Appunti di Sociologia e Metodologia della Ricerca - prof. Lo Verde

Sociologia e Metodologia della Ricerca - Prof. Lo Verso

Lo studio sociologico nasce con l’affermazione dello stato moderno e si affianca alle scienze sociali: (economia, scienza politica, psicologia sociale, demografia, filosofia e storia) le quali si pongono interrogativi sulla base di informazioni raccolte sistematicamente al fine di comprendere il mondo in cui viviamo, formulandolo non come assoluto, ma razionalità cercativa, articolata ed esposta a revisione.

Il concetto di scienze sociali e le stesse non chiariscono quali siano i confini di uno dalle altre e ciò che ne consegue è una competizione misto e conflittualità fra queste a cui rispondono 3 linee di pensiero.

• Soluzione Gerarchia (Auguste Comte)viene concesso alla sociologia una posizione privilegiata proprio per il fatto per ultima e determinata e completiva del processo evolutivo.
• Soluzione Residuale (Runciman)Viene concesso allo sociologico ogni cosa che nel campo delle scienze sociali non è o non ancora oggetto di studio, se parte di un'altra disciplina sociale.
• Soluzione Analitica o Formale (George Simmel)“In base ad una prospettiva analitica dell’influito i fenomeni sociali è importante attribuire la forma alle associazioni – disposizioni del loro contenuto particolare, focalizzando l’attenzione nelle forme pure di relazione.”

Definizione Tautologica (quando contiene il termine che intende definire)"...indica l’insieme delle raccolte di coloro che si riconoscono e sono riconosciute da altre sociologie.

le sociologia dell’inizio delle relazioni che sono la base del mondo moderno, rivoluzioni scientifico, industriale, francese, coloro i quali possono essere definiti i padri fondativi sono Spencer (ING)-Durkheim (FRA)-Tönnies, Weber, Simmel (GER)-Pareto (ITA)

la ricerca sociologica, studiando campi talmente vasti spesso trova nei suoi studi obiezioni e discussioni e disaccordi su:

• presupposti dai quali partire;
• esiti dei risultati delle loro ricerche

ai quali Kuhn diede il nome di paradigmi scientifici, differenziandoli in paradigmi dell’ordine, del conflitto delle strutture e dell’azione

PARADIGMA DELL’ORDINE

Alla domanda che cosa unisce e cosa divide ovvero che cosa crea l’ordine nella società:

• Hobbes risponde che doveva essere ricercato all’interno della società in quanto gli uomini tutti vi sottostanno dell’autorità coerceciva dello stato;
• Smith invece avrà visto nel mercato e nella “mano invisibile”, che regola gli scambi, l’elemento capace di tenere insieme individui e gruppi;
• Comte e Spencer diversamente l’uno dell’altro diedero la capacità di ordinare all’interno della società osservata da un punto di vista evoluzionistico quindi come un organismo cui l’equilibrio non è mai statico bensì dinamico, in continuo processo di evoluzione, creando nuove organismi e smembrando con processi di differenziazione e divisione del lavoro.

Concezione olistica: il primato delle strutture. Concepire determinate come l'unita prioritaria di analisi e gli individui come oggetti attraverso i quali la società si esprime.

Paragiuama delle azioni

Nacque in Germania e vede Weber come maggiore esponente. Egli sostiene che per spiegare i fenomeni sociali è necessario ricondividere in credenti individuali ed è questi in chiave cogliere le influenze che ne derivano l'ottore.

Se per il porio primo dello staturano oblenso fetalizzato, l'approccio distinato per quello dell'ordine e l'individualismo metodologico.

Agency => attore collettivo (sindacato) che è dotato di propria volontà e capacità d'ordine indiappendentemento delle volontà e capacità degli individui che le esprimono.

Motivi dell'ottore => doto la concezione dell'uomo capace di compreso delle orsioni e darle un senso.

Spesso l'ottore non è consapevole del senso delle proprie ordini cioè può essere frontiera in quanto il senso che imputiamo alle loro azioni è diverso da quello che oppone ad un osservatore esterno. Capito anche che si autointerrogano su quali sono le vere regioni delle loro azioni (false cause).

L'azione si fende su : fenomeni microscopici vanno ricondotti alle loro cause microscopiche (individui) , per spiegare le azioni individuali è necessario: tenere conto dei motivi degli attori.

DEFINIZIONE:

è un determinato sistema economico con le seguenti caratteristiche:

• è un'organizzazione economica di scambi, in cui avvengono scambi mediante denaro per merci e prestazioni lavorative
• in cui collaborano unità del mercato: i proprietari dei mezzi di produzione e i lavoratori; finalità dei capitalisti è quella dell'accumulazione di capitali derivante dai profitti e il reinvestimento nelle imprese
• dominato dal principio del profitto e del razionalismo economico, attraverso l'applicazione delle moderne procedure contabili

TRASFORMAZIONI

AGRICOLTURA

Dalla struttura feudale caratterizzata da:

• molteplicità di famiglie legate alle terre
• agricoltura estensiva e basso livello di produttività con scarse innovazioni
• i contadini non hanno nessun interesse

Attraverso la:

• privatizzazione e abolizione degli usi e vincoli dei pascoli comuni
• impoverimento ed espulsione dei contadini dalle terre
• trasformazione delle piccole nobiltà terriera e i contadini benestanti in capitalisti agricoli che hanno l'interesse di aumentare la produttività e quindi si introducono innovazioni

MERCANTILE

• ruolo fondamentale nella transizione tra feudalesimo e capitalismo

La trama del tessuto sociale

Forme di interazione

La società è formata da individui che si influenzano e interagiscono tra loro attraverso azioni sociali con un senso (significato intersoggettivo).

• Weber distingue le azioni sociali in riferimento al senso:
• Azioni razionali rispetto allo scopo
• L'individuo valuta razionalmente i mezzi rispetto agli scopi e considera gli scopi rispetto alle conseguenze.
• Azioni razionali rispetto al valore
• L'individuo compie l'azione rispetto ad un valore (buona causa) senza preoccuparsi delle conseguenze; indica una scelta consapevole quindi è razionale.
• Azioni determinate affettivamente
• Manifestazioni di impulso interno (gioia, rabbia), non si preoccupa delle conseguenze, non c'è riferimento ad un valore.
• Azioni tradizionali
• Comportamenti puramente reattivi, risposte automatiche a meccanismi e stimoli ricorrenti esterni. Non c'è l'affermazione di un valore o alternativa al valore dell'individuo.

La distinzione di Weber non è finalizzata alla comprensione dei comportamenti ma per impostare problemi d'analisi. Inoltre risulta molto utile per confrontare azioni in contesti culturali diversi.

RUOLO SPECIFICO

è un ruolo che riguarda uno insieme di comportamenti

limitato e preciso (operaio)

RUOLO DIFFUSO

insieme più ampio e meno definito (madre)

GRUPPO TOTALITARIO

tutti i ruoli si eseguono in un luogo (caserma)

GRUPPO SEGMENTARIO

quando i ruoli si svolgono in gruppi e luoghi diversi (es. scuola)

GRUPPO PRIMARIO

di piccole dimensioni e ruoli diffusi, con contenuti affettivi (famiglia)

SECONDIARIO

grandi dimensioni, ruoli specifici,

relazioni fredde (aziende)

GRUPPO FORMALE

regolamentato da norme per il raggiungimento di scopi

INFORMALE

formatosi in modo spontaneo, senza regole

POTERE E CONFLITTO

WEBER - POTERE

è la possibilità di trovare obbedienza ad un comando che ottenga determinati contenuti;

ad ogni rapporto di potere corrisponde anche un interesse

all'obbedienza da parte del soggetto più debole

MACHT (POTENZA)

potere di chi detiene il controllo di una risorsa utile e rara (detentore dei mezzi di produzione)

HERRSCHAFT (POTERE LEGITTIMO)

riguarda relazioni nelle quali sono previsti doveri di obbedienza e diritto di dare ordini (genitori/figli)

SIMMEL - CONFLITTO

elenco le proprietà formali del conflitto che variano da conflitti interni o conseguenze di conflitti esterni