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Musica classica

Musica classica è un termine generico, non è un repertorio, mal'avvicinamento al fenomeno musicale. Il teatro musicale è una forma completa, un genere di altri tempi, un genere nato di fatto nel 1600 come sviluppo del teatro parlato, le radici del teatro d'opera non sono precedenti ma contemporanee alla letteratura del tempo, e quel recitare è diventato recitar cantando. Quindi ciò ha portato al successo dell'opera, era il più seguito e popolare in tutta Europa e dal 1700 esportato fuori dall'Europa. Prima del cinema l'intrattenimento pubblico era il teatro d'opera.

Tra il 1750 e il 1800 ci sono stati tre autori principali di cui tratteremo: Mozart, Beethoven, Haydn. In questo periodo si sviluppano anche generi strumentali che rimarranno caratteristici dell' '800. Questi autori sono austriaci, però in quel periodo c'è un crescere di talenti come musicisti, cantanti, compositori.

Che circolavano in tutta Europa, in particolare in Italia che era la patria dell'opera, tanto che tutte le opere erano in lingua italiana. Per questo i librettisti erano per lo più italiani, per questo durante le lezioni parleremo del rapporto tra Mozart e Lorenzo da Ponte, attivo alla corte di Vienna, chiamati poeti cesarei, che lavoravano nelle corti di tutta Europa.

L'opera essendo un genere musicale cantato si parlava in lingua italiana, quindi c'erano italiani in ogni corte europea, questo si salda con il classicismo perché attraverso Mozart, si salda in forme musicali elaborate e sviluppate come forme strumentali. L'opera con la sinfonia si farà più ricca.

L'opera dal 1600 si divide in due tipologie: seria e buffa. Nell'opera seria i soggetti sono storici o mitologici, il contenuto drammatico, ed è in evidenza la lotta tra il bene e il male.

L'opera buffa si sviluppa in Italia a Napoli, ha un carattere più comico.

Gli oggetti sono contemporanei all'opera, il conflitto tipico è tra padroni e servitori. Che normalmente andava a danno dei nobili. Era molto amata.

OPERA BUFFA: c'è sempre un padrone e nobili (che spesso conservano nelle arie la tipicità dell'opera seria), le arie sono leggere e più cantabili.

In quegli anni si svilupparono delle dispute riguardo a ciò che fosse meglio tra un genere e l'altro, sono definite le "querelle de bouffons". Le "querelle de buoffons" sono quindi dibattiti tra coloro che sostenevano l'opera seria e coloro che sostenevano l'opera buffa, in particolare gli illuministi che vedevano nell'opera buffa proprio le contestazioni che loro facevano ai nobili riguardo i loro privilegi. Molti nobili si servirono di queste opere per attirare più favore popolare, di solito erano sovrani illuminati.

L'opera si caratterizza per l'alternanza di due cose fondamentali:

l'aria e il recitativo sono parti fondamentali dell'opera lirica. L'ARIA è la parte più cantabile dell'opera, più comunicativa. È il momento in cui l'attore sta esprimendo sentimenti, di solito è breve. Se l'aria invece che essere cantata da un solo attore è cantata da due attori si chiama "duetto", da tre attori "terzetto" e così via. Il RECITATIVO è la parte della recitazione cantata e può essere accompagnata dal clavicembalo. Lo scopo del recitativo è descrivere l'azione, mentre nell'aria l'azione si ferma, il testo è più lungo. Nonostante si chiami recitativo, è cantato anche se meno melodico e orecchiabile, infatti l'opera in sé è tutta cantata. Il recitativo se non accompagnato dallo strumento si chiama "recitativo secco". Oltre queste due modalità ci può essere il CORO, che non rientra quindi in nessuna delle due, perchénormalmente canta delle vere e proprie canzoni, di solito popolari. Perché era così interessante vedere l'opera cantata? Perché si era sviluppata la tecnica del canto virtuosistica, questi personaggi erano ricercati come oggi lo sono le Rock Star, tutti aspettavano il momento della loro entrata in scena, come se il resto dell'opera fosse di contorno a quel momento. Nella creazione di un'opera servono diverse figure che cooperano, oltre gli attori c'è lo staff: - il compositore, colui che produce la musica, cioè la partitura, che è la musica scritta che riguarda voci e strumenti, di solito situato sotto la scena con direttore d'orchestra e orchestra. - Il librettista, forse anche prima del compositore ma praticamente vicini, in questo caso insieme (Mozart e Da Ponte), hanno collaborato, in modo molto stretto Mozart sentiva quasi quotidianamente Da Ponte. Il librettista normalmente è chi scrive i versi. - Icantanti che cantano e interpretano l'orchestra • un direttore che tiene insieme il tutto • il regista che decide i movimenti in scena, e eventuali piccole modifiche • tecnici di luci • costumisti etc. Iniziamo a vedere la prima opera di cui tratteremo: le nozze di Figaro. È la prima collaborazione tra Mozart e Da Ponte nato dalla collaborazione con Beaumarchais, tre spettacoli teatrali, dove Figaro è un cameriere astuto e scaltro più del suo padrone, fu bandito da diverse corti perché era un antiaristocratico, fu però accolto a Vienna perché l'imperatore era un illuminato. Nella prima opera di Beaumarchais, "il barbiere di Siviglia": A Siviglia il conte d'Almaviva si invaghisce della bella Rosina, la quale però vive praticamente prigioniera a causa del suo tutore, Don Bartolo, gelosissimo di lei e intenzionato a sposarla, ma più per motivi economici che per vero affetto. Il conte, nonostante la

stretta sorveglianza di Don Bartolo riesce comunque a comunicare il suo amore per Rosina, ma non le rivela subito la sua identità perché vuole che lei lo ami per quello che è e non per il suo titolo; si presenta quindi a lei come Lindoro, un semplice studente. Rosina corrisponde il conte, ma non sa come eludere la sorveglianza di Don Bartolo.

Fortunatamente interviene Figaro, astuto e simpatico barbiere, ad aiutare i due innamorati facendo da messaggero; poi con i suoi consigli il conte riesce ad entrare in casa di Don Bartolo celandosi sotto falsa identità, prima di un soldato in cerca di ospitalità e poi come istruttore di musica.

Ma Don Bartolo è molto sospettoso, e anche lui ha un aiutante, Don Basilio, che gli suggerisce di inventare una calunnia per screditare il conte agli occhi di Rosina. Tuttavia il conte e Rosina riusciranno con la loro scaltrezza ad organizzarsi per la fuga, anche grazie alla complicità di Figaro, che li aiuta.

distraendo Don Bartolo con la scusa di fargli la barba. Don Bartolo e Don Basilio tentano di screditare il conte agli occhi di Rosina dicendole che lui le ha mentito; lei, pentita di essersi fidata di lui, sta quasi per mandare a monte la fuga e sposarsi con Don Bartolo per il dispetto; ma alla fine il conte chiarisce tutto, le rivela la sua vera identità e il motivo per cui si è presentato a lei come Lindoro; Rosina capisce e accetta di sposarlo, e Don Bartolo deve arrendersi. Questa prima opera risulta importante per la comprensione delle nozze di Figaro la quale è il continuo appunto di tale storia. Nelle nozze di Figaro il conte e Rosina sono sposati e hanno portato con se Figaro il quale è il servo del Conte. Figaro si innamora di Susanna la quale
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A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Maestra-Minnie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della musica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Mattietti Gianluigi.