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GOVERNI DI RANGO REGIONALE
Sono livelli di governo intermedi → possono essere considerati enti federati degli Stati federali → sono
garantiti dalla costituzione.
Stati federali
Sono quegli Stati in cui abbiamo due o più livelli di governo ed operano sia all’interno di istituzioni di
cooperazione comune pur continuando ad esercitare una propria competenza sul territorio.
Negli Stati Uniti, le regioni non hanno sempre lo stesso status giuridico → possono avere rango
costituzionale e potere legislativo, oppure possono avere solo funzione amministrativa ma essere
comunque elettivi, possono avere semplicemente delle capacità funzionali e possono derivare da elezioni di
secondo grado.
(Es. nel Regno Unito fino al 2011, erano presenti tutte le forme di governo regionale; in Belgio sono state
create regioni ma anche comunità (di carattere linguistico) → due livelli di governo paralleli, entrambi
elettivi e con potere legislativo ma in ambiti diversi → le regioni si occupano principalmente di: ambiente,
utilizzo del territorio, divisione del territorio, edilizia, sviluppo economico, trasporti, energia → mentre le
comunità (francese, fiamminga e germanofona) si occupano di questioni prettamente culturali: scuola,
iniziative e attività culturali, servizi alla persona, sanità). 25
Regionalismo asimmetrico
È un fenomeno tale per cui gli ordinamenti regionali sono spesso asimmetrici cioè, il territorio di uno
stesso paese è suddiviso in aree governate da istituzioni che hanno un diverso status e diversi poteri.
(Es. la Spagna e le comunità autonome; il caso italiano in cui vi sono regioni a statuto ordinario e a
statuto speciale)
MODELLO CENTRO-EUROPEO
È il modello adottato principalmente dai paesi dell’Europa centrale di lingua tedesca che storicamente
hanno adottato più forme di decentramento e sono Stati federali (Es. Germania e Svizzera).
Questo tipo di modello conferisce maggiore spazio alle libertà municipali → è inoltre possibile ritrovare una
caratteristica tipica del modello anglosassone, la distinzione in base alle specificità territoriali → abbiamo la
distinzione tra aree rurali e aree urbane.
La Germania presenta un’antica tradizione di autogoverno comunale → oggi questi governi locali hanno
protezione costituzionale ma la discilìplina dei governi locali è affidata ai singoli lander (come nel caso
statunitense solo che a differenza degli Stati Uniti hanno una protezione costituzionale).
In Germania abbiamo 13 Stati federati, 3 dei quali sono città stato (Amburgo, Brema e Berlino).
Come nel caso britannico, nelle aree rurali abbiamo due livelli di governo → i circondari (land kreise) ed i
comuni (gemeinden) → nelle aree urbane abbiamo un solo livello di governo che riunisce il land kreise ed
il gemeinden.
A differenza del sistema britannico però, ogni land ha anche un proprio sistema prefettizio → ogni
prefetto opera su delle circoscrizioni distrettuali che sono formate da diversi circondari.
MODELLO SCANDINAVO
Siamo nel caso della Svezia, Norvegia, Danimarca.
L’ordinamento è definito nel corso dell’800 e sembra ricalcare il modello napoleonico → ordinamento
uniforme applicato al territorio → uniformità basata su due livelli di governo (contee e comuni), non c’è la
distinzione tra città e campagna (tipico del sistema anglosassone), abbiamo un sistema prefettizio →
tuttavia, attribuisce grande autonomia a livello locale quindi non abbiamo un controllo centralizzato →
abbiamo un rapporto tra livello locale e livello centrale invertito rispetto al modello napoleonico → l’attore
pubblico che agisce di più nell’attuazione delle politiche pubbliche e nella fornitura dei servizi è il
governo locale. I servizi sociali passano attraverso i comuni.
La tendenza generale è verso il decentramento che fa venir meno la distinzione netta tra i vari modelli, ha a
che fare con:
Fine delle dittature nel caso dei paesi occidentali che sono fortemente centralizzate;
Rivendicazioni di minoranze etniche o nazionali (Es. Valle d’Aosta, Corsica, Catalogna, Paesi Baschi);
Crisi dello stato sociale → la necessità di contenere la spesa pubblica, ha fatto venire meno
l’assistenza diretta dello Stato centrale che delega ai governi locali maggiore autonomia anche
nell’imposizione fiscale per raggiungere il pareggio di bilancio;
Pressione delle aree ricche che vorrebbero maggiore autonomia anche a livello fiscale;
Poteri sovranazionali che creano anche una redistribuzione di fondi (Es. Unione Europea);
Globalizzazione che abbatte i confini degli Stati soprattutto in ambito finanziario e nelle
comunicazioni in cui le città metropolitane sono protagoniste.
CIVIL SERVICE BRITANNICO
Fino all’800, il sistema si basa sul patronage → un sistema clientelare, soggettivo nella selezione della classe
amministrativa, assolutamente non basato sul merito. 26
I fattori che portano ad un cambiamento sono lo sviluppo del sistema liberale ottocentesco di potere in
particolare, con il consolidamento del sistema parlamentare → che comporta responsabilità diretta
dell’esecutivo quindi, dei ministeri, nei confronti della maggioranza parlamentare e contemporaneamente,
l’allargamento del suffragio → significa necessità di selezionare i funzionari pubblici attraverso criteri
meritocratici → perché l’amministrazione deve essere necessariamente efficiente nell’applicazione di
queste politiche.
Con la rivoluzione industriale nascono le questioni locali relative all’urbanizzazione e alla gestione di classi
sociali subalterne (proletariato urbano) → necessità di gestire le questioni che riguardano la sicurezza, la
salute pubblica, l’ordine e la polizia → questo comporta un allargamento della pubblica amministrazione e
delle competenze dello Stato.
Razionalizzazione della burocrazia:
1° Fase: 1854 → Northcote Trevelyan Report → questo report non è una legge → il rapporto pone
le basi per le seguenti riforme → segna un passaggio importante per la modernizzazione del civil
service britannico, perché sottolinea l’esigenza di un civil service più qualificato.
Introduzione del principio meritocratico per la selezione del personale → di scostamento rispetto
al sistema del patronage.
Anche gli avanzamenti di carriera dovevano essere sulla base del merito → controllati da
un’apposita commissione (il civil service commission istituita nel 1855).
Tuttavia, vi sono dei limiti nella mobilità e flessibilità del lavoro → l’eccessivo turnover, visti i
requisiti per la selezione, ovvero studi umanistici, era uno svantaggio per quanto riguarda la
formazione del personale e la perdita di competenze specifiche → inoltre, abbiamo delle carriere
chiuse → la pubblica amministrazione era essenzialmente costituita da classi (clerical class,
executive class e administrative class) → le posizioni più importanti erano quelle legate
all’administrative class costituita dai quadri direttivi mentre quelle meno importanti erano legate
alle clerical class, l’executive class aveva una responsabilità di carattere operativo → una volta che
si entrava in una classe della pubblica amministrazione, non era più possibile cambiare.
2° Fase: 1968 → Fulton Report → durante gli anni ’60 si fanno sempre più accese le critiche nei
confronti del sistema burocratico amministrativo → soprattutto per quanto riguarda l’inefficienza e
la scarsa competenza dei funzionari → il report viene predisposto da un comitato istituito dal
governo laburista.
Il rapporto contiene 158 raccomandazioni al governo tra cui:
1. Soppressione delle classi (clerical, executive e administrative) da sostituire con un sistema
di gradi soprattutto per le cariche impiegatizie (si guarda agli Stati Uniti).
2. Separazione di alcuni servizi tecnici e professionali dal resto delle carriere amministrative
→ il personale è diviso in raggruppamenti sulla base di criteri di natura professionale (Es.
statistici, giuristi, polizia).
Il rapporto genera ovviamente, polemiche da parte dei funzionari e classi privilegiate che volevano
mantenere la loro posizione. Tuttavia, alcune proposte vengono accolte → vendono abbolite le
divisioni tra classi → e viene costituito un administrative group → una classe amministrativa più
ampia. Allo stesso tempo, l’altra importante linea guida, quella degli accessi laterali, non viene
accolta.
3° Fase: Libro Bianco del governo Heat → governo conservatore.
In questo caso, le linee guida si ispirano soprattutto, ad una più ampia autonomia amministrativa,
degli uffici, dei dipartimenti sia a livello centrale sia periferica ed una maggiore trasparenza.
Nel 1970, viene inaugurato il Civil Service College con lo scopo di fornire una formazione
specialistica e professionale ai funzionari (non abbiamo comunque un sistema come l’ENA francese).
Allo stesso tempo, viene creata una modalità di accesso privilegiata alla pubblica amministrazione
→ gli studenti provenienti dalle Università di Oxford e Cambridge, superando un test possono
essere ammessi ad un gruppo chiamato administrative trainee → non si creano delle classi chiuse
ma delle nuove posizioni pensate per gli studenti provenienti da certe università. 27
La convinzione di fondo resta comunque quella che la competitività complessiva di un paese
dipenda dalla qualità dell’amministrazione pubblica → si diffonderanno competenze di carattere
giuridico, economico.
Dopo il 1970, si moltiplicano le forme di gestione delegata → vengono emanate delle nuove
regolamentazioni interne da parte del King Council dei vari ministeri o di apposite commissioni di
governo, oltre che di tutte le autorità locali → che hanno per oggetto i diritti ed i doveri delle
burocrazie → sono concepite come servitori della Corona ma sono collocate alle dipendenze dei
diversi ministri in base a delle linee programmatiche espresse dai governi.
I governi Thatcher e Major generano, per quanto riguarda il sistema di reclutamento, generano un nuovo
livello di razionalizzazione che porta da un lato ai tagli (soprattutto in una situazione di crisi finanziaria e
petrolifera è necessario operare una drastica riduzione delle spese pubbliche) dall’altro aprono agli ingressi
laterali all’interno dell’amministrazione.
Inoltre, sotto il governo Thatcher → si ha la politicizzazione del reclutamento dei dirigenti ministeriali
attraverso l’affiancamento di consulenti personali.
Allo stesso tempo, abbiamo il decentramento del reclutamento (ingressi laterali) ed introduzione delle
agenzie.
Fra il ’96 e il &rsqu