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La ballad e il madrigale nella musica polifonica
BALLADÈ una composizione polifonica su un testo in francese di argomento amoroso, la cui struttura formale è quella della Balform AAAB.
Si introduce il principio dell’ “uver et clo”, ovvero una diversa terminazione delle sezioni A della Balform: A A’ B, A’ ha una cadenza diversa da quella di A che è aperta alla ripetizione mentre A’ chiude la forma della ballad e lascia spazio a B.
Esempio ballata di Machaut- A A’ hanno la stessa melodia, mentre B ha una cadenza diversa.
Parallelamente, nel corso del 300, si sviluppa un’arte polifonica profana in lingua volgare sul territorio italiano. Anche in questo caso il principio adottato è quello delle forme fisse; la più antica di queste è il madrigale: prima era una poesia caratterizzata da una scelta tematica di ambientazione rurale, dal punto di vista della forma fissa assomiglia molto alla ballad AAB, però il B qui è più corto.
A Firenze,
nel frattempo, si sviluppa la più importante delle forme dell'Arts nova italiana: la ballata, centrale per la produzione di questa forma è Francesco Landini. La ballata ha un certo numero di strofe, c'è un ritornello che deve essere cantato all'inizio di ogni strofa. Ciascuna strofa ha una parte variabile, che è costituita da una strofa divisa in:- mutazioni, sono sue e si chiamo così perché sono i versi della strofa le cui rime non hanno legame con il ritornello.
- volta, ha lo stesso numero ed ordine di versi della ripresa, ed un sistema di rime cha da un aparte guarda le mutazione, ma ha un ultima rima che si collega al ritornello.
Esempio- ABBA (RITORNELLO) CDCD (MUTAZIONI 2) DEEA (VOLTA), qui tutti i versi sono settenari.
L'ordine dei versi deve essere
uguale per poter ammettere la stessa musica, cosa le mutazioni.Il mondo delle forme fisse nella prima metà del 400In genere noi associamo il 400 all'umanesimo, come vedremo la mentalità umanistica finirà per penetrare nel mondo della musica producendo un'attenzione alla dimensione del testo.I musici umanistici cantano senza mettere per iscritto quello che fanno, quindi la nostra unica possibilità per cercare delle tracce delle loro papriche nei primi esempi di musica profana.Quello che è chiaro è che la polifonia è qualcosa che gli umanisti non apprezzano, questo perché la polifonia resta un retaggio medievale (Mottetto di Dufay).L'attitudine umanistica nei confronti della parola è qualcosa che sposta l'idea del rapporto fra musica e poesia dalla forma al significato ma, torna a chiedere un grande rispetto della prosodia.Cosa significa che la musica deve entrare in rapporto con il significato?
c'è un'idea di dare un senso al testo è molto generale, però se perisco ad un principio di lformsfissa l'unica cosa che posso fare per creare dei rapporti tra la musica ed il testo è quella di studiarele sezioni musicali ed adattare alle forme fisse in modo da corrispondere in modo generico alcarattere del brano.
Questo è un problema per noi, perché quello che per loro poteva essere un brano triste per noipoteva essere l'opposto.
L'umanista del 400 avverte la poesia musicale matematicamente (regole del contrappunto).Il 400 lo possiamo vedere come un secolo nel quel l'ideale umanistico di propaga fino a creare uncambiamento nella concezione del rapporto tra musica e testo, infatti l'attenzione del musicista sipone sul trovare la chiave del testo in maniera minuziosa.
Qui nasce l'idea per cui la musica ha come compito essenziale quello di amplificare le emozionitrasmesse dal testo.
Però nel
Corso del 400 entrano in crisi i due elementi portanti dell'estetica musicale del tardomedioevo: la strutturazione matematica del testo e le forme fisse. Del primo ci siamo già resi conto, con il principio dell'imitazione la possibilità di strutturare matematicamente un tenor su reef melodici ecc è impossibile. Nel tardo 500 si comincia a dire che i compositori sbagliavano a non porre attenzione al testo (quando è allegro scrivono musica triste). Quindi vuol dire che l'ideale della parola del 400 era entrata nell'ideologia dei musicisti. La figura di Dufay diventa molto importante perché raffigura un personaggio che viene a contatto con il mondo umanistico ed è la figura che trascina la polifonia dalle idee delle forme fisse ecc all'ideale umanistico dell'attenzione per il testo. Con lui la musica diventa un'altra forma di arte oratoria. Dufay lascia molti brani di canzoni profane, che hanno come
caratteristiche quelle di essere ancora delle forme fisse. Dufay porta nelle forme fisse francesi lo stile di Dustaple (inglese) ed il risultato è questo "Addio alla città di Lanuelle" ASCOLTO: qui c'è un refrem ripetuto tre volte e poi c'è un refrem minore (sezione B) che viene ripetuto solo alla fine. Musicalmente alla musica A si adatta al refrem magg e alle strofe che hanno maggiore dimensione (3 4 5) mentre il refrem minore alle restanti. Dufay ha fatto una sintesi tra due mondi (francese ed inglese): la struttura formate è ancora quella che c'era ai tempi di Machaut, il principio della forma fissa è in entrambi i casi. Dufay nell'ultima parte della sua vita abbandona la rigidità delle forme fisse. Con la chancion il principio delle forme fisse entra in crisi, infatti le chancion dell'ultima fase dell'800 e del 500 sono brani nei quali la forma del testo non è più elemento.
condizionale della formamusicale. Ascolto “Nymphes de bois”- questo è il brano del trionfo del nuovo mondo, venne composto per lamorte di Johannes …, il più grande polifonia dell’epoca. C’è una voce che intona un cactus firmus, ed è la melodia gregoriana del requiem, mentre le altrevoci parlano di nife ed il maestro. Un testo in francese che celebra con gli argomenti del mito classico (dee delle fonti che devonopiangere con tutti), è una fase del mondo cristiano, omaggio esplicito ad un altro artista (no mondotardo medievale questo rapporto tra gli artisti), non ci sono forme fisse perché vuole raccontare ilpersonaggio (lo cita). Il 500 pone le basi dell’assolutismo, è il secolo nel quale il concetto di musica e di conversazionedevono coincidere.LEZIONE 6
Rapporti fra poesia e musica.
Tema della musica profana in lingua italiana del 500, la tradizione umanistica 400 preferiscecantare un canto in cui un
tessuto polifonico semplice viene riassunto da strumenti in grado di fare degli accordi.
Con l'avvento della stampa musicale Petrucci fa un piano di messa sul mercato dei generi musicali in voga in quel momento, sia di musica sacre (serie di volumi dedicati alle messe Joscan) che mottetti, chancion in lingua francese (prova che si passa dalla forme fisse alla chancion libera) e poi una novità: emette una serie di volumi di frottole, alcune delle quali pubblicate in una riduzione per voce e liuto in cui la parte del liuto è scritta con il sistema di intavolature, un tipo di notazione che non è una notazione musicale, ma dà delle istruzioni pratiche.
Attraverso dei numeri posti sulle corde si indica quali sono le dita da utilizzare con la mano sinistra e poi con un altro sistema si indicano le note.
La frottola è un genere che si sviluppa nelle corti dell'Italia settentrionale, in particolare in quella di Mantova con la famiglia dei Gongaza.
È il primo prodotto dell'unione tra la corte dei Gonzaga e quella degli estense, infatti quando Isabella Este sposa un Gonzaga a Mantova si fa costruire uno studio che diventa il centro di cultura musicale. Qui nasce la frottola e le prime frottole sono quanto di più vicino abbiamo a quella che può essere stata l'arte del cantare a liuto, infatti le prime forme fisse erano la forma fissa in cui i versi non sono aulici ma delle ballate normali, che potevano ospitare dei ritmi preesistenti fondamentali per la tradizione orale. Poi però quando la frottola diventa un'arte compositiva, si evolve complicandosi: non aderisce alle forme fisse, si presta più attenzione al testo e se ne scelgono alcuni complessi come quelli di Petrarca. Inoltre, grazie al genere della frottola entrano nella musica le ottave dell'"Orlando Furioso". Quando i compositori fiamminghi vengono nelle corti italiane sentono le frottole e quella più famosa.è "Il grillo" di Joscan, è dedicata ad un fattore che per cantare aveva bisogno di bere quindi è una satira. Si fa molto attenzione alla dimensione popolareggiante della frottola, atteggiamento tipico della cultura alta del primo 500 che prende i moduli della tradizione popolare e lo fa filtrandolo attraverso una serietà che non era sicuramente quella popolare. Ascolto- loboritmia rigorosissima, capiamo il testo però non c'è un grande rispetto della prosodia. Questo non deriva dal fatto che joscan non fosse italiano, qui gli stilemi ritmici della tradizione oralesi sovrappongono alla prosodia grammaticale ed hanno la meglio. Le frottole si sviluppano dal 1300 al 1520, nel 1530 esce una pubblicazione a stampa "Il primolibro della serena (sirena)" che ha per sottotitolo madrigali, però non c'è nessuna forma fissa in questo libro. Come nasce questo nuovo genere di musica polifonica? Perché a partireda questa pubblicazione il madrigale, in questa nuova accezione, diventa un genere musicale di importanza assoluta in Italia. Ci sono varie teorie sulla sua nascita: - Alfred Einstein era un musicologo che ha scritto un'opera intitolata "Il Madrigale IT". Lui sosteneva che il madrigale sarebbe nato come evoluzione a partire dalla frottola, che si sarebbe incontrata con la poesia aulica evolvendosi. Questa teoria però è stata smontata perché nel 1980 due studiosi scrissero un lavoro sul madrigale italiano, sostenendo che Einstein non avesse studiato i manoscritti che contengono la musica profana italiana del 1520. Infatti, il madrigale nasce a Firenze dopo la morte di Lorenzo il magnifico, quando si apre un periodo turbolento: Savonarola instaura una repubblica e va in contrasto alla chiesa di Alessandro VI, poi Savonarola venne ucciso e con la sua morte si apre l'epoca del "Gonfaloniere" che dura fino al 1512, quando tornano i medici a Firenze.Firenze. Lorenzo di Piero fa "pulizia" a Firenze e scopre dei complottatori, tra cui Machiavelli ch