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Il sistema finanziario negli USA

Stanley e Lehmann Brothers; si tratta di pochi soggetti di grandi dimensioni. Per quanto riguarda invece le banche commerciali abbiamo un comparto piuttosto articolato e frammentato senza un sistema di filiali a livello di stati federali.

Per quanto riguarda invece i mercati, negli USA assumono un ruolo primario per diverse ragioni:

  • La Borsa di New York conosce un'espansione molto forte grazie al verificarsi di determinati eventi storici. La guerra civile ha consentito di sviluppare New York come mercato finanziario; la NYSE è il primario mercato finanziario americano. A seguire poi la Prima guerra mondiale ha consentito sempre a New York di soppiantare Londra come primo mercato internazionale;
  • Il sistema bancario è piuttosto frammentato e non è in grado di acquisire partecipazioni in società; il sistema delle società dunque si deve rivolgere ad un altro interlocutore per ricevere risorse finanziarie;
  • I mercati acquisiscono un ruolo
ancora più rilevante anche grazie alla regolamentazione durante il periodo della Grande Depressione. Tra i vari atti normativi oltre al Glass Steagall Act, viene istituita la "Security Exchange Commission". L'istituzione della SEC, autorità finalizzata a garantire l'ordinato svolgimento delle negoziazioni sui mercati, (equivalente al ruolo italiano della CONSOB) ha favorito l'accesso ai mercati da parte degli investitori retail; - Il quarto ed ultimo elemento che ha favorito lo sviluppo è il ruolo dell'innovazione finanziaria; i mercati degli USA sono stati i primi ad introdurre nuovi strumenti finanziari di natura derivata (swap, opzioni complesse) con il parallelo sviluppo di mercati dedicati allo scambio di questi stessi derivati (Borsa di Chicago). Questo appena descritto è il quadro fino agli anni '80; sul finire degli anni '80 abbiamo una serie di riforme molto profonde. Dal punto di vista statunitense queste

Le riforme vengono definite come di "deregulation" ma che viste dalla prospettiva europea si tratta di un processo non di de-regolamentazione ma piuttosto di convergenza della regolamentazione americana verso quella europea.

La prima grande riforma che interessa gli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni '80 è la riforma che riguarda la progressiva erosione del Glass Steagall Act fino ad arrivare alla sua completa abrogazione. Un primo momento di erosione del GSA lo abbiamo nel 1987 quando la FED consente ad un gruppo definito di banche commerciali di intraprendere attività di underwriting (sottoscrivere partecipazioni). Queste banche perdono in parte il tratto tipico di banca commerciale entrando in ambito di attività tipiche di banche di investimento. La FED pone però un limite a tale attività, l'underwriting si può intraprendere purché i ricavi derivanti da queste attività non eccedano il 25% dei ricavi totali.

dell'affiliata. L'erosione del GSA diventa ancora più profonda nel 1988 quando la FED consente a tre primarie banche commerciali americane (Bankers' Trust, Citicorp e JP Morgan) di fare attività di underwriting sia di carattere azionario sia di carattere obbligazionario. Da quel momento in poi questi tre operatori dunque si possono classificare in tutti i sensi come banche universali.

Le ragioni che spingono la FED a questo cambio di posizione sono due:

  1. Spinte concorrenziali domestiche; arrivano in particolar modo dalle cosiddette brokerage firms (SIM in Italia) ovvero società di natura non bancaria che si occupano di negoziazione per conto terzi. Queste società vanno a muoversi in attività tipiche delle banche commerciali e più precisamente alle attività legate ai depositi; questo perché negli USA nasce una nuova categoria di fondo di investimento detto "Money Market Mutual Fund", un fondo comune

di investimento monetario che non solo può offrire un rendimento ma può anche emettere strumenti di pagamento simili a quello che era l'assegno. Questo strumento fa parecchia concorrenza ai depositi bancari che non pagano un tasso di interesse;

2 Pressione concorrenziale proveniente dall'estero: le banche si vedono erodere quote di mercato non solo dagli operatori domestici ma anche dalle banche universali europee e giapponesi

Queste pressioni competitive impongono alla FED un cambio di paradigma che fa dunque una sorta di prima sperimentazione con un gruppo limitato di banche. Nel 1999, la FED arriverà ad abrogare completamente il Glass Steagall Act, introducendo il "Gramm-Leach-Bliley Act" (GLBA), anche conosciuto come "Financial Services Modernization Act", che consente di avere partecipazioni incrociate di banche in altri intermediari finanziari non bancari come assicurazioni, società di gestione del risparmio e varie.

configurazioni possibili di società finanziarie. L'idea è quella di avere una banca non più commerciale pura ma una che svolga anche attività di underwriting e di trading tipicamente adottando il cosiddetto modello di "Bank Holding Company". Dopo la Grande Depressione del '30, gli USA sviluppano una delle più importanti crisi nel 2007; a seguito di questa crisi subprime la nuova regolamentazione viene rimessa in discussione. Si sviluppa una forte corrente contraria: in particolare abbiamo il senatore Volcker che si schiera contro la riforma e chiede al governo americano di tornare al GSA. Nonostante questa corrente di pensiero sia molto forte, non si ritorna al GSA ma abbiamo l'adozione di un nuovo disegno di legge nel 2011: il Dodd-Frank Act. L'idea è mantenere la possibilità di mantenere una banca che sia una Bank Holding Company, ovvero una banca stile universale, limitandone però allo stesso tempo.

L'attività di proprietary trading è limitata al 3% del proprio TIR1 (capitale di alta qualità). Ciò impone un limite regolamentare e si torna a un impianto regolamentare che si classifica come una via di mezzo.

Il Dodd Frank Act è un disegno di legge ancora oggi sotto i riflettori: richiede ancora degli anni per la sua adozione integrale e inoltre uno dei tratti caratteristici della campagna di Trump fu proprio l'abrogazione di questo disegno di legge. (Da tutto ciò si deduce che il sistema finanziario americano è fortemente regolamentato)

Abbiamo un secondo atto regolamentare durante gli anni '90: "Interstate Banking and Branching Efficiency Act". Si tratta di un divieto che era già contenuto nel National Bank Act del 1863-1864 (le banche dovevano operare all'interno dello stato federale di appartenenza). Nel 1994 viene abrogata dunque questa riforma e viene consentito alle banche di esercitare attività.

bancaria al di fuori dei confini del proprio stato federale, ad eccezione degli Stati che hanno votato contro l'abrogazione di questa riforma. (La conseguenza di questa legge abrogata nel '94 fu che fino agli anni '90 le banche avevano un portafoglio piuttosto concentrato; le banche ovvieranno a questa situazione grazie alla securitisation) Considerazioni di sintesi: i sistemi market based (UK e USA) sebbene si assomiglino, presentano degli elementi di differenza piuttosto marcati: la prima differenza riguarda il sistema bancario che negli USA è frammentato con molti operatori di piccole dimensioni e nel Regno Unito piuttosto concentrato con pochi operatori di grandi dimensioni; la seconda differenza riguarda il peso della regolamentazione: negli USA è piuttosto articolata con tantissimi atti normativi che hanno impattato sulle banche mentre nel Regno Unito la regolamentazione è piuttosto leggera. Ci sono due elementi che distinguono fortemente UK e USA da un lato e
  1. Integrazione tra sistema bancario e sistema industriale (detto anche sistema economico reale): vi è maggiormente integrazione nei sistemi bank based. Da questa maggiore integrazione deriva un importante vantaggio per le banche, si tratta di un vantaggio di tipo informativo rispetto al mercato. Avendo il vantaggio informativo, la banca si pone in una migliore condizione nell'ambito delle decisioni di investimento.
  2. Grado di integrazione tra attività bancarie classiche (raccolta depositi ed erogazione prestiti) e tutte le altre attività finanziarie non bancarie: nei sistemi bank based il grado di integrazione è altissimo; al contrario nei sistemi market based il grado di integrazione è stato tradizionalmente basso. Dal '99 poi anche negli Stati Uniti poi il grado di integrazione diventa alto anche nei sistemi market-based.

(Slides lezione 3: leggere)

6° Lezione 14/03/2019

In ciascun paese del mondo vi

Sono peculiarità in riferimento alle diverse tipologie di intermediari finanziari anche in termini di attività svolte da questi e di struttura del settore. Si possono distinguere le tipologie di intermediari in tre macro-classi:

Depository Institutions:

  1. Quelle istituzioni finanziarie con carattere di deposito. Raccolgono risorse attraverso depositi. È una categoria di intermediari caratterizzata sul lato raccolta dalla raccolta tramite depositi. In questa categoria, che raccoglie una gran parte delle risorse finanziarie tramite depositi, negli USA vediamo tre tipologie di intermediari: Banche commerciali, Savings and Loan associations e Credit Union.
  2. La Saving and Loans è una fattispecie di banca che ritroviamo negli USA che non ritroviamo in Italia mentre nel Regno Unito prende il nome di Building Society.
  3. Le Credit Union sono invece abbastanza simili alle casse di risparmio italiane.

Gli intermediari di natura bancaria negli Stati Uniti possono dunque essere tre.

tipologie.Contractual saving institutions:2. sono intermediari che raccolgono risorse non tramite depositi ma su base contrattuale ad intervalli predefiniti. Quindi è una raccolta periodica che avviene su base contrattuale caratterizzata da meno problemi di liquidità rispetto alla categoria precedente in quanto la loro struttura dei pagamenti è più prevedibile di quella di una banca che raccogliendo depositi è tenuta ad un rimborso a vista. La differenza tra queste due macroclassi sta dunque nel fatto che la raccolta delle prime è rimborsabile a vista mentre per la seconda è tramite contratti. All'interno della macroclasse delle Contractual Saving ritroviamo due tipologie di intermediari: compagnie assicurative e fondi pensione. Sono intermediari che si ritrovano anche nel contesto italiano sebbene si connotino in maniera diversa dal punto di vista strutturale. Investment Intermediaries:3. sono intermediari legati al mondo investimenti lecui passività sono tipicamente o strumenti a breve termine di mercato monetario o strumenti del mercato dei capitali; spariscono dunque i depositi. Quello c
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
47 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marialidia96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi finanziari comparati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Beccalli Elena.