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Teoria Economia
Organizzazioni: Gruppi di persone che decidono di cooperare stabilmente per conseguire obiettivi comuni e individuali.
Azienda: Complesso di beni organizzato dall'imprenditore per raggiungere un fine economico.
Contabilità: È un sistema che fornisce informazioni su una attività.
Classificazione delle aziende:
- In base allo scopo:
- Private
- Pubbliche ( amministrazioni pubbliche )
- Aziende no profit ( hanno il fine di governo, fornire servizi sociali, sicurezza, istruzione )
- In base ai settori di attività economica:
- Industria: tutte quelle che producono oggetti/qualsiosa ( manifatturiera )
- Servizi: non producono nulla ma erogano un servizio ( turismo )
- Classificazione ATECO dei settori industriali: attività e codici ISTAT in Italia
- In base alle dimensioni:
- In base alla localizzazione dei mercati di vendita:
- Aziende locali
- Aziende nazionali
- Aziende multinazionali
- In base al ciclo di vita:
- Imprese di nuova costituzione
- Le startup ( new economy che si lancia sul mercato )
- Imprese consolidate
SOCIETÀ
- DI PERSONE: sono società definite tali in quanto prevede l'elemento soggettivo, rappresentato dai soci, rispetto al capitale. Non acquistano personalità giuridica.
- DI CAPITALI: vantano indipendenza economica, hanno propria personalità giuridica, il patrimonio è avulso e distinto da quello dell'impresa.
- PER AZIONI: è una società di capitali, dotata di personalità giuridica. Qui prevale elemento: i soci sono rappresentati da azioni.
- COOPERATIVE: società con come obiettivo l'investimento dell'utile per il benessere della cooperativa stessa, costituzione fondamentale e il voto per testa.
PERCHÉ ESISTONO LE AZIENDE?
PER I COSTI DI TRANSAZIONE
R. Coase 1937 → The nature of the firm
TEORIA DEI COSTI DI TRANSAZIONE
(sono i costi che devono essere sostenuti per realizzare uno scambio o una transazione economica)
Se la relazione avvenisse solo tra gli individui ci sarebbe un accumulo di costi ⇒ Se si mettono insieme i costi di transazione sarebbero + bassi
PER QUALE SCOPO ESISTONO LE AZIENDE?
1979 scopo → MASSIMIZZARE IL RITORNO; più breve tempo possibile ottenere il massimo guadagno
1981 → massimizzazione il valore per azionista non deve essere penalizzato di dimenticarsi degli altri interlocutori che giocano un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo dell'azienda
Stakeholders → Coloro che sono influenzati da ciò che l’impresa fa, ma che a loro volta possono influenzare l'azienda (dipendenti, clienti, ambiente naturale, pubblica amministrazione)
ATTUALMENTE:
- Da single bottom-line (dimensione economica) → a triple bottom line (dimensione sociale, economica e ambientale)
- Tenere conto degli impatti che si hanno sulla società, sull'ambiente
(*) creare valore per i proprietari di un’azione (stakeholders)
RENDICONTI
- RENDICONTI DI STOCK
- Viene prima il contenuto
- Si riferiscono a un determinato istante; sono quindi "istantanei"
- RENDICONTI DI FLUSSO
- Viene prima l’oggetto
- Un determinato periodo di tempo; sono una sorta di filmato
LO STATO PATRIMONIALE
Rendimento di stock. Fornisce informazioni sulle risorse possedute da un'azienda in un certo momento e sui diritti che su tali risorse vantano sia la proprietà sia terze parti sempre allo stesso momento.
Composto così:
- ATTIVITÀ
- Insieme di valori posseduti dall'azienda (beni, impieghi, titoli)
- PASSIVITÀ + CAPITALE NETTO (proprio capitale di rischio)
- OBBLIGHI che l'azienda ha nei confronti dei terzi per non avere da queste nessuna risorse
- Capitale netto: costituito da
- CAPITALE VERSATO: ammontare già divenuto versato per far partire l'attività
- Riserve di utili: ricchezza generata dall'impresa ma non ancora distribuita
PRINCIPI CONTABILI
- PRINCIPIO DEL DUPLICE ASPETTO (o principio dualistico)
- Deve essere in ogni momento contemporaneo tra totale delle attività e totale delle passività + capitale netto
A=P+CN
da cui CN=ATTIVITÀ-PASSIVITÀ
IL CAPITALE NETTO È UN VALORE RESIDUALE
- PRINCIPIO DI OMOGENEITÀ: È l’unità di misura delle risorse e la moneta (permante di confrontare dati oggettivi)
- Limite: tutto ciò che non può essere quantificato, non può essere monetizzato non può tenere parte del bilancio
IL BILANCIO È UNA DESCRIZIONE INCOMPLETA
- PRINCIPIO DELL’IDENTITÀ GIURIDICA: Proprietà e impresa sono entità giuridicamente distinte e gli eventi che non riguardano la gestione dell’impresa non devono influenzare la contabilità.
3 Categorie dei Costi di Competenza:
- Costo del Venduto ➔ direttamente connessi ai ricavi generati (rilevati nello stesso periodo).
- Costi di Periodo ➔ risorse consumate per rendere possibile la gestione. Non lasciano nulla "in eredità" al periodo successivo, non sono connessi ai ricavi.
- Perdite ➔ attività consumate senza produrre alcun tipo di utilità (non incrementano i ricavi) es: incendi, furti.
Come Capire se Sono Costi di Competenza
- Una risorsa è acquistata durante l'anno e ne è consumato nel medesimo anno ➔ è un costo di competenza
- Spese per sostenere le attività sono state sostenute in periodi precedenti e sono state inserite come crediti di imposta. Nel corso dell'anno alcuni di questi benefici sono consumati ➔ le spese si trasformano in costi di competenza (es.: rimanenze dei prodotti finiti, costi amortizzati, attività immobilizzate terminate).
- Spese effettuate per acquistare attività non ancora costi di competenza all'anno, es: i beni benefici non sono stati ancora sfruttati ➔ diventeranno costi di competenza in periodi futuri.
- Costi di competenza dell'anno non sono pagati entro la fine dell'anno ➔ riconosciuti nel periodo nel corso del quale si usufruiscono del servizio.
Principio della Continuità dei Criteri di Valutazione:
Una volta che l'impresa abbia adottato un determinato criterio di contabilizzazione, deve garantirne ad utilizzazione a meno che non esista un giustificato motivo per cambiare.
Principio di Significatività e Rilevanza:
Trascurare i fatti non rilevanti. Evidenziare tutti quelli rilevanti.
Esempi: un'azienda vende un titolo a un valore maggiore del suo costo d'acquisto ➔ rimanere = costo delle merci acquistato ma non ancora venduto alla data del bilancio.