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Appunti di storia evolutiva e Sistema Scheletrico - Anatomia comparata Pag. 1
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STORIA EVOLUTIVA

Taxa= categorie, 1 categoria = taxon.

Classificazione usata per la specie = classificazione binomia di linneus

Noi apparteniamo al phylum dei cordati, diviso in cefalocordati, urocordati e

vertebrati. Hanno in comune: corda dorsale, sistema nervoso impari dorsale e cavo,

fessure branchiali.

-Corda dorsale: sistema assile di sotegno presente nella larva di urocordati, embrione

dei vertebrati, adulto dei cefalocordati

Cefalocordati: abbiamo l’anfiosso, aspetto pisciforme, traslucidi e vivono sui fondali

con la testa nella sabbia e la coda fuori. Hanno la corda dorsale che arriva fino la testa

mentre il faringe branchiale arriva fino a metà corpo. Dorsalmente la corda ha un

cordone nervoso che non è un vero cervello. Usa le fessure branchiali non per

respirare ma per alimentarsi. Attraverso la bocca contenente appendici detti cirri, crea

correnti che convogliano il cibo nelle fessure, arrivando fino all’endostilo dove sarà

catturato attraverso il muco e viene filtrato (alimentazione per filtrazione). La sua

respirazione avviene attraverso la pelle. Non ha un cuore ma ha vasi e arterie come i

vertebrati. Ha muscoli metamerici, cioè a forma di V disposta orizzontalmente dove

con la contrazione in maniera alternata permette il movimento dell’animale. Gonadi

metameriche e numerose. Apparato escretore costituito da protonefriti.

Si inserisce nella nostra storia evolutiva secondo due teorie filogenetiche:

1. L’anfiosso non è affine con i vertebrati (non valida);

2. Prima c’erano i vertebrati e da questi è avvenuta una degenerazione dalla quale

si sarebbe staccata la linea evolutiva dei cefalocordati.

Adesso si considera l’anfiosso un superstite specializzato e modificato di un antenato

comune ai vertebrati. I vertebrati infatti sono attivi nella ricerca del cibo.

Urocordati: comprende le ascidie o tunicati perché rivestiti di tunicina. Ha 2 sifoni

uno per l’entrata e l’altro per l’uscita dell’acqua. L’adulto non possiede la corda ma

solo il faringe. La larva ha la corda per poter colonizzare altri ambienti prima di

diventare sessile e rimanere fisso sul fondo. Secondo alcune teorie i tunicati

comparvero: 1. Vertebrati comparvero come attivi nuotatori, quindi i tunicati si

sarebebro specializzati da loro. Da un antenato comune una parte si sarebbe evoluta

in vertebrato in seguito ad un miglioramento i vertebrati e una degenerazione i

tunicati. 2. Il progenitore comune era sessile e filtratore, dopo sarebbe comparsa la

coda con tutte le altre strutture per adattarsi al movimento. Da qui si sarebbero

evoluti i vertebrati.

Possiamo essere derivati da alcuni invertebrati: anellidi, artropodi ed echinodermi. Si

è scoperto che siano derivati dagli echinodermi. Dagli anellidi abbiamo alcune

caratteristiche in comune:

- Simmetria bilaterale;

- Sistema nervoso (pari, il nostro è impari);

- Metameria;

- Ha pseudocervello;

- Bocca ventrale;

- Differenze nello sviluppo embrionale.

Caratteristiche in comune con gli artropodi:

- Simmetria bilaterale;

- Sistema nervoso;

- Differenze nello sviluppo embrionale;

- No corda, no branche interne;

- Appendici articolari;

- Esoscheletro;

- Organizzazione regionale.

Caratteristiche in comune con gli echinodermi:

- Simmetria bilaterale;

- Piastra medreporica, madreporite;

- Formazione del mesoderma;

- Organizzazione regionale;

- Larve cigliate simili;

- Affinità biochimiche con proteine del siero e dei muscoli;

- Mancanza di corda e branchie.

Echinodermi e vertebrati hanno un progenitore in comune, cioè un organismo con

loforori (tentacoli per convogliare il cibo alla bocca), da questo si sono staccate 2 linee:

1. Una ha portato agli echinodermi primitivi;

2. Si formano i primi pterobranchi. Ostracodermi

Vertebrati Agnati (no arco orale) Ciclostomi

Gnatostomi (si arco orale)

Vertebrati Ittiopsidi (respirano per branchie)

Tetrapodi (respirano per polmoni)

Vertebrati Anamni (no amnios)

Amnioti (si amnios)

Ichinodermi: organo madrepolite, simmetria raggiata e piastra madreporica dove si

forma il piano di simmetria bilaterale. Neonetia, riproduzione dove la larva si riproduce

che darà origine a speci non sessili ma mobili.

Ostracodermi, comparvero nell’era paleozoica. Aspetto pisciforme e pinne impari.

Hanno una corazza, scudo dermascheletrico osseo che prende il nome di ostracum. Ha

sistema nervoso centrale, faringe, endoscheletro, organi di senso. Facevano una vita di

fondo e si alimentavano per filtrazione. Evolvendosi lo scudo si è ridotto passando alla

vita nectonica.

Ciclostomi, forma di pesce, pinne impari, no dermascheletro, bocca circolare con

dentelli cornei. Hanno faringe branchiale per l’alimentazione ma respirano con le

branchie interne. Si dividono in:

- Petroizonti, marino con larva detta ammocete;

- Missinoidi con bocca compressa e tentacoli, no forme larvali, endoparassiti.

Gnatostomi, i primi a comparire furono i placodermi, corpo pisciforme. Sospensione

dell’arco orale era autostilica, cioè si sospende da solo al neurocranio. Pinne impari e

pari.

Condroitti o pesci cartilaginei, hanno l’endoscheletro cartilagineo, scaglie placoidi,

no opercolo, si fessure branchiali. Hanno lo spiracolo, la coda è eterocerca (lobo

dorsale più sviluppato del dorsale), hanno l’arco orale che si sospende in modo

iostilico (arco orale sospeso al cranio dall’iomandibolare), anfistilica (arco orale ha

rapporti diretti col cranio e l’iomandibolare).

Osteitti o pesci ossei, hanno esoscheletro osseo, rivestimento cutaneo e

neurocranio massiccio, mascellare massiccio, pinne impari e pari, sospensione solo

iostilica. Pinna caudale appare eterocerca per poi evolversi in omocerca. Si dividono in:

- Attinopterigi con sosp. Iostilica, pinne a ventaglio. Si dividono in condrostei,

olostei, teleostei.

- Sarcopterigi sosp. Autostilica, pinne ad archipterigio. Si dividono in dipnoi e

crossopterigi.

Dai crossopterigi prende una nuova linea evolutiva che porta ai primi anfibi., che

conquistarono la terra ma non la colonizzarono.

Differenze pesci-anfibi passaggio dalla pinna all’arto chiridio, da respirazione

branchiale a respirazione polmonare, la pelle rischia di perdere H2O e respirano

mediante la pelle. Gli anfibi devono sopportare il peso dell’atmosfera, sviluppando una

colonna vertebrale più robusta e fornite di zigapofisi, cioè dei processi che articolano

una vertebra con l’altra che ne permette il movimento. Rispetto ai pesci deve avere

olfatto e udito più sviluppato per la predazione. Tramite l’urina eliminano le sostanze

azotate. Si avrà una fecondazione interna invece che esterna. Ma furono i rettili ad

avere la colonizzazione della terra ferma, perché inventano l’uovo amniotico, cioè un

annesso embrionale che produce nell’uovo il liquido amniotico.

Gli anfibi si classificano in base alle vertebre.

Uccelli e mammiferi: uccelli arti inferiori trasformati in ali, superficie alare fatta da

penne e piume, temperatura elevata perché hanno un metabolismo molto veloce per

via del volo, quindi dispendio di energia, notevole sviluppo di encefalo e organi di

senso. Leggeri, e hanno il becco corneo. Gabbia toracica rinforzata, le costole hanno

uncini dove si agganciano tra di loro, lo sterno è carenato dove si inseriscono i muscoli

alari. Classificati come archeorniti, che rappresenta il passaggio tra rettile e uccelli,

con coda rettiliana, penne, ali con artigli e denti. Struttura scheletrica intermedia tra i

due. Gli archeorniti vengono presi in considerazione nella teoria a mosaici, dove si

afferma che nello stesso taxon o gruppo ci sono parti ancora antiche e altre moderne.

Dagli archeorniti si differenziano poi i paleognati, con tutti gli uccelli corridori e vivono

dove ci son pochi predatori. Mammiferi si adattarono per sfuggire alla predazione dei

dinosauri. Scomparsi i dinosauri si sono evoluti sviluppando ghiandole mammarie per i

piccoli, pelliccia, peli e diaframma muscolare. Sterno fatto da 6 pezzi.

SISTEMA SCHELETRICO

Corda: guaina connettivale che circonda file di cellule poste una sull’altra. La maggior

parte delle cellule sono poste parallelamente tra di loro, mentre quelle centrali e

periferiche sono disposte radialmente. Queste cellule sgonfiandosi e gonfiandosi la

corda assume maggiore rigidità o flessibilità. Nei vertebrati si hanno residui di corda

detti dischi intevertebrali. La corda, quindi, NON diventa la colonna vertebrale ma

viene sostituita da essa.

Colonna vertebrale: abbiamo le vertebre costituite da corpo vertebrale detto

centro fatto o da 1 solo pezzo (intercentro o pleurocentro) o più pezzi (entrambi) ,

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A.A. 2018-2019
5 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vagnona di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Cretì Patrizia.