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LA PROPAGANDA DEL FATTO
In attesa della maturazione popolare verso l'insurrezione, per tutti i combattenti (ad eccezione dei marxisti ortodossi) non resta che propagandare direttamente il fatto rivoluzionario con un atto clamoroso e scandaloso di espropriazione del potere costituito e di simbolica distribuzione riparativa (secondo vera Giustizia) al popolo oppresso e schiavo.
Essi sfruttano tutta la potenza terribile della modernità intesa come: società della comunicazione di massa, civiltà delle macchine.
L'anarchismo riesce a portare dentro il discorso rivoluzionario la propaganda dei fatti. Gli anarchici riprendono da Orsini questa idea maturata in Europa per cui il popolo è ancora immaturo e bisogna aspettarlo.
Per cui è il tempo di propagandare non solo le parole ma anche i fatti terroristico-rivoluzionari prefigurando la Rivoluzione con un atto scandaloso, espropriando con l'omicidio il massimo detentore.
dell'autorità legittima per ridarla al popolo sotto forma di giustizia riparativa. Bisogna riuscire ad inserirsi con la violenza politica e il fatto terroristico nelle testate giornalistiche permette di propagandare i fatti. "Non legalitario, non suffragio più o meno universale né partecipazione alle elezioni, ma propaganda dei fatti, stampa clandestina, agitazione nelle campagne e soprattutto uso di tutti i mezzi che ci danno le scienze chimiche e tecniche per lottare contro i nostri avversari". Era la linea ufficiale adottata dall'Internazionale Anarchica (1881). Il termine anarchismo viene ripulito in chiave Proudhoniana dal lemma di sanguinaria agitazione, rimasto confusamente agganciato ai concetti di giacobinismo e terrorismo. Prende il significato di teoria rivoluzionaria basata su: - azione diretta - rifiuto di ogni forma di avanguardia o leadership - aspirazione alla distruzione di ogni forma di diritto, tipologia di stato eautorità politica® per la convinzione della capacità di auto-organizzazione spontanea del popolo una volta liberato dalle sovrastrutture culturali e dalle catene del dominio economico gerarchico (capitalista, borghese, monarchico, ecc.) 35«la rivolta permanente mediante la parola, lo scritto, il pugnale, il fucile, la dinamite [...], tutto è buono per noi quello che non è la legalit໯ Kroptikin parla di anarchismo come rivolta permanente che usa qualsiasi mezzo di propaganda dalla parola alla dinamite.
L'anarchismo rappresenta quello che il mazzinianesimo aveva rappresentato nella prima metà dell'Ottocento, divenendo il nuovo motore di ossessione rivoluzionaria.
La realizzazione della propaganda del fatto – in debito al lascito di Orsini e continuatore degli insegnamenti blanquisti (® il fare come goccia di splendore) – poteva contare su un vero e proprio protocollo. Catechismo del rivoluzionario
(1869) pubblicato come anonimo ma sicuramente almeno co-redatto dalla principale figura intellettuale del movimento rivoluzionario Bakunin. Si tratta di un testo breve suddiviso in 48 proposizioni che definiscono le regole generali di un'organizzazione clandestina, le norme di comportamento e l'atteggiamento sociale dell'attivista, fissando l'antica concezione della missione rivoluzionaria come sacrificio e dannazione in nome della causa superiore. Con l'anarchismo si costituisce in Occidente l'immaginario e il profilo criminologico del terrorista: la sua assenza di legami con la socialità e la moralità della coesistenza organizzata, il suo zelo spinto oltre il fanatismo, la sua disponibilità all'uso dell'esplosivo e la sua transnazionalità operativa. Questi elementi fanno di lui il perfetto uomo nero e il massimo agente del Male, adoratore del disordine e del caos dentro alla nascente società della.comunicazione borghese. Inoltre, questi sono gli anni di successo della Scuola Lombrosiana: una scuola criminologica di medicina – incontro tra scienza medica e psicologia analitica – che credeva di individuare i tratti del criminale e del terrorista nella fisionomia degli anarchici. Un approccio positivista molto moraleggiante che veniva accettato anche in termini scientifici. Questo avviene mentre si sta costruendo la società della comunicazione: - da una parte si ha paura verso gli anarchici, che vengono visti come cattivi assoluti che - dall'altra parte diventano fonte di fascino Questo può tornare utile: se si viene letti in questa maniera si sta automaticamente sulle pagine dei giornali e sulla bocca della gente. In questo modo il messaggio rivoluzionario dell'anarchia è in grado di propagandarsi. Viene fatta del terrorismo un'operazione di marketing: l'azione terrorista diventa propaganda perché venduta e propagandata dai mezzi di comunicazione.informazione.Conferenza anti- anarchica di Roma (1898)¯nasce in reazione al rivoluzionarismo trans-nazionale degli anarchici:si cerca di mettere in piedi il prodromo di un coordinamento europeo delle polizie attraverso loscambio d’informazioni e identikit, operazioni congiunte di pedinamento, infiltrazioni, arresti edestradizioni.® troverà poi nel 900 una formalizzazione nel Club di Berna36** rapporto tra Polizia e Rivoluzione = una spinge l'altra**
DOMANDA qual è il motivo di scontro tra comunisti e anarchici?Nell'ottica marxista doveva nascere un'autorità comunista mentre gli anarchici, essendo contrari aqualsiasi tipo di autorità e leadership, non lo accettavano.
Va evidenziato come nel movimento anarchico (® per sua stessa natura acefalo e informale)vivono differenti e conflittuali anime.Queste diverse visioni si scontreranno soprattutto sulla moralità del terrorismo: in particolaresull’eventualità di
Causare vittime innocenti durante un attentato, specialmente quando di esito fallimentare. La contrapposizione si incentrava attorno alla delimitazione dell'area di potere vigente da abbattere dei suoi membri vitalizi (es. aristocratici, borghesi, forze dell'ordine, clero ecc.). Veniva considerato innocente solo il popolo, anche se spesso distinguerne gli appartenenti (soprattutto negli strati di contatto tra artigiani e piccola borghesia) o salvaguardarne l'incolumità si dimostrava assai difficile. Questa lacerazione interna sulla moralità e sui limiti da dare alla pratica terroristica nella propaganda del fatto vede l'emergere di due correnti interne:
- una che esprime una visione talmente pessimistica da sfociare in nichilismo: pensa che gli innocenti e le persone da salvare siano un numero molto limitato, poiché chiunque venga colpito ha la sua dose di colpa.
distruzione completa che sembra voler dare ragione al profilo
criminologico estremoche viene costituito dalle polizie (® passerà alla storia come populismo russo)• un'altra che esprime una visione più positiva che prevede un protocollo per colpire i vericolpevoli detentori del potere, in modo da ridurre il numero di persone che possonoessere colpite
LA PREMINENZA DELL'AZIONE ITALIANA NEL TERRORISMO ANARCHICO
La militanza italiana ha un ruolo centrale anche nel diffondersi del rivoluzionarismo anarchico,appoggiandosi alla già robusta tradizione post-giacobina che Felice Orsini aveva sdoganato.Nel 1864 persino Bakunin (® principale ideologo del movimento anarchico) si era trasferito inItalia. Lo aveva fatto con l'obbiettivo di:
- diffondere il nuovo pensiero socialista (al tempo in questa definizione marxisti, bakunisti eª proudhoniani riconoscevano ancora un terreno comune)
- eliminare la residua influenza mazziniana sulle società operaie della penisolaª
La campagna ebbe discreto successo e
dopo la sua partenza si assiste ad un rapido diffondersi del movimento anarchico, soprattutto tra contadini, operai e artigiani. Tre figure di attivismo emergeranno sulle altre:- Andrea Costa di Imola (che porterà l'istanza del ribellismo anarchico in Romagna)
- Carlo Cafiero di Barletta
- Errico Malatesta di Santa Maria Capua Vetere (che rappresenterà il più longevo e prolifico garante del movimento su scala internazionale seguendolo in tutte le sue evoluzioni sino alla morte)