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LA PSICOLOGIA DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI
Strettamente connessa alla nascita della Psicometria. Ritorna in questo contesto anglosassone il problema
della misura dello psichico, ma non si tratta più di misurare sensazioni e percezioni, aspetti singoli di un
comportamento, ma si cerca di misurare l'uomo nella sua dimensione psicologica considerata costitutiva
della sua natura.
GALTON → Nasce a partire dall'opera di Galton, cugino di Darwin. Storia simile a quella di suo cugino: iniziò
a studiare medicina sotto i desideri del padre ma era attratto da ogni forma di esperienza e curiosità. Passò
poi a studi di matematica ma non si laureò. Alla morte del padre si dedicò alle sue inclinazioni, grazie
all'eredità del padre. Le sue prime imprese furono nell'ambito della geografia, e intorno al 1850 esplorò una
zona dell'Africa e penetrò in territori sconosciuti entrando a contatto con numerose popolazioni indigene.
Nell'incontro con queste popolazioni fu sempre rispettoso, rispetto a una sensibilità comune dell'epoca, e
riconobbe la capacità di adattamento di queste popolazioni alle difficili condizioni ambientali, superiori a
quelle degli occidentali. Rientrato in Inghilterra, si dedica alla meteorologia, e pubblica a Londra le prime
cartine meteorologiche. Scopre il fenomeno di anticiclone. Erano stati proprio questi contatti con diverse
popolazioni a esercitare i suoi interessi nei confronti delle differenze tra le popolazioni e i singoli individui di
ognuna, e le sue esperienze contribuirono a studiare in maniera scientifica le differenze individuali nei
singoli individui di uno stesso contesto.
Tra i fattori psicologici su cui Galton concentrò la sua attività → Capacità, lo chiama anche FATTORE GENIO o
GENIALITA', quel fattore che riguarda la dimensione dell'intelligenza. All'epoca (seconda metà dell'800 in
Inghilterra, periodo Vittoriano), in psicologia dominava l'idea che la mente umana disponesse di una serie di
facoltà ben distinte, e questa idea della psicologia delle facoltà l'abbiamo dalla Frenologia → studio della
scienza del cervello, tendevano a collocare una serie di capacità psicologiche a singole aree cerebrali. Si
sosteneva che esistono i centri del linguaggio, della parola ecc. e chi eccelleva in una capacità doveva avere
anche un particolare sviluppo dell'area cerebrale corrispondente, che assumeva un volume maggiore,
comprimeva il cranio e dava alla calotta cranica una precisa struttura.
Galton non aderì alle idee della frenologia. Riteneva che un individuo può eccellere in un'area ma in questo
caso l'individuo è dotato di un'ampia gamma di capacità cognitive → le circostanze della vita portavano un
individuo ad eccellere in un particolare campo di attività. Galton voleva trovare il modo per misurare questa
genialità, intelligenza così come essa si distribuisce nei singoli individui e dimostrare che questa capacità è
trasmissibile di padre in figlio secondo i principi dell'ereditarietà.
Per misurare questa intelligenza, Galton decide di utilizzare la statistica. Parte dalla curva a campana di
Gauss, che fino a quel momento era stata utilizzata per evidenziare come si distribuiscono gli errori
all'interno di un processo di misurazione; tra gli statistici a lui contemporanei, un matematico aveva
dimostrato che una serie di attributi fisici e antropometrici come l'altezza e il peso se rilevati su un
campione ampio di popolazione tengono anch'essi a disporsi secondo una curva a campana. Galton ipotizza
che anche gli attributi mentali si distribuiscono in un campione ampio di popolazione secondo una curva di
Gauss, a campana. Analizzando i voti degli universitari, notò che erano pochi gli individui che avevano
sempre voti molto bassi così come lo erano quelli con voti molto alti. Il suo interesse andava alla minoranza
di individui che poteva appartenere ai gradi più alti, e individua una serie di personaggi considerati
eccellenti nei diversi ambiti, studia sistematicamente il loro albero genealogico e circa il 30% di costoro
aveva avuto padri eminenti e circa il 40% avevano avuto figli eminenti. Da queste considerazioni poi
statisticamente elaborati, arrivò alla conclusione che il fattore genio si trasmette di generazione in
generazione secondo le leggi dell'ereditarietà.
Errore metodologico di fondo → il campione non era scelto random! Non rappresentava le caratteristiche
della popolazione nel suo complesso! Ha a priori scelto il suo campione con dei personaggi eminenti che
provenivano dalla classe medio-alta.
Non pensò che i fattori ambientali e il contesto influenzano gli individui.
(Bard, allievo di Galton, studiò i gemelli omozigoti, cresciuti separatamente in famiglie diverse, evidenziando
come questi soggetti geneticamente identici ma cresciuti in contesti ambientali differenti tendessero ad
avere caratteristiche simili. Documentò di aver studiato 80 coppie di gemelli identici, e facendo ricerche
risultò che molti dati erano di sua invenzione → primo falso documentato nel campo della psicologia.)
Nascita della Psicometria
Galton mise a punto nuovi strumenti di misurazione delle capacità, e nel 1894 a Londra fondò il primo
laboratorio antropometrico, che a conclusione dell'anno internazionale della salute si trasferì in un museo
dove rimase attivo per anni. Vennero misurate variabili fisiche e psicologiche, come quelle sensoriali e la
capacità di discriminazione percettiva, saper discriminare diversi colori e suoni sulla base dell'assunto NON
DIMOSTRATO che c'è una relazione tra le capacità sensoriali di base e l'intelligenza. Nel laboratorio vennero
testati circa 20 mila soggetti, e l'obiettivo era quello di riuscire a testare l'intera popolazione della Gran
Bretagna per capire il livello medio di intelligenza. Luogo di nascita dei test mentali, anche se Galton non le
chiamava così. Tra gli strumenti statistici che Galton scopre, vi fu il concetto di correlazione → correlazione è
la tendenza di due attributi quantitivamente misurabili ad essere sistematicamente connessi secondo un
fattore matematico ben determinato, e questo strumento statistico divenne uno dei più importanti. Applicò
questo fattore anche alla criminologia → individuò precise correlazioni tra le dimensioni strutture
anatomiche nel corpo umano. Impronte digitali → sua grande scoperta che portò la polizia londinese a
creare il primo archivio di impronte digitali.
L'ultimo Galton
Scienza dell'ereditarietà/eugenetica → disciplina, scienza che aveva come obiettivo quello di operare per il
miglioramento della razza umana, attraverso un'opportuna selezione delle nascite. Questa idea di scienza
eugenetica riscosse successo, non solo in Inghilterra e nel mondo anglosassone ma anche a livello Europeo,
in Germania questa idea trovò la sua massima espressione. L'idea di scienza eugenetica era coerente con le
idee dell'epoca: negli Stati Uniti la segregazione e sterilizzazione forzata degli individui affetti da debilità
mentale era pratica comune con la scusa di argomentazioni di stampo genetico.
Per quanto riguarda la Germania, l'imperatore Guglielmo intorno al 1910 promosse queste idee e vennero
sviluppate pericolose teorie della razza, che presero piede principalmente poi con il nazismo.
Cercò di promuovere la psicologia come scienza applicata → messa a punto di una serie di strumenti
diagnostici per operare su alunni delle scuole per supportare istituzione della figura professionale dello
“psicologo dell'istruzione”. Le sue idee trovarono grande sviluppo negli stati uniti, Nord America.
CATTELL → Americano, va a Lipsia e poi torna negli USA. Conseguì un master a Baltimora su una ricerca sulle
differenze individuali nei tempi di reazione. Prese poi il dottorato presso Wundt. Rientra poi in America, poi
va in Inghilterra e conosce Galton.
Cattell → psicologia che mira sempre a operare classificazioni e operazioni di tipo statistico. Ottiene in
America una cattedra in psicologia, nel 1891, all'università di Columbia, fino a quando non verrà licenziato
perché tra il '16 e il '17, filotedesco prese esplicitamente posizione contro l'entrata in guerra degli USA a
fianco degli alleati. Fece causa, ma ottenne solo un indennizzo.
Pubblica un articolo nel 1890 → Test mentali e misurazioni, dove introduce i primi test d'intelligenza
etichettandoli con questo nome. Dal 1891, quando prende servizio nella sua cattedra, seleziona ogni anno
una cinquantina di matricole e li sottopone sistematicamente a una serie di test (“Test di Cattell”) riguardo
alle funzioni sensoriali, alla capacità e rapidità dei movimenti, la percezione di intervalli temporali e
l'estensione della memoria. Alcuni anni dopo fu in grado di correlare i risultati ottenuti con il loro percorso
universitario (voti conseguiti), e risultò che le correlazioni erano estremamente basse → test inadeguati
come strumenti di valutazione delle capacità intellettive. Poiché risultati analoghi venivano confluendo da
altri centri di ricerca Nord Americani, questa idea del test mentale come strumento di misurazione
dell'intelligenza passò sullo sfondo, e recupererà una decina di anni dopo quando verranno noti i risultati
conseguiti da un altro ricercatore che seguì un modello diverso dei test, che si rivelarono predittivi e precisi.
Questo ricercatore francese era Binet.
BINET → La malattia mentale e la degenerazione che la caratterizza diventa per molti psichiatri e psicologi
francesi una sorta di esperimento messo in atto dalla natura, e dal confronto tra il funzionamento psichico
normale e patologico si possono trarre una serie di conclusioni sul funzionamento della mente. Psicologi
francesi con formazione Filosofica e Medico-Psichiatrica, richiesta in aggiunta a quella filosofica per operare
su soggetti normali e patologici per l'ipnosi.
Quella di Binet è una formazione particolare → non in linea con gli standard dell'epoca. Non era né filosofo
né medico. La psicologia filosofica se l'acquisì da sé, mentre la dimensione da parte empirico-sperimentale
l'aveva acquisita attraverso una formazione nel campo della biologia. Aveva acquisito una certa capacità
clinica collaborando con una clinica psichiatrica francese presso Charcot alla Salpetrière. L'interesse di Binet
si rivolge allo studio dei processi mentali superiori, anzitutto negli adulti (è famoso un suo libro sulla
psicologia dei grandi calcolatori e dei giocatori di scacchi). Studia anche alcune funzioni cognitive nei
bambini, con ricerche sulla memoria dei bambini in funzione dell'età. Sviluppa l'idea di stru