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Dopo il contatto con ciò che sta attorno al paziente
Quando? Effettua l'igiene delle mani uscendo dalla stanza dopo aver toccato qualsiasi oggetto mobile nelle immediate vicinanze di un paziente - anche in assenza di contatto diretto con il paziente.
Perché? Per proteggere te stesso e l'ambiente sanitario nei confronti di germi patogeni.
L'interruzione delle catene di trasmissione
L'interruzione delle catene di trasmissione avviene attraverso:
- la bonifica dell'ambiente;
- la modificazione dei comportamenti.
La prevenzione delle malattie infettive - Interventi sull'ambiente
La disinfestazione
In ambito sanitario, la disinfestazione consiste nell'insieme degli interventi messi in atto per prevenire le malattie infettive trasmesse dai vettori (lotta contro i vettori).
Più in generale trova applicazione nell'eliminazione di insetti e animali che non sono implicati nella propagazione delle infezioni ma.
risultano nocivi ai fini produttivi (agricoltura, alimenti, ecc. ). Utilizza mezzi fisici, chimici, biologici e meccanici. Inizio registrazione.- I disinfestanti integrali agiscono sia contro gli insetti che contro i ratti (anidride solforosa, acidocianidrico, ecc.)
- Gli insetticidi organici naturali comprendono piretrine, rotanone e altri.
In agricoltura si utilizzano composti come il rotanone: si tratta di un paradosso perché è un insetticida naturale e, quindi siccome tutto quello che è naturale viene considerato non tossico o non pericoloso, il rotanone viene usato nell'agricoltura biologica; in realtà, non è meno pericoloso di altri, tanto è vero che ci sono molti studi che lo collegano al Parkinson (quindi non è che ci sia da stare così tranquilli). Pertanto, anche nell'agricoltura biologica non si utilizzano insetticidi di sintesi, però si possono utilizzare insetticidi naturali che molte volte non risultano nocivi ai fini produttivi.
Sono meno tossici degli altri.• Gli insetticidi organici di sintesi comprendono DDT, organofosforici e carbammati.Il DDT è stato storicamente usato nella lotta alle zanzare ed è stato forse ingiustamente bandito perchè aveva permesso di eradicare la malaria in mezzo mondo, solo praticamente nell'Emisfero Nord; una volta che dovevano passare ad utilizzarlo in Africa o nelle altre regioni malariche è stato bandito. Alla fine, dopo tanti anni, si è capito che non era così pericoloso; anche in Sardegna siamo stati irrorati da 5 milioni di tonnellate di DDT e non ci sono stati grossi problemi, nemmeno tra quelli che erano addetti alla sua distribuzione. Nel frattempo, la malaria continua a fare ogni anno più di un milione di morti (oltre che malati), quindi bisogna vedere da che parte stava il rischio-beneficio, tant'è vero che adesso è stato ripreso in considerazione anche dall'OMS.Ci sono poi molti altri insetticidi,
come gli organofosforici ed i carbammati.- I rodenticidi sono anticoagulanti che portano a morte i ratti a distanza di tempo.
- Sono importanti anche i rodenticidi, cioè le sostanze che vengono utilizzate per eliminare i ratti. Generalmente sono a base di anticoagulanti, cioè praticamente sostanze che, una volta ingerite dal ratto, non portano subito a morte ma il ratto muore dopo qualche giorno e (spesso) non nello stesso posto in cui aveva assunto questo veleno (sostanzialmente muore per emorragia e quindi non si può ricordare dove aveva assunto questa sostanza).
La prevenzione delle malattie infettive - Interventi volti a controllare la diffusione
Abbiamo poi altri interventi che, invece, sono volti a controllare la diffusione delle malattie. Tra questi troviamo:
- l'accertamento diagnostico;
- la notifica;
- le misure contumaciali (che ormai abbiamo imparato a conoscere bene);
- l'inchiesta epidemiologica.
Lo scopo della notifica
è quello di ridurre la comunicabilità della sorgenti di infezione.
Riduzione della comunicabilità della sorgente di infezione
Le misure si basano su provvedimenti che limitano la possibilità di rapporto con gli altri o che impongono controlli.
In presenza di un caso di malattia infettiva o di un suo sospetto il medico è obbligato a effettuarne la denuncia all’autorità sanitaria competente (normalmente è il Dipartimento di Prevenzione della ASL). La notifica di una malattia infettiva porta a provvedimenti differenti a seconda del tipo di malattia, della sua frequenza e della sua trasmissibilità. A seconda del tipo di malattia verranno presi provvedimenti diversi: le malattie sono divise in 5 classi a seconda della loro gravità e della necessità di comunicare rapidamente la loro presenza. Quindi, se sono particolarmente trasmissibili devono essere presi interventi rapidi.
L’accertamento diagnostico dei casi, la
ricerca di eventuali portatori, le indagini rivolte all'ambiente familiare e al territorio costituiscono i preliminari indispensabili per mettere in atto dei provvedimenti. Scoperta della sorgente di infezione Presupposto per ogni intervento di prevenzione e di bonifica di una infezione è l'identificazione della sua origine e dei meccanismi che ne consentono la diffusione. A tal fine è indispensabile la notifica o denuncia di malattia infettiva accertata o sospetta da parte dei Medici curanti. La denuncia, obbligatoria in Italia dal 1934 e oggi regolata dal DM 15/12/1990, è importante ai fini della programmazione sanitaria e del controllo dell'efficacia degli interventi attuati e consente di realizzare 2 obiettivi (la denuncia si propone due obiettivi): 1. informativo (quadro statistico-epidemiologico della malattia), perché comunque occorre conoscere dal punto di vista statistico-epidemiologico la presenza dei casi di malattia; 2. operativo (la ricerca di eventuali portatori, le indagini rivolte all'ambiente familiare e al territorio costituiscono i preliminari indispensabili per mettere in atto dei provvedimenti).denuncia apre la strada alle varie misure di profilassi), perché attraverso quello possono partire le misure di prevenzione. La notifica Secondo il DM del 15/12/1990: • Il medico curante ha l'obbligo di segnalare al Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Sanitaria competente tutti i casi di malattia infettiva utilizzando dei moduli appositi predisposti dalla Regione. • Il Dipartimento di Prevenzione attiva una inchiesta epidemiologica e notifica su appositi moduli il caso di malattia infettiva, avviando il FLUSSO INFORMATIVO di notifica del caso agli organi sanitari regionali e statali. Le malattie infettive sono distinte in cinque classi in rapporto al tipo e alla rapidità del flusso informativo da seguire. (non ci interessa conoscere nello specifico le malattie che fanno parte ci ciascuna classe) 38 Flusso informativo delle notifiche di malattia infettiva Il flusso informativo si compone di alcune fasi: • Il medico comunica la denuncia al Servizio di Igienee Sanità Pubblica della ASL;
- La ASL comunica alla Regione, la quale dovrebbe avere un Osservatorio sulle malattie infettive;
- La Regione deve comunicarlo:
- innanzitutto al Ministero della Salute,
- all'ISTAT,
- all'Istituto Superiore di Sanità (ISS), di cui fa parte anche il Sistema Informatizzato delle Malattie Infettive (SIMI);
- L'ultimo passaggio è la comunicazione all'Unione Europea (UE) e all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) da parte del Ministero della Salute.
Principali sistemi di Sorveglianza Speciale attivi su tutto il territorio nazionale
Il Sistema Sanitario Nazionale è dotato di alcuni Sistemi di Sorveglianza Speciale che sono attivi su tutto il territorio. Chiunque di noi fosse interessato o incuriosito può andare sul sito dell'ISS o su quello del Ministero della Salute e, ad esempio, scrivere "sorveglianza speciale HIV/AIDS" e trovare tutte le informazioni
piùaggiornate sull'andamento dell'incidenza di tale infezione (HIV) e malattia (AIDS). Abbiamo poi una retenazionale che sorveglia i casi di influenza (InfluNet); molto importante è quella che tiene conto delladiffusione delle epatiti virali (A, B e C, anche se hanno modalità di trasmissione diversa - l'epatite A sitrasmette per via oro-fecale, l'epatite B e l'epatite C si trasmettono per via parenterale o sessuale). C'è poiun osservatorio speciale per le malattie sessualmente trasmissibili, altri per malattie prevenibili da vaccinoin età pediatrica e così via...
- HIV/AIDS;
- Influenza (InfluNet);
- Epatiti virali (SEIEVA);
- Malattie sessualmente trasmissibili (MST);
- Malattie prevenibili da vaccino in età pediatrica (SPES);
- Paralisi Flaccida Acuta (PFA);
- Infezioni da batteri enteropatogeni (ENTER-NET);
- Legionellosi;
- Malattia Creutzfeld-Jakob.
Scoperta e
Inattivazione dei portatori
Sempre per cercare di ridurre la diffusione delle malattie infettive, un altro problema riguarda i portatori. Si tratta di un problema enorme perché i portatori sono difficili da scovare.
I portatori possono essere (non sempre) trattati farmacologicamente; ci può essere l'educazione sanitaria di familiari e contatti (per esempio, se a casa c'è un portatore cronico di epatite B o di epatite C, i familiari e i contatti devono sapere come gestire la situazione perché tali malattie si possono trasmettere per via parenterale anche attraverso l'utilizzo in comune di spazzolini da denti, forbici e tutto quello che è acuminato; quindi, dovrebbero per lo meno avere delle nozioni di educazione sanitaria); a seconda della malattia, possono essere messe in atto le misure contumaciali (storicamente c'era Mary Mallon, chiamata Mary Typhoid in America alla fine dell'Ottocento, che era portatrice sana di tifo addominale.
lavorava nei ristoranti e aveva contagiato molta gente - parecchi erano morti -; come misura contumaciale, era stata arrestata per evitare che continuasse a lavorare in quel campo, una misura un po' drastica).La ricerca sistematica dei portatori sani nella maggior parte delle malattie infettive avrebbe un costo enorme e darebbe scarsi risultati ai fini di impedire il contagio (quello che ci ha appena detto nel caso del tifo addominale).
In alcune malattie è prescritto il controllo batteriologico in fase di convalescenza (es. colera, dissenteria batterica, difterite, ecc).
Se si scopre un portatore convalescente o cronico bisogna istruirlo per evitare che contagi altre persone; non sempre il trattamento antibiotico è efficace in quanto si può prolungare il periodo di eliminazione.
Nel caso di portatori cronici di Salmonella typhi si può pensare all'asportazione chirurgica della colecisti se esistono indicazioni cliniche all'intervento (cosa cheavevano proposto anch