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DEFINIZIONE

L'autismo è un disturbo dello sviluppo neuropsicologico che si manifesta in marcate e persistenti difficoltà nelle seguenti aree:

  • Interazione sociale
  • Comunicazione
  • Interessi e attività ludiche

Era già stato focalizzato prima in quanto, chi si era occupato di ritardo mentale, vedeva i bambini che interagivano poco, non rispondevano e che ripetevano le stesse parole. Di autismo vero e proprio se ne parla nel 1943 grazie a Kanner che parla di psicosi infantile con sintomatologia molto caratteristica:

  • Incapacità di rapportarsi con l'ambiente
  • Tendenza ad isolarsi
  • Non recepire i segnali provenienti dall'esterno

Nel 1944 si inizia a parlare di Asperger con lo studioso che parla di situazioni che variano da situazioni con danni organici a situazioni prossime alla normalità.

Lavanda Greta. Nessuno però riesce a capire le cause, negli anni '50 si inizia a parlare di "mamme frigorifero" provocato.

Dal fatto che queste mamme si relazionavano in modo freddo o per niente con i figli e così loro sviluppavano questi disturbi. Questo stereotipo è stato portato avanti per molti anni, più avanti si è pensato anche che fossero i vaccini a creare questo disturbo con una ricerca apposita, ma in realtà questa ricerca era una ricerca falsa con dati non veritieri.

CARATTERISTICHE

Ci sono caratteristiche simili indipendentemente dal contesto geografico, ci sono differenze di genere, colpisce molto di più i maschi (3 persone a 1 o 4 persone a 1), nelle femmine colpisce però in maniera più grave e si parla di sindrome di Rett.

Le stime recenti parlano di 1 persona su 150, in Italia si stima 1 persona su 250. Ci sono antecedenti, con frequenza significativa, di disturbi cognitivi o del linguaggio in famiglia.

Sia DSM IV sia ICD10 non prendono in considerazione le cause, ma forniscono griglie di osservazione per la diagnosi osservando i comportamenti.

È sicuramente una problematica che perdura tutta la vita. Possono esserci eventi traumatici o danni di altro tipo che possono "peggiorare" la situazione ovviamente considerando la comorbilità e il contesto nel quale sono inseriti. Loro hanno bisogno di una routine e di un ambiente tranquillo senza momenti imprevedibili.

CAUSE

Sulle cause c’è molta incertezza, si ritiene ci sia una causa genetica in questa tipologia di disturbo. Dati recenti parlano di un danno organico che si verifica nelle fasi di sviluppo del sistema nervoso e una falsa ricerca aveva incolpato un vaccino per il morbillo.

AREA INTERAZIONE SOCIALE

Presentano un’incapacità ad usare adeguatamente lo sguardo faccia a faccia, l’espressione facciale non accompagna quella che è una comunicazione verbale, mancano di una gestualità che accompagna ciò che dicono e la postura è particolare (anomalie dei comportamenti non verbali). È presente

Un'incapacità a sviluppare appropriate relazioni con i coetanei, hanno una mancanza di reciprocità socio-emozionale (empatia) e hanno mancanza di condivisione di divertimenti o interessi con altre persone.

AREA COMUNICAZIONE

Potrebbe esserci un ritardo o mancanza dello sviluppo del linguaggio verbale, non compensato dall'uso di gesti o della mimica (70% ha un ritardo dello sviluppo del linguaggio). C'è un'incapacità ad iniziare o a sostenere una conversazione in cui vi sia una reciprocità (nel mondo del lavoro vedono, per esempio, come aspetto angosciante la pausa caffè perché non sanno di cosa parlare). C'è un uso di un linguaggio ripetitivo o stereotipato e l'assenza di gioco imitativo o inventivo.

AREA DEGLI INTERESSI E ATTIVITÀ LUDICHE

C'è una preoccupazione pervasiva per uno o più interessi limitati (es. approfondito e rigido esagerato per i mezzi di trasporto).

Hanno pratiche o rituali specifici edisfunzionali, manierismi motori stereotipati e ripetitivi (sfarfallamento o battere lemani). Ci sono preoccupazioni per parti di oggetti o per elementi non funzionali deimateriali di gioco (odore, rumore, ecc.)

STEREOTIPI PIÙ DIFFUSI

  • Non parla: alcuni posseggono il linguaggio, spesso lo sviluppano in ritardo o non l'utilizzano in modo appropriato.
  • Non vuole comunicare con gli altri: in realtà non sa comunicare con gli altri.
  • È chiuso nel suo mondo e non vuole essere toccato: non per tutti è così.
  • Non migliorerà mai: con degli interventi possono ottenere miglioramenti significativi.

SINDROME DI RETT

Si tratta di una condizione riscontrata per ora solo nel sesso femminile, in cui un sviluppo che all'inizio è apparentemente normale è seguito da:

  • Perdita parziale o completa del linguaggio;
  • Perdita parziale o completa delle capacità motorie e dell'uso delle mani.

Rallentato: Rallentamento dell'accrescimento cranico (solitamente il pediatra se ne accorge quando misura il cranio).

In generale esordisce tra i 7 e i 24 mesi.

Si stima che sia uno 1 su 10.000 ed è la seconda causa di ritardo mentale nelle bambine.

CARATTERISTICHE

  • Perdita progressiva della motricità fine: perdita dei movimenti intenzionali delle mani a favore dei movimenti stereotipati di torsione.
  • Perdita progressiva della motricità grossa (intorno ai 7 mesi): andatura mal coordinata o instabile e/o di movimenti del tronco.
  • Rallentamento dell'accrescimento cranico.
  • Disfunzione della comunicazione e del linguaggio.
  • Compromissione delle interazioni sociali (Down ne ha parlato per primo).
  • Possibili disturbi del sonno, difficoltà respiratorie, crisi epilettiche.

Lavanda Greta

Quasi sempre segue un grave deficit mentale.

I QUATTRO STADI CLINICI (SOLO DA LEGGERE)

  1. Fra i 6 e i 18 mesi: Rallentamento e stagnazione dello

sviluppo psicomotorio, disattenzione verso l'ambiente circostante e verso il gioco, primi sporadici stereotipi con le mani, rallentamento della circonferenza cranica.

Fra i 18 ei 3 anni: rapida regressione dello sviluppo, compaiono manifestazioni di tipo autistico, perdita del linguaggio e dell'uso funzionale delle mani, comportamenti autolesivi.

Fino ai 10 anni: lo sviluppo si stabilizza, diminuiscono gli aspetti di tipo autistico, recuperato il contatto emotivo con l'ambiente. Hanno frequenti attacchi epilettici.

Dopo i 10 anni: migliora il contatto emotivo, gli attacchi epilettici sono più controllabili. Diversi problemi impediscono spesso alle ragazze di camminare.

SINDROME DI ASPERGER

Sindrome caratterizzata dallo stesso tipo di anomalia qualitativa dell'interazione sociale che è proprio dell'autismo, insieme ad un repertorio limitato, stereotipato e ripetitivo di interessi e di attività. La sindrome differisce dall'autismo.

Perché non vi è nessun ritardo nel linguaggio o nello sviluppo cognitivo. Spesso è associata a una marcata goffaggine e c'è una tendenza a persistere nell'adolescenza e nella vita adulta.

AREA DEL COMPORTAMENTO SOCIALE

  • Incapace di interagire con i compagni;
  • Mancanza di comprensione degli indizi sociali;
  • Comportamento sociale e affettivo inadeguato;
  • Uso limitato di gesti;
  • Linguaggio corporeo maldestro;
  • Mimica facciale limitata;
  • Espressioni inappropriate;
  • Sguardo fisso e caratteristico;

AREA DEL LINGUAGGIO

I bambini con la sindrome di Asperger sviluppano il linguaggio in ritardo, ma entro i 5 anni parlano fluentemente.

Lavanda Greta

Difficoltà:

  • Recuperare una conversazione;
  • Fronteggiare l'incertezza e i dubbi;
  • Superare la tendenza a fare commenti a sproposito;
  • Sapere quando non bisogna interrompere;
  • Interpretare in modo letterale;

AREA DEGLI INTERESSI E ABITUDINI

Interessi speciali molto alti (e conoscono tutto)

nella parte più minuziosa);

Ricerca di abitudini e routine (tutto ciò che non è routinario crea disagio);

AREA DELLA SENSIBILITÀ SENSORIALE

Sensibilità ai suoni;

Sensibilità tattile;

Sensibilità al gusto;

Sensibilità visiva;

Sensibilità dell'olfatto (attribuiscono odori ad oggetti che non ne hanno);

Sensibilità al dolore e alla temperatura (percepiscono in modo differente la temperatura e questo presenta la difficoltà a vestirsi;

PUNTI DI FORZA

  • Creatività molto alta;
  • Sincerità (spesso viene utilizzato il colloquio come strumento per interfacciarsi con loro);
  • Umorismo (diverse persone hanno scritto dei libri);
  • Profili superiori alla media in alcuni domini (alcune cose per loro sono più semplici, diverse persone sono laureate in ambiti tecnici);

Disturbi del linguaggio e della funzione motoria

LE TAPPE DEL LINGUAGGIO

Dalla nascita ai 7-8 mesi:

Lavanda Greta-

Pianti-grida indefiniti (la mamma capisce cosa vuole il bambino);

Vocalizzo (viene incentivato quando c'è una risposta materna, inizial'interazione mamma-bambino);

Lallazione (ma-ma pa-pa);

Dal 8-9 mesi ai 12 mesi inizia una prima interazione attraverso:

  • Imitazione suoni (riproduce i suoni che sente);
  • Morfemi intenzionali (interagisce consapevolmente con l'adulto di riferimento);
  • Ecolalia (ripetizione delle parole);
  • Parola-frase (12 mesi quando il bambino inizia a camminare. Linguaggio e funzione motoria vanno di pari passo);

1 anno: 10 parole circa;

2 anni: 50 parole circa;

Dopo i 2 anni c'è un'espansione rapida e avviene la frase "telegrafica" cioè parole messe insieme che creano una frase (mamma acqua);

I DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO

Colpiscono i bambini: con intelligenza non verbale (Q.I.) > di 85 e udito normale senza apparenti problemi psicologici. Spesso colpiscono i bambini bilingue (genitori che insegnano loro

Il disturbo specifico del linguaggio (DSL) è un disturbo dello sviluppo che colpisce la capacità di comunicazione e linguaggio di un individuo. Si manifesta con difficoltà nell'apprendimento e nell'uso del linguaggio, nonostante una normale intelligenza e assenza di deficit uditivi o neurologici.

Il DSL può presentarsi in diverse forme, come ad esempio la difficoltà a comprendere il linguaggio, la difficoltà a esprimersi verbalmente o la presenza di errori grammaticali. Può anche essere associato ad altre condizioni, come il disturbo dello spettro autistico o il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

La frequenza del DSL varia a seconda dell'età, con una percentuale del 5% nella popolazione scolare e del 7% nella popolazione prescolare. Si osservano anche importanti differenze di genere, con una frequenza 3-4 volte superiore nei maschi.

La diagnosi del DSL può essere complessa, sia rispetto alla normalità del linguaggio, sia per la difficoltà nel discriminare le diverse componenti che fanno parte del linguaggio stesso. Tuttavia, il DSL ha una base genetica e vi è una notevole familiarità nel disturbo, con una percentuale del 70% di casi in cui un genitore con il disturbo lo trasmette al figlio.

È importante diagnosticare il disturbo precocemente, poiché i bambini che non presentano un adeguato sviluppo del linguaggio entro i 3 anni potrebbero avere maggiori difficoltà nel raggiungere un normale livello di comunicazione e apprendimento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
42 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gretalavanda di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo atipico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Ramella Elena.