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Processi di adozione delle costituzioni negli Stati
IDEOLOGIA - Gli Stati sono convinti che la costituzione sia necessaria per il mantenimento del Paese (Iran)
IMPOSIZIONE - Agli Stati sconfitti in guerra viene imposta una costituzione (Germania)
PROCESSO DI EMULAZIONE - Gli Stati costituzionali sono visti come efficienti o avvantaggiati nel gioco politico interno, perciò altri Stati hanno iniziato ad adottare le costituzioni (Stati del Medio Oriente)
PROCESSO RAZIONALE - Dopo decenni di scontro, gli attori politici si rendono conto che il tentativo di conquistare un territorio e di creare uno Stato è difficilmente raggiungibile, perciò trovano un compromesso, limitando il continuo conflitto militare per permettere una competizione politica meno dispendiosa e meno pericolosa (Stati europei)
L'ordine costituzionale può essere di due tipologie, sulla base dell'autonomia e della capacità delle istituzioni fondamentali di imporsi degli interessi degli Stati:
Ordine costituzionale
forte Ordine costituzionale debole Le norme costituzionali e le istituzioni sono tali da imporsi alla volontà di aumentare la potenza di tutti gli Stati, compreso l'egemone internazionale. Le istituzioni sono agenti "collosi", che possono strutturare il sistema internazionale perché riescono a bloccare nel tempo l'interazione tra gli Stati e di offrire loro vantaggi e la possibilità di aumentare la loro efficienza. Pur avendo dei costi iniziali di creazione, questi poi diminuiscono, e le istituzioni sono quindi in grado di espandere il loro ambito di azione e le loro funzioni, aumentando la propria autonomia nel sistema internazionale. Per creare questa struttura, i liberali propongono una trasformazione del sistema che si sviluppa lungo tre direttive fondamentali:- Introduzione e moltiplicazione di istituzioni internazionali
- Cambiamento delle
priorità degli Stati, dall'ossessione della sicurezza alle priorità di benessere, libertà e giustizia3. Aumento del numero di democrazie presenti nel sistema4.1. ISTITUZIONI INTERNAZIONALIEsiste una tradizione di studio e riflessione sulle istituzioni internazionali. Oggi le due grandi scuole sono l'istituzionalismo razionalista e costruttivista, che è influenzato dalla scuola inglese.4.1a. ISTITUZIONALISMO RAZIONALISTAPRECURSORI− FunzionalismoL'istituzionalismo razionalista prosegue la linea di pensiero iniziata con il funzionalismo, che propone la sostituzione dello stato con nuovi attori. Lo Stato ha infatti dimostrato di essere incapace di soddisfare i bisogni fondamentali degli individui, perciò deve essere affiancato da nuove forme di autorità. Attraverso un processo di “trascendenza”, dal sistema internazionale degli Stati si deve quindi passare a una nuova forma di organizzazione politica globale.−
Neo-funzionalismo
Rispetto al funzionalismo, il neo-funzionalismo si occupa dell'integrazione regionale causata non della volontà politica di creare l'unione tra Stati, ma dalla capacità delle istituzioni di creare vantaggi per gli Stati tramite l'integrazione e la cooperazione. Sviluppando le proprie competenze nella gestione delle questioni, le istituzioni fanno sì che aumenti il numero di Stati disponibili a partecipare alla cooperazione.
L'integrazione sopranazionale in un settore di policy genera incentivi per l'estensione e l'approfondimento dell'integrazione in altri settori. Questo "spill-over" può avere un carattere più funzionale o più politico. L'integrazione regionale è il frutto di un allargamento delle competenze dello Stato tramite le competenze delle agenzie d'integrazione.
ASSUNTI E IPOTESI
L'istituzionalismo razionalista cerca di dimostrare come, in certe situazioni,
La cooperazione sia vantaggiosa per gli Stati. Per dimostrare questa tesi, gli autori studiano le situazioni sociali di Stati che vivono in un sistema di tipo anarchico e che sono interessati a ottenere vantaggi superiori. Gli Stati creano quindi istituzioni pensate in funzione della cooperazione, che siano quindi in grado di offrire vantaggi agli Stati, i quali di conseguenza le sostengono.
Sebbene le istituzioni internazionali necessitino della volontà politica dell'egemone di creare un ordine egemonico, in realtà non seguono il percorso di diminuzione di potenza dell'egemone stesso, ma sopravvivono perché gli altri Stati, ognuno in cerca di vantaggi propri, suppliscono alla capacità dell'egemone di sostenere le istituzioni. Questa possibilità non si applica a tutte le situazioni:
- Compatibilità: quando gli interessi coincidono, le istituzioni non hanno alcun ruolo da giocare.
- Incompatibilità: quando gli interessi non coincidono, le istituzioni possono svolgere un ruolo importante.
Interessi sono incompatibili: le istituzioni non riescono a permettere agli Stati di ottenere dei vantaggi.
Interessi misti: quando gli interessi sono misti (parzialmente compatibili e parzialmente conflittuali), le istituzioni permettono agli Stati di ottenere vantaggi e quindi di cooperare.
Le istituzioni facilitano la cooperazione e il coordinamento perché aumentano la qualità e la quantità delle informazioni.
Per favorire la cooperazione, le istituzioni internazionali devono:
- Offrire un contesto in cui mantenere negoziati efficaci e trasparenti.
- Diminuire le ambiguità sugli obblighi dei partecipanti.
- Strutturare il processo di contrattazione.
- Imporre obblighi di trasparenza agli stati.
Per favorire il coordinamento, le istituzioni internazionali devono:
- Consentire l'esplorazione da parte di un mediatore neutrale e imparziale.
- Delegare la verifica degli accordi ad agenzie neutrali e imparziali.
- Ridurre il numero di accordi teorici possibili.
- Strutturare la risposta.
Gli Stati coinvolti mantengano la disparità di potenza esistente. La competizione offerta dalla presenza delle istituzioni internazionali deve essere vantaggiosa ma non deve permettere a uno o più Stati di trarre più vantaggi rispetto agli altri, i quali rifiuterebbero la cooperazione.
4.1b. ISTITUZIONALISMO COSTRUTTIVISTA
La prospettiva costruttivista sostiene che le istituzioni internazionali hanno un ruolo superiore perché possono partecipare alla definizione dell'identità degli Stati. Partecipando alla costruzione del contesto in cui operano gli Stati, le istituzioni possono costruire norme che vengono accettate dagli Stati attraverso un processo di internalizzazione.
Gli stati possono accettare le norme secondo tre modalità:
- Obbediscono alla norma solo quando sono costretti dalla potenza maggiore
- Obbediscono alla norma perché la ritengono vantaggiosa
- Obbediscono alla norma perché la ritengono legittima
stessa costituisce l'identità dell'attore
L'impatto delle istituzioni avviene anche attraverso un processo di socializzazione, che porta gli Stati a interiorizzare la norma al punto da darla per scontata.
La socializzazione avviene attraverso due meccanismi:
- Influenza sociale: il benessere psicologico, il senso di appartenenza e il rispetto da parte degli altri sono fattori sociali che influenzano gli Stati membri delle organizzazioni internazionali
- Persuasione: gli atti comunicativi generano una convergenza di preferenza e opinioni in assenza di sanzioni
Le istituzioni internazionali innestano i processi di socializzazione perché possono creare delle discussioni che percorrono un processo comunicativo compreso dalla teoria dell'azione comunicativa di Habermas. I processi costruiscono una mediazione fra gli attori, i quali si riconoscono e cercano di trovare delle soluzioni comuni a delle questioni.
Questi processi sono
strutturabili dalle istituzioni del sistema internazionale contemporaneo perché comprendono le situazioni in modi diversi e permettono di trovare soluzioni. Thomas Rise identifica due forme di comunicazione caratteristiche di due diversi tipi di negoziato internazionale: contrattazione e argomentazione, differenziate sulla base di quattro dimensioni. Contrattazione: - Orientamento degli attori al successo - Azioni minacce e promesse - Ruolo dei terzi mediatori e garanti - Esiti compromesso senza mutamento delle preferenze, che riflette sul potere contrattuale delle parti Argomentazione: - Orientamento degli attori alla comprensione reciproca - Azioni asserzioni condivisibili su fatti e norme - Ruolo dei terzi autorità tecniche e morali - Esiti consenso con trasformazione delle preferenze, che riflettono gli argomenti maggiormente persuasivi Nella Convenzione per il bando delle mine antiuomo, firmata nel 1997, è emersa una nuova comprensione delle mine antiuomo, che supera l'ambito bellico. Se le mine antiuomo non sono comprese come strumento bellico, ma come armi che causano danni indiscriminati alla popolazione civile anche dopo la fine dei conflitti, allora diventa necessario adottare misure per il loro divieto e rimozione.di morte, ma come illegittimo strumento di violazione dei diritti umani, è più facile costruire un consenso che ne vieti l'utilizzo. Se comprese come in grado di svolgere questa funzione di "reframing", le istituzioni acquisiscono la capacità di trasformare effettivamente il sistema internazionale, cambiando l'identità degli Stati e il loro comportamento, che si conformerà alla norma a prescindere dai vantaggi o svantaggi che ne conseguono. 4.2. CAMBIAMENTO DI PRIORITÀ (dalla sicurezza al benessere) L'ordine costituzionale produce un cambiamento di priorità negli Stati, dalla preponderanza dell'obiettivo di sicurezza a un interesse più compositivo, privilegiante l'obiettivo del benessere. Quest'obiettivo potrebbe essere introdotto attraverso una trasformazione che privilegi l'aumento del commercio internazionale e l'abbassamento delle barriere doganali, con la costruzione e il<p>mantenimento di un sistema internazionale economicamente aperto. Questo è possibile perché</p>