Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 12
Infermieristica applicata alla sanità pubblica - Appunti Completi Pag. 1 Infermieristica applicata alla sanità pubblica - Appunti Completi Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Infermieristica applicata alla sanità pubblica - Appunti Completi Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 12.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Infermieristica applicata alla sanità pubblica - Appunti Completi Pag. 11
1 su 12
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Ma quali sono questi fattori?

1. Il gradiente sociale. La speranza di vita è più breve e la maggior parte delle malattie sono

(per esempio, dove c’è

più frequenti ai livelli più bassi della scala sociale di ogni società

mancanza di risorse familiari, un’istruzione carente, si hanno lavori precari, si conduce lo

svolgimento di un’attività lavorativa rischiosa o senza prospettive).

2. Lo stress. Le condizioni di stress, che fanno sentire le persone preoccupate ansiose o

incapaci di reagire, sono dannose per la salute e possono portare a morte prematura. Lunghi

periodi di ansietà e insicurezza e mancanza di amicizie in grado di dare sostegno producono

danni in ogni ambito della vita. A volte, è capitato di trovare dei picchi di cardiopatie

ischemiche ed infarti del miocardio, correlabili ad eventi di stress.

L’impatto sulla salute dello sviluppo e dell’educazione dei primi

3. Gli inizi della vita. sostegno emozionale, fin dall’inizio, per esempio,

momenti durano tutta la vita. Uno scarso

generano un rischio permanente di scarsa salute, riducendo, nell’età adulta, il funzionamento

fisico, cognitivo ed emozionale. A volte, per esempio, coloro che subiscono violenza

nell’infanzia, da adulti diventano persone violente ed ostili.

L’esclusione sociale.

4. La durata della vita è breve, dove la qualità della vita è scadente.

5. Il lavoro. Lo stress sul posto di lavoro aumenta il rischio di sviluppare malattie. Le persone

che godono di un maggior controllo sul proprio lavoro godono di un migliore stato di salute.

E’ stato dimostrato come richieste eccessive indirizzate a persone con bassa autonomia,

abbiano provocato stress da lavoro.

6. La disoccupazione. La sicurezza del lavoro favorisce la salute, il benessere e la

soddisfazione per il lavoro stesso. Più i tassi di disoccupazione sono alti, più sono causa di

malattia e di morte prematura.

7. Il sostegno sociale. Amicizia, buone relazioni sociali e forti reti di sostegno migliorano la

salute in casa, al lavoro e nella comunità.

8. Le dipendenze. Sono le singole persone a fare uso di alcol, droghe e tabacco e a subirne i

danni, ma il consumo di queste sostanze è influenzato da un contesto sociale più ampio.

9. Il cibo. Poiché le forze del mercato globale controllano la disponibilità del cibo, la sana

alimentazione è una questione politica. La povertà alimentare convive fianco a fianco con la

sovrabbondanza di cibo. Nei paesi in via di sviluppo si sta registrando un aumento eccessivo

delle malattie croniche (cibi a basso costo si stanno, infatti, diffondendo dappertutto).

L’India, per esempio, è il paese con il più alto numero di diabetici al mondo (più degli Stati

Uniti) e i bambini cinesi hanno livelli di obesità superiori a quelli americani.

10. I trasporti. Trasporto salubre significa spostarsi di meno in automobile e di più a piedi e in

bicicletta, supportato da un migliore trasporto pubblico.

Gli stili di vita (determinanti prossimali)

Gli stili di vita sono modi di vivere, basati su profili identificabili di comportamento, determinati

dall’interazione tra le caratteristiche dell’individuo, le interazioni sociali e le condizioni di vita

socio-economiche ed ambientali.

l’alimentazione, l’attività fisica, l’abitudine al fumo,

Questi stili di vita comprendono il consumo

di bevande alcoliche, ma anche i comportamenti sessuali, i ritmi di vita, i modelli di divertimento e

quelli che più incidono sull’insorgere di malattie croniche.

svago. Gli stili di vita evidenziati sono

Le malattie cardiovascolari e le neoplasie sono responsabili dell’80% dei decessi. Una quota, poi, è

anche da attribuire a traumatismi ed avvelenamenti, incidenti stradali e infortuni sul lavoro. Infine,

il progressivo invecchiamento della popolazione, in unione con questi fattori, ha provocato un

insorgere di una non autosufficienza per tutta la vita: oggi viviamo con molte persone anziane, che

necessitano di assistenza domiciliare.

Il quadro epidemiologico

Oggi sono nati degli indicatori epidemiologici, che vanno a misurare gli anni di vita in buona salute

persi, o a causa di morte prematura o disabilità. (DALY). Questo è dovuto ad alcuni fattori di

rischio:

1. Tabagismo

2. Ipertensione arteriosa

3. Alcol

4. Eccesso di colesterolo

5. Sovrappeso

6. Scarso consumo di frutta e verdura

7. Inattività fisica

Le malattie croniche

Le malattie croniche sono quelle patologie che hanno la caratteristica di essere dovute non ad un

singolo fattore eziologico, ma ad una pluralità di fattori di rischio; inoltre, queste patologie sono

permanenti, lasciano una disabilità residua e sono causate da alterazione patologiche non reversibili.

Queste malattie si curano bene, ma non guariscono.

La medicina di attesa attende che sia il malato a rivolgersi al sistema sanitario. Oggi stiamo

cercando di passare da questa ad una medicina di iniziativa. La prima è un intervento del servizio

sanitario, che è nato per rispondere alle esigenze di cura delle malattie acute: il servizio risponde

quando è la persona ad andare a richiedere l’intervento (il servizio sanitario attende). Questo

modello funziona abbastanza bene quando siamo nel caso di una malattia acuta. In una malattia

cronica, invece, che si sviluppa perché la persona sta sostenendo uno stile di vita non corretto nel

corso di svariati anni, questo modello di medicina non va bene. Per esempio, una persona con

scompenso cardiaco va all’ospedale, viene momentaneamente “curato” e viene rimandato a casa;

dopo poco, però, questa persona dovrà

ritornare all’ospedale. In questo modo non

si segue il soggetto e si aumentano anche i

costi. Il metodo della medicina di attesa,

applicato al malato cronico, riesce ad

intercettarlo solo nel momento in cui

questo presenta uno scompenso. Questo

significa rinunciare alla prevenzione, al

trattamento adeguato della malattia

cronica e alla prevenzione delle

complicanze. La scommessa è, quindi,

quella di seguire un programma chiamato

Chronicle Model. Secondo uno studio,

infatti, il 70-80% delle persone con malattie croniche rappresentano casi con un basso livello di

gravità che, con un adeguato supporto (follow-up, educativo, ecc.) possono autogestire la propria

condizione.

Al livello un po’ superiore troviamo, poi, coloro che, invece, sono casi ad alto rischio, che

assiduo nell’ambito di specifici

richiedono un monitoraggio più percorsi diagnostico - terapeutici

assistenziali. Infine, al vertice della piramide troviamo tutti quelli che rappresentano casi

estremamente gravi (2-3%).

L’importante è evitare che le persone che si trovano ai livelli più bassi della piramide non si

spostino verso livelli più alti. interviene prima che sia il paziente a richiedere l’intervento;

La medicina di iniziativa, o pro-attiva,

le sue caratteristiche, infatti, sono:

1. La valutazione dei bisogni della comunità

L’attenzione ai determinanti della salute, compresi quelli socio-economici

2. secondo percorsi assistenziali basati sull’evidenza (evidence based)

3. Attività programmata,

4. Interventi pro-attivi (gli infermieri svolgono un ruolo attivo, che possono andare a contattare

un certo numero di persone, al fine di capire come queste si alimentano, se fumano, se sia

l’infermiere è il

necessario effettuare dei controlli di colesterolo, glicemia, ecc.): cardine di

queste nuove esperienze, in cui nuove competenze di counselling e educazionali stanno

diventano di primaria importanza

Interventi rivolti a tutti (equità nell’accesso alle cure)

5.

6. Gestione in team multi-professionali

7. Richiede nuove competenze, principalmente educative e di counselling

L’infermiere, quindi, mira ad un’assistenza

facendo sempre riferimento al profilo professionale,

infermieristica preventiva, curativa, palliativa, riabilitativa e di natura tecnica relazionale ed

l’assistenza dei

educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, malati e dei

disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria.

Educare per potenziare, mantenere e gestire la salute

Quando parliamo di educazione, se dovessimo far riferimento alla pedagogia, vedremmo come

molte delle definizioni fanno riferimento al fatto che una persona senta, dopo un intervento o

un’esperienza, di essere cambiata (anche interiormente). C’è un apprendimento quando, in relazione

ad un’esperienza, si ha un cambiamento interiore di comportamento della persona. Per quanto

riguarda la salute, è possibile che la persona cambi, inizialmente, il modo di pensare e, in seguito, le

proprie abitudini di vita: soprattutto questo è molto importante. dell’assistente sanitario,

Molto spesso, tuttavia, la motivazione al cambiamento non è un problema

non si impegna ad impegnarsi ad essere impegnato nell’impegno

ma del paziente stesso, che

dell’impegno impegnoso della salute.

Ma quali sono gli aspetti che influenzano il comportamento?

La cultura locale e nazionale (costumi), i comportamenti socialmente accettati (status symbol), i

modelli e le abitudini familiari (vita quotidiana), livello di istruzione, l’autostima, la sicurezza, la

fiducia, l’identità, i modelli di consumo, e la qualità dell’informazione

la quantità (questa è

sicuramente influenzata dal livello di istruzione e cultura).

Il concetto di salute è costruito socialmente: ognuno di noi, come individuo, lo apprende dai

genitori, dall’ambiente e dal contesto in cui nasce e, contemporaneamente, li trasmette agli altri: per

poter intervenire da un punto di vista educativo, quindi, è necessario studiarne le rappresentazioni

soggettive e sociali. Ecco che, dunque, oggi non ci limitiamo alla sola considerazione delle scienze

mediche, ma anche alla psicologia, all’antropologia, alla sociologia e alla pedagogia.

La sociologia: il contesto di vita quotidiana, le rappresentazioni mentali e sociali

avvicinandosi all’importanza di quello che

La sociologia studia il contesto di vita quotidiana,

succede nelle relazioni fra individui, che tipo di vincoli si creano, come si formano le interazioni

condivise all’interno di ciò che succede tutti i giorni, nei momenti quotidiani fra le persone.

“Quotidie” rappresenta quello che succede ogni giorno e che riguarda ogni persona: sono, infatti,

all’individuo; rompere la routine, invece, implica una perdita di

azioni che donano sicurezza

sicurezza da parte del soggetto.

E’ in quest’ambito di routine che si (come l’alimentazione)

vengono a strutturare le nos

Dettagli
A.A. 2015-2016
12 pagine
3 download
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Riassuntiinfermieristica di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica applicata alla sanità pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Cianfanelli Silvia.