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Estratto del documento

Il successore è Gregorio IX, che è l’esatto contrario di Onorio III. I cardinali ritengono

che Federico II avesse accumulato troppo potere e che bisognasse contrastarlo.

Gregorio IX non può più togliere il regno o l’impero da Federico, perché ormai sta

esercitando il potere da anni. Il papa, per portare Federico a fare ciò che vuole il

papato il più possibile, si aggancia alla promessa della crociata che aveva fatto in

precedenza. Federico si rende conto che questo papa può creare problemi, perché c’è

sempre la possibilità che un papa inciti a ribellioni nel regno, quindi nel 1227 decide di

partire, ma arriva a Brindisi e sia lui che i suoi uomini si ammalano di una epidemia. Il

papa non ci crede e quindi usa la sua arma spirituale, lo scomunica. In seguito

Federico parte comunque per la crociata, va in Terrasanta e parla con il sultano, ha

una diversa idea di crociata. Il papa allora nel 1229 fa partire una crociata contro

Federico II, rivestita di significato religioso diverso, crociata contro i nemici politici. A

questa crociata rispondono in pochi, perché si trattava di una crociata assurda contro

l’imperatore e il re di Sicilia che in caso di sconfitta avrebbe massacrato tutti perché

era molto forte. L’esercito che Gregorio IX riesce a mettere insieme non riesce a

vincere, quindi Federico è posto in una situazione vantaggiosa rispetto al papa.

Si firma la pace di Ceprano nel 1230, in cui Federico si fa togliere la scomunica e va

anche a dare delle concessioni alla chiesa, perché la sua idea è che vuole mantenere

senza problemi il regno di Sicilia e l’impero, quindi vuole dare delle garanzie al papato

così che non gli si opponga più. Tra queste garanzie c’è l’immunità fiscale e giudiziaria

per il clero, quindi i chierici non possono essere giudicati dai tribunali laici del regno

ma solo dai tribunali ecclesiastici. Quindi Federico si priva di un potere. Promette

anche di non immischiarsi in nessun modo nei territori della Chiesa. C’è da sempre

una situazione di dibattito per i confini tra il territorio del regno e quello della chiesa,

fin dalla fondazione, perché sono aree montagnose per la gran parte, quindi sono

sempre stati dibattuti. Quindi con questa pace si stabilisce un punto di equilibrio che

però dura poco.

Federico II:

- 1230-1237: in Germania

- 1237-1250: in Italia, contro i comuni

Afferma la propria autorità illimitata

 Nomina suo figlio re di Sardegna

 Vs universalismo papale e diritti del papa

Gregorio IX:

- 1239: scomunica (2) -> guerra

Federico II assedia Roma (poi rinuncia)

Federico torna in Germania, quando nel 1237 torna in Italia il regno l’ha già sistemato,

quello di Germania anche, gli manca un problema da risolvere in Italia che sono i

comuni. È lo stesso problema che aveva Federico I, ma Federico II va oltre, non dice

solo che i comuni stanno esercitando poteri che non sono legittimi, ma anche che lui

ha autorità illimitata nel territorio. Va oltre l’idea contrattuale della pace di Costanza

del 1183, ma argomenta dal punto di vista teorico l’universalismo dell’imperatore.

Questa visione la applica con la guerra, quindi scende in Italia centro settentrionale

con le sue truppe.

Il papato non può accettare che Federico si proclami autorità illimitata, e soprattutto il

fatto che Federico proclami suo figlio Enzo re di Sardegna. La Sardegna è oggetto delle

mire delle città mercantile ma anche dei regni della Spagna, soprattutto d’Aragona.

Per una serie di vicissitudini la titolarità di questo regno appartiene formalmente al

papa. Federico nomina suo figlio re di Sardegna senza dire nulla al papa, come azione

politica per affermarsi dopo essere tornato dalla Germania. Nel 1239 quindi Gregorio

IX scomunica per la seconda volta Federico II, ma con un elemento in più, perché oltre

a scomunicarlo il papa scioglie anche i sudditi del regno di Sicilia dal giuramento di

fedeltà a Federico. Li sottrae formalmente dal potere del sovrano, anche se poi nei

fatti non avverrà, ma è giuridicamente un fatto importante per la questione della

affermazione della superiorità papale, perché il papa si arroga il diritto di rompere un

giuramento fatto da un re.

La seconda guerra che segue la scomunica è anch’essa vittoriosa per Federico, ma

ancora di più della precedente perché Federico invade il territorio della chiesa. Quando

il papa muore nel 1241, nel corso della guerra, Federico avrebbe potuto prendere

Roma, poi rinuncia all’assedio perché conquistare Roma gli avrebbe attirato tutti i

principi e i re contro.

Innocenzo IV (1243-1254)

- 1245, concilio di Lione:

Scomunica (3)

 Deposizione

- Campagne propagandistiche

Federico II: papa e comuni pericolosi

 Papa: Federico II anticristo

- Guerre in Italia settentrionali

Il nuovo papa dura solo qualche mese, quello successivo è più importante ed è

Innocenzo IV, che riprende la lotta vigorosa di Gregorio IX contro Federico. È lui che

dice che i papi hanno il diritto di scegliere e deporre gli imperatori. Innocenzo IV

convoca un concilio a Lione nel 1245 per scomunicarlo da tutta la comunità e per

deporlo dal titolo di re di Sicilia e di imperatore. il problema è che in Europa c’è chi

sostiene il papa e chi sostiene Federico II, il concilio che viene convocato proclama

queste cose ma non hanno effetti concreti. Federico continua a comandare i suoi

territori nel regno e nell’impero, ha dalla sua parte diversi alleati tra cui il re di Francia.

Quindi quella che è una guerra militare in Italia, che si ferma quando Federico riesce a

conquistare gran parte dell’Italia centro settentrionale, diventa una guerra

propagandistica. Vicendevolmente si presentano come pericolosi il papa e

l’imperatore, Federico viene definito anticristo.

Federico II e i comuni italiani

- 1226: dieta di Cremona

Recupero diritti imperiali

 Preparazione della crociata voluta da Onorio III

 Opposizione di diversi comuni

 Rinvio della crociata -> scomunica (1), 1229

- 1237: rientro in Italia di Federico II

Il primo passaggio che fa è quello di convocare nel 1226 una dieta, una riunione, a

Cremona, in maniera simile a quello di Federico I. Dice loro che gli devono dare tutto

per preparare la crociata, i comuni si oppongono e quindi ottengono il sostegno di

Gregorio IX, che può usarli come strumento di pressione contro Federico perché le

città sono comunque delle forze militari. Quando scatta la guerra agli inizi degli anni

’30 i comuni non riescono a vincere. La battaglia più importante è quella di

Cortenuova. Federico II fa realizzare diverse costruzioni in Toscana, quindi vuol dire

che dal 1238-39 e fino alla fine degli anni ’40 controlla il regno di Sicilia e quello di

Germania ma anche buona parte dell’Italia centro settentrionale, grazie alla forza

militare e al sostegno dei ghibellini locali. Quindi per qualche anno lui nomina i

podestà nelle città, e i suoi vicari imperiali sul suolo regionale.

Gli ultimi anni di Federico II

- Indebolimento complessivo

Contrasti con il papato

 Controllo precario dei territori italiani

 Guerre continue

- Sconfitte militari

1248: Parma

 1249: Fossalta -> figlio Enzo catturato

Nonostante ciò gli ultimi anni sono in declino per Federico II a causa del continuo

contrasto con il papato che è logorante, i territori italiani sono dominati in maniera

incerta, le guerre con i comuni che non si arrendono sono pressoché continue, e

riescono alla fine a prevalere militarmente nel 1248 a Parma e nel 1249 a Fossalta.

Enzo viene catturato in quest’ultima battaglie e imprigionato a Bologna. Muore il 12

dicembre nel 1250 di dissenteria. Con la sua morte si apre un periodo di grande

riconfigurazione del regno di Sicilia e dell’impero.

La data della morte di Federico II è considerata dagli storici come periodizzante, cioè

che segna la nascita di un periodo che si distingue dal precedente per una serie di

ragioni. La morte di Federico II è una delle date che inaugurano l’ultima fase del

medioevo, in primo luogo perché la sua morte contribuisce a mettere in crisi la forza

già indebolita in precedenza dell’universalismo dell’impero. Federico II è l’ultimo

imperatore ad avere la capacità di porsi al di sopra di tutti e diventare punto di

riferimento per tutte le formazioni politiche, un po’ perché cresce il papato ma

soprattutto perché nel corso del ‘200 si rafforzano le monarchie, e il ‘300 sarà il secolo

in cui si stabiliscono e contribuiscono alla crisi sia dell’impero che del papato.

Impero e regno dopo Federico II

Corrado IV di Svevia

- 1237-1250: re di Germania (insieme a Federico II) -> erede dell’impero

(confermato dai principi)

- 1250-1254: re di Germania e di Sicilia

L’erede di Federico II è Corrado IV, uno dei suoi figli, che nonostante il principio di

legittimità nella ereditarietà del trono germanico e imperiale non è formalmente

codificata, i principi accettano di eleggere il figlio del re in carica. In questo caso

Federico fa accettare dai principi a cui aveva dato dei privilegi il fatto che suo figlio già

dal 1237 diventasse re di Germania insieme al padre. Federico II quindi associa al

trono di Germania suo figlio per far sì che quando morirà Corrado sarà erede legittimo

del titolo di re di Germania, e nel frattempo lo lascia governare la Germania quando lui

è in Italia. Viene confermato dai principi elettori. Quando muore Federico II Corrado IV

eredita anche il trono di Sicilia, che non richiede la approvazione dei principi perché

l’ereditarietà è legittima. Quindi fino al 1254, in cui muore Corrado, si ha nuovamente

una persona sola che detiene due titoli, re di Germania e re di Sicilia, ma formalmente

non ottiene mai il titolo di imperatore.

Quando diventa re, parte subito per l’Italia meridionale perché qui il papato agisce

subito per approfittare della scomparsa di Federico II per cercare di sostituire la

dinastia degli Svevi con un’altra dinastia. Non la trova subito questa dinastia. Quello

che cerca di fare il papato per favorire il cambio di dinastia è suscitare ribellioni nel

regno. Quando arriva in Italia meridionale Corrado cerca di contrastare questa idea del

papato dando concessioni ai signori e alla popolazione per avere consenso. A Corrado

IV ad esempio si attribuisce la fondazione della città de L’Aquila.

La data del

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A.A. 2018-2019
143 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher .Artemis. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Terenzi Pierluigi.