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CHE COS'È UNA TECNOLOGIA
Tecnologia = amplia le capacità - Protesi = sopperisce a una mancanza
Distinzione tra tecnica e tecnologia
In greco antico, la parola techne significava arte, mestiere, professione, ma anche mezzo, espediente, destrezza, abilità e arte nel senso di complesso di leggi, regole, cioè un insieme di regole, un sistema o un metodo per fare idealmente o concretamente, proprio delle belle arti o dei mestieri.
Tecnica = complesso di regole da seguire e strumenti da usare nel praticare un'arte, un mestiere, una scienza, una professione.
Tecnologia = il discorso, la scienza che si occupa delle tecniche. In realtà questa parola si riferisce più spesso agli aspetti materiali e strumentali di una tecnica.
Platone: "la parola techne significa una qualità, uno stato, un'attitudine della mente".
La scrittura come tecnologia
In questo senso anche la scrittura è una tecnica e una tecnologia, perché
è un metodo per (e quindi l'abilità di) trasferire i pensieri in uno spazio visivo usando certi strumenti. Chi scrive ha bisogno, oltre che di un sistema di regole, di una superficie su cui lasciare segni e di un mezzo per lasciarli (importanza della componente visiva). L'interiorizzazione In "Orality and Literacy", Walter Ong diceva che la scrittura è interiorizzata e che è proprio questo processo di interiorizzazione a rendere difficile il riconoscimento degli aspetti materiali della tecnologia della scrittura. Ogni abilità tecnica è interiorizzata da chi ne fa uso fino a diventare una sorta di seconda natura, una capacità che chi conosce bene una tecnica applica senza apparente sforzo. Esempi: guidare l'auto, suonare uno strumento, dipingere, usare i ferri chirurgici, ma anche utilizzare le protesi bioniche. Alcune tecnologie interiorizzate: - Un telefono mentre parlo - Una penna mentre scrivo - Un'auto mentreguido- Le lenti a contatto quando le indosso
Un vantaggio e un rischio
La plasticità del cervello umano: il nostro cervello si abitua a gestire anche le condizioni più disagevoli.
Un esempio celebre: se ci si abitua per 2 o 3 giorni a vedere il mondo capovolto con gli occhiali a inversione, quando si tolgono gli occhiali si vedrà il mondo capovolto.
DATI NUMERICI
Le società con più sviluppo economico sono anche quelle più digitalizzate.
La "piramide della popolazione" italiana mostra che la fascia più popolosa è quella 39-64 anni (quinto posto nella classifica dei paesi più anziani al mondo).
Mark Prensky: ha introdotto la distinzione tra nativi digitali e migranti digitali. Con nativi intendeva coloro nati negli anni 80, periodo di diffusione di massa del pc. Ma secondo le ultime interpretazioni i nativi sarebbero quelli nati durante la diffusione dei social network (generazione alpha, nati dal 2006). Il concetto di
generazione resta moltosfuggevole.TendenzeDiffusione delle interfacce vocali.Ad avere la meglio sono gli ambienti visivi, incentrati sulla condivisione e il consumo di foto e video. La loro rilevanzafutura sarà legata alla capacità di provare alle aziende che sono anche luoghi efficaci per stimolare le personeall’acquisto.Da questo punto di vista, Instagram è quello meglio posizionato perché ha un sistema di advertising ben sviluppato eintegrato con Facebook.
GENERI WEB E BENCHMARKING
Il problema del corpus- Testo- Contesto- Definizione dei limiti tra testo e contesto
Che cos’è un testoTesto è tutto ciò che è circoscritto da limiti che lo definiscono come una totalità relativamente autonoma e rendonopossibile la sua organizzazione strutturale (Floch).Tre condizioni perché ci sia testo, secondo Lotman:1. Definizione chiara dei limiti, per cui si riesce a opporre i testo a ciò che sta fuori dal testo2.
Scomponibilità del testo in unità discrete.
Articolazione e organizzazione di queste unità secondo criteri oggettivabili.
Il testo deve presentare determinati tratti formali:
- Chiusura
- Coerenza
- Coesione
- Articolazione narrativa
- Molteplicità di livelli
Che cos'è un genere?
Quando si parla di generi non si fa altro che riportare al caso specifico dei testi il problema della individuazione e classificazione di categorie e tipi.
Il problema della classificazione in categorie e tipi nella storia del pensiero sono stati affrontati seguendo tre modelli principali:
- Classificazione gerarchica = risale ad Aristotele e ha la sua più chiara esemplificazione nell'albero di Porfirio. A partire da un punto iniziale (l'insieme complessivo da classificare), si procede per successive disgiunzioni (preferibilmente binarie) attraverso le quali si classificano gli individui in insiemi sempre più ristretti e definiti.
- Combinatoria = questo
Il modello deriva più o meno direttamente dalla classificazione ad albero e dalla possibilità che alcune disgiunzioni possano trovarsi nello stesso tempo sotto diversi rami dell'albero delle definizioni.
Tipologia = il terzo modello ha trovato di recente una base nelle logiche fuzzy e nelle semantiche che usano concetti di stereotipo e prototipo. Le categorie possono essere descritte da una serie non predefinita di proprietà, il che significa che le proprietà pertinenti possono variare da categoria a categoria.
Il prototipo
Secondo la psicologia Eleanor Rosch le categorie cognitive sono organizzate in modo prototipico. Ciò significa che ogni categoria è costruita attorno a un suo appartenente ideale, il prototipo della categoria, quello che riassume tutte le caratteristiche standard degli elementi della categoria.
Per esempio, al centro della categoria "volatile" c'è il prototipo di volatile: un "animale con le
“Ali” standard cheriassume tutte le caratteristiche che normalmente associamo al concetto di volatile (la presenza di ali, penne e piume, una certa forma del corpo, la capacità di volare). Attorno a questo nucleo centrale ci sono cerchi sempre più esterni, e sempre più lontani dal prototipo. Nel nostro caso, i generi web non sono categorie rigide che coprono tutto il campo testuale e hanno valore prescrittivo, ma sono raggruppamenti di testi che manifestano costanze e similitudini e sono organizzati attorno a un nucleo più o meno definito di proprietà (il prototipo), dal quale possono trovarsi più o meno lontani. Il benchmarkingQuesta metodologia ricorda ciò che nelle scienze economiche si chiama benchmarking: se un’azienda vuole migliorare i propri risultati, complessivi o in un certo settore, la prima cosa che può fare è studiare cosa fanno sul mercato altre aziende che le possono essere comparate per qualche aspetto: fatturato,
comparto produttivo, tipi di processi, tipi di servizi e così via. Il confronto può essere sul mercato globale (benchmarking globale), il che è molto dispendioso in termini di tempo, risorse e denaro, perché difficilmente si riescono a ottenere dati completi su aziende che operano trasversalmente su più mercati o localmente in paesi diversi e lontani dal nostro.
Il confronto può essere giocato sul mercato locale, con aziende che competono direttamente con quella in questione (benchmarking competitivo).
Il confronto può anche essere condotto con aziende che operano in settori (merceologici o di servizio) diversi, nel nostro paese o in altri, ma hanno processi di produzione o servizi per qualche aspetto comparabili con quelli dell'azienda in questione (benchmarking funzionale).