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LUCERNARI
Sono le coperture vetrate e per queste valgono gli stessi principi che abbiamo visto per le parti vetrate con pochissime differenze però.
Si parla di copertura obliqua perché sul tetto non è possibile averlo orizzontale perché altrimenti si creerebbe una sorta di piscina. L'altro elemento di particolarità è che il fermavetro se confrontato con quello della vetrata ha un profilo diverso ed è arrotondato, questa scelta non è di tipo architettonico ma è un obbligo perché l'acqua che scende sul vetro deve trovare un elemento inclinato per scivolare ed evitare il deposito sopra al vetro e causare infiltrazioni.
Quello che era il montante nella parete vetrata qui diventa un punto secondo il principio del triangolo.
La capacità progettuale si vede nel collegare la struttura con i lucernari. Collegamento tra lucernario e parete: il lucernario non è fatto "a capanna", ma si collega ad una
parete verticale, situazione che si presenta nelle serre. Presenta un supporto, ferma vetro e coprigiunto. Il vetro deve essere antisfondamento (indicato nel disegno da una linea nera spessa), in modo tale che se il vetro si dovesse rompere i frammenti non cadano al di sotto. Poi c'è il frammento di raccordo e schiuma poliuretanica a riempire. Sopra al tutto c'è una scossalina a proteggere. Sotto la scossalina viene posizionato un impermeabilizzante che arriva fino al lucernario. Quando lo costruisco ho lucernario più una guaina di collegamento con una vite che fa da stop, al di sopra ho la scossalina che evita l'ingresso dell'acqua con dell'intonaco battuto sopra o se comunque fatto dopo viene messo del silicone per sigillare. Regola fondamentale per il lucernario è il risvolto che non parte mai dal livello della copertura perché consentirebbe delle infiltrazioni ma c'è sempre un risvolto, quello che viene chiamato
In realtà nella foto non c'è un lucernario intelaiato ma un lucernario già pronto (in plastica traslucido), ed è molto più limitato come dimensioni.
Policarbonato: è un materiale che è translucido spesso realizzato con un pannello composito di tipo alveolare, utilizzato per le serre di coltivazioni, il motivo per cui viene fatto oltre alla qualità del materiale è che fa passare le radiazioni adatte per le piante ed è molto meglio del vetro per le serre agricole.
LE COPERTURE: I 4 strati costituiscono una parte di completamento quindi qualsiasi copertura li ha. C'è un numero alto di possibli soluzioni di copertura alcune regole sono fisse altre variabili, in particolare riferite alla successione degli strati.
L'isolamento può trovarsi in varie posizioni per esempio, ed è importante
che massetto delle pendenze e sopraimpermeabilizzazione è sempre e solo in quell'ordine, perché chiaramente l'impermeabilizzazione segna la differenza tra la parte bagnata o umida della copertura e la parte asciutta, quindi se l'acqua scorre sulle tegole del tetto può sempre infiltrarsi fino all'impermeabilizzante e deve essere poi mandata via. L'isolamento può trovarsi in posizioni diverse o direttamente sulla parte resistente (tetto caldo) o sopra al massetto o sopra alla guaina (tetto rovescio). Il tetto caldo è la situazione più tradizionale, l'isolante è protetto da una barriera al vapore, che lo protegge dai vapori interni ed è resistente a compressione essendoci sopra i vari strati. Posizionando l'isolamento sopra invece ci sono più problemi, primo che dovrò tagliarlo in corrispondenza dell'incrocio delle falde, secondo c'è un problema di applicazione.dellaguaina a caldo sull'isolante, la guaina che posiziono sopra dovrà essere una guaina a freddo, cioè incollata, o tutto un rotolo unico. Il tetto rovescio presenta l'isolante sopra massetto e guaina, quindi funziona come un cappotto, quindi avrò una maggiore inerzia termica. Non si fa sempre e non si faceva prima perché non c'erano degli isolanti adatti a stare a contatto con l'umidità. La pavimentazione può essere messa sopra l'isolante dopo aver posizionato un allettamento oppure tramite dei quadrotti poggiati. 69Membrane bituminose: è derivato dal petrolio, oggi viene impacchettato in un prodotto evoluto che è la guaina fatta di un'armatura che è un tessuto che tiene unito il bitume che lo rende arrotolabile e facile da usare in cantiere mentre un tempo era liquido e veniva applicato col pennello avendo però delle differenze di spessore, è plastico e quindi si adatta bene ai
Vari profili dell'edificio e funziona bene, c'è da ricordare però che il bitume ha una scarsa durevolezza.
Membrane sintetiche: sono costituite di PVC (plastica), quindi sono più resistenti, ma fortemente inquinanti, ancor più del bitume. Non si adatta facilmente alle asperità della copertura.
10/05/21 Energia primaria = consumo di fonti di energia, cioè quelle che consumiamo nelle centrali elettrice
Energia secondaria = quando quest'energia viene trasformata
Energia finale = quella consumata dalle utenze 707172
12/05/21 Le finestre e le vetrate sono un punto debole/critico dell'involucro, perché è dove c'è una trasmittanza maggiore e dove c'è il passaggio di raggi solari.
Opzione più semplice: vetro direttamente inserito nel muro con della malta, senza l'infisso. Soluzione piuttosto utilizzata fino all'invenzione del doppio vetro, nel caso in cui non era necessario avere
una parte apribile. INFISSO IN LEGNO
Da notare che deve essere sempre presente il gocciolatoio.
Normalmente porte e finestre vanno fatte aprire verso l'interno (a meno che non siano porte di sicurezza) per evitare di esporle alle intemperie e per poterle pulire meglio.
Quell'elemento cerchiato in rosso serve proprio per proteggere dalla pioggia e non farla entrare.
Infissi in legno erano più manutenibili, mentre quelli che si usano oggi sono meno durevoli, si deteriorano prima.
Si dispone un controtelaio prima di fare l'intonaco, questo perché il controtelaio fa da battuta per l'intonaco.
L'intonaco ha delle criticità per quanto riguarda gli spessori. Poi c'è la tolleranza, il coprigiunto e l'infisso. Viene messa una schiuma poliuretanica che va a riempire lo spazio della tolleranza e fa isolamento.
Il vano della parete non è molto preciso. Anche per questo si inserisce un controtelaio.
Il controtelaio viene messo prima di fare l'intonaco.
quindi fa da battuta all'intonaco. Vediamo poi una schiuma poliuretanica, che blocca l'infisso. Nel disegno a destra, dove non è presente la mazzetta, c'è un passaggio ininterrotto dove può infiltrarsi acqua e aria. Quindi è una soluzione più critica dal punto di vista delle prestazioni. Al contrario, è più semplice da realizzare e permette un vano di luce maggiore. Se ci troviamo ad es. vicino a un pilastro sicuramente avremo la soluzione di destra, perché non possiamo fare quella sporgenza sul pilastro. Qui vediamo la posizione dell'infisso rispetto all'isolante nel caso di parete a cassetta. La soluzione più semplice è la prima, dove è tutto allineato. Qui vediamo con la parete a cappotto: isolante esterno, la finestra si trova arretrata e poi o rigira il rivestimento o c'è un coprigiunto a imbotte. INFISSO METALLICO Nel passaggio dall'infisso in legno a quellometallicol'idea è quella di fare un profilo di quell'infisso di prima, svuotarlo, e andare poi ad aggiungere alcuni dettagli. È come se fosse quello del legno, ma reso più essenziale e aggiungere alcuni piccoli elementi, ognuno dei quali irrigidisce il profilo ed è fondamentale. Gli elementi rossi sono delle guarnizioni che danno la tenuta.
VETROCAMERA sfrutta al meglio l'intercapedine, con un giusto compromesso tra aspetto tecnologico per realizzare il vetro e il funzionamento dell'intercapedine stessa come isolante. Si possono fare una serie di migliorie a partire dal vetro di rivestimento e dal gas che si trova all'interno, il quale non deve contenere umidità, più è nobile più ha una capacità isolante.
Il vetro in sé non è un grosso isolante, quindi ispessirlo troppo non produce un miglioramento significativo, ma se aumento il numero di lastre di vetro e il numero di intercapedini
Grazie ad uno strato sottilissimo, detto film, aumenta l'isolamento. 75
TRIPLO VETRO
Il vetro in sé non è un isolante. Quindi non è la lastra di vetro a cambiare l'isolamento, in realtà quello che aumenta è l'intercapedine. Il triplo vetro mi permette di avere un'intercapedine più grande senza che si formino i moti convettivi, cioè una doppia intercapedine. Come in questo caso il vetro in mezzo può anche non essere un vetro ma solo un film che divide in due l'intercapedine.
I contro sono che si può ridurre la trasparenza o avere attraverso il film una distorsione della visione esterna, o il film nel tempo si può deteriorare e produrre questi effetti.
Nel diagramma vediamo come all'aumentare dello spessore dell'intercapedine la trasmittanza diminuisce per poi raggiungere un punto di optimum (circa 1-1.5 cm di spessore) per poi iniziare a aumentare piano piano. 76
Il metallo trasmette parecchio
calore per conduzione quindi glitaglio termico,infissi vengono fatti con (cerchiato in rosso) cioè c’èuna discontinuità tra interno e esterno (un’intercapedine chesepara interno e esterno) che evita la conduzione del calore.Nello spessore del vetro il taglio termico e il vetro sono complanari.C’è una canaletta in pendenza che porta via la pioggia.Gli infissi in PVC sono più ingombranti, perché più spesse.
GIUNTO APERTOSi crea un percorso per la pioggia, che è aumentato ancora di più dal vento, andando a creare delleinfiltrazioni. Il giunto aperto consiste nel togliere la guarnizione esterna, e metterne una interna capovolta.Sotto c’è una canaletta che porta via l’acqua che si accumula là dentro.
1 – giunto ape