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RADIO

Risolve il problema dell’analfabetizzazione come limite all’informazione -> supera la stampa

Arriva ovunque perché medium PERSONALE

Rivoluzione i modi di fare spettacolo e al composizione degli spettatori stessi:

- è interessata a informazione e spettacolo

- ha un pubblico frammentato e molto numeroso

vs teatro: filtrato dal feedback immediato del pubblico, che è massa

vs cinema, che non riceveva feedback immediati dal pubblico, ma attraverso le vendite dei biglietti 15

La radio segna molti importanti documenti storici, come i discorsi di Roosevelt specifici per la radio, “Conversazioni al

caminetto”.

Negli USA le radio nascono privatamente, soprattutto a NY

In Europa in molti casi gli enti nascono subito pubblici (e in certi casi andranno sotto i regimi)

Radiogiornali: forme più semplici e rapide di quelle della stampa

Orchestre radiofoniche: musica in diretta anche se non continuativa

-> si cerca una riproduzione meccanica della musica -> implementazione del fonografo di Edison = GRAMMOFONO

Nasce poi il 78 giri -> la radio spinge molto sul disco

Allo stesso tempo l’industria musicale si deve adattare ai tempi dei dischi, 3/4 minuti max -> la musica classica aveva

brani troppo lunghi -> nasce la CANZONE in senso moderno (una delle prime star sarà Enrico Caruso)

La musica si è sviluppata internazionalmente perché il linguaggio musicale è universalmente accettato e comprensibile.

3 case importanti che detengono il 70% del mercato:

1. SONY

2. UNIVERSAL

3. WARNER

è possibile perché non si occupano solo di musica, ma producono film, hardware, spettacoli tv, ecc

L’altro 30% è di case indipendenti.

Il mercato musicale è dato soprattutto da USA, Giappone, UK, Francia, Germania.

8 maggio 2017

TELEVISIONE

Legame molto forte con la radio -> travaso di persone, soprattutto giornalisti

È il mezzo che raggiunge il massimo livello di penetrazione -> 90%

- pubblico disperso, eterogeneo

- immediatezza

In Italia: ’24 URI -> sotto il fascismo diventa EIA -> nel dopoguerra diventa RAI -> ’54 inizio trasmissioni

L’arrivo della tv cambia la disposizione nelle case e nei salotti: tv al centro.

Era uno strumento comunitario, ci si ritrovava a vederla in casa di qualcuno o nei bar

All’inizio trasmetteva

- in diretta

- 4h al giorno

- con una forte componente pedagogica e ideologica, restrittiva su cose come violenza, sesso e lusso (influenza forte

della DC)

- spettacoli teatrali, commedie, quiz = intrattenimento

- primi personaggi televisivi (es. Mike Bongiorno)

Problemi organizzativi: i costi di manutenzione di una rete televisiva sono enormi (costo di uno studio al giorno:

1mln). Il problema più grosso però era la trasmissione: mentre le onde radio sono mediamente potenti e possono essere

sentite da lontano, il segnale tv viaggia in linea retta, non tramite onde, e quando trova un ostacolo non riesce a passare.

La soluzione è di mettere dei ripetitori che spingono avanti il segnale -> costi altissimi

Per questo motivo ci sono pochi grossi canali tv.

Altri sistemi sono

- via cavo (fili sotto le città, reti del computer)

- satelliti, che ricevono il segnale e lo consegnano quasi ovunque dall’alto

ma sono comunque costosi.

La possibilità di registrare le trasmissioni allunga i tempi di trasmissione.

Il pubblico apprezza molto film e fiction .> la tv inizia a pagare diritti per la trasmissione di film, all’inizio quelli vecchi.

Si creano poi serie tv, film ampliati e divisi in episodi di max 50min. Le serie erano

- più economiche di un film alla volta

- fidelizzanti

all’inizio si usavano attori non famosi perché costavano meno e per una questione di prestigio 16

La tv ha lasciato perplessi molti intellettuali:

1. POPPER, Cattiva maestra televisione: il bambino cresce guardando contenuti molte volte discutibili -> necessità

dell’istituzione di un patentino, un insieme di norme di tutela

2. SARTORI, Homo videns: evoluzione antropologica che ha spostato l’elaborazione dallo scritto al visuale, che

trasmette immagini ad una velocità tale da non permettere il processo d’astrazione tipico dello scritto -> riflettiamo

meno e in modo sempre più semplicistico, cosa particolarmente problematica per i messaggi politici, che sono

diventati spettacolarizzati e vuoti

3. BAUDRILLARD: la tv porta all’estrema ibridazione tra reale e irreale.

4. DEBORD: la tv è uno dei mezzi che ha trasformato la realtà in immagine (= è vero solo se si vede in tv) -> reality

show, in cui la realtà diventa spettacolo (anche se poi sono tutti costruiti)

Infotainment: importanza di studi ben arredati, musiche, attenzione al dettaglio. L’informazione è diventata un ibrido

informazione-spettacolo

Pubblicità in tv: inizia nel ’57 con il “Carosello” -> essendo considerata negativamente, era “contenuta” in un orario

specifico. Erano prodotte dalle grandi agenzie pubblicitarie milanesi, attraverso campagne pubblicitari.

Il grosso delle pubblicità è per

- telefoni cellulari

- automobili

- alimentari

anche se è importante ricordare che la pubblicità non riflette le tendenze di consumo degli italiani, è solo una strategia

economica -> la tv è uno specchio distorto dell’Italia

Il 50% della pubblicità in Europa va in tv; altri mezzi sono molto più di nicchia.

9 maggio 2017

All’interno della tv

- crescita del canali a pagamento

- i canali tradizionali sono costanti ma con tendenza alla diminuzione

Diffusione radio vs tv

- la curva della radio si mantiene alta più o meno come quella della tv

- sorpasso della tv negli anni ’80

- è presto per capire quale sarà il destino della tv (a causa dell’arrivo di internet)

Le tv sono sempre rimaste legate alle nazioni (soprattutto per problemi linguistici) però ci sono molti acquisti

cinematografici e di format tv.

USA: nel 1983 c’erano almeno 50 società diverse a controllare i media; nel 2012 sono diminuite a 6.

- fusione di molte società

- forza di società preesistenti (es. Disney)

- sinergia sempre maggiore -> semi monopolio

- pro: produzione di prodotti di qualità molto costosi

- contro: mancanza di una reale concorrenza per i nuovi soggetti

INTERNET

“Struttura di reti interconnesse ma autonome supportate da elaboratori elettronici (ospiti) che comunicano attraverso un

protocollo (linguaggio) condiviso, standard”

Grande successo per

- velocità

- risposta immediata

- coinvolgimento dell’utente

Oggi le connessioni sono fra 3mld di utenti.

Al contrario della semplicità della tv, all’inizio il linguaggio di internet era molto specifico -> problema

dell’alfabetizzazione digitale 17

La diffusione di internet quindi ha creato delle fratture, dipendenti da credito, fascia geografica e età fra chi lo sa usare

e chi no (simile all’alfabetizzazione dell’800, lentamente diventa più o meno uniforme)

Internet nasce per scopi militari durante la guerra fredda (’50) negli USA, che temevano attacchi nucleari che non

potevano controllare -> creazione di una rete di collegamenti tra silos (con missili) non necessariamente centralizzata =

struttura DISPERSA, in cui ogni centro è autonomo ma connesso. Nascita dell’ARPANET (’69)

La rete si sviluppa secondo il numero delle connessioni fatte, con la distensione della guerra fredda il progetto Arpanet

negli anni ’70 viene abbandonato: le università coinvolte nel progetto se ne fanno carico per sviluppare una rete civile

dalle stesse caratteristiche (Silicon Valley, nord California).

La prima cosa da creare era un protocollo comune -> nel ’73 si crea il protocollo standard.

Con l’arrivo delle società telefoniche si hanno più fondi -> nascita delle email

Tim Berners-Lee: incaricato dal CERN di creare una rete tra scienziati per lo scambio dati, crea il World Wide Web, un

sistema da cui è possibile accedere a tutte le reti (’91).

Il programma ebbe un grandissimo successo, soprattutto perché decise di renderlo pubblico.

1999: internet si sviluppa soprattutto in USA, EU e Giappone -> oggi la Cina è il paese con più connessioni a internet

(anche se con molti squilibri)

Controllo di internet: può essere quello di regimi dittatoriali o il controllo della privacy in internet.

Echelon: alla fine della 2a gm gli alleati avevano sviluppato una rete di controllo delle telecomunicazioni che non fu

smantellata per la guerra fredda. Si pensa esista ancora e intercetti messaggi di sicurezza e commerciali (insider trading)

Diffusione di internet: dal ’93 si è arrivati a 3mld di connessioni. È cresciuto a discapito della stampa, che già aveva

perso molto con la tv. È l’unico medium sempre in fase di salita.

E-commerce: non ha favorito il produttore, ma grandi conglomerati come eBay e Amazon.

Internet e politica:

- lato positivo: organizzazione di un nuovo tipo di vita politica. è più semplice entrare in contatto con l’elettorato,

risolvendo la crisi di posizionamento dei partiti

- lato negativo: una rappresentanza sul web rischia di andare oltre i confini territoriali di ogni stato -> può diventare

una nuova agorà, ma siccome il digital divide è molto forte rischierebbe di lasciar fuori i poveri e gli emarginati

- lato negativo: con i social c’è una ipercondivisione, che può essere vista dai partiti in modi populisti e manipolatori

Internet e società: la socializzazione nei social è diversa da quella di persona, perché è deresponsabilizzata. Ci si

sente più liberi perché non si hanno reazioni, feedback immediati, che fanno di solito scattare l’autocensura. Ci

abituiamo quindi a reazioni diverse: internet è catalizzatore di impulsi verbali come offese e linguaggio pesante.

Indagine su relazioni interne ad un’azienda USA: nelle interviste di persona i dipendenti erano molto meno espansivi e

critici che via mail, in cui si sentivano meno in imbarazzo ad esprimere le loro critiche.

-> internet non ha distrutto i piani sociali, ne ha aggiunto uno in più

Knowledge gap: ribaltamento dell’idea che il problema delle opportunità sociali fosse che pochi potevano avere

accesso alle università (teoria del ‘900) e che con un’istruzione diffusa questi problemi si sarebbero risolti.

Con l’arrivo dei mezzi per l’aumento di questo capitale culturale (tv, internet) la situazione è peggiorata, perché se la

persona non ha il capitale culturale di partenza non può (non è interessata o non capisce) il successivo capitale cu

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A.A. 2016-2017
49 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bordinf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia sociale dello spettacolo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Scarpellini Emanuela.