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SOCIALE
Sarà necessario stabilire delle relazioni tra dirigenti e lavoratori per consentire la collaborazione.
EFFETTO HAWTHORNE: I lavoratori lavorano meglio quando si sentono attratti dal fatto che fossero oggetto di osservazione. Facevano fatto ciò che avrebbe impressionato il ricercatore.
Mayo, inoltre, fu il primo ad introdurre il concetto di gruppo informale sul posto di lavoro. Le sue conclusioni furono che la produttività dipendeva dall'atteggiamento verso il lavoro e la motivazione era condizionata dalla morale.
SECONDO DOPOGUERRA
In questo periodo ci furono ulteriori mutamenti, per esempio, in USA, ci fu l'integrazione razziale e le donne iniziarono a lavorare anche in contesti "maschili".
Una ricerca di Zaleznik focalizzò l'attenzione sugli elementi fondanti dei gruppi informali e sui meccanismi che permettono ai gruppi lavorativi di migliorare la produttività. Aveva individuato dei gruppi oppositivi (NON INTEGRATI) con controcultura.
contro gli interessi dell'azienda. I membri all'interno, emotivamente, erano molto appagati. Li chiamò GRUPPI FROZEN. Al loro interno non c'era crescita professionale individuale, perché non si pensava più al management. Erano molto coesi tra loro e il loro livello di produttività era basso. Lewin fu un esponente della psicologia della Gestalt. Lui applicò i principi della gestalt alla percezione sociale. Lui fu l'inventore della TEORIA DEL CAMPO, secondo la quale, il comportamento degli individui dipende da tre fattori: 1. Determinanti Individuali (corredo biologico) 2. Determinanti Interpersonali (con le persone) 3. Determinanti Situazionali (con l'ambiente mutevole). Lewin definì il GRUPPO come una totalità dinamica, all'interno della quale c'è interdipendenza. Si differenzia da un AGGREGATO SOCIALE (individui nello stesso luogo e momento che non condividono legame specifico) e da una CATEGORIA.SOCIALE (raggruppamento statistico).
Ci si è chiesto “Perché le persone si riuniscono in gruppi?” Far parte di un gruppo fa bene alla salute e, inoltre: dà identità e senso di comunità, avversa apatia e depressione. Il rifiuto sociale è raggelante.
Uno studio di Lewin su dei bambini scout ha permesso di individuare degli stili di leadership e di atmosfera sociale.
GRUPPI AUTOCRATICI: sono inizialmente più efficienti ma poi c'era aggressività. Il LEADER AUTOCRATICO decideva da solo.
GRUPPI DEMOCRATICI: c'era collaborazione, efficienza e produzione ricca. Il LEADER DEMOCRATICO coinvolgeva il gruppo per la scelta.
GRUPPI PERMISSIVI: era il gruppo meno attivo con infinite discussioni. Il LEADER PERMISSIVO faceva decidere esclusivamente al gruppo.
White fece degli studi etnografici sugli effetti dei sistemi di retribuzione ad incentivo. Venne fuori che soltanto il 10% degli operai era motivato al denaro e che la motivazione
all'incentivazione economica risultava dipendente dall'estrazione sociale del lavoratore. Gli operai più sensibili agli incentivi (RATE BUSTERS) erano più individualisti e si differenziavano dai RESTRICTERS, molto più inclini a fare gruppo, perché provenienti da ceti in cui l'iniziativa economica individuale era un valore molto condiviso.
SVILUPPO ORGANIZZATIVO
4. L'orientamento nasce sulla base della Teoria dei Sistemi (un'area di studi interdisciplinari che si occupa della costruzione e delle proprietà di un sistema in quanto tale) di Bartalanffy e la Teoria del Campo di Lewin.
Un SISTEMA è un insieme di elementi interagenti in reciproca relazione e attivi rispetto all'ambiente circostante. Il termine "insieme" indica che le unità che lo compongono hanno proprietà comuni.
Dalla Teoria dei Sistemi di origine l'approccio sistematico, molto usato nella psicologia applicata.
La classica modellizzazione dell'organizzazione, secondo la teoria sistemica, è composta da dei sottoinsiemi in reciproca interazione (produzione, direzione, mantenimento ecc...), ognuno dei quali effettua trasformazioni su specifici input (informazioni) per produrre output (beni, servizi, procedure) destinati ad altri sistemi utilizzando feedback o info retroattive per valutare i processi.
LIVELLI DI ANALISI
Ricerca e intervento psicologico, in ambito lavorativo, si articola secondo dei livelli di analisi:
- LIVELLO INTRAINDIVIDUALE: fa riferimento alle caratteristiche intrapsichiche del soggetto (emozioni, motivazioni, atteggiamenti).
- LIVELLO DI INTERAZIONE SOGGETTO/COMPITO: l'analisi si focalizza sull'interazione tra persona e mansione lavorativa.
- LIVELLO DI ANALISI DI GRUPPO: l'attenzione è incentrata sul piccolo aggregato sociale.
- LIVELLO DI ANALISI ORGANIZZATIVO: l'organizzazione è intesa come ampio aggregato sociale.
Queste sono diverse tra loro perché hanno culture diverse.
METODI DI RICERCA
CARATTERISTICHE DELL'INDAGINE SCIENTIFICA
La ricerca sperimentale in psicologia si divide in: vari esperimenti e quasi esperimenti (sul campo).
Essendo la psicologia del lavoro una disciplina applicativa, utilizza più i quasi esperimenti, che sono articolati in: studio di rassegna, analisi dei casi, osservazione passiva, indagine trasversale e ricerca longitudinale.
DISEGNO DI RICERCA
Costruire un disegno di ricerca significa pianificare ed eseguire una serie di operazioni coerenti con gli obiettivi dello studio.
L'insieme di queste operazioni dovrebbe mirare al conseguimento di un obiettivo che Kerlinger ha sintetizzato con Max-Min-Con che sta a significare massimizzare la varianza sistematica, minimizzare la varianza dovuta ad errore e controllare le varianze dovute a terzi fattori.
STRATEGIA E CONTESTO
La strategia riguarda la motivazione che sta alla base della scelta di un piano sperimentale.
- RICERCA SPERIMENTALE CONDOTTA IN LABORATORIO: selezione casuale possibilità di manipolazione delle variabili indipendenti dal ricercatore. Offre un grande potenziale di controllo. Garantisce una buona validità interna ma bassa validità esterna.
- RICERCA QUASI SPERIMENTALE IN LABORATORIO: i soggetti non sono casuali e c'è poco controllo sulle variabili indipendenti. Potenzialità di controllo e validità interna sono abbastanza elevate, quella esterna risente.
- RICERCA NON SPERIMENTALE IN LABORATORIO: non c'è un diretto intervento del ricercatore. Sono spesso questionari. Il livello di controllo è basso. La validità esterna dipende dal tipo di campionamento.
- RICERCA SPERIMENTALE SUL CAMPO: elevato controllo e manipolazione. Elevata validità interna ma bassa validità esterna.
Anche la validità interna ma meno quella esterna.
5. RICERCA QUASI SPERIMENTALE SUL CAMPO: valuta gli effetti di alcuni trattamenti su variabili connesse al contesto stesso. La validità esterna dipende dalla generalizzabilità ad altri contesti.
6. RICERCA NON SPERIMENTALE SUL CAMPO: la più diffusa in psicologia del lavoro. Assenza di manipolazione. Poca affidabilità delle misure e molta validità esterna.
SOGETTI, TEMPI E VARIABILI
Soggetti: per quanto riguarda i soggetti, le tecniche di campionamento costituiscono lo strumento principale per assicurare termini di probabilità, ma non sono sempre praticabili. Un altro modo di selezione dei soggetti consiste nell'individuazione di gruppi dotati di determinate caratteristiche da parte del ricercatore.
Variabili: riguardano il passaggio dai costrutti, alle misure (operazionalizzazione). Una problematica sta nello statuto delle variabili (dipendenti, indipendenti ecc...)
Tempi di
Realizzazione: per quanto riguarda i tempi, si impongono delle scelte relative alla collocazione temporale della ricerca, al numero di rilevazioni da effettuare, alla definizione degli intervalli che è opportuno intercorrano tra l'una e l'altra.