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Storia della pedagogia

Origini della storia della pedagogia

La pedagogia può essere suddivisa in: educazione formale ed educazione informale. La scuola rappresenta l'educazione formale mentre l'educazione che si acquisisce dai genitori nel momento in cui si nasce viene considerata informale nella quale si parla di modelli e stili di vita.

I genitori, attraverso i messaggi educativi (questo si può fare, questo no) che diventano solo successivamente comprensibili, ci educano. L'uomo, nel bambino, vede una persona da plasmare, da creare a sua immagine e somiglianza. I genitori trasmettono al proprio figlio quelle giuste informazioni che servono a vivere nella società.

La pratica formativa è cambiata con il tempo, la "paideia" (termine greco=educazione). Ai tempi dei romani si parlava di scuola ma frequentata in maniera diversa, una scuola in cui si faceva "lezione" tutti insieme dove il magister (maestro) diffondeva le prime informazioni.

Con il passare del tempo, sono cambiati i metodi e i luoghi e queste trasformazioni non sono state facili ma hanno provocato anche una serie di trasformazioni dolorose.

Socrate & Platone

Con Socrate si parla della maieutica (l'arte del parlare). L'arte dialettica, cioè, viene paragonata da Socrate a quella della levatrice. Egli cerca di trarre fuori dall'individuo le informazioni necessarie, trovando, attraverso il dialogo, un confronto.

Per quanto riguarda Platone, egli parla del filone teorico riflessivo, che affronta l'educazione nei dialoghi platonici. Il problema era capire come e cosa insegnare partendo dalle basi. La classe era composta da pochi bambini poiché la scuola (intesa come luogo formale) non era ben formata. Successivamente si è avuta l'evoluzione delle tecniche e dei materiali che insieme creano la scuola. All'inizio si imparava attraverso il metodo dell'osservazione, pertanto si può affermare che la

La storia della pedagogia non è fatta di autori ma può essere suddivisa in "pratica educativa" e "riflessione su di essa".

Rousseau: La prova attraverso l'errore e il metodo. Mutazioni dovute al contesto storico. Apprendere a quei tempi significava sedersi a terra, insieme agli altri, riuscendo ad apprendere ugualmente.

Nel XIX secolo si creano le prime scuole, i conventi e gli educandati. Rousseau, attraverso il romanzo del bambino Emilio, fa notare come il bambino, cresciuto a contatto con la natura, sarà educato da un precettore sia come uomo che come cittadino per riuscire ad affrontare la vita cittadina. Non bisogna solo essere dotti e sapere, ma è importante la socializzazione. Lontano dal mondo reale, infatti, un uomo non può vivere nello stesso modo di un uomo che si rapporta agli altri.

Formazione delle scuole: Il percorso che ha portato alla formazione dell'800 non è stato facile (cambi logistici, non si erano ancora...

Frequentate dalle bambine dell'aristocrazia che potevano permettersi un'educazione elevata. Nei conventi partecipavano le bambine aristocratiche ma anche i bambini poveri. In piazza franca, in base al reddito partecipavano i bambini e le bambine per imparare lavori futuri che avrebbero aiutato i genitori e l'economia della famiglia. Il concetto del risparmio era un concetto molto importante dove non c'erano grandi possibilità economiche.

I Teorici Pestalozzi, amico dei poveri, delle donne e di quei bambini che volevano imparare ma che non avevano possibilità economiche. Le bambine impareranno a cucire, a filare e ricamare. Nei conventi solo le ragazze dell'alta società potevano farlo. Il concetto della Scuola uguale per tutti, sarà fruibile solo verso la fine dell'800 anche con gli eventi bellici (la guerra fredda). Prima dell'avvento dell'unità di Italia (1861) si parla della legge Casati (legge per la scuola).

Servead eliminare i dialetti, parlando in italiano corretto. A scuola si impara un linguaggio comune. Il libro è scritto attraverso documenti, immagini e testimonianze che vengono dati dagli oggetti, dalle immagini, dalle foto riuscendo a trarre informazioni.

LEZIONE 23/10

Illuminismo francese

L'illuminismo viene definito tale poiché pone al centro dell'attenzione il lume della ragione. Non si credeva più in qualcosa di non tangibile bensì si pensava soltanto alla concretezza (al ragionamento).

Cambia anche l'educazione, lo studio teorico di essa non può più essere distaccato da quello della pedagogia generale. Questo movimento culturale nasce in Inghilterra ma si diffonde in Europa successivamente nel XVIII secolo. Attraverso la cultura è possibile avviare un processo di cambiamento individuale nei soggetti che avrebbe portato ad un cambiamento sociale (nella società). Gli uomini di cultura affiancavano il principe.

L'uomo dell'illuminismo era definito tale in modo da mettere in atto le sue idee volte al miglioramento della società generando un cambiamento. L'illuminismo negava i dogmi e la Chiesa poiché l'unico interesse era rivolto verso ciò che era realmente tangibile.

LEZIONE 26/10

Pre-romanticismo

Viene messo in cattiva luce il sentimentalismo. Viene messo da parte il discorso relativo alle scuole sacerdotali, in quel periodo i padri gesuiti che di solito si sono interessati nel tempo a creare una classe sociale particolare, più avvantaggiata formata da classi maschili, vennero messi in cattiva luce. Durante questo periodo, dunque, le scuole dei gesuiti vennero perquisite e i beni dei gesuiti vennero confiscati. Qui si parla di pre-romanticismo, seconda metà del 700 quando si comincia a parlare già di sentimentalismo, sentimento che Ian piano tenta di opporsi alla ragione, critica all'illuminismo. Già prima dell'avvento

Del romanticismo (1800), si comincia a intravedere una traccia di sentimento. Viene criticato l'illuminismo perché questo aveva messo al bando i sentimenti, i sentimentalisti e dunque si inizia a parlare di ragione romantica (interpretazione di alcune situazioni della natura, alle situazioni contingenti utilizzando il sentimento). Verranno messe in evidenza le passioni da un punto di vista letterario, filosofico non solo pedagogico. Impeto e passione (il mare in tempesta suscita in noi un'emozione non per forza negativa). Il romanticismo smentisce tutto ciò che era stato detto prima, l'importanza dell'intelletto, l'uomo romantico dà importanza ad altri aspetti che vanno oltre il ragionamento. L'uomo affronta le difficoltà, alcune situazioni estreme, passioni, passioni negative quasi depressive (quale da esempio Leopardi). Il romanticismo è quella condizione di interiore dissidio, non si sente mai appagato, mai soddisfatto.

Che si trova sempre in contrasto con la realtà e tende sempre a qualcosa ma il senso di tendere ad un'infinità di cose provoca angoscia. Se è una situazione di continua angoscia porta alla follia e Leopardi era angosciato, questa angoscia lo portava a non poter vivere la sua vita a tutto tondo poiché proveniva da una famiglia molto retrograda e in più era nobile quindi non poteva essere a contatto con la plebe, oltretutto la natura non lo aveva aiutato poiché egli era brutto e questa angoscia trasformò anche il suo aspetto fisico. Viveva questi suoi travagli erano riposti nella scrittura, per lui la scrittura era un modo per perdersi. Perdersi in concetti profondi porta a pensare a concetti migliori.

Il valore della patria

Il valore della patria è un valore romantico perché si combatte per la patria, si soffre per essa, si combatte nell'800 per liberarsi dalla dominazione. Si comincia a parlare di unità d'Italia.

numerosi muoiono per la patria. Si dà valore al sacrificio per la patria, per la salvezza delle persone. La sensibilità di questi valori è romantica e nostalgica come è nostalgico il sentimento che molti poeti mettono in atto nelle proprie opere e che provano anche nei confronti della propria donna amata. Si dà maggiore valore ai passaggi dei periodi storici, alla natura, al linguaggio, si inizia a parlare di necessità di una lingua comune e della fede. Quella dei poeti è una lingua aulica che il popolo non comprende. Si dà valore alla storicità, all'evoluzione e ai passaggi storici. Ogni momento dell'uomo è particolare perché manifesta il senso vero di bello che è stato e inizia il momento di superamento. Viene fuori una visione della natura diversa. Se con l'illuminismo l'educazione non viene vista come uno sviluppo delle attività culturali ma come uno sviluppo culturale visto

come sviluppo economico del paese. L'uomo viene visto come una pedina che con la sua cultura, può garantire uno sviluppo della cultura economica del paese. Con il romanticismo ci sarà un'attenzione al discorso sociale. Con Pestalozzi si vedrà come attraverso le sue opere, dimostrerà l'attenzione verso l'infanzia, verso i più poveri, verso coloro che hanno bisogno di maggiore attenzione (bambini ma anche donne) e avrà un'attenzione maggiore verso il mondo femminile. Quindi vengono sviluppate da lui quelle tendenze femminili nel senso di sensibilità femminile.

LEZIONE 31/10

Il ruolo della donna

La donna viene vista come colei che forma i propri figli.

Riassunto di Pestalozzi

Secondo Pestalozzi l'educazione deve avvenire e deve essere in armonia con il corpo (il processo si sviluppa in: mente-mano-cuore). La mente come sviluppo intellettivo, la mano come praticità e il cuore come sentimento. Egli suddivide

l'educazione familiare, ossia proveniente da un'attenzione particolare verso l'educazione materna, verso
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mharianl99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Bosna Vittoria.