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Accesso alle informazioni e fiducia nelle notizie

Dal punto di vista dei device utilizzati per avere accesso all'informazione notiamo come: ci sia stata un'importante flessione dell'accesso da computer; rimanga stabile la quota di persone che ha accesso alle informazioni tramite tablet; ci sia stata una crescita significativa delle persone che hanno accesso alle notizie tramite smartphone. Se riflettiamo dunque sulla fiducia che gli individui hanno nelle notizie notiamo come circa il 29% dichiari di avere fiducia nelle news in generale; questa quota tende a salire per le news che l'individuo dichiara di scegliere ritenendo news con maggiore affidabilità. Particolarmente bassa risulta essere la fiducia nelle notizie sui social network. L'avvento del digitale, le prime reazioni al digitale sembrano ricordare il movimento di opinione che sorse all'alba dei media che oggi definiamo "tradizionali", come la radio e la televisione; le nuove tecnologie della comunicazione incrementano le nostre.possibilità di conoscere, esprimerci oppure ci costringono, sotto apparenze e in modi seducenti, a uniformazioni radicali, a automatismi generalizzati, a perdite anziché incrementi di competenze? L'avvento del digitale porta con sé una sfida al concetto di massa e le reazioni sono di un utopia cibernetica negativa -> quel filone che ha visto nel progresso tecnologico il rischio di una perdita di centralità da parte dell'individuo a favore di una società costituita interamente da macchine; è indiscusso come l'avvento del digitale debba essere depurato rispetto alle retoriche che lo hanno accompagnato dopo la sua nascita; Era dunque cominciata l'era della globalizzazione e del capitalismo post-industriale; la paura di una perdita di centralità dello Stato nell'economia dei singoli Paesi e di una imminente smaterializzazione dei flussi finanziari ad opera di soggetti sovranazionali contribuì a diffondere un clima didisorientamento che fece da base allo sviluppo in questa fase di un diffuso allarmismo. Vi è anche l'utopia cibernetica positiva dell'avvento del digitale, secondo i sostenitori le tecnologie digitali erano viste come portatrici di benessere e democrazia; prende corpo l'idea di comunità virtuali che interagiscono in rete, concetto di tecnodemocrazia. Le utopie vengono meno quando la rete di internet si diffonde e la tecnologia diventa parte della vita quotidiana -> inizia una fase di normalizzazione e si inizia a ragionare sugli usi che le persone fanno della rete. In occidente si è diffuso il concetto di esportazione della democrazia tramite blog e social; si pensava che tramite la rete i popoli oppressi potevano prendere parola ma questo mezzo non è stato sufficiente (es. primavere arabe). Nel 2006 Time celebra tutte le persone che hanno reso possibile l'esplosione della democrazia digitale con una copertina con uno specchio che

Inquadrava il lettore. Alcuni però mettono in dubbio la visione tecno-ottimista come Morozov che mette in guardia sulla natura salvifica di Internet rispetto al cosiddetto lato oscuro della libertà della rete. In The Net delusion: The Dark Side of Internet Freedom (2011) sostiene una posizione cyber-realista così sintetizzabile: internet non è intrinsecamente portatrice di libertà, democrazia, comunità; le masse utilizzano internet per intrattenersi e confermare la propria personalità; l'attivismo da tastiera si traduce in slacktivism, favorendo disimpegno e depoliticizzazione; internet è comunque soggetta al controllo da parte di istituzioni e ai governi, specie in contesti non democratici.

La network society, fonda i suoi presupposti su dinamiche che partono negli anni 80 con il mutamento dell'esperienza audiovisiva del pubblico di massa tramite miglioramenti tecnologici e nuovi mezzi come tv via cavo, videoregistratore ecc.

che hanno consentito agli individui di creare una personalizzazione; l'innovazione tecnologica ha consentito all'utente di non essere più solamente un fruitore passivo ma di produrre lui stesso dei contenuti. Questa trasformazione non è determinata tecnologicamente ma supportata da un mutamento che precede lo sviluppo dei media digitali e che configura una network society. La trasformazione ha le sue radici a partire dagli anni '70 da alcuni fattori come: il paradigma tecnologico con al centro le tecnologie dell'informazione, messa in crisi di modelli socioeconomici capitalisti, movimenti culturali portatori di valori sociali (es. femminismo). L'esperienza comunicativa dell'individuo diviene così sempre più pervasiva e occupa una parte sempre maggiore della vita delle persone. Castells nel 1996 definisce il paradigma della tecnologia dell'informazione con alcuni punti fermi: centralità dell'informazione come infrastruttura,nella diffusione degli effetti delle tecnologie che agiscono in profondità sulle dinamiche individuali e collettive, nello sviluppo di una logica di rete ecc. Nel nuovo sistema vengono così ad assorbire e a rappresentare espressioni culturali che rispondono alle esigenze di fasce molto diverse dalla popolazione; quella che si crea è allora "una nuova struttura sociale dominante - la società in rete - una nuova economia l'economia informazionale globale e una nuova cultura: la cultura della virtualità reale. Diventa fondamentale il concetto di network. La connective society, è un nesso tra la dimensione sociale e mondiale prodotta dall'online networked come condizione comune e diffusa; c'è un nesso stretto tra la dimensione sociale e mediale prodotto dal fatto che gli individui sono connessi tra loro tramite la rete di internet; questa connessione ha assunto delle caratteristiche particolari perché questa.

La connessione è sempre più presente; come queste tecnologie si integrano nelle nostre vite?

Secondo Wellman le comunità stanno diventando sempre più "network di legami interpersonali che assicurano le condizioni di socialità, sostegno, accesso all'informazione oltre a senso di appartenenza e identità sociale".

Sono tre le trasformazioni alla base della connective society:

  1. Social network revolution, connessioni basate su rapporti (anche deboli) sulla base di interessi comuni.
  2. Internet revolution, maggior capacità di reperimento delle informazioni.
  3. Mobile revolution, tecnologia è diventata pervasiva, mobile e portatile.

L'essere costantemente connessi in rete diventa una condizione costante e permette una continua produzione e circolazione dei contenuti che configura una nuova modalità comunicativa. Questo tipo di comunicazione è definita di massa perché può raggiungere

potenzialmente un'audience globale, gli individui percepiscono dunque di non essere più solo oggetto di comunicazione come pubblico, consumatori anche grazie a pratiche che consentono di autorappresentarsi ed essere esposti ai commenti -> farsi media, ovvero l'appropriazione da parte del pubblico degli strumenti mediali e di codici e linguaggi che prima erano propri esclusivamente dei media. Le persone tendono a tematizzare i vissuti quotidiani come fatti pubblici e sono però mutati il senso della posizione e i modi in cui i pubblici ascoltano e elaborano le informazioni. Tre sono i fattori chiave che permettono agli individui di autorappresentarsi: la diffusione delle tecnologie, crescita dei sistemi di condivisione, costruzione e condivisione dei contenuti in una realtà nella quale gli individui sono connessi gli uni agli altri; secondo Rainie e Wellman attraverso le tecnologie di comunicazione si è passati dalla connettività tra luoghi aquella tra le persone che non necessariamente condividono il luogo ma interessi. Questa rivoluzione non significa isolamento fisico, le persone apprezzano ancora i vicini ma questi contatti sono una minoranza rispetto ai contatti più importanti tendono ad essere con persone più lontane.

Platform society, le piattaforme sarebbero i nuovi custodi di internet e hanno saturato l'orizzonte socio-tecnico del web. Se pensiamo a tutte le attività che ciascuno di noi svolge attraverso le diverse piattaforme digitali, non sfugge come l'utilizzo di queste ultime sia sempre più legato ad attività che ciascuno di noi svolge quotidianamente nel corso della propria giornata.

Le piattaforme sono nuovi spazi pubblici di comunicazione; tutte le attività che svolgiamo avvengono all'interno delle piattaforme e queste ci consentono e ci guidano in alcune azioni. La società viene modellata dalle piattaforme modificando i modi che hanno di

che i connective media hanno un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana. Questi media sono diventati una presenza costante nelle nostre routine, influenzando i nostri processi identitari e le nostre relazioni sociali. Le piattaforme utilizzano algoritmi per raccogliere informazioni sui nostri gusti e preferenze, e spesso ci orientano verso una gestione manageriale di noi stessi. I social media ci permettono di rappresentare i nostri gusti e scelte, e ci offrono accesso a una vasta rete di contatti per ottenere visibilità e vantaggi. Tuttavia, l'informazione che riceviamo attraverso queste piattaforme è sempre parziale e incompleta. In questa società basata sulle piattaforme, siamo noi stessi a essere venduti come merce, mostrando le nostre caratteristiche, momenti e scelte. Questo avviene attraverso l'utilizzo dei cookie e di altre tecnologie di tracciamento. In conclusione, i connective media hanno un impatto profondo sulla nostra vita quotidiana, influenzando la nostra identità e le nostre relazioni sociali. È importante essere consapevoli di come queste piattaforme ci influenzano e di come possiamo negoziare le norme e le regole di convivenza in questo contesto.penetrazione globale è del 59%. Alcuni paesi hanno una penetrazione molto alta, come ad esempio la Norvegia con il 98%, mentre altri paesi hanno una penetrazione molto bassa, come ad esempio il Burundi con solo il 6%. In generale, possiamo dire che le piattaforme digitali hanno un impatto significativo sulla società. Sono diventate uno strumento essenziale per la comunicazione, l'informazione e l'intrattenimento. Tuttavia, è importante considerare che le piattaforme non riflettono semplicemente la società, ma contribuiscono attivamente alla creazione delle strutture sociali in cui viviamo. La diffusione del digitale è evidente se consideriamo il numero di utenti nel mondo. Attualmente, ci sono circa 5 miliardi di persone che possiedono un telefono e circa 4 miliardi di persone che utilizzano Internet. Il tasso di crescita globale della tecnologia digitale è impressionante, soprattutto per quanto riguarda gli utenti attivi sui social media, che hanno registrato una crescita del 9,2%. Se guardiamo ai dati sul tempo medio trascorso nell'uso delle tecnologie digitali, possiamo notare che il primo dato rilevante riguarda l'utilizzo di Internet nel suo complesso, che ammonta in media a sei ore al giorno per ogni individuo. In Europa, circa un miliardo di individui possiede uno smartphone con connessione Internet. Di questi, il 84% utilizza Internet e 470 milioni sono utenti attivi sui social media, che rappresentano il 55% della popolazione. La penetrazione di Internet nel mondo varia da paese a paese, anche se negli ultimi anni si sono compiuti progressi significativi. Attualmente, il tasso di penetrazione globale è del 59%. Alcuni paesi hanno una penetrazione molto alta, come la Norvegia con il 98%, mentre altri paesi hanno una penetrazione molto bassa, come il Burundi con solo il 6%.utilizzano internet nelle regioni con poca penetrazione lo fa tramite dispositivi mobili, come smartphone e tablet. Questo è dovuto alla mancanza di infrastrutture fisse, come linee telefoniche e connessioni via cavo, che rendono difficile l'accesso a internet tramite computer tradizionali. Tuttavia, nonostante la crescente diffusione di internet nelle regioni con poca penetrazione, ci sono ancora molte sfide da affrontare. Ad esempio, la mancanza di elettricità in alcune aree remote può limitare l'accesso a internet, così come la mancanza di competenze digitali e di contenuti localizzati. In conclusione, la crescita di internet nelle regioni con poca penetrazione è un fenomeno significativo che sta cambiando la vita di milioni di persone. Tuttavia, è importante continuare a lavorare per superare le sfide e garantire un accesso equo e inclusivo a internet in tutto il mondo.
Dettagli
A.A. 2023-2024
21 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher benedettapanni2003 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica dei media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Gennaro Serena.