicità

- serve a perseguire un fine e un fine soltanto →

- Ciascun atto amministrativo

nominatività

La gran parte delle violazioni avviene perché sviato l’atto dal fine stabilito.

Organizzazione → la prima operazione dell’organizzazione amministrativa è

l’attribuzione del potere.

complessivamente attribuito all’ente viene complessivamente distribuito

Il potere

dall’ente.

All’amministrazione sono attribuiti atti amministrativi

1) Quegli atti sono distribuiti ai vari organi di quell’ente

2)

L’organo che compie un atto che spetta a un altro organo sta violando il principio di

competenza, e cioè sta violando la legge.

Alcune ipotesi di invalidità prendono infatti il nome di competenza.

Questo vale per tutti gli atti amministrativi:

1) tutti sono espressione di potere amministrativo.

2) Sono tipici

3) sono nominativi

risentono del principio di attribuzione e di competenza → sono cioè infungibili

4)

La legge descrive l’atto dal momento dell’idea alla notificazione.

→ l’attività amministrativa ha poste molte cautele.

Principio di legalità-garanzia

Tutti gli atti amministrativi sono espressivi di potere.

→ potere amministrativo → esistono vari poteri, perché appartengono

fondamentalmente a due categorie:

• poteri che incidono direttamente sulla sfera giuridica soggettiva

• poteri che incidono indirettamente sulla sfera giuridica altrui

Ci sono poteri che condizionano delle attività non modificando la sfera giuridica dei

destinatari, ma si frappongono tra i destinatari stessi e un comportamento che

dovrebbero tenere.

Es → I poteri attestativi spettano all’ente. → alcuni poteri sono attestazioni o

certificazioni di tali fatti → esiste una riserva di attestare o certificare quello stato.

Questi poteri non cambiano la mia sfera giuridica soggettiva (es → sono cittadino

italiano anche prima della dichiarazione di cittadinanza), ma condizionano il mio

fare (se non ho un certificato non posso presentare una domanda).

Accanto a questi poteri ce ne sono alcuni che modificano la sfera giuridica

soggettiva → fermo di polizia, espropriazione, riduzione in pristino …

Se mi serve un decreto di attribuzione della cittadinanza però la mia situazione

soggettiva cambia, non è la stessa cosa della certificazione → così divento

cittadino.

2/11/2016

Attività amministrativa → strumenti giuridici attraverso i quali viene esercitato il

potere.

Potere amministrativo → si esprime anche attraverso manifestazioni di conoscenza

e di apprezzamento.

Esistono poteri che servono indirettamente a cambiare la vita dei diritti e doveri e

altri lo fanno direttamente.

la differenza all’interno della categoria degli atti amministrativi, che

Questo segna

sono di due species diverse.

• principio attribuzione: ogni potere amministrativo è soggetto a questo

principio

• principio di competenza: i poteri che consistono in manifestazioni di volontà o

quelli certificativi risentono di questo principio

• tipicità: i poteri amministrativi sono solo quelli stabiliti dalla legge (e tipici sono

anche gli atti)

• ciascun ente persegue il suo fine, è così funzionalizzato: anche gli atti sono

→ principio di NOMINATIVITA’ (ogni atto amministrativo serve

funzionalizzati

a perseguire un fine e un fine soltanto)

• ci sono poteri che consistono in manifestazioni di volontà e altri che non lo

sono, ma sono apprezzamenti, attestazioni, manifestazioni di conoscenza.

I primi modificano direttamente la sfera giuridica soggettiva, gli altri no.

Questa distinzione determina la distinzione tra:

atti amministrativi in senso stretto: quegli atti che veicolano i poteri diversi

1) dalle manifestazioni unilaterali di volontà

provvedimenti amministrativi: quelli attraverso i quali si esprimono i poteri in

2) grado di modificare la sfera soggettiva altrui (manifestazioni unilaterali di

volontà)

(Es → decreto attributivo della cittadinanza → prima e dopo l’atto c’è differenza)

Ciò che cambia tra questa bipartizione sono il contenuto e gli effetti.

Hanno anche una sorte diversa → es la reclamabilità è possibile solo per i

provvedimenti.

La differenza sta:

nel contenuto → è una manifestazione di volontà o no?

- nell’effetto → come era prima e come è dopo l’atto?

-

I provvedimenti sono gli atti attraverso i quali l’interesse è realizzato → sono il

risultato finale.

È di fatto il veicolo del potere capace di incidere sulla sfera giuridica soggettiva.

Sono i provvedimenti amministrativi quelli che classificano una posizione giuridica

come interesse soggettivo o interesse legittimo.

Di fronte al provvedimento amministrativo ci sono quasi sempre interessi legittimi.

→ I caratteri del provvedimento amministrativo sono:

UNILATERALITA’: basta quella volontà per produrre quell’effetto.

A) IMPERATIVITA’:

B) significa che sono comandi, cioè manifestazioni di volontà.

Volontà degli effetti (es voglio trasferire la proprietà, voglio impedire di

svolgere un’attività… ). Ciò che l’amministrazione fa è volere un effetto, e

quell’effetto è la modificazione della sfera giuridica altrui.

ESECUTIVITA’:

C) capacità del provvedimento amministrativo di produrre i

propri effetti per il semplice fatto di essere venuti in esistenza, e quindi

indipendentemente dalla volontà e dalla validità dell’atto.

Un provvedimento amministrativo anche se invalido produce comunque i suoi

effetti.

Produce gli effetti per il solo fatto di essere venuto ad esistere.

È necessario per tre ragioni:

tutto è fondato sul presupposto che c’è un interesse che pesa di più degli altri, un

-

interesse così necessario e indefettibile, che non posso attendere il giudizio sulla

validità dell’atto perché si verifichi. (es anche terremoto → sgombero aree, impedire

di entrare nelle aree… non c’è tempo per pensare di poter aspettare il giudizio sulla

validità). Poi possono essere cancellati, ma inizialmente sono esecutivi.

l’amministrazione pone in essere migliaia di provvedimenti

- ogni giorno e li pone in

essere perché necessari a soddisfare l’interesse pubblico. Se ci fosse incertezza

nella produzione degli effetti la macchina si arresterebbe, e l’interesse pubblico va

soddisfatto.

( l’amministrazione si presume legale fino a prova contraria → adesso non è più

-

molto convincente questo carattere).

È necessario se considero il provvedimento come il veicolo per realizzare ciò che

interessa.

ESECUTORIETA’:

D) carattere del provvedimento che consiste nella facoltà che

l’amministrazione ha di portare a compimento coattivo gli effetti. I

provvedimenti non sono solo esecutivi, ma anche esecutori → gli interessi

sono portati a compimento coattivamente. L’amministrazione si può fare

giustizia da sola, non ha bisogno di un giudice.

(es → se sono locatore di un appartamento e il conduttore non paga non posso

mandarlo via di casa, devo recarmi dal giudice e ottenere una convalida di sfratto,

andare dal soggetto preposto a sgomberare e usare la forza pubblica.

può fare giustizia da solo → l’amministrazione invece

Il principio è che nessuno si

si; se occupo un territorio demaniale l’amministrazione mi può portare via).

INOPPUGNABILITA’:

E) non significa che gli atti amministrativi non possono

essere reclamati, significa invece che l’azione per ottenere dal giudice

giustizia nei confronti di un provvedimento amministrativo che si assume

illegittimo è sottoposta a un rigido termine decadenziale (60 o 30 giorni dalla

avvenuta conoscenza dell’atto).

In difetto di reazione il provvedimento si cristallizza e non è più rimediabile.

Nel diritto amministrativo l’azione non cessa quando il diritto si prescrive →

l’interesse legittimo non si prescrive mai.

È la decadenza dell’azione che segna il momento in cui l’atto diventa intangibile.

pubblico non può tollerare incertezza. Ci sono troppi

Questo perché l’interesse

provvedimenti e il provvedimento potrebbe essere reclamato e non dà quindi

certezze. Questo periodo non può essere troppo lungo.

I provvedimenti hanno una natura pragmatica negli effetti. Non è un comando

generale come la norma giuridica. È un comando PUNTUALE e CONCRETO, è un

ordine dato a un soggetto in un determinato momento.

È questo che lo distingue dalle norme giuridiche.

È un comando CONCERTO perché mi dice esattamente cosa sta succedendo alla

mia sfera giuridica in un determinato momento.

È LA MODIFICAZIONE IMMEDIATA E DIRETTA DELLA SFERA GIURIDICA DEL

DESTINATARIO.

7/11/2016

Come viene esercitato il potere? → è espresso dall’azione amministrativa.

Gli atti amministrativi sono ci&ograv

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A.A. 2016-2017
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SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher athena61 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Dugato Marco.