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Management - Parte 1: L'impresa sistema vitale
Verso la fine del 20esimo secolo, vengono identificati nuovi paradigmi il cui focus non è solamente l'insieme delle componenti del fenomeno, ma anche il sistema delle relazioni che intercorrono tra le componenti stesse (i.e. nelle imprese: focalizzazione non solo sulle risorse impegnate, ma anche sui comportamenti dei diversi attori e sul contesto in cui operano).
Il presupposto concettuale dei sistemi sociali gioca un ruolo importante delineando la centralità dell'"evento". Questo rappresenta la conclusione di un processo, e un processo riconduce, in ottica sistemica, a un sistema che lo ha generato. Di conseguenza ogni processo finisce per essere riconducibile ad un processo più ampio implicando che ogni sistema è identificabile come sottosistema di un sistema più esteso, e che qualsiasi fenomeno, non identificandosi in un evento isolato, è interpretabile grazie alle sue relazioni con altri eventi e sistemi.
Interazioni tra gli elementi che lo compongono e con l'ambiente di riferimento. Questi presupposti fanno passare ad una visione "eco-centrica" con focus dell'intero ecosistema, composto da più sistemi interrelati tra loro.
Il paradigma si riflette anche sull'impresa, la quale viene inquadrata nella rete complessiva del sistema sociale: collocata nell'ambiente naturale/sociale oltre che economico, rilevazione delle connessioni in cui è implicata nel suo sistema, superare il mero obiettivo del profitto.
L'organizzazione viene interpretata sia come "struttura" (strutture date e persistenti - rappresentazione statica dell'organizzazione) che come "processo" (i processi sono realtà in corso, che attraversano delle fasi cambiando continuamente - dimensione dinamica).
Categorie concettuali del pensiero sistemico:
Insieme: collezione di elementi in cui sia presente un nesso di omogeneità.
capace di esprimere una logica di aggregazione.
Struttura: insieme le cui componenti compartecipano alla realizzazione di determinate funzioni.
Struttura fisica: insieme di componenti fisiche interne, concrete, dotate di un connettore che permette di creare il collegamento con altre componenti.
Struttura ampliata: precedente struttura fisica aggiuntiva di componenti esterne che completano il set di risorse che l'OdG (soggetto decisore) utilizza per l'attivazione del sistema.
Schema organizzativo di massima: disegno progettuale in virtù del quale sono definiti i collegamenti da instaurare tra le componenti della struttura ampliata per consentire l'attivazione di relazioni tra esse.
Schema organizzativo definito: risultato dei progressivi affinamenti dello schema organizzativo di massima derivati dalla selezione dei processi finalizzati all'emersione del sistema.
Il sistema emergente della struttura - L'OdG nell'ambito della
e sostenibilità) i bisogni e le esigenze del sistema stesso, garantendo la sua continuità nel tempo. Secondo Postulato - Principio dell'interazione: Un sistema vitale è costituito da componenti che interagiscono tra loro e con l'ambiente circostante. Le interazioni possono essere di diverso tipo, come scambi di informazioni, flussi di energia o materiali, relazioni di dipendenza o interdipendenza. L'interazione tra le componenti è fondamentale per il funzionamento e lo sviluppo del sistema. Terzo Postulato - Principio dell'auto-organizzazione: Un sistema vitale è in grado di auto-organizzarsi, cioè di adattarsi e modificarsi in risposta ai cambiamenti dell'ambiente o delle condizioni interne. L'auto-organizzazione permette al sistema di mantenere un equilibrio dinamico e di evolvere nel tempo. Quarto Postulato - Principio dell'emergenza: Un sistema vitale può manifestare proprietà e comportamenti che non sono presenti nelle singole componenti che lo compongono. Queste proprietà emergenti sono il risultato delle interazioni tra le componenti e possono essere imprevedibili o non deducibili a priori. L'emergenza è un fenomeno complesso e può portare a nuove forme di organizzazione e funzionamento del sistema. Quinto Postulato - Principio della complessità: Un sistema vitale è caratterizzato da una complessità intrinseca, data dalla molteplicità e dalla diversità delle componenti, dalle loro interazioni e dalle dinamiche che si sviluppano all'interno del sistema. La complessità richiede un approccio olistico e una comprensione globale del sistema, considerando le relazioni e le interconnessioni tra le diverse parti. Attraverso l'applicazione di questi postulati, l'ASVI (Approccio Sistemico alla Valutazione Integrata) propone un approccio metodologico per analizzare e comprendere i sistemi complessi, evidenziando le relazioni tra le componenti e le dinamiche che si sviluppano all'interno del sistema. L'obiettivo è quello di favorire una visione integrata e olistica, che permetta di affrontare in modo efficace le sfide e le complessità dei sistemi contemporanei.e sostenibilità) le atteseproiettate dai sovra-sistemi considerati rilevanti dall’OdG.
Secondo Postulato – Principio dell’Eidos : Un sistema vitale può essere concepito in una duplice prospettiva: della “struttura” e del“sistema”. Disponibilità di componenti relazionati a struttura einteragenti a sistema.
Terzo Postulato - Principio dell’Isotropia : Il sistema vitale è caratterizzato dall’evidenziazione di due aree logicamente distinte: quelladel governo e quella della gestione. Le due aree distinte sono peròsempre interagenti, e nessuna delle due può costituire ambito autonomo(es. sistemi di gestione).
Quarto Postulato - Principio dell’Ethos : Il sistema vitale è condizionato nel perseguimento delle finalità e nel raggiungimento degliobiettivi dall’interazione con sovra-sistemi e subsistemi da cui e a cui,rispettivamente, trae e fornisce indirizzi e regole.
Il sistema vitale ha quale principale finalità la propria sopravvivenza. Nel perseguire tale finalità ha però continuativa interazione con altri sistemi sovraordinati o sottoordinati che lo influenzano. Quinto Postulato - Principio dell'Esaustività: Per un sistema vitale, tutte le entità esterne alla propria struttura sono anch'esse sistemi vitali, ovvero sono componenti riconducibili alla struttura di un sistema vitale di livello superiore. Principio di Ricorsività. Dai 5 principi sopraesposti deriva il che caratterizza i sistemi vitali e le relazioni tra diversi sistemi vitali di ordine diverso, nel rispetto della separazione tra aree della gestione e del governo. Tipologie di Sistemi Vitali: - Sistema Vitale Embrionale: caratterizzato da più strutture sistemiche relazionate da poche regole di appartenenza e principi di convivenza. - Sistema Vitale in via di compimento: caratterizzato dalla nascita delle prime strutture digoverno.Sistema Vitale Compiuto : caratterizzato da un organo di governo che, sulla base di crisi di rilevanza, seleziona la classe dirigente e sovraintende gli indirizzi strategici. In un sistema embrionale si sviluppano delle consuetudini. Successivamente queste diventano fondanti per le dinamiche del sistema e, attraverso le espressioni degli attori, diventano sistemi in via di compimento. Infine, vengono recepite dal sovra-sistema politico e tradotte in leggi (sistema compiuto). È possibile poi che si assista ad una mutazione del sistema nell'ambiente dove opera, che genera una corruzione delle regole e il consolidarsi di nuove consuetudini. Dall'Accolta al Sistema Impresa: Accolta : istante zero in cui abbiamo uomini, macchine, denaro, attrezzature, merci, ecc. senza alcun nesso di omogeneità. Insieme : composto da elementi umani e elementi tecnici, capaci di connettersi reciprocamente. Assegnazione di ruoli e compiti : in funzione di un fine comune. GliIl ciclo di vita dell'organizzazione imprenditoriale è esplicabile dalla trasformazione che avviene dall'idea imprenditoriale all'emersione dell'impresa sistema vitale. Il processo ha natura ricorsiva. Gli elementi divengono "componenti" e si possono distinguere tra "componenti di dotazione" e "componenti sistemiche". Schema Organizzativo: stabilisce quali relazioni dovranno essere previste e realizzate tra le componenti, rendendone possibile l'interazione; specifiche regole e vincoli limiteranno poi il comportamento/funzionamento di ciascuna componente. Sistema: si ha quando le componenti, in ragione dello s.o. implementato, e per effetto degli stimoli del proprio OdG, iniziano ad interagire tra loro e con le componenti esterne, attivando i processi necessari al conseguimento delle finalità del sistema, dei suoi obiettivi. Dissoluzione: perdita delle proprietà del sistema vitale.Imprenditoriale – Business Idea: è espressione dei lineamenti distintivi su cui il soggetto decisore ritiene di fondare la posizione di vantaggio competitivo del sistema impresa e si compone di una parte esplicita (idea progetto in cui siano opportunamente specificate le risorse da acquisire, prodotti da realizzare, mercati geografici da servire, tecnologie da impiegare e canali distributivi da utilizzare) e da una parte implicita (si riferisce al decisore e alla sua identità, al suo portato valoriale, l'esperienza accumulata e le aspettative che nutre sul futuro). Schema Organizzativo di Massima: rappresenta il primo elemento regolatore del complessivo del ciclo sistemico vitale. La definizione delle aree funzionali e dei processi da attivare consiste nel delineare lo SO.Mass del sistema impresa. Struttura Logica: Lo SO.Mass consente di individuare la Str.Logica, espressione di un insieme di componenti logiche, idonee a svolgere una specifica funzione, nelrispetto di regole prefissate e sulla base dilegami/relazioni con altre componenti. Ciascuna componente siqualifica per essere capace di svolgere un compito relativo ad unaspecifica funzione che presuppone l'individuazione di un ruolo dainterpretare nel processo sistemico emergente.Struttura Fisica: rappresenta l'impresa quale complesso di componenti fisiche dotate di capacità adeguate a supportare, attraverso la loro connessione, l'assolvimento degli specifici compiti previsti dalla Str.Logica e quindi l'attivazione dei processi definiti nello SO.Mass. Le componenti fisiche si dividono in: tecniche, umane e finanziarie.
Struttura Ampliata: prende in considerazione le entità esterne, con le quali interagisce l'organizzazione individuate nello SO.Mass. e contempla tutte le potenziali relazioni tra le componenti della Str.Fisica e le componenti logiche delle entità sistemiche esterne percepite dal soggetto decisore. Da queste relazioni ilsoggetto decisore attinge per configurare il SO. Definito e attraverso il quale delineare la Str. Specifica. Schema Organizzativo & Struttura Specifica: Lo SO.Definito rappresenta il passaggio attraverso il quale il soggetto decisore individua quel complesso di capacità (Str.Specifica) che consente di supportare lo svolgimento dei ruoli indicati nella Str.Logica e quindi, attraverso l'attivazione dei processi previsti nello SO.Mass, di perseguire concretamente la finalità della sopravvivenza del sistema vitale. Lo SO.Definito si differenzia dallo SO.Mass per il maggior grado di dettaglio che lo contraddistingue e per il fatto di avere ad oggetto il disegno di attività che dovranno essere implementate da componenti interne ed esterne concrete (Str.Specifica). Sistema Vitale Emergente: L'emersione del sistema vitale avviene quando il complesso di capacità