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La differenza è che nella vetrata a disco siccome il materiale lo faccio roteare esso si di-
stribuisce in maniera abbastanza irregolare anche perché più il materiale è pesante tanto
più le asticelle più pesanti all’interno del vetro cercano di rimanere verso il centro, mentre
quelle più leggere si distribuiscono più in periferia. Risulta un vetro con parti più chiare e
altre più scure.
6. Vetrata storica
vetri placcati,
Molto spesso i sono cioè per esempio i vetri rossi di una vetrata storica in
presenza di un vetro rosso e un vetro incolore.
realtà sono quasi sempre dati dalla Per-
ché il vetro rosso se accostato a un vetro giallo, la luce non riuscirebbe a passare sarebbe
troppo scuro; quindi per fare in modo che la luce passa dal vetro è necessario avere una
vetrata rossa affiancata da una vetrata incolore.
Tavola di legno su cui si mette uno strato di gesso e sopra il quale si va a lavorare con
una punta. Si disegna su questa tavola in scala 1:1, il disegno e a volte anche i dettagli che
segnalano di che colore deve essere il vetro in quel determinato punto. Successivamente
si prende il vetro lo si taglia con le dimensione che servono con un vetro arroventato,
dopo di che andranno uniti. chiari e scuri “Tri-
All’interno di uno stesso vetro ci possono essere dei grazie alla tecnica
saglia”. Un colore solo in 3 sfumature diverse da delle sfumature, questa tecnicamente è
pittura su vetro.
Si può lavorare anche in negativo cioè dipingo tutto e vado a togliere grattando il colore
per far emergere il vetro sottostante.
Come vengono assemblati i vetri:
• piombi
Tradizionalmente vengono messi insieme con dei (listelli di piombo e sono lunghi
tanto quanto la mia lastra di vetro)
forma di H
Sono a perché poi devo far entrare dentro il vetro e poi devo martellare deli-
catamente (perché dentro ho del vetro) i piombi per fare in modo che essi tengano il ve-
tro. Tutti i vetri di una vetrata sono connessi l’uno con l’altro dal sistema dei piombi che
funzione rimanere statici, creare il disegno,
hanno la di inoltre però contribuisce a o il
contorno.
Dopo che ho collegato tutti questi vetri la struttura pesa molto, quindi devo armare il ve-
tro cioè costruirgli attorno una gabbia in ferro. Anche l’armatura che può avere varie
forme può contribuire al disegno della vetrata.
Tecnica della vetrata lezione 1 27/02/2018
7. Le origini della vetrata
non nasce con il Gotico.
• La vetrata Saint-Denis non è dunque la prima vetrata gotica
(Theophilus la descrive prima nei suoi testi).
molte testimonianze
• Ci sono in riferimento alla vetrate a partire dal IV secolo: Lattan-
zio; San Girolamo; Prudenzio; Sidonio Apollinare; Paolo Silenziario e Procopio di Cesarea; Grego-
rio di Tours; Beda il Venerabile; Vita di san Liudgerius.
Testa di Cristo
• trovata a Ravenna, è un tondo autosufficiente non è un pezzo di vetro
legato ad altre cose. Probabilmente i vetri a cui fanno riferimento le testimonianze so-
pra riportate sono dei piccoli vetri inseriti all’interno di transenne.
• Nel mondo musulmano si possono vedere delle transenne traforate.
riferimento da altre arti
Tutte le arti hanno preso punti di (esempio il cinema da: 1. tea-
tro 2. pittura). Per la vetrata sono:
- MOSAICO: (civiltà Mesopotamiche antiche), le tessere che costituiscono il mosaico
sono di materiale vitreo, sono smalti vitrei. Accostamenti di piccoli pezzi di vetro.
- OREFICERIA: materiale vitreo separato e unito agli altri da lamine di metallo.
- CIMITERO: Vetrata non figurata, all’interno di un cimitero.
Testa di Santo, è abbastanza grande e quindi significa che questa testa era la testa di un
corpo molto più grande quindi possiamo dedurre che ci fossero delle vetrate molto grandi
(con figure grande al vero).
Testa di giovane:
• faceva parte di una vetrata con diversi personaggi, per esempio pote-
va appartenere a una scena di una crocifissione. Non vedevo il dettaglio di questo viso,
ma riconoscevo la scena.
Testa di Cristo
• con tecnica a Trisaglia probabilmente risalente al 1060.
• Frammenti di vetrate provenienti da Istanbul.
• Prime vetrate monumentali che si sono conservate intorno al 1100. Sono 4 profeti nella
cattedrale Augusta in Germania. Queste sono state sicuramente realizzante all’incirca
Il fatto che siano
nel 1100 come minimo una quarantina di anni prima di Saint-Denis.
così grandi ci testimonia che non era l’inizio, non è tecnicamente possibile neanche
oggi passare da una cosa così a una così in un passaggio solo. Questo ci fa capire che
ci sono andate perse delle vetrate (sono molto fragili) che sono a metà strada tra le ve-
trate troppo piccole e quelle troppo grandi, questo perché tenere insieme una vetrata di
queste dimensioni comportante una serie di esperienze che non si acquisiscono da un
cornice incolore,
giorno all’altro. Queste vetrate hanno attorno una sorta di nelle vetra-
te gotiche questa cosa non succedeva più perché questo è ancora un contesto romanico
e dal punto di vista costruttivo è molto diverso dal gotico.
gotico archi acuti
Il utilizzando gli che liberano da spinte può permettersi di inserire tan-
te vetrate e di non avere più muri che portano il peso perché gli archi acuti reggono l’inte-
romani invece non lo facevano
ro peso della struttura. I quindi quello che deve reggere
Tecnica della vetrata lezione 1 27/02/2018
la struttura è il muro, dunque non posso fare tutto finestrato (se finestra tutto crolla),
quindi se le finestre non sono molte per avere dentro la chiesa un’idonea quantità di luce,
vuol dire che queste finestre non possono essere completamente realizzate con colori scu-
ri, devono avere almeno una certa parte dove la luce passa senza disturbo.
8. Brevissima Storia della Vetrata
• 1165-1170 Il Gotico viene dopo il Romanico.
• Le vetrate Romanica hanno come colore un azzurro molto chiaro questo perché per-
mette di far entrare la luce visto le poche finestre.
• I legami che ci sono tra la pittura e la vetrata sono molto stretti, questo infatti lo si può
vedere nell’immagine Cristo Pantocrator, una miniatura dal Sacramentario di Limoges
agli inizi del XII sec. (Cristo all’interno di una mandorla).
• Anche tra oreficeria e vetrata sono stretti esempio vetrata a Chalons sur Marne Catte-
drale.
Gherlacus:
• è il primo maestro vetraio che si firma nel 1150, molto vicini a Suger di
Saint-Denis. Si tratta di una vetrata romanica, molto chiara, lavorata a Trisaglia. Nel
contesto del medioevo era molto raro che gli artisti si firmavano, questo perché gli arti-
sti erano considerati ancora come artigiani e non come intellettuali. (Michelangelo sarà
pagato perché è il migliore/genialità), l’artista del medioevo invece viene pagato per una
prestazione, quindi il fatto che un maestro si firmi testimonia che le vetrate stanno di-
ventando importanti.
Cattedrale di Saint-Denis:
• utilizzo di blu molto profondi (tutto finestrato). Nel 1144
Suger inaugurazione abside. Suger ha iniziato a inserire delle vetrate perché era stato
suggestionato da una serie di testi che aveva nel suo monastero dello Preudo_Dionigi
l’Aerofagia (figura inventata), sono una serie di testi attribuiti a diversi autori fine V
inizio VI secolo. In questi testi si parla della metafisica della luce, sono rari scritti in
greco tradotti in latino (traduzione molto difficile) e parlavano della luce come attributo
della divinità. Super vuole cercare di trasportarli all’interno della sua chiesa, togliendo i
muri e mettendo le vetrate. Oggi si tende a pensare che lui avesse prese un’elemento più
nascosto in questi testi ovvero che all’’interno di questi testi si insiste molto sull’incono-
scibilità divina cioè non si può comprendere l’assolutezza di Dio. La tenebra diventa invi-
sibile alla luce, e tantopiù quanto più è la luce. […] la tenebra di Dio che sta sopra ogni cosa si vela
da questa frase Suger inizia a meditare e utiliz-
ad ogni luce e si nasconde ad ogni conoscenza;
za colori scuri proprio per evidenziare questo mistero di Dio.
• Vetrate di Chartres: hanno assunta una dimensione diversa, sono delle vetrate con del-
le storie che vengono narrate all’interno di ciascuna armatura. L’armatura passa attra-
verso le storie in maniera leggera senza disturbare, inoltre crea anche una scacchiera e
permette di leggere gli episodi in modo ordinato.
• Inghilterra Canterbury 1200: ci sono composizioni moto complesse, dei disegni parti-
colarmente suggestivi. Il seminatore realizzato in negativo.
Tecnica della vetrata lezione 1 27/02/2018
• Vetrate di Chartres 1221-1230: Grandi vetrate, Rosone centrale. Qualità delle opere
che possiamo trovare in questi luoghi.
• Morte della vergine Chartres 1205-1215: i volti seguono la pittura gotica. Le figure
sono inquiete con deformazioni e torsioni innaturali.
• Storie di Carlo Magno Chartres 1225: Carlo Magno che vede Costantino in sogno,
Costantino era il primo il imperatore Cristiano.
• Cattedrale di Bourges: presenza di un’armatura che non rompe più il ritmo della nar-
razione. Consente una migliore lettura.
• Gotico Radiale, Saint Chapelle: eliminazione dei muri, venne realizzata in 5 anni 1243-
1248 (tempo ridicolo per enormità dei vetri realizzati), vetrate molto alto e snelle non
sono inserite figure umane in quanto risulterebbero sproporzionate, ma al contrario si
possono trovare racconti di ogni singolo santo, ma questi vengono diluiti in tanti episodi
e così facendo non si colgono più le parti importanti e inoltre data l’altezza delle vetrate
non si riescono a percepire i primi episodi posti sulla sommità della vetrata.
• Châlons-sur-Marne: le vetrate sono eleganti e risultano molto luminose data dalla pre-
dominanza di colori chiari.
• Le cinque sorelle, York
9. Vetrata in Italia
La vetrata si diffonde anche in Italia, la “Trisaglia” va perduta in quanto la cottura non è
stata cotta bene.
Momento decisivo nella storia della vetrata (non in meglio) è tra il 1320-1330 con l’inven-
giallo d’argento, non su vetro.
zione del prima era una pittura di luce di vetro Dal mon-
do arabo arriva un colore fatto da ossidi di argento che permetteva di far ingiallire il ve-
tro. La pittura di vetro inizia a diventare una pittura su vetro, cambia l’identità della tec-
nica; la vetrata inizia a inseguire la cultura.
• Chiesa di San Lorenzo, Firenze: vetrate molto