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ANTON RAHAEL MENGHS: classicista, raffinatissimo pittore, ritrattista

La sua bravura sta proprio nella realisticità dei suoi ritratti, sembrano quasi fotografie ed è ciò che dal punto di vista della pittura produceva l'Accademia di San Luca.

POMPEO BATONI: scultore, amante della classicità

(che si poteva imparare frequentando accademie o circoli) infatti frequentò i circoli romani durante la fine del '700 e conobbe Wilckenmann e Menghs. Nel suo periodo ebbe lo stesso ruolo che nel '500 ebbe Raffaello Sanzio, colui che si occupò dei monumenti dell'antichità; e anche quello che riuscì a riportare in Italia una discreta parte delle opere d'arte che le truppe napoleoniche avevano portato a Louvre.

ANTONIO CANOVA: doppio percorso accademico

Prima frequentò l'Accademia di San Luca e poi dopo, attraverso una borsa di studio, si iscrisse all'accademia Albertina di Torino, corso di Gaetano Cima.

Architettura - Filippo Juvar

Architettura - Filippo Juvar

07 DIC 2018 PARTE 1

Filippo Juvar è un progettista siciliano (nasce a Messina nella prima metà del 600) di formazione orafo-argentiere. Questa figura professionale è forse la figura che riesce a delineare al meglio quello che può essere un progettista vecchio stampo; Abbiamo detto che tantissimi progettisti finivano a dedicarsi a questo mestiere per dedicarsi ad opere di architettura più importanti. Pur trattandosi di cosiddette arti minori vengono chiamate così perché la scala di intervento è minore. Chiaramente però a monte presuppone per chi esercita questo mestiere il non aver frequentato un corso di studi di tipo accademico.

Juvar parte da non frequentatore di una accademia, ovvero frequenta una bottega artigianale di argentieri. Il suo linguaggio muterà radicalmente nel momento in cui trasferitosi a Roma riesce ad entrare nell’accademia di San Luca. Dopo questa esperienza,

che per lui significherà anche vincere il concorso annuale bandito dall'accademia: ciò voleva dire essere chiamati poi da importanti committenti. Questo è esattamente quello che avviene a Juvar, una delle figure più importanti dell'architettura settecentesca (nella prima metà). J. opera a servizio soprattutto di grandi monarchi e questo non è un caso in relazione al mondo accademico: il prodotto umano e culturale che esce da queste accademie è il modello perfetto di progettista a servizio di un monarca, il cui monarca affida spesso al progettista accademico tutte le architetture rappresentative della monarchia. Tutto questo è proprio quello che accade a J., perché una volta uscito dall'accademia di San Luca diventa il progettista di corte del neo regno di Sardegna. Incomincia a dettare nel regno di Sardegna una sorta di estetica di stato che influenzerà tutta la produzione architettonica di questo nuovo.stato. Non sono ancora chiare le opere che J. realizza a Messina da giovane. Qualcuno tende ad attribuirgli gli interventi realizzati nel convento di San Gregorio (non la facciata). Lui interviene come progettista di architettura, quindi pur essendo un esponente di una famiglia di argentieri non preclude la possibilità di intervenire in altri campi. [I documenti di metà 600 sulle corporazioni delle maestranze di Cagliari dicono che erano state decimate dalla peste. Quindi si è consentito a maestri di altre corporazioni fuori della Sardegna di potersi iscrivere nelle liste sarde e di poter esercitare nel cagliaritano senza sostenere l'esame.]. Per cui anche J. per le stesse ragioni avvenute in Sardegna sembrerebbe che possa esercitare questo mestiere senza sostenere un esame. In ogni caso dalla chiesa precedente e da questo palazzo emerge una piena sintonia tra ciò che produce, disegna J. e la cultura rococò. In Sicilia ha un grandissimo successo e unagrandissima diffusione. È uno di quei contesti che è pronto ad accettare un certo mondo di artisti (non c'è un fenomeno di immigrazione delle maestranze come succede nella regione dei laghi). J. non si discosta minimamente da questo tipo di linguaggio. Tutto questo lo troviamo anche nel suo ricchissimo carnet di disegni e progetti: è un disegnatore formidabile e ha lasciato tantissimi disegni di architettura (si percepisce ancora un'anima rococò nelle sue opere). (Vedi slide) Juvar si trasferisce a Roma e questo significa entrare in contatto con quell'élite intellettuale e culturale che gravita attorno all'accademia di San Luca. A Roma entra in contatto con il progettista più importante, ovvero l'architetto di corte Carlo Fontana preside dell'accademia di San Luca. Con J. Fontana instaura subito un rapporto pulitissimo. Secondo i documenti pare che Carlo Fontana vedendo schizzi come quelli di J. abbia

immediatamente apprezzato la bellezza degli schizzi però gli consiglia di modificare i concetti estetici perché queste forme che lui disegna non hanno grandissimo mercato. Per cui invita J. ad iscriversi all'accademia di San Luca. Vengono quindi a scontrarsi due tipi di linguaggi che sono in antitesi: da un lato abbiamo il preside e progettista affermatissimo anche a livello internazionale e dall'altra un giovanissimo siciliano che si è formato come argentiere con una cultura iberica e rococò. È chiaro che questi linguaggi sono assolutamente incompatibili, per cui il maestro ipotizzando che questo giovane apprendista potesse in futuro lavorare a Roma o al fianco di grandi committenti, gli suggerisce di frequentare appunto questa scuola per modificare i suoi modelli di riferimento e avvicinarsi di più a quelli dell'accademia. Nell'accademia il '700 porta progressivamente degli storicisti.

Giovanni Battista Piranesi.

Siamo a metà del 18° sec e questa acquaforte rientra nelle famosissime ambientazioni delle cosiddette carceri. Sono le carceri di fantasia che si possono definire di inferno dantesco. Sono comunque dei modelli architettonici che sono frutto di uno studio maniacale per i ruderi che riaffioravano nella Roma dell'epoca. Un'acquaforte come questa non fa altro che riprodurre in una maniera molto più attenta e precisa lo stesso tipo di disegni e di idee architettoniche dei suoi predecessori. Regio palazzo in villa per il diporto di tre illustri personaggi: Ed ecco nel 1705 il progetto con il quale Juvarra vince il primo premio al concorso di prima classe. Questa è l'opera monumentale con cui si presenta Filippo Juvarra ed è lo spartiacque decisivo con cui viene resettato qualsiasi tipo architettonico precedente. Juvarra si presenta con il linguaggio che gli chiedono i maestri della scuola. Questi maestri gli insegnano un'estetica fatta di magniloquenza, diforme neanche tanto articolate, un'architettura che risponde perfettamente agli ordini architettonici. È un regio palazzo, per cui il tema che viene dato è un tema che potrebbe soddisfare un'eventuale richiesta di un qualsiasi monarca. E questo è il modello di ciò che insegnano nell'accademia di San Luca. Nel 1714 avviene un fatto molto importante. Questo decennio del primo settecento è un decennio di forte crisi in giro per l'Europa. In questi anni avviene la guerra di successione. Particolare è la fine di questa guerra. Dal 1714 partono tutta una serie di trattati e uno di questi determina il distacco del regno di Sicilia dalla corona di Spagna dopo praticamente 450 anni e l'unione del regno di Sicilia al ducato di Savoia. Il re per prima cosa incomincia a reclutare progettisti e tra questi chiama a Torino Juvarra. Nel 1720 anche la Sardegna viene staccata dalla corona di Spagna e viene unita al ducato di Savoia. Juvarra

Entrato in questo nuovo stato disegna tutte quelle che sono le architetture di rappresentanza della nuova monarchia. Il re incomincia a rimodernarsi il palazzo reale, a costruirsi tutta una serie di regie ecc. Juvarra a Torino disegna tutto l'ampliamento occidentale della città: un piano di espansione urbana molto ampio che comprende tutta una serie di palazzi, chiese, diciamo tutta una serie di interventi a carattere architettonico. Il modello delle architetture signorili realizzate all'interno di questo ampliamento è il modello che è stato imitato nei palazzi settecenteschi. I primi interventi avvengono nel palazzo reale che esiste già dal '500: J. interviene all'interno. La facciata viene lasciata così come è. Vengono fatte grandi opere di ristrutturazione interne e viene completato tutto quel grande serpentone di architetture che sta sulla destra. Particolare è la scala che realizza J. con motivi decorativi in stile rococò.

Dopo J. questo tipo di scala verrà realizzata in molte opere. Basilica di Superga Grande complesso commemorativo. Pantheon di famiglia dei Savoia, nella cripta sotto la chiesa sono sepolti tutti i monarchi dopo Vittorio Amedeo II. È una reinterpretazione barocca del pantheon. Vago tentativo di linguaggio austriaco nei due campanili laterali (a cipolla). Quello che traspare è comunque una grande opera monumentale con una grande scalinata davanti, con un pronao corinzio e una pianta circolare che termina con un cilindro coperto a cupola. Certamente guardando quest'opera non si ha l'idea di legerezza. Storia dell'architettura: 10 Dicembre: LUIGI VANVITELLI Ormai siamo dalla metà del 600 ai primi del 700, abbiamo visto Filippo Juvarra (più noto della storia dell'architettura dell'età moderna), Ferdinando Fuga (non è stato studente dell'accademia San Luca, però è toscano trasferitosi a Roma e formato aRoma) adesso vediamo Luigi Vanvitelli, questi personaggi vivono carriera legata al loro percorso formativo in particolare i loro committenti sono i vari monarchi europei, si avvalgono di questi architetti in quanto il loro percorso formativo li ha istruiti sulle architetture monarchiche, di stato e di rappresentanza. VANVITELLI ha carriera molto fortunata e vive percorso professionale simile a quello di Juvarra, ha anche una formazione e provenienza molto particolare perché a differenza di Juvarra, è nato in Italia ma è figlio di un belga, infatti il cognome Vanvitelli è l'italianizzazione di questo cognome fiammingo, il padre emigra nei primi del 600 in Italia per fare il pittore e inizia ad istruire il figlio, ma che non mostra attitudini verso la pittura ma mastica arte sin da piccolo. Tuttavia mostra declinazione particolare verso l'architettura invece che per la pittura ed è questo il momento in cui decide di iscriversi all'accademia diSan Luca. Nasce nel 1700 e intorno al
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A.A. 2020-2021
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

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