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La Renuntiatio, ossia lo scrutinio e la pubblicazione degli esisti e la legge entrava immediatamente in vigore

Salvo che la votazione sia impedita dalla intercessio del collega o superiore, dalla intercessio del tribuno della plebe, per la presenza di auspicia favorevoli, per la caduta della bandiera del Campidoglio e soprattutto per il manifestarsi del morbo sacro o morbo comiziale, ossia in caso di attacchi di epilessia (nacquero epilettici di professione che fingevano questo morbo sacro che era manifestazione di volontà negativa degli dei), la legge era pubblicata nel foro con tre parti: la praescitio (dati formali della legge con nome e carica del magistrato proponente, data e luogo dei comizi e nome del primo cittadino che aveva votato), poi c'era la rogatio (testo vero e proprio) e infine c'era la sanctio (ossia il caput tralaticium de impunitate, ossia norma tralatizia d'impunità).

C'erano tre tipi di lege rogatae: perfette, minus quam perfectae e imperfectae.

Le leggi perfette annullavano l'atto in violazione e comminavano la sanzione. Le leggi meno che perfette prevedevano la validità dell'atto e solamente la sanzione. Le leggi imperfette invece avevano l'effetto di non annullare l'atto e non applicare la sanzione. Le ultime due servivano a derogare il ius civile, che non si poteva cambiare altrimenti. Così si poteva validamente compiere azioni contrarie al ius civile, era una garanzia di impunità per un atto compiuto in violazione del ius civile, questo mostra l'astuzia dei giuristi romani. Ricordiamo che il ius civile era ufficialmente immodificabile e inderogabile, quindi queste erano un escamotage molto intelligente per disapplicare, senza modificarlo, il ius civile. LEZIONE 10 Guerra sociale nel secondo secolo a.C. con il tribunale de repetundis. Il modello romano va in crisi e l'equilibrio. La nobilitas voleva conservare le antiche strutture e libertà repubblicane (privilegi nobili). Parte dellanobilitas comprese che era necessario evitare problemi sociali e conseguenze negative legate all'eccessiva povertà della popolazione. Qui entrano in gioco i gracchi: Tiberio diventa tribuno nel 133 a.C. ed erano discendenti degli Scipioni, provenienti dalla nobilitas e tentarono di riformare la società. A riguardo bisogna leggere Plutarco, fonte importante a riguardo. Plutarco narra che Tiberio rimase impressionato dalla povertà che trovò quando vide la condizione dell'Etruria, dove i contadini erano schiavi. Allora decise di portare avanti la politica di redistribuzione della ricchezza. Il problema era l'occupazione dell'ager publicus da parte dei latifondisti, che lo occupavano senza nemmeno pagare un canone, creando una situazione di sfruttamento impropria, quindi Tiberio propose una riforma agraria con Ottavio. Nella riforma si rifà ad una norma delle leges Liciniae Sextiae. Propose di far votare un plebiscito con cui attribuire a ciascun pater.fsmilias non più di 500 iugeri di ager publicus più250 per ogni figlio mamassimo per 2 figli, quindi massimo 1000 iugeri.L'eccedente sarebbe dovuto andare ai nullatenenti, che avrebbero dovutoricevere 50 iugeri, che così avrebbero preso parte alla milizia, avebbero avutoi voto nei comizia e sarebbero tornati a far parte della società. Questi 5o iugerisia chi vedeva limitati i propri possedienti dovevano avere un possessoperpetuo senza canone, con di fato una proprietà sulla terra. Le operazioni inquestioni dovessero essere affidate ai trimviri ager dandis adsignandisetiudicandis. Questa commissione avrebbe sistribuito le risosrse e poicontrollato su eventuali violazioni e controversio. Di questa commissionedovevano fare parte lui, suo fratello caio e suosuocero claudio pulcro. No era una riforma rivoluzionaria, era tipo quella degliscipioni. Però il tribuno collega di nome ottavio si fece corrompere e usòl'intercessio per

bloccare tiberio. Pone l'intercessio quando tiberio ha già presentato la richiesta di riforma. Allora tiberio, e questo solleva tante questioni in termini di costituzionalità (anche se una vera costituzione a roma non c'era), e chiede i voti in assemblea per far deporre il tribuno ottavio, dicendo che un tribuno della plebe agisce contro gli interessi della plebe stessa. La cosa suscita scalpore, ma la riforma va avanti. Attalo 3 re di pergamo lascia il proprio tesoro a roma e qui sorge il problema. L'organo competente per questa questione di politica estera era il senato. Tiberio anticipa il senato e fa votare ai concilia plebis che il tesoro deve essere incamerato dai triumviri che devono distribuire questi soldi ai nullatenenti per permettergli di cominciare a coltivare i loro 50 iugeri. Questo non va giù al senato che apre lo scontro e fa temere a tiberio per la propria vita. Allora decide di candidarsi al tribunato per il secondo anno di fila, che era

Propibitoalla lex vilia, che impediva di ricandidarsi nell'anno immediatamente successivo a quando era stato in carica. Ma il tribuno non era un magistrato politico, come visto prima. Ma questo è un argomento debole, per il senato che ora teme tiberio.

Allora tiberio viene votato dalle prime due tribù quando le votazioni si interrompono. Allora il senato accusa tiberio di affectatio regni e si rivolge al console Publio Muzio Scevola chiedendo di dichiarare tiberio hostis reipublicae e c'era già il senatus consultum ultimum che diceva che si poteva uccidere l'hostis. L'hostis rei pubblicae non era mai stata rivolta ad un cittadino romano che era anche magistrato. Inoltre il senatoconsulto ultimo di norma dava il potere ai consoli di perseguire un nemico di roma, ma qui di fatto era una condanna a morte. Questo sarebbe dovuto essere una extrema ratio, ma il senatoconsulto veniva già abusato dal senato, già dal tempo della repressione dei baccanali.

Davanti a questo palese strappo politicocostituzionale il console disse che non era disposto ad uccidere Tiberio Gracco. Viene fatto un tribunale specializzato per reprimere gli alleati di Tiberio. La riforma sopravvive a Tiberio, ci sono i ceppi gracchiani che sopravvivono a Tiberio. Ma poi il senato con Scipione l'Emiliano blocca definitivamente la riforma. Il divieto di alienare il fondo ricevuto cade, e questo è molto problematico per i piccoli agricoltori che finiscono per svendere i loro latifondi. Così si esacerba la crisi terriera. Poi viene Caio Gracco che verrà eletto nel 123 e poi di nuovo nel 122. Egli vuole riprendere la riforma agraria, ma la amplia molto. Ad esempio riforma la milizia ed i tribunali e le magistrature provinciali e capisce che il fratello Tiberio ha fallito e deve far leva sulle quote, sui cavalieri che sono ricchi. Porta avanti delle riforme molto ampie. Innanzitutto riprende la riforma agraria di Tiberio, ma è verosimile che.diminuì un limite di 500 iugeri e che avesse reintrodotto il pagamento del canone da parte dei latifondisti per far si che non si potesse diventare proprietari per usucapione. Però la lex agraria del 111 ac che conferma parte delle riforme gracche ma abolisce il canone e quindi permette l'acquisizione per usucapione. così si frustra la decisione di Gracche. Poi Gracco fa nuove colonie, a Taranto e a Capua. Questo significava sottrarre terra all'ager publicus a favore dei coloni. Baipassa anche qui il senato. Poi vuole fare una colonia a Cartagine, anche questa competenza esclusiva del senato. Fece costruire nuove strade, poi fece le frumentationes (distribuzioni gratuite di grano). Favotare una lex semprnia de provincia asia. I publicani erano scelti dal senato, all'interno dei membri dei senatori. Si era esattori che però incameravano molti soldi. Caio impone che vengano scelti a sorteggio e non scelti dal senato. Introduce il principio de capite civis.con una lex sempronia. Fin dallaprovocato ad populum prevedeva che il cittadino mandato a morte senzagiudizio aveva diritto di chiedere la provocatio ad populum, davanti allaassemblea della plebe per decidere se fosse colpevole o innocente,. Quindiuna garanzia dalla coercitio del magistrato ad essa è legata il principio decapite civis, nessun cittadino può essere mandato a morte se prima non si hail giudizio del popolo, e questo viene introdotto anche nelle quaestionesexstraordinarie istituite dal senate. Si toglie il potere al senato di mandare amorte cittadini in maniera arbitraria. Questo è un principio fondamentale dellegaranzie del processo penale. Poi Importante è la lex sempronia iudiciaria. Ilsenato aveva dato disposizioni per tribunali straordinari per singoli casigiuridici. I govrnstori delle province spesso abusavano del loropotere e nellasecondametà del 2 sec ac i provunciali della spagna si lamentano delle rapinedei governatori e mandanodelle legazioni al senato, che fa istituire una aquaestio extraordinaria, dove dei senatori dovevano giudicare dei governatori che al massimo condannavano a risarcire il danno. Poi diventa ordinaria e si crea la QUAESTIO ORDINARIA DE REPETUNDIS RELATIVA ALLA CORRUZIONE DEI GOVERNATORI ADANNO DEI PROVINCIALI. La giuria è composta da senatori che giudicano altri senatori, e questo determinava una influenza importante. Con la lex sempronia iudiciaria che lascia il segno nella lex acilia stabilisce che la giuria deve essere composta da soli equites e non da senatori. Forte potere dato a cavalieri a scapito dei senatori. Si crea un'alleanza tra populares e cavalieri. Caio è capo dei populares e vuole ottenere il sostegno dei cavalieri. Poi abroga il divieto per i tribuni di essere rieletti. Si fa rieleggere. Il senato cerca di opporsi, ma già diversamente da Tiberio ha anche il supporto dei cavalieri. Però poi Caio fa un passo falso. Capisce che i soci italici ormai devono.necessariamente riceverela cittadinanza. Il suo errore, che in realtà è lungimiranza (anticipa il tema dellaguerra sociale), fu di proporre didare la cittadinanza ai latini. Questo gli alienaplebe cavalieri e senatori. Cerca di farsi rieleggere nuovamente per la terzavolta, ma scoppia un tumulto e lui muore. Delle loro riforme rimane qualcosa,ma non molto. Silla ridarà tutte le giurie in mano al senato. Il limite dellariforma di caio era che era troppo ambizioso per il tempo. Il tentativo diriforma di tiberio era più limitato, ma ebbe comunque l'ostilità della nobilitas.Tra il 111 e il 105 c'è la guerra contro giugurta. Dal 107 compare gaio marioper i populares, un homo novus. Sarà console per 7 volte. Fu uno dei grandiprotagonosti della storia romana di questo periodo. Nel 91,90 ac scoppia laguerra sociale. La guerra terminerà nel 90 ac masi concluderà solo nell'88 conla concessione della cittadinanza atutti i testi devono essere formattati correttamente utilizzando i tag HTML.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
94 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CriUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Miglietta Massimo.