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Appunti di storia del giornalismo: la stampa in Italia nel dopoguerra Pag. 1
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politica, specialmente l’Avanti. È un periodo di grandi timori dell'opinione pubblica moderata perché

buona parte era stata fascista e da parte degli anglo americani timori che possano avere sopravvento

dei partiti del nord: questi partiti proponevano programmi economici rivoluzionari, cosa inaccettabile

dagli anglo americani. La stampa ha un ruolo fondamentale perché gli alleati finanziano i giornali per

spostare il baricentro della vita politica: finanziano la nascita dei giornali moderati e gli anglo

americani fanno in modo che i giornali morti vengano ripristinati nelle stesse posizioni di prima

nel nord vi è il recupero delle forze moderate conservatrici.

La testata creata dagli angloamericani è il Corriere Lombardo ed è molto vivace e piena di fotografie.

Nella prima fase fu guidato da 4 giornalisti: Fizzati, Feltra, Fini e Fallaci. Loro avevano scritto tutti nel

corriere della sera ma vennero perdonati. Esce a 4 pagine in formato piccolo ed è una novità perché è

un giornale di cronaca e non politico: narra di cronaca rosa, bianca e ovviamente nera. Riescono a

trasformare la politica in cronaca nera. Poi passerà in formato grande ma senza perdere i suoi

caratteri: titoli svelti, tono di rivelazione, caratteri grandi, moltissime foto e molto brusche (bambino

sul seggiolino morto), l’uso in prima pagina di cronaca rosa e mondana (mai successo prima).

Tutti i grandi quotidiani che erano stati fascistizzati riappaiono tutti. Queste tesate hanno alcuni punti

che le danno vantaggi:

● Il fenomeno della abitudinarietà e dell’affetto dei lettori italiani.

● Hanno una maggiore disponibilità finanziaria che gli consente di muoversi con meno timore.

● Tutti i grandi giornali sono fatti da professionisti.

● Si presentano come giornali neutri, di opinione libera e quindi sono indipendenti. In realtà

tutti avevano un orientamento politico dei loro lettori e della loro proprietà, ovvero centro-

centro/destra.

Il tema dell’epurazione di ripresenta dopo il 25 aprile del 1945. In questa fase l’epurazione fallisce.

Viene iniziato e procede in modo confuso e sbagliato e finisce poi per fallire. Verranno epurati alcuni

giornalisti come Amicucci, Spampanato, Gray (radiofonico). Fallisce perché:

● La condotta politica degli alleati perché son troppo impegnati a far ripartire le testate descritte

precedenti.

● Categoria corporativa dei giornalisti: tutti si proteggevano a vicenda.

● I quotidiani avevano bisogno di tecnici e professionisti.

● Il clima politico italiano che soffia a destra.

Il Corriere della Sera, guardando la sua evoluzione, all’inizio scelgono un giornalista Borsa Mario che

era un giornalista liberale. Egli fu un ottimo direttore e all’inizio seguiva una linea democratica e

progressista. Però dovette abbandonare il Corriere perché trattano il ripristino della vecchia testata

con la democrazia cristiana. Egli fu sostituito da Guglielmo Emanuel, conservatore monarchico. Egli

riuscì ad attirare tutte le grandi firmi come Montanelli. I lettori sono soddisfatti. Questa fase è

caratterizzata per la crescita della cronaca nera: caratterizza sia i quotidiani sia i settimanali. Dietro

all’abuso della cronaca nera vi è il desiderio di togliere l’opinione pubblica sulle faccende politiche.

Entrerà in vigore il primo gennaio del 1948. Ci fu un dibattito sull’articolo 21 che parla della libertà di

stampa e di espressione. Tran i protagonisti del dibattito ci sono tutti i gruppi politici tra cui la chiesa

e la democrazia cristiana: non hanno ancora niente a che fare la chiesa e il partito cristiano.

Degrasti fa da mediatore tra il partito e la chiesa. Gioca un ruolo importante la chiesa cattolica: non ha

alcuna simpatia per la libertà di stampa. Prevalgono le istanze democratiche.

I punti di maggiore contrasto furono:

1. Il partito socialista rese pubblici i finanziamenti dei giornali. Non ci sono partiti politici uniti e

sono tutti divisi: dietro a questa confusione vi erano i timori da parte di tutti i partiti perché

tutti avevano qualcosa da nascondere. Gli organi di partito avevano una somma data dal

partito (i comunisti ad esempio ricevevano i soldi dall’unione sovietica e non volevano

ammetterlo). Si decide che la legge può stabilire i controlli, non è più un’obbligatorietà ma

diventa facoltativo.

2. I giornali non volevano che esistesse la possibilità di essere sequestrati. La possibilità di

sequestro rimase. Da una parte c’erano i socialisti terrorizzati da un ritorno dei fascisti e

dall’altra i cattolici con Aldo Moro (egli pone il problema dei giornali pornografici): alla fine

l’articolo della costituzione prevede la possibilità di sequestro.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giadaa98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Piazzoni Irene.