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Estratto del documento

A Ferrara abbiamo un industria intensiva e in particolare della produzione delle barbabietole da

zucchero e con grandi proprietari terrieri. Abbiamo un grande centro che rivaleggia con Bologna,

quest’ultima presenta una borghesia urbana, l’industria, ecc.; a Ferrara non c’è molto ma il suo

fascio è grande quanto quello di Bologna. Italo Balbo di fatto sorgerà a Ferrara.

Troviamo uno sviluppo capillare dei fascisti a Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.

Nel maggio del ‘21 al maggio del ’22 si sviluppa un primo fascismo in Toscana. Firenze diventa

un centro nevralgico per la formazione dei fasci. Questa azione di proselitismo dando origine alla

costa ligure a un fasciamo, soprattutto alla Spezia. Firenze incoraggia questa avanzare del fascismo.

Grosseto non è un grande centro fascista, come neanche a Siena. Inoltre tutta la parte del val

d’Arno. Carrara, ma non Massa. Arriviamo a Pisa, molto collegato ai fasci fiorentini. Arriviamo

Arezzo con un fascismo importante, ma non appenninico. Giungiamo fino a Perugia.

Il 60 % dei fascisti si localizzano nelle città finora descritte. Significa quindi controllare l’Italia in

maniera molto efficace rispetto alle altre forze politiche. Il partito armato, si localizza al centro

d’Italia. Il primo squadrismo si rivelerà soltanto militare a questo tipo di violenza si affiancherà un

ritualizzazione dello squadrismo. Rituale che accentuano il coraggio che permette di attirare sempre

maggiormente la fascia giovanile. Costanzo Ciano è uno dei primi fascisti toscani e imprenditore.

I fascisti grazie al telefono e ai facili e veloci trasporti, come i camion, permettono la velocità dei

movimenti che permettono anche una diffusione dello steso movimento in modo estremamente

efficace. Quindi il senso di ubiquità che grazie a questi mezzi garantisce; che dà l’impressione che

non riescono a contrastarli.

Le rieducazione dopo l’uso forte della violenza emerge questo fattore. Una rieducazione totale dei

sovversivi. È simbolico che questa violenza si faccia con la nudità, il denudarlo significa spogliarlo

della sicurezza. Questo uso della violenza lascia al sottomesso o l’adattarsi oppure sopravvivere, in

alternativa vengono rieducati.

Lezione X 25-03-2015

La pressione militare esercitata sulla marcia su Roma avevano l’obiettivo di definire già quello che

era avvenuto precedentemente a livello di paesi.

I fascisti occupano stazioni e numerose sedi di poste rendendo nulle le possibilità di comunicazione.

La Toscana è diventata la roccaforte dei fasci. I ferrovieri quindi smontano gli scambi e le traversine

dei binari e a Santa Maria Novella i fasci si interrompono.

Luigi Facta è il presidente del consiglio dei ministri e riunisce il consiglio dei ministri e si rende

conto, anche se in ritardo, che è in atto qualcosa di grave.

Dichiarazione di stato d’assedio: il governo deve garantire all’autorità militare di intervenire.

Facta tenda di redigere la dichiarazioni di stato d’assedio, un provvedimento assoluto. La

dichiarazione dello stato d’assedio veniva chiamato in ballo il re. Lo statuto Albertino prevedeva

l’intervento del re con una controfirma, invece ha sempre avallato le movenze fasciste. In questo

caso non firma, tuttavia il re non è un antifascista. Politicamente il re è superiore al popolo, ma di

fatto ragione come lo sesso popolo.

Il re chiede a Diaz di sapere la situazione della stessa Italia. L’udienza fra i due avviene a porta

chiusa, quindi non sappiamo di fatto cosa si dissero. Diaz sempre che abbia dichiarato di non

dichiarare lo stato d’assedio perché ritiene di non dover stuzzicare l’esercito, affermando che

sarebbe meglio non mettere alla prova i militari. Il senso politico della dichiarazione è molto chiaro

e quindi il re preferisce non rischiare. Il governo in tutto ciò si deve dichiarare dimissionario,

diventando Salandra l’uomo più efficace. Mussolini non accetta Salandra e quest’ultimo rinuncia,

quindi a questo punto l’unica cosa da fare è dare il governo a Mussolini. Mussolini quindi si reca a

Roma e cambiandosi d’abito (camicia nera e stivali infangati) dichiara di al re di portargli l’Italia di

Vittorio Veneto. Mussolini costituisce velocemente il governo con Giovanni Gentile, Tiepolo Rossi

del partito industriale, Segretario del partito popolare, liberali, Ministro della Manna, Ministro della

guerra Diaz, Ministri e provenienti dal fascio. Torna al governo il 30 ottobre 1922. Alla camera farà

il discorso del Bivacco. Mussolini insulta nel suo discorso la camera dichiarandola sorda e grigia,

dichiarandola bivacco dei suo squadristi. Il parlamento li dà la fiducia, grazia anche alla sua

avversità.

Dal novembre al gennaio ’22 alla privare del ’23 è un periodo molto significativo. Mussolini

riprivatizza la rete telefonica che nell’emergenza della guerra era stata istituzionalizzata.

Gennaio ’23 si crea la milizia volontaria per la sicurezza nazionale, comandato da Mussolini.

Questo è fatto clamoroso perché sono al comando di Mussolini e non del governo e quindi la

monopolio di Mussolini alla violenza; si regolarizza gli squadristi.

La legge acerbo scardinerà il sistema proporzionale (’23). Questa legge toglie il vantaggio ai partiti

di massa avversari. La legge afferma che il partito o la colazione che otterrà la maggioranza dei

suffragi (25%) otterrà i 2/3 alla camera. La fiducia al governo la votano il partito popolare e i

liberali. Le lezioni anticipate sono indette nell’aprile del ’24 e verranno vinte dai fascisti in quanto

sono presenti solo le liste fasciste. Il fascismo a ormai in mano tutti i comuni d’Italia. Le elezioni

verranno dichiarate non valide. Dopo il delitto Matteotti la posizione politica di Mussolini si

aggrava notevolmente. Il ritrovamento del cadavere di Matteotti fu totalmente casuale e grazie a un

cane di un contadino nei dintorni di Roma. Non fu quindi un ritrovamento in seguito alle indagini. Il

suo ritrovamento causò indignazione degli organi di stampa e dei parlamentari. Dopo questo fatto ci

sarà una delle più gravi crisi politica del fascismo.

Lezione XI 26-03-2015

Mussolini impiega 18 mesi per salire al potere. Mussolini adotta la violenza che nel regime

diventerà la norma.

Nel ’22 a Torino i fascisti scateneranno una caccia all’uomo, in piena città.

Nella otte di San Bartolomeo, gli squadristi di Firenze scorrazzano per le vie e piazze imponendo la

chiusura dei locali pubblici. Questi fatti rimangono nella memoria collettiva per molto tempo dei

fiorentini.

Matteo Zamboni, nel ’26, attenta alla vita di Mussolini e i seguito fu linciato dai fascisti; a Bologna.

Mussolini voleva una fascistizzazione integrale sa civile che politica. Mussolini era capace di tenere

insieme tutte le file, tanto che l’abbandono alle correnti fasciste sono veramente rare, ma solo in

aree locali.

La violenza non scompare nella politica fascista, può essere meno dilagante, ma di fatto ci sarà

sempre. Nel frattempo è stato costruito un vero e proprio regime.

Il 3 gennaio del ’25 Mussolini sfida apertamente il senato tramite un discorso alla camera.

Mussolini ammette di aver ucciso Matteotti e chiede ai presenti di dimostrarlo. Vedendo quindi che

gli avversari non reagiscono e perciò comprende che l’avversario è debole. Quindi da qui in poi si

costituirà un vero e proprio regime di dittatura.

La legge, quindi deve solo adattarsi a quello che è il concetto mussoliniano: nel ’25 si applicano

diverse norme come la limitazione fortissime della libertà di stampa.

Mussolini non sarà più dal ’24 in poi il segretario. Inoltre non si chiamerà più presidente del

consiglio, ma capo del governo.

Notiamo notevoli segnali, di “tic linguistici tecnici”, che contribuiscono alla grandezza del

fascismo.

Il capo del governo viene nominato e revocato dal re, in un rapporto fiduciario da questo, mentre

precedentemente bisognava avere la fiducia delle camere. La funzione di capo del governo

comincia a essere svincolata nei fatti dalla fiducia parlamentare in un rapporto sempre più di capo

con capo (Duce e re).

Dal ‘26 al ‘43 Mussolini sarà ministro degli interni, come anche ministro delle colonie, delle

amministrazioni, ministro degli esteri, dei lavori pubblici; una sorta di bulimia istituzionale.

Il capo del governo cioè Mussolini deciderà i ministri e non più il re.

La legge che svuota ancor più la legge parlamentare cioè il farsi le sue leggi senza approvazione del

parlamento, se non vengono accettate vengono ripresentate e così via.

Al posto del sindaco avremo il podestà; in linea che il passato dell’Italia sia fonte di accrescimento

per il fascismo. Il podestà ha la funzione di un piccolo dittatore in piccolo, vengono infatti aboliti i

consigli comunali.

Legge del 3 aprile ’26 vengono dichiarati illegali i sindacati l’unico legale sarà quello fascista.

Diventa illegale lo sciopero. Inoltre il 1 maggio non è più la giornata dei lavoratori, ma il 23 aprile

in quanto è il giorno della fondazione di Roma. Legge fasciatissime, saranno lo stravolgimento

finale.

Lezione XII 27-03-2015

Le leggi fascistissime vengono anche denominate eccezionali.

Enrico Ducetti preparò un attentato a Mussolini. Anche se l’attentato fallì.

L’unico attentato che riuscì fu quella di una signora inglese che gli spara in viso e li ferisce il naso.

Dopo il fallito attentato di Bologna, Mussolini accelerò la definitiva soppressione di quello che

rimaneva di una vaga libertà, quindi vennero aboliti tutti i partititi e rimase solo il partito fascista,

vennero eliminati i sindacati. Scompare tutta la struttura diffusissima, nel centro nord

dell’associazionismo al plurale come quelle sportive, ricreative, quelle di consumo, insomma tutto

quello che fa comunità sia per il movimento socialistico che quello cattolico. Tutte le case del

popolo, sia quello che rimaneva dell’associazionismo rosso e bianco venne inglobato dal fascismo.

Le coop, ad esempio, erano fra le prime cooperative e producevano direttamente e immettevano

direttamente su base locale i prodotti. Di fatto mancando il welfare, quindi accanto a quelle poco

associazioni per la chiesa, cominciano le associazioni laiche che lo garantiscono.

Viene dichiarata la decadenza dei deputati aventiniani dall’ottobre del 26 al marzo del ‘29 abbiamo

alla camera solo deputati che leggono alla camera solo le leggi mussoliniane.

Venne presentato anche un nuovo testo unico di pubblica sicurezza.

Il partito fascista inserisce un organo extra-giuridico cioè un nuovo tribunale che fa legge cio

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A.A. 2014-2015
28 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nausicaa93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Palla Marco.