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Teatro Civico
Costruito nel 1774 in via Università da Belgrano su commissione del barone Francesco Zapata, fu ceduto al comune nel 1841 e demolito in gran parte dai bombardamenti durante la guerra. Nel 2006 lo spazio fu restituito al suo uso storico e fu ristrutturato secondo il minimo intervento e la distinguibilità:
- Restauro conservativo delle mura perimetrali
- Installazione all'interno della piattaforma della platea e di ballatoi che riprendevano le altezze dei vari palchi originali. Il progetto rispetta il vuoto e crea un teatro a cielo aperto.
Vuoti urbani
Isolato tra via Fara, Via Santa Margherita e via San Giorgio:
Dopo il '43 i bombardamenti avevano danneggiato seriamente il quartiere Stampace. Si decise di cogliere l'occasione per migliorare la viabilità in quella zona demolendo due strisce di edifici e allargando la strada. Avvenne nel '61 la separazione fisica tra Stampace e Castello. Nel '94 fu demolito un nuovo insieme di...
Il Restauro Critico e la teoria di C.Brandi:
La nascita del restauro critico è legata ai fallimenti del restauro scientifico alla necessità di sconfinare dal principio di minimo intervento all'influenza della filosofia estetica.
Influenze:
Filosofia estetica e teoria della conoscenza soggettiva, Kant:
Kant dirà che la conoscenza è filtrata dalla soggettività e che perciò i giudizi estetici non possono essere oggettivi, non si può seguire una regola fissa. Il restauro non è altro che una risposta ad un interrogativo.
Fenomenologia: studia la classificazione dei fenomeni così come si presentano, è importante nel restauro perché lo studio dell'oggetto avviene in modo da creare nuove analogie con altri soggetti di studio, fenomenologia per la conoscenza dell'opera.
Scuola di Francoforte: avrà una grande influenza nella storia del restauro poiché essa critica la società
moderna che sta perdendo i principi morali perché guidata da avarizia nei processi economici. L'unico modo di riscattarsi è trovando il modo di esprimersi attraverso le forme d'arte. Il restauro sarà una di queste e sarà un processo creativo. Strutturalismo: Francia anni 50-60 Gestalt psychology. Noi quando ci troviamo di fronte ad un'opera d'arte ne percepiamo l'insieme non i singoli particolari. Il tutto non è la somma delle parti bensì l'insieme e tutto ciò che percepiamo. Per Brandi questo sarà il punto di partenza per il concetto di unità potenziale dell'immagine che è ciò a cui si aspira quando ci si accinge al restauro. La filosofia influenzerà anche la terminologia: Pane tornerà sul concetto di Poesia/prosa collegato a Emergenze/edilizia minore. Concetto di storia di Benedetto Croce: la storia è storia contemporanea, chi la racconta lo fa secondoLa propria cultura. L'arte deve essere autonoma dalle altre discipline o deve essere il metodo per esprimere la propria soggettività. La storia è fatta di eventi, rispetto al positivismo ottocentesco secondo cui la storia era l'elenco più lungo possibile di fatti accaduti, ora la storia doveva essere costituita dallo storico secondo una selezione di fatti che si pensava potessero essere rilevanti. Parallelismo col restauro che seleziona ciò che va tramandato. Positivismo per cui storia = scienza, Restauro = operazione che dipende dalle regole della storia; XX secolo, Storia è scienza, Restauro = processo selettivo basato sulla conoscenza storica che interpreta l'opera sulla base del riconoscimento del suo valore. Il restauratore diventa un critico che può decidere le sorti dell'opera in base alla conoscenza dell'opera stessa. Il restauro critico che si basa sulla dialettica fra due istanze: storico ed estetica e l'opera viene vista
Come Materia/immagine ma anche come documento/prodotto artistico. L'intento del restauro critico è quello di liberare l'immagine dell'opera (non quella originale) seguendo un processo critico. Primo passo è il riconoscimento del valore dell'opera che è soggettivo ma non arbitrario poiché si basa su dati storici, poi segue la critica e per ultimo l'intervento. Il restauro critico non ha regole fisse ma va caso per caso. Il restauratore può metterci creatività poiché il restauro è creativo, perciò l'architetto restauratore deve avere:
- preparazione storico-artistica, architettonica;
- Competenza tecnica;
- Umiltà;
Si negano gli abbellimenti poiché lo scopo è solo quello di tramandare l'opera al futuro.
Cesare Brandi 1906-1988: Si laureò in lettere a Firenze, nel 1938 fondò l'Istituto centrale del Restauro. Fu scrittore, critico d'arte e teorico d'arte.
Insegnò a Roma, Firenze e Bologna nelle accademie. Produsse numerose opere di storia dell'architettura come: "Struttura e architettura"; di storia dell'arte come: "Giotto"... "Disegno dell'architettura italiana"; di restauro come: "Teoria del Restauro". Fu scrittore in riviste quali "L'immagine".
Influenze e punti cardine:
- Influenza di Benedetto Croce: l'opera d'arte è intuizione ed espressione che si concretizzano in materiale fisico.
- La concezione dell'opera è pura e non si può restaurare, si restaura solo la materia dell'opera poiché rappresenta l'unica cosa degradabile.
- L'opera d'arte è un intero, non è divisibile. Attraverso il fisico arriviamo alla concezione e con la critica possiamo toccare solo la materia, mai la concezione.
- Così come il romanzo storico può avere
più valore della storia in sé, anche il restauro critico può avere un risultato di maggior valore rispetto al restauro filologico-conservativo, perché la storia non è altro che interpretazione dei fatti.
Il restauro:
- Rappresenta un atto critico inteso come riconoscimento metodologico dell'opera d'arte nella sua forma fisica e nel suo duplice contenuto estetico e storico, in vista della sua trasmissione al futuro.
- Nell'opera d'arte va privilegiata l'istanza estetica perché è proprio questa a renderla un'opera d'arte.
- Bisogna salvaguardare anche le condizioni ambientali dell'opera poiché è inserita in un contesto.
La lacuna: secondo la Gestalt è un'interruzione del testo figurativo e per gestirla fu fatto:
- Metodo della tinta unita che non è sufficiente poiché attrae l'attenzione più verso ciò che manca, influisce sulla distribuzione
cromatica del dipinto o dell'opera. - Tecnica del rigatino o tratteggio, mantiene la distinguibilità e gioca sulla ricostruzione dell'unità figurativa attraverso il colore, tono e luminosità e lo fa in un piano arretrato rispetto alla lacuna stessa. Piccole pennellate che fanno capire com'era l'opera in origine.- Crocifisso del Cimabue, U.Baldini tecnica dell'astrazione cromatica che non ricrea l'immagine, non opera con la ricostruzione figurativa, da un effetto cromatico voluto che si crea con pennellate di colore. Vergine col bambino Maestro della Maddalena, Baldini: il dipinto ha subito una stratificazione che fu scoperta con l'uso del bisturi. Tre fasi mostrate contemporaneamente che hanno stili diversi ma hanno unità figurativa. Chagall completa una vetrata di una chiesa in Francia che stava venendo ristrutturata. Rispetta i cromatismi storici, il linguaggio resta autonomo e generale ma con criteri diavvicinamento all'antico.Teoria del Restauro: I. Concetto di opera d'arte e restauro: 1. Il concetto di restauro: è l'intervento volto a rimettere in efficienza il prodotto dell'attività umana. 2. Tipologie di restauro: uno relativo a manufatti industriali, che è un semplice ripristino delle sue funzionalità; uno relativo alle opere d'arte, che è relativo al riconoscimento dei valori dell'opera ed è fortemente condizionato da questi. 3. Opera d'arte: ha un'istanza estetica: la sua artisticità per cui l'opera è definita tale; istanza storica: è il prodotto umano di un certo luogo, tempo e spazio. 4. Conservazione: la consistenza fisica in questo senso assume un'importanza fondamentale perché bisogna avere sussidi scientifici per poter tramandare la materia. Si restaura solo la materia dell'opera. Il restauratore deve mirare al ripristino di
un'unità potenziale purché sia possibile farlo senza commettere falsi storici o cancellando gli effetti del tempo.
II. La materia dell'opera d'arte:
- Il concetto di materia: definiamo cosa costituisce la materia rispetto all'immagine, una cosa che riguarda il suo senso fisico e non il suo senso estetico.
- Materia: si distinguono struttura ed aspetto, la struttura è ad esempio la tavola lignea, l'aspetto i suoi colori. L'opera d'arte è anche inserita in un luogo in cui la luce ha un ruolo importante, la si sottrae al suo luogo originale solo se per motivi di conservazione.
III. Unità potenziale dell'opera d'arte:
- Concetto di unità: lo strutturalismo dice che l'opera d'arte è intero e non totale, cioè l'unità è data da più parti che compongono l'opera d'arte.
- Unità dell'intero: idealismo dice che
L'opera non è un'unità funzionale ma ci si limita a conoscere il valore semantico, l'immagine è veramente solamente ciò che appare.
Unità dell'opera d'arte: l'opera è un insieme di parti quindi anche se è fisicamente frantumata continuerà ad esistere come unità. Se essa è divisa si cercherà di costruire la potenziale unità originaria. Nelle opere d'arte non si procede per analogia.
Unità potenziale dell'opera d'arte: si deve stabilire con costanza storica ed estetica. La materia d'arte è insostituibile, solo la parte strutturale può essere "sostituita". Il restauro ha anche il compito di facilitare interventi.