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ASSICURAZIONE
È un contratto che consente a un soggetto avverso al rischio di trasformare, dietro pagamento di un premio
(=costo certo per l’assicurato), una situazione rischiosa in una situazione certa. Le assicurazioni private,
neutrali al rischio, fissano un premio sulla base di criteri attuariali e compensano le perdite e i guadagni
attraverso il pooling dei rischi degli assicurati.
Pooling dei rischi: ciò che è incerto per il singolo diventa certo in aggregato. Ripartisce il rischio in modo
uniforme tra i soggetti.
CONTRATTO DI ASSICURAZIONE:
Danno: L
Somma assicurata: C
Probabilità dell’evento: p
Premio di assicurazione:H
Copertura integrale C=L
Copertura parziale C<L
Il premio equo è pari al valore atteso dell’evento rischioso assicurato H=pC
Offerta di assicurazione: una asicurazione neutrale al rischio, in assenza di costi di gestione, è disposta ad
offrire un contratto con il premio equo se può stipulare un numero sufficientemente elevato di contratti-
pooling: ciò che è incerto per il singolo diventa certo in aggregato.
In presenza di rischio si realizza una situazione Pareto efficiente se i soggetti avversi al rischio possono
assicurarsi integralmente. I mercati assicurativi privati non sono comunque in grado di fornire un’adeguata
copertura di molti rischi, tra i quali spiccano quelli “sociali”, come la disoccupazione e la sanità, dunque si
apre la strada alle assicurazioni pubbliche.
Le condizioni di esistenza di un mercato assicurativo sono: probabilità stimabili; probabilità indipendenti;
probabilità inferiore all’unità; assenza di asimmetrie informative.
ASIMMETRIE INFORMATIVE
In generale, l’asimmetria informativa è una situazione nella quale una parte del mercato ha una
informazione migliore rispetto all’altra; questo gap non può essere colmato neanche investendo tempo e
denaro.
Problema di agenzia:
Due soggetti: Principale P e agente A. Vi è una delega di compiti da P ad A.
P, delegante, soffre di asimmetria informativa. A, delegato, ha informazione completa.
(Nei mercati assicurativi, P è l’assicurazione, a è l’assicurato).
Due tipi di asimmetrie informativee: Adverse Selection (asimmetria informativa da informazione nascosta)
e Moral Hazard (asimmetria informativa da azione nascosta, sleale).
Adverse selection P non conosce alcune caratteristiche di A preesistenti alla stipula del contratto, che
sarebbero rilevanti. P genericamente attira i peggiori clienti.
Un’assicurazione privata per esempio non sarebbe in grado di distinguere i clienti ad alto e basso rischio di
malattie. Possibile soluzione: un’offerta di due contratti (uno a premio alto con copertura totale e uno a
premio basso con copertura parziale) potrebbe portare a un’autoselezione dei clienti. 14
Dato che le informazioni sono incomplete, l’assicurazione può provare ad arrivare a due tipi di equilibrio:
Equilibrio Pooling: in cui un unico contratto è sottoscritto da tutti gli agenti (nel caso di adverse selection,
non esiste un equilibrio pooling, se no l’assicurazione fallisce! Bisogna mantenere un trade-off per riuscire
ad assicurare soggetti sani e malati).
Equilibrio Separating: stipula di molteplici contratti (in parte a copertura integrale, e in parte a copertura
parziale) sottoscritti separatamente, con autoselezione da parte delle diverse tipologie di agenti
(sani/malati).
Moral hazard (comportamento sleale): P non è in grado di controllare un’azione che A può svolgere dopo la
stipula di un contratto e che influisce sul costo della transazione. Un’assicurazione non è infatti in grado di
distinguere clienti prudenti e imprudenti.
In presenza di MH l’assicurazione offre contratti con premi alti, ma i soggetti leali allora non si assicurano.
Offrendo contratti a copertura parziale, l’imprudente partecipa al rischio ed è indotto a tenere un
comportamento leale (se sono assicurato contro il furto per il 70%, non lascio l’auto in zone malfamate).
In ogni caso l’equilibrio non è Pareto Efficiente.
Anche con contratti incentivanti, il mercato privato NON realizza soluzioni Pareto Efficienti: il grado di
copertura garantito è solo parziale!
I casi in cui il mercato assicurativo fallisce riguarda spesso i rischi sociali, da ciò la motivazione
dell’intervento pubblico in questi campi.
UN QUADRO DELLA FINANZA PUBBLICA IN ITALIA
(Le entrate pubbliche e la distribuzione del carico fiscale)
LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Sono enti che producono beni e servizi non destinati alla vendita e redistribuzione del reddito e della
ricchezza del paese. Si distinguono in amministrazioni centrali, locali ed enti di previdenza.
I conti delle AP sono conti economici, consolidati, di competenza. I conti economici escludono tutte quelle
entrate ed uscite di carattere finanziario che non danno luogo a modificazioni nella situazione patrimoniale
degli enti considerati; es: accensione di prestiti, riscossione di crediti, effettuazione di conferimenti: non
vengono considerate nella contabilità economica perché modificano la composizione del patrimonio degli
enti, ma non il loro ammontare (danno luogo solo a situazioni creditorie o debitorie). Il fabbisogno
finanziario pubblico è invece influenzato dalle operazioni finanziarie: la concessione di un credito, dà
comunque luogo ad una uscita monetaria, e deve quindi esserci la copertura.
I conti delle AP vanno interpretati come conti consolidati, ossia conti che eliminano tutte le transazioni fra
enti appartenenti all’insieme (es: trasferimento da ente A ad ente B).
Il conto delle AP segue i criteri della contabilità nazionale, consente di effettuare confronti nel tempo e tra
paesi diversi.
È il punto di riferimento per gli accordi derivanti dal contratto di Maastricht del 1992 (limite disavanzo
pubblico 3% PIL ; limiite debito pubblico 60% PIL: presupposti per poter fare parte delle UE), e in seguito del
Fiscal Compact del 2012 (regola del pareggio di bilancio; saldo strutturale delle AP). Nel conto delle AP,
voce finale: se entrate tot – spese tot >0 : Surplus , se <0 deficit, se =0 bilancio in pareggio.
Il conto economico (si ispira al concetto di competenza economica) consolidato (nell’aggregare i bilanci si
elidono i trasferimenti interni tra i diversi enti delle amministrazioni pubbliche) delle AP viene costruito
dall’Istat entro la fine del mese di febbraio di ciascun anno al fine di trasmettere alla commissione UE le
statistiche richieste in applicazione del protocollo sui deficit eccessivi annesso al Trattato di Maastricht. 15
Il DEF (documento di economia e finanza) è presentato entro il 30/4 dal Presidente del Consiglio dei
Ministri e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, e deliberato dal Consiglio dei Ministri. Definisce gli
obiettivi di finanza pubblica per i prossimi 34 anni in termini di saldi. Entro il 15-9: nota di aggiornamento al
DEF: precisa meglio gli obiettivi del DEF.
Entro il 15-10, il governo presenta al parlamento la LEGGE DI STABILITA’: definisce gli strumenti per
ottenere gli obiettivi del DEF (approvata entro il 31-12)
AMMINISTRAZIONI CENTRALI
Stato e organi costituzionali
Ex aziende autonome (Es: Anas)
Altri enti (Es: Istat, Cnr, Coni etc)
AMMINISTRAZIONI LOCALI
Enti territoriali (Regioni, province, comuni)
Aziende sanitarie locali
Ospedali pubblici
Enti di assistenza locali (Università, Aziende di diritto allo studio, altri enti assistenziali)
Enti economici locali (Camere di commercio, comunità montane, ….)
ENTI DI PREVIDENZA
Inps
Inail
Inpdap
Altri…
AGGREGATI DI FINANZA PUBBLICA
Stato
Amministrazioni pubbliche eccezione più ampia:
Anas, ex foreste demaniali
Stato
Altri enti dell’amministrazione centrale
Amministrazioni locali
Enti di previdenza
Settore pubblico eccezione ancora più ampia:
Ferrovie, monopoli e poste
Amministrazioni pubbliche
Aziende municipalizzate e regionalizzate
Il conto consolidato aggrega le entrate e le uscite di AC, Al e EP, con l’elisione dei trasferimenti tra enti
all’interno delle AP.
Se il bilancio delle AP mostra un disavanzo, lo stock del debito pubblico aumenta, dato che per finanziare il
disavanzo è necessario emettere altri titoli pubblici. Il debito pubblico è infatti costituito da tutti i titoli
ancora in circolazione emessi dall’inizio dello stato italiano per finanziare il disavanzo pubblico. 16
INDICATORI DI PRESSIONE
PRESSIONE FISCALE: imposte dirette+ imposte indirette+contributi sociali/ Pil
PRESSIONE TRIBUTARIA: imposte dirette+ imposte indirette / Pil
La spesa per la protezione sociale delle AP (previdenza + assistenza + sanità) è la grandezza che più si
avvicina al concetto di spesa del welfare state: è erogata per far fronte ai rischi sociali che i mercati
assicurativi faticano a coprire.
IL BILANCIO DELLO STATO E LA LEGGE DI STABILITà
Con il Bilancio dello Stato il parlamento autorizza il governo ad erogare le spese e ad incassare le entrate e
quindi a mettere in atto l’intervento dello stato nell’economia. Il bilancio è diviso in tabelle, una per le
entrate, una per ogni ministero con portafoglio (= con possibilità di spesa). La funzione di autorizzazione del
BdS è sancita dall’arti. 81 della Costituzione, che prevede che venga approvato con delega di legge (legge di
bilancio).
È il principale protagonista della spesa pubblica circa il 56% delle spese delle AP passano per il BdS, ma
gli obbiettivi di finanza pubblica sono definiti con riferimento ai saldi delle AP.
LA STRUTTURA DEL BILANCIO
Esistono numerose versioni del BdS:
Bilancio di previsione: documento che riporta le entrate e le spese che si prevede di realizzare nel
corso dell’esercizio immediatamente futuro. Con il bilancio di previsione il parlamento autorizza il
governo ad erogare le spese ed incassare le entrate. E’ composto da una serie di tabelle o stati di
previsione: una tabella generale per le entrate, e tante tabelle per quanti sono i ministeri con
portafoglio. Ciascuno stato di previsione è articolato in missioni e programmi.
Missioni: rappresentano gli obbiettivi strategici di lungo periodo della spesa. Ogni missione si
realizza attraverso uno o più programmi. (es. istruzione universitaria)
Programmi: individuano gli aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ciascun ministero per
realizzare gli obbiettivi delle missioni. La loro gestione è affidata ad un unico centro di
responsabilità.
Blancio consuntivo: Documento che riporta le entrat