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REMINDER SULLA CATEGORIZZAZIONE
Il processo di categorizzazione è alla base della percezione (fisica e sociale). Attraverso questo processo, gli elementi del mondo (fisico e sociale) vengono divisi in categorie in base alle loro somiglianze percepite. La categorizzazione ordina e semplifica la realtà, aiutando l'individuo a fare confronti in modo efficiente. La percezione di categorie invece che di casi singoli porta a una minor quantità di informazione e quindi a una minore spesa di risorse cognitive e di tempo.
Rappresentazione grafica dell'esperimento di Tajfel e Wilkes sulle linee.
GLI ESPERIMENTI DEI GRUPPI MINIMALI: TAJFEL ET AL. (1971)
L'unica condizione che li definisce è la categorizzazione, l'appartenenza ai due gruppi diversi. Vengono isolate le seguenti precondizioni:
- Assenza di integrazione diretta tra i soggetti;
- Anonimato circa l'appartenenza al gruppo;
- Assenza di collegamento tra categorizzazione e risposta richiesta;
- Assenza di...
5. Confronto tra differenziazioni intergruppi e principi più razionali, utilitaristici o basati sull'equità;
6. Importanza psicologica della risposta.
Partecipanti: 64 ragazzi inglesi (14-15 anni, tutti maschi)
Procedura:
L'esperimento è diviso in due parti:
- Categorizzazione sociale
- Rilevanza degli effetti sui comportamenti intergruppi
Ipotesi:
La categorizzazione attiva comportamenti discriminatori intergruppi
CATEGORIZZAZIONE SOCIALE
I ragazzi vengono divisi in due gruppi sulla base di un compito di stima del numero di puntini presenti in alcune diapositive.
Neutrale
Nella condizione si dice che il compito permette di distinguere tra "sottostimatori" e "sovrastimatori" (stima in difetto o in eccesso della quantità di puntini).
Valore
Nella condizione si dice che la distinzione è tra partecipanti "più accurati" e "meno accurati".
accurati”(giudizio di maggiore o minore accuratezza nella stima della quantità di puntini).EFFETTI SUI COMPORTAMENTI INTERGRUPPII partecipanti vengono isolati. Viene chiesto loro di distribuire premi e penalità (che corrispondono adenaro) ad altri partecipanti all’esperimento.Questa distribuzione avviene scegliendo una combinazione di punti da dare (es.6) o togliere (es: -7) inmatrici composte da due righe, in cui ogni riga corrisponde a un partecipante, con determinatecaratteristiche.Esempio matrice:I due partecipanti rappresentati nelle matrici possono essere:- 2 membri dell’ingroup- 2 membri dell’outgroup- 1 membro dell'ingroup e 1 dell’outgroup: questa è la matrice fondamentale che mi fa vedere lastrategia di allocazione di premi e penalità se ho una persona dell’ingroup e una dell’outgroupquindi in caso di differenza categoriale.Tali matrici permettono di distinguere la forza di diverse
“strategie”. Variabile dipendente considerata: Scelta tra favoritismo (per l’ingroup) ed equità (che si ha quando non si favorisce una partecipante)
Sull’asse delle Y vediamo la variabile dipendente, quindi zero vuol dire tiene equità. Non faccio differenza tra le due righe della matrice, i due partecipanti a cui posso allocare premi e penalità, sul 6 (altezza massima dell’asse delle Y) abbiamo il favoritismo per l’ingroup, è evidente come nella condizione ingroup, cioè quando la matrice rappresenta due membri dell’ingroup, e nella condizione outgroup, cioè quando la matrice rappresenta due membri dell’outgroup, ho molta più equità che nel caso della condizione della differenza, quindi rispetto a quando ho nella matrice su una riga un membro dell’ingroup e sulla riga un membro dell’outgroup.
Quindi i risultati ci dicono che quando confronto un membro dell’ingroup con uno
dell’outgroup tendonosistematicamente a favorire l’ingroup.
Nella scelta intergruppi (“Differenza”) i partecipanti tendono a favorire l'ingroup.
Questo risultato non è influenzato dalla condizione Neutrale o di Valore.
Sull’asse delle Y abbiamo la Percentuale di scelte, sull’asse delle X abbiamo la variabile dipendente cheprima era sull'asse delle Y.
Viene resa graficamente la percentuale delle scelte nei casi dell’ingroup, outgroup e differenza.
Nelle scelte intragruppo (“Ingroup” e “Outgroup”) la risposta più frequente è l’equità. Quindi ipartecipanti tendono a scegliere una distribuzione più equa nelle scelte intragruppo, all'interno di unostesso gruppo, che in un caso è l’ingroup e in un caso è l’outgroup.
Nella scelta intergruppo (“Differenza”) la risposta più frequente è il favoritismo.
Nel momento in cui devo
Allocare premi e penalità rimanendo all'interno della testa appartenenzacategoriale, tendono a scegliere distribuzioni più eque, se devo allegare premi e penalità su due appartenenza categoriali diverse al risposta più frequente è il favoritismo. In termini pratici: l'allocazione di premi e penalità non è altro che un atteggiamento discriminatorio se io vado a favorire sistematicamente il mio ingroup. Quindi arriviamo a sostenere l'ipotesi di Tajfel e colleghi secondo cui è bastato contrapporre due appartenenze categoriali diverse per avere una relazione intergruppi caratterizzata da discriminazione.
GLI ESPERIMENTI DEI GRUPPI MINIMALI
I risultati del primo studio di Tajfel et al. (1971) sono replicati da un secondo studio nello stesso articolo, in cui la categorizzazione sociale è basata sulla preferenza per quadri di Klee e Kandinskij.
Conclusioni dei due studi:
La sola categorizzazione causa la discriminazione
intergruppi e il favoritismo per l'ingroup.
Limite: La categorizzazione è mescolata ad un certo livello di somiglianza tra i partecipanti, che sono distinti in gruppi sulla base della loro performance in un compito, o delle loro preferenze artistiche. Ciò può portare i partecipanti a credere che ci siano somiglianze tra sé e i membri dell'ingroup, e differenze tra sé e i membri dell'outgroup.
Questi risultati non sono definitivi: la categorizzazione è mescolata ad un certo livello di somiglianza tra i soggetti. Qual è l'effetto della categorizzazione al netto dell'effetto della somiglianza?
Necessario creare un disegno sperimentale che distingua gli effetti della categorizzazione da quelli dello studio di Billig e Tajfel del 1973 somiglianza =>, che riprende il disegno sperimentale di Tajfel et al. 1971 e le matrici con premi e penalità, ma aggiungendo la somiglianza.
GRUPPI MINIMALI, CATEGORIZZAZIONE E
SOMIGLIANZA: BILLIG E TAJFEL (1973)
Partecipanti: 75 ragazzi inglesi
Disegno sperimentale 2 x 2
Procedura:
- 12 copie di dipinti mostrare su uno schermo. Per ciascuna coppia, i partecipanti devono indicare su un foglio quale dipinto preferiscono. Condizione somiglianza: si dice al partecipante che sono dipinti di Klee e Kandinsky (senza dire quale). Assenza somiglianza: i nomi dei pittori non emergono.
- Assegnazione alla condizione sperimentale, istruzioni, studio effetti sui comportamenti intergruppi (matrici di scelta!)
Tre strategie possibili nelle matrici:
- Favoritismo per l'ingroup (FAV):
- favoritismo intergruppi assoluto (massima cifra possibile ai membri dell'ingroup) o relativo (membro dell'ingroup ottiene di più del membro dell'outgroup) => entrambe sono FAV
- Massimo profitto comune (MJP):
- decisione che porta più soldi possibili a entrambi i partecipanti, senza considerare a quale gruppo appartengono (miglioramento della società).
La decisione che porta più soldi ad entrambi i partecipanti è la decisione in cui la somma dei due premi è maggiore, dove la somma è maggiore c'è il massimo profitto comune, perché determina un miglioramento della società.
Equità (E)3. : minor differenza possibile tra le due somme di denaro distribuite ai due partecipanti.
Condizioni (Evidenti sia nelle istruzioni che nelle matrici)
Categorizzazione: Presente vs. Assente
Presente: vengono enfatizzate le appartenenze di gruppo, legate a codici numerici (tra 40 e 49 - gruppo Kandinskij o gruppo W) e tra 70 e 79 - gruppo Klee o gruppo X)
Assente: viene considerata la distinzione tra singoli partecipanti con codici differenti (tra 40 e 49 e tra 70 e 79).
Somiglianza: Presente vs. Assente
Presente: attribuzioni di codici stabilita sulla base delle preferenze per i quadri di KAndinskij (40-49) o Klee (70-79). Quindi la somiglianza è data dal fatto che il partecipante sa se ha preferito
i quadri di Kandinskij o di Klee e sa se il partecipante a cui sta dando il premio ha preferito anch'egli i quadri di Kandinskij o i quadri di Klee. Assente: attribuzione di codici (sempre 40-49 e 70-79) in base al lancio di una moneta. CATEGORIZZAZIONE E SOMIGLIANZA: BILLIG E TAJFEL (1973) Nel caso di somiglianza presente e di categorizzazione presente i partecipanti sanno se hanno preferito i quadri di Klee o di Kandinskij e sanno anche che gli altri partecipanti a cui daranno i premi hanno preferito i quadri di Klee o Kandinskij in base al codice, ma in più hanno ben in mente che i partecipanti che hanno preferito i quadri di Klee appartengono al gruppo Kandinskij hanno preferito i quadri di Kandinskij. Quindi qua abbiamo sia la somiglianza, cioè il partecipante sa che c'è una somiglianza nelle preferenze sui dipinti, tra sé e l'altro partecipante a cui deve dare un premio, ma abbiamo anche una categorizzazione perché chi preferisce i quadridi Klee è nel gruppo Klee viceversa chi preferisce i quadri di Kandinskij è nel gruppo Kandinskij.
La condizione in cui abbiamo categorizzazione ma non abbiamo somiglianza presenta due gruppi (X e V) ma sono assegnati su base casuale, ci sono dei codici assegnati ma non c'è nessuna menzione a una somiglianza.
Nel caso di categorizzazione assente ma somiglianza presente, si dice ai partecipanti che i codici assegnati ai singoli individui per comodità indicano in un caso (da 40 a 49) se l'individuo aveva una preferenza per Kandinskij e nel caso dal 70 a 79 si dice che l'individuo aveva una preferenza per Klee.
Nella condizione di somiglianza assente e categorizzazione assente i codici vengono assegnati in maniera casuale e non c'è nessuna menzione ai gruppi.
Effetti sui comportamenti intergruppi
I partecipanti, isolati, distribuiscono premi e penalità (corrispondenti a denaro) ad altri partecipanti all'esperimento.
Per eseguire
questo compito vengono propost