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ATERNAGE

di protezione da parte di un nobile verso qualcuno di scala sociale inferiore. Questa parola è

andata poi a scivolare in un significato femminile. Maternage è il termine che indica la capacità

delle donne di assumere un ruolo attivo come committenti di opere d’arte. Dal settore artistico, la

storiografia è poi passata a valorizzare il ruolo economico, politico e religioso delle donne, per

esempio l’iniziativa nella fonazione di monasteri femminili.

Riguardo al maternage, Eleonora ha un ruolo importantissimo: promuove l’arrivo a Firenze dei

Gesuiti, assieme al marito Cosimo è cofondatrice della Chiesa di San Giovannino dei Gesuiti ed è

protettrice della nazione spagnola a Firenze.

Cristina di Lorenza è promotrice di nuove fondazioni conventuali, nate nello spirito della

Controriforma e con forte carica di impegno sociale, come i Foglianti, una congregazione nata in

Francia per una rigorosa osservanza della regola di San Benedetto. Cristina ebbe un ruolo

importante anche nell’arrivo a Firenze dei Padri delle Scuole Pie, che aprirono scuole rivolte a

bambini poveri, e con gli Agostiniani scalzi, che predicavano il completo distacco dei beni mondani.

E’ un agostiniano scalzo il predicatore personale di Cristina. Cristina promuove anche il processo

di canonizzazione di Domenica da Paradiso. Il processo di canonizzazione significa che una

commissione deve esaminare se una determinata persona ha tutte le caratteristiche per diventare

un santo. Ma Domenica non riesce diventare santa perché è stata troppo accusata di essere una

seguace di Savonarola.

Il maternage non si diffonde solo a Firenze, ma nel territorio: a Pisa Cristina lascia una donazione

molto consistente al monastero delle Convertite. A Siena, Cristina dona alla Basilica di

Provenzano. 17

Pisa è una città che ha perso la sua indipendenza nel 1406. Nel 1494, data di inizio delle guerre

d’Italia e data della cacciata dei Medici da Firenze, Pisa si ribella e tra il 1494 e il 1506 c’è l’ultima

esperienza di autogoverno da parte di Pisa.

C’è una particolare attenzione da parte dei futuri granduchi, che lo diventeranno dal 1569, verso

Pisa. Intanto Cosimo I compie numerose visite politiche a Pisa: questo fatto è una forma di

attenzione e di governo. Inoltre, Eleonora di Toledo acquista un palazzo a Pisa, sede di numerosi

soggiorni della famiglia a Pisa, che diventa la seconda città del Principe. Cosimo I assume una

serie di provvedimenti per avvantaggiare la città: esenzioni, immunità, incentivi… che

promuovevano e incentivavano Pisa. Riguardo la magistratura, istituisce l’Ufficio dei Fossi era

delegata a sovrintendere agli Uffici Pubblici. Viene poi riaperta l’Università di Pisa.

A Pisa, nella Piazza dei Cavalieri aveva sede la Magistratura di Pisa.

Nel 1562 viene costituito l’Ordine di Santo Stefano, una nobiltà sovracittadina toscana di cavalieri

dipendente dal Principe. L’Ordine di Santo Stefano è fondato con lo scopo di combattere la

cristianità. Siamo in un momento di grande espansione dell’Impero Ottomano. La Battaglia di

Lepanto del 1571 è una battaglia simbolo e molto importante che fa diffondere molto rapidamente

la devozione alla Madonna del Rosario, molto importante per i cristiani.

Nel 1563, Cosimo dona due galere, cioè due navi, chiamate Lupa, che simboleggia Siena, e

Fiorenza, che simboleggia Firenze. Entrambe partecipano alla difesa di Orano, Malta e alla

battaglia di Lepanto. Nel 1607 viene conquistata Bona, in Algeria, e la flotta si procura 2 mila

schiavi e tanta artiglieria che viene fusa con la quale viene creato il monumento con i quattro mori.

Siena è una città fedele ad una tradizione repubblicana che conoscerà poi una nuova

elaborazione. Cosimo assume le vesti della persona rispettosa delle antiche tradizioni, ma non

rinuncia a dare una propria impronta allo Stato di Siena: infatti stabilisce la presenza di un

governatore. A Siena, la Fortezza Medicea viene ricostruita. Cosimo lascia in piedi molti edifici

repubblicani. Se le magistrature senesi erano sottoposte ai Medici perché erano state conquistate

e a loro rispondevano, con le magistrature di Firenze, invece, Siena non voleva aver niente a che

fare. Siena parla di un’unione personale del proprio stato ai Medici, surclassando Firenze.

Nel 1627, Caterina de’ Medici viene mandata a governare la città. Caterina Medici Gonzaga è la

figlia di Cristina di Lorena e di Ferdinando. Nel 1626, Caterina rimane vedova. Dal 1627, il governo

dello stato di Siena è affidato a membri della famiglia granducale: non è un nobile qualsiasi che

governa, ma è un Principe di casa Medici.

Arezzo è sottoposta a Firenze in modo pesante dal 1385. Viene privata del suo contado e paga le

spese di guerre di Cosimo. Vescovo di Arezzo è il segretario di Ferdinando I: Pietro Usimbardi.

Nel 1421, Livorno diventa proprietà della Repubblica Fiorentina. La costruzione della città avviene

con Ferdinando I nel 1590 che promuove con una serie di bandi chiamate Livornine. Le Livornine

concedono ai mercanti di tutte le nazioni la facoltà di libero movimento e la libertà di culto. Nel

1606, Livorno è elevato a livello di città, ma fino al 1800 è una città senza vescovo. La crescita

demografica della città e un dato sorprendente. A Livorno viene stampata un’opera di

fondamentale importanza: Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria che risponde alla domanda

se “esiste un illuminismo italiano?”: sì. 18

L’istruzione nel granducato: un panorama composito

Francesco Guicciardini nasce da una nobile famiglia fiorentina nel 1483. Scrisse Ricordanze e

Memorie di famiglia. Francesco muore nel 1540. E’ ambasciatore sotto il Soderini, ma riesce in

questo periodo turbolento ad avere un suo ruolo con i Medici: infatti è convinto che i Medici siano il

minore dei mali in un periodo difficile come questo.

Francesco, fino a 15 anni, ha dei precettori privati con cui studia “cose di umanità”, latino, greco e

legge. “Studiare umanità” significa studiare i classici latini come Terenzio, Ovidio, Cicerone. Le

scuole dei comuni adottano piccoli manuali di aritmetica.

La storia dell’istruzione vede in gioco una pluralità di attori, sia religiosi, sia laici. ma in nessun

paese europeo è presente, tra Rinascimento e Rivoluzione industriale, un sistema scolastico

pianificato. Inoltre, il Concilio di Trento rappresenta anche per questo tema dell’istruzione una

frattura. Ciò perché il peso dei religiosi nell’istruzione aumenta. Per quanto riguarda i Medici, a loro

non interessa una politica dell’istruzione. E’ necessario distinguere tra scolarizzazione e

alfabetizzazione: ci può essere alfabetizzazione anche in un luogo dove non ci sono scuole.

Lucca, nel 1545, ha 3 scuole elementari, una per Terzo. Lucca ha 3 scuole primarie pagate dal

Comune e aperte nel sabato pomeriggio. C’è un ufficio che si occupa esclusivamente alle scuole.

La Repubblica vieta le scuole private e le rende solo pubbliche. Le scuole maggiori sono quelle

dove si fa una formazione secondaria. Anche a Pistoia, sempre grazie agli Statuti, sappiamo che

sono presenti un sistema efficiente di scuole comunali. A Pisa ci sono un magister abbaci e un

magister scribendi. Nel 1522, la frase “un uomo illetterato è un albero senza frutti” ci fa capire

quanto interesse ci sia nell’istruire il popolo. Anche a Siena abbiamo una scuola pubblica per

ognuno dei tre Terzi.

I maestri che possono essere chierici o laici, sono itineranti, cioè si spostano da un Comune

all’altro. Ma non hanno una grande reputazione: il maestro di scuola non è una figura così tanto

considerata.

A Firenze, sono molte attive confraternite riservate a fanciulli, nei quali i fanciulli si allenano e si

esibiscono nella recita delle orazioni, nella recita e nel canto. Le confraternite insegnano quindi

almeno a leggere, ma non necessariamente chi legge, allora scrive. A Firenze, maestri di lettura e

di scrittura vi sono anche all’interno dell’Ospedale degli Innocenti.

Fare accademia significa fare una manifestazione di carattere teatrale o conviviale, sporadica o

improvvisata, rivolta ad un pubblico ristretto. E’ un fenomeno toscano.

Il Concilio di Trento stabilisce una cesura: vede attivissima nell’Europa dell’età moderna la

compagnia di Gesù. I gesuiti arrivano a Firenze grazie ad Eleonora di Toledo, assieme agli scolopi

e ai barnabiti. I collegi della compagnia di Gesù sono presenti, in Toscana, a Firenze, a Siena, ad

Arezzo, a Borgo San Sepolcro, a Pistoia, a Montepulciano, a Prato e a Livorno. I collegi

comprendono 3 ordini di studi: 5 anni di umanità, 3 anni di filosofia e 4 anni di teologia. I collegi

attraggono moltissimi stranieri che vengono a studiare in questi collegi. La novità dei collegi

gesuitici è che ci sono finalmente luoghi specifici adibiti all’istruzione. Per la prima volta gli studenti

sono suddivisi in classi di età, ma da subito questi collegi prendono un chiaro profilo sociale:

piacciono moltissimo ai nobili. Per quanto riguarda i ceti medio-alti, la Compagnia di Gesù

mantiene per quasi due secoli il monopolio dell’educazione.

Gli scolopi sono a Firenze dagli anni 30 del Seicento e sono scuole aperte invece ai ceti più poveri,

seguendo lo spirito del fondatore Giuseppe Calasanzio. La fortuna degli scolopi avviene grazie alla

scomparsa della Compagnia di Gesù. Disciplinamento significa intervenire nei costumi, nelle

abitudini e nelle coscienze. Il disciplinamento si avvale anche nella dottrina della scuola cristiana.

C’è una grande attenzione anche verso il mondo femminile: infatti le donne imparavano a leggere,

a scrivere e a contare.

Firenze tiene quindi un gran prestigio culturale grazie alle accademie. 19

I Medici ebbero una sorta di protagonismo militare nelle guerre contro i Turchi.

Rispetto alla pace di Cateau Cambresis, si assiste ad una generale semplificazione della carta

politica italiana. Ad esempio in Toscana, la zona di Pitigliano era governata dagli Orsini. I Medici

acquistarono dagli Orsini il territorio di Pitigliano. Lo Stato della Chiesa prese Urbino e i Savoia

riescono ad accaparrarsi principati territoriali e Monferrato. La guerra del Monferrato fu citata da

Alessandro Manzoni nel capitolo XII e XXVIII dei Promessi Sposi.

Il 1609-1621 è il periodo di Cosimo II, che cercò di portare avanti la politica interna ed esterna

molto dinamica del padre, ma era carente di salute. Ciò fa sì che aumenti il peso della madre

Cristina di Lorena. Fino alla metà del Seicento, i Medici tendono a stabilire un governo di famiglia:

non solo la madre, ma anche altri familiari andarono a compor

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A.A. 2014-2015
25 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher likelikelike di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Savelli Maria Aurora.