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Cosa il paziente deve saper fare: Si riferisce a cosa deve essere insegnato
• Condizioni: Si riferisce alle condizioni all'interno delle quali si dovranno manifestare le
• abilità
Criterio di padronanza: Si riferisce alla qualità o alla quantità di prestazione che ci si
• aspetta per definire l'intervento efficace.
Di conseguenza, limitarsi a definire come obiettivo “imparare ad essere autonomo” è riduttivo,
vago e difficile da valutare. Un ulteriore errore è quello di porsi obiettivi poco realistici, ad
esempio prefissarsi delle tempistiche molto improbabili.
Valutazione neuropsicologica
Dal momento che la neuropsicologia studia le relazioni tra le strutture cerebrali e il
funzionamento cognitivo, si ricorre alla valutazione neuropsicologica per capire quali sono i
processi cognitivi danneggiati. Dal momento che i test neuropsicologici non bastano a progettare
trattamenti abilitativi-riabilitativi, andranno integrati con osservazioni ecologiche, le quali
registreranno gli effetti della disfunzione sul funzionamento quotidiano.
Funzioni esecutive
Queste funzioni sono le più danneggiate in seguito a traumi. Sono localizzate tipicamente nei
lobi frontali. Esse comprendono le abilità di monitoraggio, pianificazione, controllo, attenzione,
inibizione e risultano collegate con altre funzioni come quella di memoria prospettica.
Consentono di portare a termine con successo comportamenti, azioni indipendenti, propositive
e autonome. Le principali funzioni esecutive sono:
Pianificazione: Capacità di progettare un piano prima di agire
• Shifting: Capacità di passare da un'attività cognitiva ad un'altra senza confondersi
• Memoria di lavoro: Si occupa dell'aggiornamento e del monitoraggio delle informazioni
• presenti in memoria
Inibizione: Capacità di inibire le risposte automatiche o predominanti
•
Un danno a carico delle funzioni esecutive è chiamato deficit esecutivo e si manifesta come:
Difficoltà di attivazione: Difficoltà ad iniziare un compito
• Difficoltà di produzione: Scarsa produzione
• Difficoltà nella velocità: Lentezza
• Difficoltà ad inibire una risposta: Perseverazione
• Difficoltà a prendersi cura di se stessi
• Difficoltà ad inibire comportamenti: Eccitabilità, irritabilità, impulsività
• Difficoltà nell'abilità di passare da un'abilità ad un'altra: Rigidità
•
Alcuni esempi di test esecutivi
Controllo esecutivo
Digit span inverso: Richiede di ricordare cifre al contrario, questo implica un grado di
• controllo maggiore rispetto allo span classico
Fluenza verbale per categorie: Richiede di fornire in un minuto parole appartenenti ad una
• categoria (ad esempio animali, frutta, automobili ecc.)
Fluenza fonemica: Richiede di produrre tutte le parole legate ad una caratteristica fonemica
• (ad esempio una lettera)
Ragionamento e formazione concetti
Modified Wiscounsin Card Sorting Task: Richiede di comprendere la regola che
• accomuna le carte girate dallo sperimentatore (ad esempio criteri di segno, colore)
Matrici progressive di Raven: Richiedono di ragionare sulle diverse alternative per trovare
• quella adatta a completare un pattern
Pianificazione e soluzione di problemi
Labirinti di Elithorn: Consiste in una prova a tempo e richiede di individuare un percorso
• secondo criteri forniti dall'esaminatore.
Limiti test
I test neuropsicologici data la loro scarsa validità ecologica, non consentono di analizzare il
comportamento nella sua pienezza e globalità e di stimare le difficoltà che concretamente la
persona incontra nella vita . Perciò, vanno integrati con osservazioni e intervisti. Limiti:
quotidiana
Controllo sperimentatore
• Mancanza di compiti multipli con delle priorità concrete
• Mancanza di elementi emotivi
• Tempistiche troppo ridotte per prendere decisioni
•
Strumenti ecologici e neuropsicologici – Funzioni esecutive
Behavioral Assessment of Dysexecutive Syndrome (BADS)
Questo strumento combina gli strumenti ecologici e i test neuropsicologici. Esso è costituito da
compiti ispirati a momenti di vita quotidiana che implicano aspetti legati alle funzioni
esecutive. Le componenti esecutive implicate sono:
Pianificazione azioni
• Attenzione
• Soluzione problemi
•
Deficit in queste 3 componenti possono condurre ad una sindrome disesecutiva.
Questa scala è pensata principalmente per persone che hanno subito trauma cranico, in moda
identificare il danno esecutivo. Essa è composta da compiti che richiedono:
Giudizi temporali: Stimare quanto può durare un'attività
• Capacità di cambiare regole: Cambiare le regole nella scelta di carte
• Risolvere problemi: Programmare una sequenza di azioni
• Ricercare una strategia: Formulazione di una strategia
• Capacità di pianificare un percorso: Pianificare un percorso con 12 mete nella visita ad
• uno zoo rispettando le priorità
Organizzare e monitorare una sequenza di azioni
•
Gli ultimi 2 compiti risultano i più sensibili nell'identificazione di un danno esecutivo.
Questionario sulla sindrome disesecutiva (DEX)
Risulta molto utile affiancato al BADS e va somministrato a parenti e al paziente. Serve per
valutare la gravità dei problemi associati, ovvero i cambiamenti:
Cognitivi
• Comportamentali
• Emozionali
• Di personalità
•
Nel dettaglio, si cerca di stabilire relazioni tra le risposte fornite dai parenti e le prestazioni dei
pazienti in modo da un percorso di funzionale. Alcuni Esempi di item:
predisporre riabilitazione
Agisce di impulso facendo la prima che gli viene in mente
• E' apatico e non prova interessa per quello che fa
•
Gli item vengono misurati attraverso una scala Likert a 5 punti da 0 = mai a 4 = molto spesso
Multiple Errands Test (MET)
Prevede un'osservazione del soggetto all'interno di un contesto naturalistico (es. supermercato),
preferibilmente non noto alla persona da valutare. Il partecipante dovrà svolgere compiti,
compiendo azioni (es. acquistare certi prodotti, entrare in una determinata stanza) in un tempo
prestabilito. Durante questi compiti il paziente è lasciato libero, di conseguenza si possono
osservare i piani d'azioni e le modalità di approccio al contesto esterno del paziente.
Memoria
Sulla scia dei nuovi modelli clinici centrati sulla persona, nasce la necessità di indagare il livello di
funzionamento mnemonico nel quotidiano. Di conseguenza, vengono proposti degli strumenti
che rispondono a questa necessità.
Rivermead Behavioural Memory Test (RBMT), Wilson, Cockburn & Baddeley (1985)
Esso va a indagare aspetti come:
Ricordarsi un nome
• Ricordarsi un appuntamento
• Ricordarsi i volti
•
Questo strumento offre un metodo rapido (30 min.) per misurare i deficit di memoria, dai più lievi
ai più severi, nelle persone che hanno subito un danno. Va somministrato individualmente, al
termine si ottiene un punteggio grezzo diviso in gradi progressivi sui quali può collocarsi il
soggetto, inoltre fornisce un punteggio finale di memoria in base all'età del soggetto (dai 16 agli
89 anni). I possibili compiti di memoria contenuti all'interno:
Associare il nome e il cognome ad un volto in fotografia e ricordarlo alla successiva
• presentazione
Ricordare il nome di 3 oggetti e 5 volti riconoscendoli all'interno di una sequenza con
• distrattori
Memorizzare un brano e rievocarlo successivamente
• Individuare 5 punti in una stanza e lasciare un messaggio in un punto prestabilito
• Ricordarsi un'intenzione
• Ricordarsi di fare una domanda precisa al presentarsi di una data situazione
• ambientale
Orientamento temporale e spaziale
•
Memoria prospettica
Questo tipo di memoria si riferisce al ricordare un'intenzione. Nel contesto delle disabilità è una
funzione importante, infatti è alla base della cura della propria persona. Vi sono 2 tipi di
memoria prospettica, inoltre non è detto che un tipo di memoria sia migliore di un altro. Essi sono:
Event based: Legata ad indizi che aiutano a ricordare
• Time based: Legata ad un preciso momento temporale. Questo tipo di memoria richiede il
• monitoraggio del passare del tempo
Prospective and Retrospective Memory Questionnaire (Smith et al, 2003)
Esso è composto da 16 item che indagano la memoria prospettica e retrospettiva all'interno di
situazioni di vita quotidiana. Viene somministrato in 2 versioni, una per il paziente e una per il
caregiver. Nel dettaglio, gli item chiedono al paziente quanto spesso gli capita di dimenticare
azioni da svolgere. Esempi:
Memoria prospettica lungo termine/meccanismo esterno: Ti capita di dimenticare di
• acquistare qualcosa che avevi deciso di prendere, anche se ti trovi di fronte al negozio in cui
potresti acquistarla?
Memoria prospettica lungo termine/meccanismo interno: Ti capita di dimenticare un
• appuntamento se qualcuno non te lo ricorda o se non ricorri ad un appunto su un diario o su
un calendario?
Memoria prospettica breve termine/meccanismo esterno: Ti capita di non riuscire a
• ricordarti di fare qualcosa pochi minuti dopo averlo deciso, anche se hai davanti a te quello
che devi fare, per esempio una pillola da prendere?
Memoria prospettica breve termine/meccanismo interno: Ti capita di decidere di fare
• qualcosa nell'arco di 5 minuti e di dimenticare di farlo?
Problematiche scolastiche
All'interno del contesto scolastico vi sono diversi motivi per cui si può avere difficoltà. Ad
esempio:
Mancanza di benessere soggettivo
• Mancato sviluppo del senso del sé
• Scarsa motivazione e auto-efficacia
• Scarsa fiducia nel futuro successo scolastico
• Scarsa crescita cognitiva
•
Queste difficoltà solitamente sono causate dai seguenti fattori:
Deficit sensoriali e motori: Problemi alla vista, udito e olfatto possono rendere difficile
• l'apprendimento
Handicap mentali: Ritardo mentale
• Svantaggio socio-culturale: Legato alla povertà di stimoli. Un contesto simile
• genererebbe scarsa motivazione e curiosità necessaria ad apprendere
Bilinguismo: Questa condizione in fase di acquisizione può creare difficoltà. Vi sono
• infatti bambini molto competenti linguisticamente in lingue diverse dall'italiano. Questa
condizione porterebbe a ritardi nell'acquisizione della lingua italiana e di conseguenza
difficoltà